Capello: “Calhanoglu e Paredes la grande bellezza di questa sfida. La Roma ha meno da perdere. Frattesi può essere decisivo”

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Fabio Capello, ospite dei microfoni della Gazzetta dello Sport, ha analizzato nel dettaglio la sfida di questo pomeriggio tra Inter e Roma individuando i principali temi tattici del confronto. Queste le sue parole al quotidiano.

Che show Calha e Paredes: sono al top della maturità. Lautaro-Soulé tango da gol.

“Palla a Calhanoglu e Paredes, sono loro la grande bellezza di questa sfida: si specchieranno da lontano e potranno indirizzare l’andamento di Inter-Roma tra lanci, cambi di gioco e tiri dalla distanza. Da loro passerà il meglio della partita e dalle loro giocate potranno sbocciare le occasioni da gol. Sia il turco che l’argentino arrivano a questo faccia a faccia nel pieno della maturità, ed entrambi devono molto ai loro allenatori: Calha è diventato uno dei migliori registi al mondo grazie all’intuizione di Inzaghi che lo ha spostato davanti alla difesa, Paredes sembrava il fantasma di sé stesso, poi Ranieri lo ha sfiorato con la sua bacchetta magica e lo ha riportato ai livelli altissimi dei tempi d’oro. Attorno alle loro idee ruoterà la battaglia di centrocampo, dove sarà fondamentale il contributo degli altri compagni di reparto: la Roma punta sui muscoli di Koné e l’esperienza di Cristante, l’Inter sulla qualità di Barella e Frattesi, alla grande occasione da titolare contro il club che avrebbe voluto ingaggiarlo a gennaio. Più avanti, il derby argentino tra Lautaro e Soulé infiammerà il pomeriggio di Svilar e Sommer: sarà un bel vedere, io voto per la concretezza dell’interista. Difficile vederlo girare a vuoto in partite come questa.”

Dimarco imprendibile, Carlos Augusto lo aiuterà. Ma occhio ad Angelino.

“Fossi in Ranieri o Inzaghi, mi preoccuperei prima di tutto di un aspetto, e cioè di limitare i rifornimenti per Dimarco e Angelino. Perché una cosa è sicura: quando i due esterni mancini di Inter e Roma ricevono palla sulla trequarti e partono verso il fondo, qualcosa succede sempre. L’interista è tra i migliori in circolazione nel suo ruolo: fabbrica assist a ripetizione, crea pericoli anche quando si mette in proprio andando al tiro ed è garanzia di impegno assoluto perché non si risparmia mai. Senza Bastoni e Mkhitaryan, squalificati, i suoi interlocutori oggi cambieranno ma non vedo problemi all’orizzonte: Carlos Augusto è tra i più brillanti nella rosa di Inzaghi e lo aiuterà a leggere il dinamismo di Saelemaekers, Barella resta un professore anche quando agisce da mezzala sinistra. Angelino, che con Ranieri è diventato un efficacissimo uomo a tutta fascia, è l’interruttore ideale per un centravanti d’area come Dovbyk: Darmian ha tutta l’esperienza per affrontare il faccia a faccia con lo spagnolo, ma serviranno parecchie energie. E Darmian arriva da due prove impegnative tra gli strappi del Bologna e quelli di Leao e compagnia nel derby di Coppa Italia…”

Le palle inattive un fattore Inter, quanti specialisti. La Roma ci soffre sempre.

“In partite equilibrate come mi aspetto possa essere quella di oggi pomeriggio a San Siro, le palle inattive possono fare la differenza. E sulla carta, da questo punto di vista, l’Inter parte in vantaggio perché Lautaro e compagni sono specializzati nello sfruttare i calci da fermo. Inzaghi può permettersi infatti il lusso di mandare a calciare gente come Calhanoglu e Dimarco, abilissimi a pennellare i palloni giusti nell’area avversaria per i compagni: Pavard, che contro il Bayern ha festeggiato il primo gol in nerazzurro su assist di Calhanoglu da corner, è solo l’ultimo di tanti interisti ad aver raccolto l’invito di uno dei due specialisti sugli sviluppi di un piazzato. Dall’altra parte, invece, le palle inattive sono il tallone d’Achille della Roma: 16 delle 49 reti subite in stagione sono maturate così, perciò Ranieri dovrà esigere la massima attenzione dai suoi per non cadere da fermo anche contro i nerazzurri. Occhio, però, perché l’Inter i calci piazzati negli ultimi tempi non li sfrutta soltanto, ma li patisce pure, basti vedere il raddoppio di Jovic nel derby di Coppa o il pareggio di Dier nel ritorno dei quarti contro il Bayern. E la Roma ha gli uomini per farle male, da Mancini a Cristante.”

Dumfries può incidere ma come sta? Taremi non aggiunge.

