Batistuta: “A Roma sono stato trattato come un re, esperienza indimenticabile”

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NOTIZIE AS ROMA – Gabriel Omar Batistuta, ex attaccante della Roma dell’ultimo scudetto giallorosso, è stato intervistato durante la Partita del Cuore ed ha parlato anche della sua avventura nella Capitale.

Il Re Leone trascinò i giallorossi alla vittoria del titolo a suon di gol, diventando un idolo assoluto dei tifoso romanisti.

A Roma sono stato trattato come un re, le parole di Batistuta alla Rai, “Tutti gli sforzi ne sono valsi la pena. Esperienza indimenticabile. Due anni bellissimi. Ci ho lasciato tanti amici. Ci torno spesso”.

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29 Commenti

  1. Fa piacere leggerlo ma lo dice dopo tanti anni in cui ha detto di tutto e di più contro la Roma. Diceva che lo avevano obbligato a fare dei trattamenti alle ginocchia che lo avevano rovinato. Forse è stato così. Però noi tifosi lo abbiamo amato, ci ha fatto impazzire di gioia almeno il suo primo anno e poi sentire acredine gratuita per decenni è stato peggio di un tradimento! Le sue comparsate allo stadio di Firenze ecc ecc. Felice che si sia redento.

    • Sensi ne parlò malissimo dopo che andò all’Inter!
      Bisogna di ricordarsi certe cose!
      Certo lui non stava più benissimo ,ma definirlo una fregatura è normale che poi uno ci si risente,dopo che ti ha fatto vincere un campionato

    • La verità, e che il caro Gabriel venne a Roma per tre motivi. 1 perché Cecchi Gori fu costretto a venderlo davanti a un offerta di settanta miliardi delle vecchie lire. 2 Venne a guadagnare il triplo di quello che prendeva a Firenze. 3 Sotto la guida di Capello, venne a Vincere un titolo nazionale, che a Firenze non avrebbe mai vinto. Comprensibilmente Battistuta non ha mai amato Roma, vi ricordate le sue lacrime al suo goal proprio contro la Fiorentina?
      La Roma e Roma per Battigoal è stata solo un avventura, lui ama Firenze.
      Comunque anch’io ho amato lui solo per una notte. Se chiudo i miei occhi per un minuto, mi vengono alla mente altri calciatori che hanno indossato i nostri magici colori con estremo amore. Forza Magica Roma !!

    • So da fonte certa (tifosi fiorentina) che le infiltrazioni alle ginocchia se le faceva giá da prima, visto che tante volte non si reggeva nemmeno in piedi ma voleva giocare sempre.

    • Le infiltrazioni Batistuta se le faceva fare alle caviglie non alle ginocchia,tant’è che qualche anno fa si è dovuto operare se no non camminava più.

    • Gabriel è arrivato che aveva poche cartucce che si sono esaurite al termine del girone di andata ma ci ha permesso di stare avanti … poi ci hanno pensato i gol di Nakata e Montella a difendere il fortino.

      Cmq è stato utile alla causa e Capello dopo quella stagione doveva capire che per Batistuta era arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo oppure sedersi in panchina… avremmo vinto anche il secondo scudetto di fila

    • Tutto er monno sa’ che giallorossa e’ la sua nuova maja… quanno segnerà sotto la curva ce fa’ la mitraglia… tutti sanno che si chiama Gabriel Omar Batistuta e lo sappiamo che è un grande campione e lo chiamiamo il Re Leone… Daje Roma Daje

    • Gabriel ieri ero allo stadio ed ho visto il tuo gol su assist del capitano…. era il mio compleanno e ti ringrazio per avermi fatto tornare ragazzo in un secondo. Re Leone eri il mio preferito ai tempi ed ancora oggi non smetto di amarti (calcisticamente parlando).

    • E certo che venne principalmente per soldi, come d’altronde il 99,99% dei calciatori fanno.
      In secundis, anche per l’opportunità di coronare una grande carriera con un titolo importante.
      Non gliene faccio una colpa di non avere mai nascosto il suo amore per la città che lo ha accolto e coccolato in Italia. Meglio questo della pelosa ipocrisia di tanti.
      Per la Roma l’acquisto di Batistuta a quelle cifre, per età e condizioni fisiche già precarie, fu una “meravigliosa follia” contraria ad ogni logica di conduzione aziendale.
      Bati esaurì il residuo carburante già alla fine del girone di andata (16 gol contro 4), ma come dimenticare il giorno della sua presentazione all’Olimpico e quella certezza che balenava in tanti degli occhi dei presenti?

