Cobolli: “Io, Bove, Ranieri. Per lo Scudetto della Roma rinuncerei a uno Slam”

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NOTIZIE AS ROMA – Il taglio di capelli è singolare – rasati ai lati, lunghi dietro – ma qui va di moda, si chiama mullet. “Me lo ha fatto un barbiere neozelandese. Dice che mi porterà fortuna”. Flavio Cobolli, che debutta oggi all’alba italiana contro Etcheverry, è forse il più allegro fra i giovani azzurri del tennis. Imprevedibile. Un grande tatuaggio sulla coscia sinistra con la curva sud dell’Olimpico e lo striscione ‘Fino alla vittoria’. “Riproduce la coreografia della semifinale di Conference contro il Leicester”. Un altro con la lupa giallorossa. Questa maglia sul braccio destro? “È quella di Bove”.

Cobolli, lei è matto per il calcio.
“Ho giocato nella Roma fino ai 13 anni, sognavo la serie A, volevo diventare come De Rossi: ho pure tatuato la sua fascia da capitano, vuole vedere? È lì che ho fatto amicizia con due che poi sono diventati ‘abbastanza’ famosi: uno è Fabio Di Giannantonio, il pilota che corre in MotoGp con la Ducati; l’altro è Edoardo Bove, quello della maglia tatuata: lui calciatore lo è diventato davvero”.

A lei invece hanno messo in mano una racchetta.
“È stato per via di mio padre Stefano, era appassionato. Si vede che avevo un po’ di talento. Lo scorso anno è stato pieno di tante-fantastiche – prime volte: ho vissuto la Laver Cup, con la Davis c’ero, United Cup da riserva ma è stata una esperienza incredibile, ho fatto anche la preparazione con Alcaraz. Alla fine del 2025 vorrei essere tra i primi 20 del mondo, li rispetto ma non mi sento lontano da loro: devo però migliorare come persona e come giocatore. Credere in quello che sto facendo, ascoltare chi mi sta vicino, dedicarmi al lavoro”.

Qui è testa di serie numero 32.
“Sono felice di esserci, è uno dei miei tornei preferiti e l’Australia un posto dove vivrei: tranquillo e libero, sano. Sono fortunato, ma credo di essermelo meritato: ci sono stati tanti sacrifici e momenti difficili, delusioni”.

Edoardo Bove e la vostra amicizia, diceva.
“Quest’estate è venuto a Wimbledon una settima per seguirmi. Era con la fidanzata Martina, e io con la mia, Matilde: che lo sarà per sempre, giuro”.

Lui il mese scorso si è preso un bello spavento, con la maglia della Fiorentina: all’improvviso il cuore ha smesso di battere.
“È una cosa che gli ha insegnato tanto. E pure a me: la vita va vissuta in pace e col sorriso, anche se ho tatuato pure Brontolo, il nano di Biancaneve. Non sai mai cosa può accadere, bisogna sempre pensare alla giornata e godersela, ringraziando dell’opportunità”.

Rinuncerebbe a uno Slam per lo scudetto della Roma?
“Credo potrei rinunciare a qualsiasi cosa. Il giorno della vittoria in Conference League con Mourinho sono stato eliminato in un torneo al primo turno, che a saperlo non sarei neanche andato a giocare. A Montecarlo, invece, sono stato eliminato che l’orologio faceva l’una: 5 ore più tardi ero all’Olimpico per un derby. Quando ho perso con Alcaraz al Roland Garros, il giorno dopo ero a Budapest per la finale di Europa League”.

I laziali l’hanno sommersa di critiche, dopo un recente post.
“Avevamo appena vinto il derby. volevo festeggiare e ho fatto una battuta: mio padre mi ha sempre insegnato che non si offende nessuno, è stato un errore e chi si è arrabbiato aveva ragione. Ho sbagliato, chiedo scusa”.

Claudio Ranieri le piace?
“È la persona che mi emoziona più al mondo: il mister, lo amo. Sono andato all’aeroporto quando è arrivato a novembre. Sarebbe un sogno se rimanesse a Roma, come allenatore o dirigente. Perché è il primo a volere il bene della società”.

E Sinner?
“Mi ispiro a lui, o almeno ci provo. Anche fuori dal campo. Cerco di allenarmi il più possibile con Jannik: per rubargli qualcosa, per confrontarmi con lui e il suo team. Cosi come faccio con Alcaraz. E imparando, continuerò a crescere”.

Fonte: La Repubblica

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12 Commenti

  1. Senza offesa per Cobolli ,tennista di media caratura ma nulla di più, lui uno Slam non lo vincerà mai,scudetto o non scudetto della Roma.
    Se nella sua carriera riuscisse a vincere un ATP1000 sarebbe questo il suo personale scudetto.

    • A Zeno fai pure l intenditore de tennis
      Caratura media non mi sembra,è tra i primi 30 al mondo….informamose prima de parla

    • Zenó… tú me pari er clásico tipo che mette bocca su tutto, ma secondo me, quando ero ragazzino manco la strusciavi per sbaglio e forse eri na pippa pure ar ping pong 😂

    • allora ..se fossi un intenditore o almeno un appassionato di tennis dovresti sapere che per media caratura si intende una classifica intorno al 75 posto……lui è molto più su …poi c’è ottimo giocatore…..campione e fuoriclasse Stavolta la tuttologia ti ha fatto difetto….. comunque è importante che tu continui a scrivere a prescindere….. è bello confrontarsi.

    • Voi pensate che ATP1000 sia la cilindrata di una motoretta della Piaggio.
      @Mauro …il 2° dell’attuale ranking ATP (Alexander Zverev,27 anni) nella sua carriera non ha mai vinto uno SLAM e tu mi parli di Cobolli che è 30°?
      Aripjate compà. 🤫

    • Chiunque segua un pochino il tennis sa che Zenone ha perfettamente ragione, anche perchè per i prossimi 10 anni gran parte degli slam se li spartiranno Sinner e Alcaraz a meno che non salti fuori qualche altro campione, e Cobolli non lo è. Ora come ora gli unici che possono dire la loro sono Djokovic (se ne ha sempre voglia), Zverev e Fritz ma è dura anche per loro. Anche Medvedev oramai è in fase calante.

    • Zenone ha ragione, Cobolli per quanto un buon tennista. non riuscirà mai a vincere uno slam. Purtroppo ha già perso al primo turno di questo. Ma è romanista vero, per questo faccio il tifo per lui.

  2. Fossero tutti romanisti come il grande Flavio che in piu’ porta in giro per il mondo i nostri colori e la nostra passione……senza contare che e’ un piccolo gladiatore che non molla mai e anche questo da lustro alla nostra romanita’….per il resto se vincera’ o meno uno slam lo scopriremo presto, appena tornera’ in forma dopo gli infortuni che gli sono costati l’eliminazione prematura dagli AO per una condizione non ottimale.

  3. signor cobolli , giochi a tennis , almeno se perde è veramente colpa sua ; al calcio , se la roma perde , c’è sempre un unico colpevole su 15 scesi in campo

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