“Lo spaccapartite dalla panchina per eccellenza, Inzaghi stavolta ce l’ha… in campo dal primo minuto. Perché Davide Frattesi è l’uomo che più di tutti può cambiare il volto di una partita ma oggi partirà dall’inizio. E allora, fari puntati su Dumfries e Zielinski: l’olandese ha grande fisicità e capacità di inserimento e può spostare gli equilibri del match, il polacco assicura un ricambio di qualità tecnica in mediana. L’incognita, tuttavia, è la forma fisica: entrambi si sono appena messi alle spalle due infortuni importanti ed è da capire in che condizioni si ripresenteranno. A proposito di condizione, poi, guardando alle alternative in attacco, verrebbe da dire che sta molto meglio la Roma: Shomurodov ha segnato gol pesanti tra Juventus e Verona ed è l’uomo in più dei giallorossi, se Ranieri deciderà di puntare su Dovbyk dall’inizio avrà un signor jolly da calare in corsa. Diversamente, Inzaghi non ha scelta: vista la pochezza di Correa e Taremi, la coppia Lautaro-Arnautovic non è la migliore ma di fatto l’unica soluzione possibile.”

Giallorossi più leggeri. Nerazzurri per la scossa: guai a pensare al Barça.

“Due sistemi di gioco speculari chiamano una domanda: chi andrà a pressare alto e chi invece aspetterà col blocco basso? Io mi aspetto un’Inter aggressiva, che proverà a sfondare subito sfruttando la qualità del centrocampo e le incursioni di Frattesi e Barella, e una Roma più attendista, anche perché sfidare i nerazzurri significherebbe esporsi a un rischio che Ranieri non correrà: l’Inter nelle uscite veloci con la palla sa essere letale. Mai come stavolta conterà l’approccio: la Roma insegue l’Europa ma ha meno da perdere dell’Inter, che si trova in un limbo delicatissimo. Da una parte i due ko con Bologna e Milan, che hanno consumato tantissime energie mentali, dall’altra il doppio impegno campionato-Champions nel giro di tre giorni. Sono sicuro che Inzaghi abbia cercato in tutti i modi di alzare un muro nella testa dei suoi tra oggi e mercoledì: ora deve contare solo la Roma, anche perché, a mio avviso, lo scudetto resta l’obiettivo più alla portata. In A, con 5 gare da giocare, un errore si può recuperare; in Champions tutto sarà in salita.”

Fonte: Gazzetta dello Sport

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8 Commenti

  1. a me paredes (quando non fa il matto) piace eccome… ma non lo paragoniamo al turco perchè ci sono 50 mln di differenza …

    ❤️🧡💛

  2. Capello ti ricordi Inter Roma 2 a 0,nell’anno dello scudetto? Te lo ricordi nello spogliatoio dopo la partita in cui la Roma gioco’ da pietà, che Batistuta ti venne sotto a brutto muso e ti disse che dovevamo giocare senza più centrocampisti camuffati da esterni ma con DelVecchio titolare? E la domenica dopo a Brescia la Roma vinse 4 a 2 con 3 gol di Batistuta?
    Te lo ricordi sì?

  3. Condivido complessivamente la lettura della gara che da Capello qui.
    Non credo che però che ci sia dubbi su chi aspetterà l’avversario. Se RANIERI manda la squadra in pressione alta sarò molto sorpreso. Mi aspetto loro subito aggressivi. Da qui discende la valutazione che fa di ANGELINO: poteva esser giusta fino a qualche settimana fa mentre nelle ultime partite (Juve e Lazio in particolare) è stato tenuto al guinzaglio a custodire dietro. E non ricordo particolari, da tempo, assist “illuminanti” del piccolo spagnolo, ma ricordo un mare di palloni buttati tra lui, SAELEMAKERS, SVILAR (quando rinvia lungo) e NDICKA… gli ultimi suggerimenti importanti sono invece di CRISTANTE.

  4. un giocatore come Paredes di personalità ed esperienza ad alti livelli è sempre utile. L unica cosa è che potrebbe fare di più

  5. Frattesi se vuole venire a Roma il prossimo anno si deve dare una regolata oggi perchè, se fa il fenomeno, può restare a Milano.
    La Roma doveva vincere contro Juve e Lazio, oggi ormai la Champions è andata salvo non si riesca a battere l’Inter ma per farlo non credo serva starsene in difesa a rintuzzare i loro attacchi. Bologna e Milan l’hanno battuta aggredendoli e cosi dobbiamo fare anche noi, magari con un primo tempo più attendista per poi scatenarci nel secondo quando presumibilmente loro dovrebbero essere più stanchi di noi e con la testa al Barcellona.
    Poi faccio notare che loro sicuramente tenderanno a tirar dietro la gamba perchè ognuno vorrà esserci contro il Barcellona e non vorrà infortunarsi, per questo noi invece dovremo essere agressivi sapendo che saranno loro a tirar dietro la gamba all’ultimo, quindi aggressivi sulle seconde palle e feroci nei contrasti.

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