Belotti in rampa di lancio per la sfida al Betis

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AS ROMA NEWS Pellegrini non ce la fa. Il capitano giallorosso, alle prese con una sofferenza al flessore, alza bandiera bianca per la partita di domani sera contro il Betis, una sfida importantissima per il discorso qualificazione del girone C di Europa League.

Mourinho dunque deve studiare soluzioni alternative per l’attacco: quella più scontata è puntare su Zaniolo e Dybala alle spalle di Tammy Abraham. Ma occhio alla possibile sorpresa, rappresentata da Andrea Belotti.

Il Gallo infatti sarà oggi in conferenza stampa insieme allo Special One: non è un’equazione matematica, ma quasi sempre il giocatore scelto per parlare alla vigilia della partita viene poi schierato titolare dal tecnico.

Ecco perchè nelle ultime ore sembra stia avanzando l’ipotesi di vedere Zaniolo e Dybala alternarsi alle spalle del duo d’attacco formato da Abraham e Belotti. Ma non è nemmeno da escludere che il Gallo possa togliere il posto all’inglese. Le quotazioni dell’ex granata sono in grande ascesa.

Fonte: La Repubblica / Gazzetta dello Sport

 

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40 Commenti

  1. Belotti, in un modo o nell’altro va “provato” bene perché è una risorsa importante e sarà determinante in molte occasioni. Forza Roma!

    • Concordo al 101%.
      Belotti sa fare le finte per ingannare il difensore, che sa allungare la squadra, sa dettare il passaggio.. è una vera prima punta !!
      Non sarà un fenomeno tecnico. ma ad averne avuti in questi anni di numeri 9 come lui.
      Molti trequartisti/attaccanti della Roma dovrebbero pensare a rubare da un giocatore esperto come lui i segreti del mestiere invece che sentirsi depressi per la concorrenza..

  2. Sì ok, però deve segnare, non solo grazie a un rimpallo con la pancia a porta vuota.
    Vedete i vari raspadori, simeone, kvaratskhelia… sempre pronti e decisivi.
    Zaniolo corre corre e non segna mai
    Abraham sbuffa e critica ma non segna mai
    e che cavolo!

    • Come ha detto anche mou va bene anche segnare di pancia, di stinco o di cuxo…. Me sembri un po’ schizzinoso

    • @AmoRomA
      amico mio, te dovresti chiamà AMONAPOLI, visto che ti piacciono così tanto i giocatori de quelli…
      IO VOGLIO VINCE, pure de cu_o, serve solo vincere, in questo sport.
      In tanti anni abbiamo fatto brilla’ l’occhi ar monno, pe’ quanto eravamo belli.
      BELLI CHE NUN BALLAVANO, però…

      conta solo vince…

      daje Roma daje

    • Il nappule tra un po’ schioppa
      Spalletti pure
      Fa sempre così
      Noi invece cresceremo
      Ne sono sicuro

  3. Purtroppo ad oggi manca una identità di calcio, non abbiamo una squadra piena di fuoriclasse e campioni, ma per questo neanche il Napoli di Spalletti… eppure……

    • Eh, il Napoli di Spalletti…sappiamo bene pure noi che quando le sue squadre prendono l’abbrivio diventano praticamente inarrestabili.
      Giocano divinamente, costruiscono un sacco di occasioni, si divertono. Prendono facilmente filotti di una decina di partite vinte. Non è una novità, è successo pure l’anno scorso.
      I dubbi sono sempre legati al lungo termine: come reagiranno ai primi inevitabili rovesci? Arriveranno in fondo con lo stesso smalto?
      Finora la storia di questo che rimane uno dei miei tecnici preferiti dimostra che al momento di quagliare spesso si sgonfia: tanta bellezza ma poche vittorie.
      Da questo punto di vista si potrebbe definire il perfetto alter ego di Mourinho. Vedremo.
      Certo che se alla fine uno scudetto l’ha vinto anche Pioli, per me Spalletti è più bravo.
      Ma questo conta poco…

    • Anche a me piacerebbe un calcio “spumeggiante”, ma poi guardo i fatti, i fatti dicono che Mou senza identità ha portato 26 tituli.

      L’ultimo proprio alla Roma.

