Conte: “Al Tottenham vogliono giovani da far crescere. Bentancur e Kulusevski? Potremmo esserci indeboliti”

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ALTRE NOTIZIE – Non sembra essere molto felice l’avventura di Antonio Conte nel Tottenham, club inglese che fatica a tornare ai vertici del calcio inglese nonostante siano passati sulla sua panchina allenatori del suo calibro o dello stesso Josè Mourinho.

Anche l’ex tecnico di Inter e Juventus non sembra destinato a vincere a breve con gli Spurs, e ai microfoni di Sky Sport si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. A gennaio sono andati via quattro giocatori. Quattro giocatori importanti per il Tottenham, ne sono arrivati due. Quindi anche numericamente invece di rinforzarti potresti esserti, sulla carta, indebolito“.

Gli acquisti di Bentancur e Kulusevski non sembrano essere i calciatori che Conte sognava per essere immediatamente competitivo. “Bentancur e Kulusevski sono il prospetto ideale per il Tottenham – ha proseguito Conte -. Perché il Tottenham cerca giocatori giovani, giocatori da far crescere, da far sviluppare, non giocatori pronti. Questo è il discorso. La filosofia del club è questa”. 

Parole che hanno il gusto amaro di chi è abituato a vincere senza aspettare la maturazione dei suoi talenti: “E’ inevitabile che se vuoi crescere più rapidamente e se vuoi essere competitivo più rapidamente hai bisogno di giocatori anche con molta esperienza perché poi portano ad aumentare l’esperienza anche nel tuo team. Ma ripeto, la visione del club ho capito che è questa”. 

Resta da capire se la visione di Antonio Conte sia allineata a quella del club inglese. I dubbi restano, tanto che già si parla di una possibile separazione tra l’allenatore italiano e il Tottenham al termine del campionato.

Giallorossi.net – F. Turacciolo

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35 Commenti

    • Può essere, ma se continua così tra poco l’unico club che potrà realisticamente guidare sarà il PSG…

    • Hai detto bene Lasfiga, in Premier ci sono le 4 potenze, le 2 di Manchester, Chelsea e Liverpool, poi il nulla…. Conte ha scelto il nulla…. MOU ha scelto una grande scommessa, non lui…. Sto discorso dei giovani lo vogliino fare tutti, per risparmiare, ma i risultati?

    • il discorso dei giovani lo fanno tutti i club, nessuno ha in rosa solo over 27, solo che conte ha bisogno di alibi per giustificare il piazzamento sotto il wolverhampton

    • eh, vero.
      se però poi quel simpaticone di inzaghi dovesse vincere lo scudetto quest’anno senza Lukaku e Hakimi, dimostrerebbe che er Parucca vince solo coi giocatori che vuole lui, mentre “altri” magari, ci riescono anche con meno spesa…

      allenatore che, sbagliando, avrei voluto alla Roma, ma che duole constatare faccia veramente terra bruciata ovunque vada ad allenare, che manco Attila…

    • Ebbene? E’ diventata una moda adesso quella di tacciare di pippagine i propri giocatori?
      Prima Mourinho, adesso il Gattochiomato…

  1. Questo è un altro che ha il sedere come la faccia. Il Tottenham è cascato molto male, con il duo Conte e Paratici.

  2. Ecco,
    Conte è bollito come Mou, non sa allenare e vuole i giocatori forti.
    Così come Guardiola.
    Klopp.
    Ancelotti.

    Curioso… vincono solo i bolliti pare….

    • I bolliti …. gente che è arrivata ad allenare direttamente squadre fortissime, senza alcuna trafila e mai ripetendo l’esperienza vincente in altri contesti. Io vorrei un bollito del genere ogni due o tre anni alla Roma. Senza mancare di ricordare che quando si è vinto, è successo con mister che dovevano essere bolliti, se questa è la logica (Liedholm, a circa 60 anni; Capello beno dopo i 55)

    • Secondo il ragionamento dei comunicatori strisciati e romanisti infiltrati, conte dovrebbe essere considerato più bollito di mou, perché mentre dopo che lo special è andato via da manchester e totten chi lo ha seguito ha fatto peggio, l’inter del dopo conte rischia di vincere lo scudo ed essere andata molto meglio in europa senza lukaku, hakimi ed eriksen. Allora meglio inzaghi? In più una postilla, ieri l’inter ha perso in casa 2-0 con il liverpool e secondo i giornali sembra abbia fatto l’impresa del secolo, la ROMA perde 2-0 fuori casa e mou è bollito. Però l’inter ha giocato bene cosa? Mezz’ora il secondo tempo. Per non parlare di allegri che sembra essere intoccabile ed ha una rosa che rispetto alla ROMA è 4 volte superiore e festeggerà forse il quarto posto se ci arriva. Però il bollito è mou. Misteri della comunicazione.

  3. Io mi chiedo sempre come sia possibile che un allenatore dica certe cose dopo soli pochi mesi. Ma di che parlano quando trovano l’accordo, solo di soldi?

  4. Il Tottenham sta alla Premier come la Roma sta alla Serie A, la storia recente dei 2 club è abbastanza simile, fatta di progetti, proclami e senza vittorie. Speriamo di invertire la tendenza, prima o poi.

    • Dal punto di vista di vittorie scudetto gli inglesi ne hanno vinti solo 2 nel 1950-51 e nel 1960-61.
      Direi che la maggior parte dei tifosi romanisti che hanno assistito allo scudetto del 2001 sono ancora in vita.

