Calo spettatori, Vip ed ex calciatori: “Troppa freddezza da parte della società”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – L’Olimpico che scoppia, le bandiere giallorosse verso il cielo, i cori a squarciagola e quel senso di appartenenza così forte e incondizionato che ora, guardando indietro, sembra distante.

E la strana crisi del tifo capitale coinvolge anche i tifosi Vip, quei volti conosciuti che seguono la As Roma da sempre e che oggi vedono e vivono la inaspettata decrescita delle presenze allo stadio. “Mai sola mai” canta Marco Conidi per la sua Roma, lo stesso cantautore romano che oggi, con la schiettezza di sempre, mette a fuoco il problema: “Il trattamento riservato a Totti e De Rossi, da parte della proprietà, ha inevitabilmente offeso il cuore dei tifosi: quelle persone sono cresciute insieme a noi, appartengono alla nostra storia. Sono stati idoli, super eroi: non possono essere considerati numeri, plusvalenze o merce da impacchettare e spedire via come se niente fosse. Chi ha indossato quella maglietta va sempre sostenuto, ma c’è qualcuno che in quella maglietta ci ha lasciato il cuore dentro e va rispettato. So bene quanto è dura vedere lo stadio svuotarsi: è l’unico posto magico in cui ti abbracci con degli sconosciuti“.

Sulla stessa linea anche un’altra bandiera del tifo giallorosso, Giuseppe Giannini; lui che con la maglia da capitano ha vissuto una Roma diversa, quando era tutto più difficile ma anche molto più bello. “Oggi – spiega il Principe – è più semplice giocare nella Roma: io avevo i tifosi che venivano a contestare la squadra direttamente a Trigoria, erano molto passionali. Era la Società che cercava un contatto con i tifosi, li teneva vicini. Oggi invece sono riusciti a circondare la squadra di freddezza, quasi ad anestetizzare i tifosi: sono anni che perdono giocatori rappresentativi e importanti“.

Anche l’attore Massimo Wertmuller, grande sostenitore giallorosso, prova a spiegare questo raffreddamento del tifo: “La Roma di adesso è bella da vedere. C’è un grande allenatore in panchina. E’ uno spettacolo vincente, il che spiega ancor meno perché la gente vada meno rispetto al recente passato. Ma il prezzo troppo alto dei biglietti è un problema serio, oltre ai blocchi e ai divieti intorno allo stadio“.

Per il pilota di F1 e romano doc Giancarlo Fisichella, una soluzione potrebbe esserci: “Se la Roma ricomincia a vincere, i tifosi le andranno dietro. Con l’uscita di Totti e De Rossi abbiamo perso tanto, sia a livello emotivo sia tecnico. Ma ora abbiamo Florenzi, romano e romanista, e gli ultimi risultati hanno riacceso gli animi dei tifosi. Però sarebbe importante pensare a delle agevolazioni per le famiglie: farei entrare i bambini gratis per fargli vivere l’emozione dello stadio. Io porterei anche le scuole sugli spalti”.

(Leggo, L. Loiacono – P. Bruni)

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20 Commenti

    • Si ma nessuno dice il motivo vero, di base, che e` semplicissimo. Oggi e` troppo comodo accendere la TV e guardarsi la partita in alta definizione su un televisore da 60 pollici (o piu`) oltretutto godendosi replay, buon cibo, e il bagno e` pulito!
      Tutto cio` era impensabile negli anni 80. Lo stadio ha la concorrenza feroce, e per certi versi imbattibile, della TV. Come si fa a credere che puoi avere gli stessi spettatori allo stadio e allo stesso tempo incassare milioni di euro dai diritti televisivi? Il nunero di spettatoti paganti e` limitato, si puo` allungare il brodo solo fino a un certo punto, dopodiche` ..rimane acqua.

  1. …lasciando perdere lo stucchevole piagnisteo, oramai logoro, su Totti e DDR o sulla romanità (ancora per quanto romperanno gli zibbidei con queste storie?) l’unico commento realistico è quello di wertmuller: l’olimpico fa schifo sotto tutti i punti di vista!!! aggiungo che la chi sta in curva non vede una beata mazza!!! Sarebbe ora di realizzare uno stadio degno di una Capitale europea e porre così la nostra Magica ad un livello accettabile di competitività!!!!