      ❤️🧡💛👊

    • UB40 condivido il tuo giudizio su Spalletti (per me resta uno dei migliori allenatori visti a Roma) però forse Pioli lo stiamo sotto valutando.
      E’ vero non farà un gioco spumeggiante, ma intanto commette pochi errori dalla panchina a partita in corso (a differenza di Inzaghi, Sarri o Italiano). Sa dosare bene gli ottimi giocatori (che la società gli ha dato) con caratteri non proprio facili da gestire.
      Forse Pioli è una via di mezzo tra il gestore degli uomini (Mou) ed il gestore del gioco (Spalletti)

    • Può essere Asterix, ci sta la tua conclusione. Resta il fatto che Pioli, prima di approdare al Milan dopo una ventennale carriera, era considerato null’altro che un onesto mestierante come tanti.
      Su Spalletti la vulgata vuole che non sia in grado di gestire lo spogliatoio.
      Di lui si ricordano ovviamente il dissidio con Totti, quello con Hulk ai tempi dello Zenit, e qualcuno gli accolla anche quello con Icardi, che però fu una decisone della società a seguito di un problema tra lui e il resto della squadra. Esclusione peraltro confermata anche da Conte.
      Per il resto io ho sentito per lui solo parole di riconoscenza da parte dei suoi ex giocatori, anche importanti, come Daniele De Rossi e Nainggolan.
      Diciamo che Spalletti è forse meno “attento” di altri nella gestione dei suoi senatori e delle gerarchie. Non si fece scrupoli a panchinare uno spento Dzeko (che guarda caso l’anno successivo fece la sua migliore stagione) né a cassare Manolas l’anno scorso senza troppi complimenti. Su Totti è persino inutile rivangare.
      Per tanti sarà un difetto, per altri un pregio. Certamente è uno che ha vinto pochino per tutto quello che di buono ha fatto vedere nella sua carriera. E probabilmente ci sarà un motivo.

    • @Rudy, Mou ha vinto tanto perché ha avuto campionissimi in squadra, come pure ha fallito anche con campionissimi in rosa, Spalletti mai avuto rose così importanti, lui punta sulla materia calcio in base agli uomini che ha… Mournho ha solo vinto perché ha gestito squadre Playstation…

    • Avete ragione un pò tutti, il palmares di Mou è inattaccabile e Spalletti ha vinto pochissimo però sempre con rose di medio livello, ma qui si parla della Roma di oggi. Se escludiamo la Conference che io mi ostino a chiamare la coppa di chi arriva settimo, (perchè quella è) non ho mai visto grandi cose finora. Ad oggi purtroppo la Champions continuiamo a vederla in televisione ed ora in classifica siamo sesti.
      Il resto sono chiacchiere e speranze future. L’oggi è un Napoli stellare ed una Roma che è ancora una Rometta.
      Cominciamo a battere Betis e Napoli, e allora sì la mano di Mou potremo dire che si è fatta sentire.

    • Romagiallorossa:

      rispettando il tuo punto di vista ti faccio una domanda:

      come mai Mourinho è arrivato ad allenare squadre da playstation e Spalletti no?

      Non certo per un discorso d’età (spalletti più vecchio di 4 anni)…

      Mourinho a 40 anni ha vinto una Coppa Uefa con una squadra che era tutt’altro che da playstation (Alenitchev, Derlei, Capucho era il trio d’attacco….)

      a 41 anni con la stessa quadra piu o meno c’ha vinto una Champions.

      Il paragone tra i 2 è una bestemmia calcistica.

    • Non solo FRANCESCO (se non vuoi tornare ad HULK, storia fuori dai riflettori italiani…) ma ICARDI a Milano, la stella in quell’Inter.
      Mauro ICARDI lo ha fatto fuori lui, e chi dice il contrario mente, del resto allenava l’Inter e Icardi era via a Parigi, a che serviva dire il contrario?
      Aggiungi senza tema di smentite, nell’ultimo Napoli, pure INSIGNE e lo stesso MERTENS (Koulibaly si è salvato, probabilmente un pezzo di pane…, Fabian Ruiz pure ha avuto difficoltà) che hanno affrontato settimane, il belga mesi, di ostracismo del toscano nei confronti dei cosiddetti leader della squadra che allena.
      SPALLETTI da sempre, dall’Ucraina, ha dimostrato incapacità totale di convivere a lungo con i fuoriclasse (per la A, almeno) che potessero farli, minimamente, ombra.

    • Dico una cosa: sulle prime pagine dei giornali del Nord, Tuttosport é sempre solo Juve e si sa, cioè sulla Gazzetta dello Sport, ci sono titoloni cubitali sull’impresa dell’Inter col BARCELLONA : un furto arbitrale clamoroso in tempo di Var come ormai tanti ci sono, simile, forse peggio, a quello subito da noi col LUDOGORETS, ma dell’arbitro nulla, si racconta solo, a margine, la rabbia spagnola.
      Seguono articoli a pioggia sul Milan stasera, un poco sulla Juve, la F1, la Blasi che sfotte Totti pure…

      il 6 a 1 all’AJAX del NAPOLI (che segue e conferma il risultato con un certo LIVERPOOL…!) è, sulla Gazzetta online stamane, quasi messo a fatica, in fondo alla schermata.
      Ulteriore dimostrazione del nulla assoluto della stampa prostituta nel raccontare il calcio, vero, da Milano in giù.
      Fosse stato il Milan (o l’Inter) a demolire inglesi e poi l’Ajax non sarebbero bastate edizioni straordinarie, altro che trafiletti stile necrologio…
      il che un poco “mi consola”, in fondo; vedere che non é solo la ROMA a subire questo trattamento, ma tutti quelli che non stanno in Piemonte o Lombardia… come se il calcio si giocasse solo al Meazza, allo Stadium, e dintorni.