    • @ Markus
      D’accordo con ogni lettera e punto su quello che hai scritto !!!

      Stupisce anche me quello che ha detto …
      e dopo tutti questi anni, lo posso dire … felicissimo quando Sensi lo ha acquistato e perchè ci ha fatto vincere lo scudo, ma dopo, seppur “ammirandolo” e considerandolo uno dei piu’ grandi che abbia vestito la nostra magica maglia, non è per nulla uno rimasto nel mio cuore … anche perchè lui non ha mai fatto nulla per far accadere ciò ( compreso, se non ricordo male, un esultanza a firenze, ad un gol dei viola, proprio contro di noi … e poi solo parole “dolci” per la fiorentina, probabilmente anche giustamente visto che è stato là moltissimi anni ).
      Diciamo che in quel periodo storico in cui ha giocato per noi, anche lui ha potuto vincere lo scudetto ( che con i viola non avrebbe potuto MAI ), quindi ci siamo fatti “comodo” a vicenda.

      P.S.
      D’accordo, non completamente, ma comunque in grossa parte, anche con quello scritto da
      ‘1898 fc Roman’ …
      e invece Vincenzino nostro, SICURAMENTE è rimasto e cosi’ sarà sempre, nel mio cuore !!!

      Sempre Forza ROMA !!!

  2. Grande giocatore, un fuoriclasse, quel di più che ci voleva per vincere lo scudetto. Sensi si è rovinato pur di portarlo a noi. Purtroppo il suo cuore è rimasto a Firenze, non è mai entrato dentro completamente alla “romanità” della maglia. Forse più una scelta professionale che di vero cuore. Ma io -come tanti- serbiamo sempre un ricordo indimenticabile di lui e delle sue giocate, nonostante non fosse più al meglio della forma fisica. Ti distruggeva difese e portieri quand’era in giornata, quando non c’era il Capitano c’era lui, quando non c’era lui c’era Vincenzino. Terrificante per gli altri pensare che giornata li attendeva. Era una squadra che avrebbe potuto e dovuto vincere tre campionati di fila. Capello ha fatto poco con la corazzata che Sensi gli aveva messo a disposizione.

    • Verissimo ‘Lanino’ …
      Capello ( stessa cosa di Batigol nel mio cuore … ergo, grandissimo allenatore della ns storia, ma mai completamente nel mio cuore …), con quella squadra avrebbe dovuto vincerne almeno un altro di scudo … in particolare quello in cui arrivammo secondi nell’anno del “Botto” della strisciana milanese nerazzurra a Roma vs i suoi “amichetti” sbiaditi.

      Ma purtroppo per la Roma, già è difficile RI-vincere per squadre piu’ abituate, figurati per noi …
      aggiungo e chiudo …
      essendo io un tifoso che ha superato la 50ina, ti dirò che anche nell’epopea degli anni ’80 ( dove iniziammo ad essere la Roma e non più la “Rometta” degli anni precedenti, quindi Rispettati e Temuti, avevamo spesso grandissime squadre … ma, per ns demeriti … sfortuna e FURTI vari, vincemmo solo uno scudo ( più diverse coppe italia e una finale Coppa Campioni persa ai rigori ) quando avremmo potuto vincerne almeno, a dir poco 3/4 di campionati.

      Sempre Forza ROMA !!!

  3. Chiaramente, Sensi lo ha comprato per avere il “pezzo mancante” per lo scudetto, e così è stato. Ma credo sapesse bene che sarebbe stato un unicum … quando mai ti avrebbero lasciato vincere due scudetti di fila

    • Gianlux, dissero a Sensi Prendi Capello (gradito nei piani alti) e liberati di Zeman (sgradito al potere) se vuoi vincere, e così fu…..Batistuta fu solo la ciliegina sulla torta, torta molto cara a Sensi a cui quello scudetto che servì per controbattere quello della Lazio dell'”anno prima,costo’ molto caro….

