Capello: “Confronto squadra-tifosi? Mi successe alla Roma, me lo impose la società. Ma non l’ho capita…”

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NOTIZIE AS ROMA – Fabio Capello durante la Milano Football Week ha parlato del confronto che i calciatori del Milan hanno avuto con i propri tifosi sotto la curva dopo la sconfitta dei rossoneri in casa dello Spezia.

“A me è successo in una volta in carriera quando ero alla Roma e anche io quella volta non l’ho capita. Ma l’ha imposta la società, le parole dell’ex tecnico giallorosso.

Capello ha poi parlato della derby di ritorno in Champions: “Mi aspetto che il Milan si ritrovi per vedere una grande partita. Servirà un Milan veloce e attento contro un’Inter in grande condizione. Se non starà attento ai particolari sarà dura”.

 

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20 Commenti

    • Forse perche’ c’erano le 7 sorelle? Andatevi a rivedere le rose di Milan, Inter, Juve, Lazio, Parma, e Fiorentina, si vinceva con 1, 2 massimo 3 punti. Ma pur di gettar fango su Capello fa comodo ignorare i numeri.

    • Perché abbiamo lasciato punti sanguinosi a Venezia e Ancona, scendendo in campo con le infradito.
      Purtroppo un po’ quello che accadde nell’84, anche lì una squadra fortissima che lasciò punti in modo un po’ troppo arrendevole sul campo di squadre poi retrocesse.
      Ma almeno lì si poteva dire che stavamo facendo strada in Coppa Campioni, cosa invece non accaduta nel 2001/2002.

    • perche aveva chiesto Cannavaro e Buffon e si ritrovo con Cufre e Pelizzoli.
      Senza dimenticare che ha dovuto far fronte ad una ribellione guidata da Batigol per i premi scudetto con Sensi, nelle prime partite. E ha dovuto giocare senza Totti nelle ultime partite di campionato. Quel Totti lasciato in campo infortunato dal Trap in un amichevole della nazionale.

  1. Probabilmente Capello e’ ancora radicato al calcio di tanto tempo fa quando i presidenti di allora non dovevano fare i conti con nessuno ed erano padre padroni della loro squadre, i soldi li mettevano i proprietari dei club e quindi decidevano senza interpellazioni.

    Oggi una buona parte dei soldi necessari per gestire un club provengono dagli sponsor, dai diritti televisivi, dal merciandaising, quindi due di queste tre voci sono collegate al pubblico cioe’ al tifoso, quindi se non ha ancora capito e’ ora che si adegui, a volte e’ necessario solo ascoltare per comprendere, poi si puo’ anche non capire e andare avanti per la propria strada, ma in questi casi non devi fare conversazione ma ascoltare.

  2. Capello fa l ‘indiano o il finto tonto, quando gli conviene. Dovrebbe riferire i particolari di quel confronto.
    Glieli rammento io : O vincete il campionato o non uscite da Trigoria.
    Confronto che avvenne prima dell’ inizio del campionato dello scudetto, dopo aver perso 4 a 2 a Bergamo in coppa Italia.

    • Ricordi bene. Quella sconfitta ci costò a settembre l’eliminazione dalla Coppa Italia ma dette una svegliata ai nostri che cominciarono un girone d’andata alla grande con Batistuta in gran spolvero e poi ressero al ritorno dell’allora eterno secondo Ancelotti, alla juve, grazie a Nakata e Montella. Se non avessimo pareggiato quella partita al 90′ non so se saremmo arrivati in porto col vessillo…

    • 007 a me non interssa che un qualsivoglia tesserato della AS ROMA 1927 entri ne lmio cuore o meno, non e’ quello a darmi gioia. A darmi gioia sono le vittorie della squadra, e quella del 17 giugno 2001 e’ stata immensa, mi manca e la ricordero’ finche’ avro’ vita.

  3. perché i tifosi permettono a te e ai calciatori di prendere stipendi da nababbi….senza la gente che segue il calcio faresti altro Fabio…. perciò visto che paghiamo tutti voi è pure giusto che quando serve vi prendiate dei cazziatoni da chi paga i vostri stipendi….ma tu sei sempre stato uno con la puzza sotto il naso e c’hai messo un secondo ad andare alla rubentus

  4. Per me Capello non ha detto niente di sbagliato. I tifosi devono andare allo stadio per supportare la squadra e nel caso anche protestare. Da qui questa cosa di doversi inchinare a dei teppisti che cercano di intimorire giocatori e società ce ne vuole. Il calcio è un gioco e li finisce. Per altri, poveretti e sfigati, è frustrati è una maniera per sfogare le proprie repressioni.

  5. Il piu’ grande mercenario del calcio dal 1969, Zanone ha spiegato come fu giusto dire ai tifosi le difficolta’ della squadra in quel momento, continua ha parlare senza senso. Dopo il covid si e’ scoperto l’importanza dei tifosi allo stadio che pagano e tifano, giusto spiegare la condizione di quel momento e il perche’ dei mancati risultati. Capello da abile paraculo crede che il calcio sia solo per gli adetti ai lavori e solo i soldi….c’e’ qualcosa di piu’ che va al di la’. Noi!!!!

  6. io sono riconoscente con don Fabio per due cose:
    1) lo scudetto
    2) avere appeso all’armadietto il buffone di Bari vecchia

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