    • la discussione è interessante ed aperta, ma occhio che il Napoli “che tanto scoppia”, l’anno scorso ci ha dato 16 punti di distacco…pensa se non scoppiava…bene che vada, anche se non vincono una beata manco quest’anno, saranno comunque degli ossi duri per il discorso posti in CL. La coppa vinta deve darci stimoli per fare meglio dell’anno scorso, non per sederci sugli allori. I 26 titoli li ha vinti Mou, di cui solo 1 con noi…facciamo in modo che aumentino i nostri, e di conseguenza anche i suoi, ma questo “sparlare” delle altre squadre, diverse delle quali ci sono finite davanti l’anno scorso o ci sono davanti ora, denota delle sicurezze che ad oggi mi sembra non possiamo affatto millantare… testa bassa e pedalare, che la salita è lunga e faticosa, e noi partivamo da dietro…

    • No Silvio, Icardi è stato fatto fuori dalla società e dai suoi stessi compagni. Ma che adesso ci vogliamo mettere a difendere anche uno come Icardi? Dai, su.
      E anche Hulk era una bella testa calda mica da ridere, eh?
      Per quanto riguarda Napoli, probabilmente certi vetusti senatori vivevano ormai di comodi allori (senza peraltro aver vinto quasi nulla), e Spalletti di certo non è un mago della diplomazia o un fine psicologo: se non dai quello che chiede ti fa fuori.
      Vedendo il Napoli di questo inizio stagione, probabilmente lui e il Dela non avevano tutti i torti a considerare concluso il ciclo di certi giocatori.
      Rimane il fatto che uno come De Rossi, non certo nemico di Totti, di Spalletti ha sempre parlato bene e con riconoscenza fino all’ultimo.

    • Per questo concludo che non mi spiace affatto se il NAPOLI quest’anno arriva in fondo e devasta quelli con le maglie a striscie senza nessuna pietà.
      Nonostante SPALLETTI, che non voglio più vedere a ROMA. Perché non penso nulla che siano state istruzioni della società usarlo con Hulk in Ucraina, con Icardi a Milano, con Totti da noi, con Insigne e Mertens a Napoli, come alcuni raccontano, ma semplicemente tante coincidenze che raccontano la realtà di un uomo meschino e incapace di gestire per troppo tempo una rosa che conta, oltre a buoni legionari obbedienti ed educati, gente di carattere diverso.
      Detto questo, se non saremo noi ad arrivare davanti, tutta la vita il NAPOLI prossimo campione d’Italia e pure di piu.
      Devono capire che il calcio si gioca, pure meglio, fuori da un certo triangolo.
      Per quanto riguarda i molteplici commenti sul “gioco spumeggiante” che, come sbagliarti, a Mou non appartiene per la quasi totalità dei commentatori e opinionisti (che dimenticano e non vedono tante cose), non vedo in ITALIA (tranne qualche rara eccezione in singole gare) squadre che lo fanno. Non lo faceva l’Inter di Conte un certo gioco, non lo vedo con Inzaghi, non lo vedo da anni nella Juve, il Milan è accettabile, questo Napoli gioca bene.
      La Fiore é insulsa nel suo possesso palla sterile senza un vero tiro in porta. Il Sassuolo pure, é capace di farne o prenderne 5 a seconda.
      Vi do pure (a chi vuole abbandonar certe certezze acquisite e aprire gli occhi) un’altra notizia:
      La difesa a 4 non é così frequente come si dice in Europa, ma negli ultimi anni la difesa a 3 ( o comunque, spesso, il passaggio dai 4 in possesso di palla ai 3 in fase di copertura nella stessa gara) é atteggiamento sempre più frequente nelle squadre di altissimo livello.
      Persino nel City di Guardiola!.. o in quelli che mai si pensava avessero potuto cambiare, quelli del BARCELLONA… dove difendere a 3 sarebbe stata vista come un’eresia da mettere al rogo il mister.