    • Eh me lo ricordo bene caro Cozzaro … Però mi ricordo pure quello che successe dopo, ed era a quello, che mi riferivo. Sensi in cuor suo capiva bene che lo scudetto era un unicum. Ma gli va dato merito di aver provato a raccogliere più di quello scudetto. Provò a prolungare la festa rovesciando gli equilibri di Palazzo con la complicità di Moratti. E ovviamente non ci riuscì: il Palazzo antiromanista si chiuse a testuggine e organizzò la restaurazione pre-Calciopoli. Finì in un lago di lacrime, come ricordano tutti quelli che, come me, hanno vivo ricordo della “stagione punitiva” 2002/2003 (mai visti prima arbitraggi simili) ed eventi successivi

  4. L’ acquisto del Re Leone in quel momento,strappandolo all’ Inter,fu il segnale definitivo che puntavamo al tricolore.Grazie di tutto Gabriel,non dimenticherò mai quella doppietta a Parma dove hai fatto impazzire di gioia quasi tutto il Tardini,quel giorno giocavamo in casa se po di

  5. Batistuta all’epoca neanche voleva venire alla Roma. Lo convinsero i 10 miliardi di lire l’anno che gli offriva Franco Sensi e le implorazioni di Cecchi Gori che economicamente stava con l’acqua alla gola.Fosse stato per lui,sarebbe rimasto a fare il Granduca di Firenze.
    A Roma non si è comprato nemmeno casa,infatti non rientra nei suoi circuiti d’interessi.
    In ultima analisi,l’ex Re Leone non si è mai sentito romanista dentro.
    Per tutte queste motivazioni,mai l’avrei inserito nella Hall of fame della Roma,che lui ha sempre considerato non un onore ricevuto,ma una gentile concessione che ha fatto.
    Nel bilancio finale,dalla Roma è più quello che ha ricevuto di quello che ha dato.

    • Sono d’accordo. Nella Hall of fame ci devono andare innanzitutto giocatori che sono diventati anche tifosi della Roma. Penso per esempio a Cerezo. Tre anni soltanto ma è entrato nei nostri cuori e noi nel suo. Lui non se ne sarebbe mai andato. Litigó con Viola ma anche con l’accordo con la Samp rimase fino all’ultimo a giocare e a vincere la Coppa Italia coi ragazzini.

  6. Ma scusate certo che il suo cuore sta a Firenze dove ha giocato 10 anni e non a Roma. Ma dire che non è stato rilevante , che era finito che non ha amato la squadra e la città mi sembra assurdo. Come fate a dire “Io so per certo che…” oppure “ Er vicino de casa de mi cugino c’ha un amico che m’ha detto che Batistuta odiava Roma” so tutte cazzate. Tant’è che nei festeggiamenti dello scudetto se nè andato in giro per la città col motorino insieme a Delvecchio. Per me è il Miglior numero 9 che abbiamo mai avuto

  7. Per me è stato un grandissimo finché ce l’ha fatta, più che un Re, direi un Console, di quelli che dopo un anno in carica poi spariscono dalle cronache.
    L’altro Console era Montella, che con i suoi gol ci ha tenuto su per vincere lo Scudetto quando Gabriel si infortunò, e che rimase a lungo un grande attaccante.
    L’imperatore invece allora e per lungo tempo ancora fu sempre Totti, manco a doverlo dire.
    Restano tanti altri giocatori fortissimi di quell’epoca, non voglio fare torto a nessuno non citandoli uno per uno, era un vero squadrone.

  8. Ricordiamo tutti il Batigol e la sua spinta per lo scudetto. Non dimentico però l’esultanza a Firenze al goal dei viola contro di noi. Lui con i gigliati ha giocato 10 anni , anche in serie B, con noi ha avuto il privilegio di vincero uno scudetto. La gratitudine e l’affetto postumo? come quello dimostrato da Sabatini

  9. Si ricordano tutti i gol di Batistuta,ma ricordano in pochi quelli di Montella,che fu nel girone di ritorno più decisivo del re Leone con i suoi gol,compreso quello di Torino del 2a2 che in pratica sancì il nostro scudetto!

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