NOTIZIE AS ROMA – Marcos Cafu, doppio ex della sfida tra Roma e Milan, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero in cui affronta l’argomento derby ma anche e soprattutto la partita di Europa League tra le sue due ex squadre.
Sulle stracittadine giocare: “Visto che il derby s’è giocato sabato, penso subito al sombrero a Nedved. Ogni volta che incontro un tifoso giallorosso mi chiede sempre come ho fatto”.
E cosa risponde?
“Che è stato un gesto naturale. Come dovrebbe essere il calcio”.
Dica la verità , si sente più romanista che milanista.
“Allora, sono stato 6 anni a Roma ed è stato un periodo pazzesco. Con quella squadra rimarremo per sempre nella storia. Quando sono andato al Milan, inizialmente sembrava più facile vincere. Poi ci siamo riusciti ma non è stato facile. È chiaro che Roma ha rappresentato la mia casa subito dopo aver lasciato il Brasile, ho giocato la Champions per la prima volta, non può non avere un posto speciale nel mio cuore”.
Tornando alla sua esperienza romana, lei conobbe il primo De Rossi, quello che si affacciava in prima squadra. Se l’aspettava che prima o poi potesse allenarla?
“Sono sempre molto felice quando vedo i miei ex compagni fare bene. E vedere Daniele oggi guidare la Roma e pensare a quel ragazzino che con noi giocava poco e ora e l’allenatore della squadra che ama, non può che farmi piacere. Il calcio è veramente incredibile. Mi fa impressione chiamarlo mister. Direi una bugia se affermassi che mi aspettavo che sarebbe diventato un allenatore”.
Fonte: Il Messaggero
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come va il topo al formaggio tu sei andato dal berlusca ai primi sentori che il carnevale sensiano stava a finì.
Mi ricordo che non voleva fare la fine di Garrincha. E invece, con tutto che andò al Milan, è riuscito ad essere pieno di buffi.
Grandissimo giocatore, ma alcune frasi di dubbia intelligenza poteva evitarle.
Mi ricordo ancora quando l’ho visto in TV. A casa abbiamo esultato e saltato come pazzi…
Sei un campione assoluto e lo hai fatto perchè sei nell’olimpo del calcio
si però quando era al milan contro di noi dava sempre il fritto, sempre il dente avvelenato, cmq gran giocatore anche sepersonalmente ho sempre preferito candela che tecnicamente forse era superiore pure a francesco
cafu al posto di celik e giovedì passeggiamo.
Anzi mi esalto cafu e conti a destra e vediamo sti due fenomeni del milan che fanno.
Solo per sognare un pò.
come hai fatto?
facile, quando sei uno dei terzini più forti della storia del calcio. se lo facesse Karsdorp, pure er Padreterno scenderebbe da lassù pe chiede a quello scarso MA COME HAI FATTO? MANCO IO SAREI RIUSCITO A FATTE FA STO MIRACOLO
Ridatece Cafu Aldair Salah e Gervinho e il Milan va casa
Mitico quel triplo sombrero, me lo sono goduto dai Distinti Sud, lo sbiadito passato poi alla rubbe ancora cerca il pallone senza averlo più trovato.
Ho conosciuto Cafù di persona fuori al McDonald’s di Viale Europa all’Eur quando la Roma era allenata da Zeman e lui aveva un infortunio al ginocchio e mi disse che stava bene, che si era ripreso, stavamo facendo alcune battute dopo il 5-0 che avevamo rifilato al bilan nell’ultimo anno in cui li allenava Capello ed i milanari erano in declino. Un personaggio semplice, alla mano e simpaticissimo sempre col sorriso tipico dei brasiliani.
Ciao Marcos.