  2. Ma le difficoltà reali ci sono tutte,come arrivare allo stadio ,superando i vari ostacoli che ci sono,oltre a quelle che sono interne allo stadio , precisiamo che l’altra sponda ne fa ancora . moltomolto de meno di noi ,

    • L’altra sponda fa gli stessi numeri nostri quando persino nell anno orribile 99-00 faceva numeri più bassi dei nostri. La verità è che alla scomodità dello stadio non fa da contrasto una ragionevole politica dei prezzi. Si dovrebbe capire che se si perde la strada dello stadio non la si ritrova tanto facilmente, neanche con quello nuovo.

  3. Vivo all’estero ormai da qualche anno, quindi non ho più la possibilità di andare all’Olimpico per tifare la nostra Roma, ma ricordo bene tutti i problemi che quello stadio comporta per gli spettatori, dai controlli all’ingresso (legittimi con i tempi che corrono) alla distanza tra parcheggi e stadio, senza contare l’impossibilità di vedere bene la partita dalle curve e anche dai distinti. Se a ciò aggiungiamo il prezzo dei biglietti che non è proprio irrisorio e la possibilità, offerta dalle pay-tv, di vedere le partite dal divano di casa, non è difficile capire i veri motivi della scarsa affluenza dei tifosi allo stadio. IMHO

  4. Questi sono i “vippe” che abbiamo, la freddezza per loro significa “no ai biglietti gratis”.

    sono di una tristezza infinita, continuano a propinare slogan populistici tirando in ballo come sempre le nostre bandiere, ma davvero i tifosi andavano allo stadio per vedere loro e non la Roma?

    Perché se così fosse non parliamo di tifosi della Roma, ma di tifosi di Totti e De Rossi.

    Quindi oggi dovrebbero essere rispettivamente tifosi del Totti Sporting Club o del Boca.
    Vadano pure, che ci facciamo co’ sta gente.

    io li ho tifati e amati perché grandi campioni e perché giocavano nella Roma.

    Una volta dismessa la maglia io tifo solo chi la indossa.

    C’è solo la Roma.

  5. Ma veramente ancora con la storia di Totti e De Rossi, ma basta, uno se n’è andato quando ha capito che non poteva più fare come gli pare, l’altro non era più idoneo per giocare in serie A e giustamente gli hanno detto stop.
    Comunque ci stanno molti ex giocatori che mi sembra lavorino in questa Roma, chi è rimasto fuori spara con il bazuka è vecchia la storia

  6. Belli de casa…avete da pagá pure voi che vevdite tanto tifosi ma se non v’arova l’accredito sparite….malimort@xxivostra.

    • se sai leggere guarda la “stragrande maggioranza” dei commenti prima e dopo il tuo post…o sei un vippes pure tu?

    • ahahaha ce vai mai in giro per Roma? 😀 quanto me fate ride…10 personcine con la sindrome dei pollicioni all’insù yuhuhhuhuhhu hai vinto tu!!!

  7. Quelli che mancano è perché hanno l’abbonamento Sky. E lo sanno pure i “vips” che tirano in ballo Totti e De Rossi in ogni occasione pur di andare contro la società.

  8. A Giannini. Guadagnate tanto grazie alla magica Roma,dopo arriva il vostro turno dovete lasciare la vostra carriera è finita,invece vi attaccate alla porta di casa.Andate a lavorare non potete stare a sbafo per tutta la vita.È quando una società vi fa fuori sputato veleno come serpenti.

  9. Biglietti gratis non solo per sé ma da regalare in giro per farsi belli in cambio di favori… che una mano lava l’altra no?
    pratiche, multe da levare, file da superare, salette riservate, inviti alle feste…

    la grande bellezza de sti gran papponi che è finita con gli americani… e quanto hanno rosicato …. ma quanto…

  10. Io sono uno di quelli che segue la Roma più in trasferta che all’Olimpico. I motivi sono diversi e per me importanti. La pessima visibilità, veramente indecente, è i primo. Il secondo sta nella grande difficoltà di accesso alla struttura: ogni volte chilometri a piedi, con disagi assolutamente gravi, soprattutto d’inverno o nelle giornate piovose, per le persone anziane; poi i prezzi, veramente spropositati in rapporto alla qualità del coefficiente di fruibilità. Insomma, se da Rimini devo spendere un patrimonio per viaggio e biglietto (Tribuna Tevere) senza neanche godermi pienamente la partita allora in problema si pone ed è superabile solo in presenza di grandissimi eventi, tipo la partita col Barcellona (dove c’ero). Secondo me la Società dovrebbe farsi parte attiva almeno per una diversa politica dei prezzi.

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