    • @Franco65

      Affermare che la Conference è la coppa dei settimi, al di là del mero discorso numerico, è un titolo e che a Roma mancava da tempo (l’ultima coppa Italia risale a 15 stagioni fa e per l’ultimo scudetto bisogna andare indietro di 22 stagioni).
      Qualificarsi in semifinale di Champions o di Europa League porta più denaro nelle casse della società, ma non attacchi neanche una patch alla maglietta.
      I tifosi della Roma se ne sbattono del bel gioco, del calcio champagne. Ai tempi di Rudi Garcia lo schema era palla lunga a Gervinho (su passaggio no-look del Capitano) che li semina tutti e poi segna. Siamo arrivati 2″ dietro i somari a strisce, ma con un punteggio che per tanti altri campionati sarebbe stato da scudetto.
      Ora abbiamo Mou, l’allenatore più vincente d’Europa, stai manzo e non rompere los coyotes sul bel gioco, il tifoso è quello che incita la propria squadra, le critiche lasciamole ai giornalisti radiofonici e ai commentatori televisivi. L’Italia di Bearzot batté il Brasile di Zico e l’Argentina di Maradona, eppure si qualificò dai gironi con tre pareggi di m. contro il Camerun, la Polonia e il Perù.
      nel 2014 lo spumeggiante Brasile prese 7 pallini dalla granitica Germania, in casa.
      Questi sono i fatti, questa è la storia.

    • ma infatti caro UB40, le tue parole se vedi bene in pratica dicono quello che penso, però visto dal punto di vista del tecnico:
      cioè dire che si tratta di giocatori “teste calde” nello spogliatoio, per forza da mettere ai margini, almeno fino a che non piegano la testa.
      Per tanti TOTTI non è stato il ras dello spogliatoio, in fondo?
      ICARDI aveva la signora Wanda in tv, lo ricordiamo… ma nell’Inter era comunque uno da una rete a partita. Magari piuttosto che difendere lui, a Milano hanno protetto Spalletti che è rimasto.
      Hulk era una testa calda? Ma era pure il leader della squadra (coincidenze ?…)
      Daniele non si può non volergli bene, ed é vero che di SPALLETTI ha sempre parlato come dici (non ha mai voluto schierarsi col toscano o con Francesco nella querelle, infatti) ma del buon DDR ricordo diverse cose più o meno felici, talvolta l’ha fatta fuori alla grande.
      Tipo che FONSECA era un grande allenatore (vedremo, c’è ancora tempo e auguro a Paulo di dimostrarlo), ma soprattutto il “vi faccio arrivare decimi” seguito da minacce di querela immediata a MENSURATI di Repubblica, mi pare, mai fatta dopo anni.
      Credo che si spieghi col fatto che DDR é il figlio cresciuto da papà DE ROSSI, educato alla scuola del padre, mai critico (pubblicamente) vs i coach in panchina. Per questo la sua opinione sugli allenatori, dei quali attende ansioso di farne parte effettiva, non fa testo.
      Col NAPOLI SPALLETTI ha fatto quello che in carriera ha sempre fatto: eliminato i senatori (dicesi “teste calde” per chi vuole vederla come lui) che facevano ombra al suo ego. Vero che ad oggi filano come il Freccia Rossa (e attenzione, meglio dell’anno scorso, perché hanno aggiunto il 6 a 1 all’Ajax e, soprattutto, la squillante vittoria vs Klopp!), e come dico altrove, se non siano noi, sempre forza Napoli.
      Ma non credo proprio che Spalletti sia semplicemente un povero “tagliatore di teste” della società di turno dai tempi di Hulk ad oggi, chiamato a fare il lavoro sporco.
      Troppe coincidenze in questo senso, lo chiameremo “tagliatore di teste nelle risorse umane, selezione personale?…”
      Ma sia soltanto un bravo allenatore, che non arriva ad esser tra i migliori, a causa di un difetto originale che se non correggerà in futuro mai vorrei avere in una squadra come la mia Roma.
      Per me Spalletti in questa Roma oggi saprebbe gestire DYBALA (certo non una testa calda, almeno in apparenza, ma vorrei vedere), PELLEGRINI forse, CRISTANTE… non sono sicuro durerebbe a lungo con lui ZANIOLO ad esempio.
      E, con tutto il rispetto, davanti ai giocatori che vanno in campo, Spalletti non é nessuno.

  4. la rosa della Roma non la cambierò mai con quella del Napoli, soprattutto l’allenatore….
    ne riparliamo a maggio, i conti si fanno sempre alla fine… #stoconmou
    DAJE ROMA DAJEEEE!!!💛❤

  5. Abraham e Belotti devono essere messi in condizione di contendersi il posto da titolare senza pregiudizi e avendo entrambi le stesse occasioni. Poi uno dei due inizierà a segnare a raffica e nn uscirà più…ne sono convinto.

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