    • società con affinità ma attualmente due grosse differenze, uno stadio di proprietà (loro) da paura, un allenatore con i capelli propri (noi)

  5. Se queste cose le dice Mou è bollito e cerca alibi, se le dice questo… Il punto è che i grandi allenatori vogliono grandi giocatori, perchè sanno che si vince così. Lo sapeva Capello, lo sapeva anche il grande Liedholm. Sacchi lo ha capito dopo. Quando credeva che fosse il gioco a fare la differenza ha smesso di vincere. Se invece di Van Basten hai, con tutto il rispetto, Mannari, cambia. Il gioco ok, ma se invece di metterci uno che stoppa e passa bene la palla, ci metti un ciocco di legno, hai voglia ad aspettare il gioco… nella ROMA di oggi è così! Fateci caso: quando passano la palla è sempre sballata, un passaggio in campo aperto va fatto in avanti, sulla corsa del compagno, per non fargli perdere tempi di gioco. Alla ROMA solo Micky ed Oliveira hanno quel principio in testa, gli altri danno la palla, se poi il compagno deve tornare tre metri indietro per prenderla, fatti suoi… poi mi si viene a parlare di gioco e di allenatore!!!!

    • Si ma i grandi allenatori hanno almeno la decenza di guardare la squadre per cui stanno firmando, se firmi per il tottenham non ti puoi lamentare se ci sono city, liverpool, chelsea, M.United che ti sfrecciano davanti. Poi attualmente gli stanno davanti West ham, walverhampton e arsenal quindi due domande me le farei ed anche perchè un top team di prima fascia non ci pensa minimante a lui

  6. Il problema del Tottenham, come detto più volte, non era Mou. Mou con tutte le squadre precedenti ha vinto, poi è arrivato alla Romottenham e ha steccato. È in realtà affascinante e molto interessante chiedersi quindi perché abbia deciso di replicare l’avventura qui a Roma. L’unica spiegazione che mi viene in mente è che lui sia andato al Tottenham ben consapevole del tipo di squadra e progetto: semplicemente, gli andava di voltare pagina e rimettersi indiscussione. Ma a Londra non hanno avuto pazienza e lo hanno mandato via, ragion per cui lui ha detto, ok, ma io voglio un progetto così, la Roma va benissimo.
    Seguiamolo.

    • NON SONO D’ACCORDO: se Mourinho accettasse il progetto Roma, non si lamenterebbe, cosa che per l’appunto fa da inizio stagione.

      Conte, come Mourinho, non sono allenatori da squadra da fare crescere, esempio nemmeno Ancelotti per Napoli o Everton.

      Ma sono allenatori da instant team, cioè da squadra fatta con giocatori pronti e collaudati.

      Al Tottenham a gennaio sono partiti tutti giocatori d’esperienza, e sono arrivati due “pischelletti” che non aggiungono nulla alla squadra.

      Mourinho lo ha detto chiaramente, non vuole bambini ma gente pronta. Stop.

      Lo stesso conte, che fa capire come ne bentancur e kulusevsky siano giocatori voluti da lui ma dalla “politica” del club.

      A Londra è stato giusto esonerare Mourinho, come accadrà con conte.

      La politica del club è plusvalenze e giocatori da far crescere.

      Se la Roma non cambia progetto è e sarà giusto esonerare Mourinho.

    • @LorySan, non sappiamo cosa abbia promesso Friedkin a Mou. Verosimilmente quello che ha detto Mou, cioè un progetto triennale di crescita con due innesti forti a stagione e far crescere gli altri. Dove il giochino può incepparsi è nella consistenza dell’esistente, che fa piangere oltre il previsto da Mou (ieri dicevo appunto che solo uno dentro Roma e la Roma può capire certe dinamiche della Roma tipo: agguanto finale dopo anni, scendo in campo, me la faccio addosso e non la gioco, che per noi è un cliché).

      Sicuramente Mou ha fatto certe dichiarazioni ma a Roma siamo bravissimi a ficcarci in qualsiasi fessura e scavare fino a farla diventare crepa e poi frattura, personalmente non vedo rotture tra Mou, Pinto e Friedkin, certo Mou è seccato dal rendimento di certi presunti calciatori che pascolano a Trigorìa invece che a Sora. Il primo anno, di certo, è andato male e siamo indietro sulla tabella di marcia, ma vogliamo far zompare tutto per questo?

  7. Concludo e vi invito a riflettere sul fatto che il Tottenham e la Roma sono uguali per andamento: prima di Mourinho a Londra, con Pochettino il Tottenham veniva da 4/5 anni a grandi livelli ( terzi, secondi… Proprio come la Roma ) con una finale di Champions luege nel 2019 ( la Roma semifinale nel 2018 ), proprio perché era un allenatore che sapeva lavorare con i giovani e sapeva come sfruttare il meglio della squadra come Spalletti.

    Poi ci fu Mourinho… 6/7 posto, poi venne esonerato, e poi Conte… 7/8 posto per lui.

    L’allenatore fa la differenza per una squadra, chi ancora non ha capito questo, siamo alla frutta.

    Scegliere l’allenatore giusto per il tuo progetto è la prima cosa da fare ancora prima di prendere i giocatori.

  8. Tottenham 8° in classifica a 27 punti dal Manchester di Guardiola,pur avendo in formazione giocatori del calibro di Harry Kane ,Son,Dier.LLoris,Davies,Hajbjerg e compagnia.
    Meglio degli Spurs stanno facendo i Wolves (senza Rui Patricio) e West Ham.
    Sono questi ,i numeri di un fallimento di quello che tanti sbavavano perchè venisse a fare l’allenatore della Roma (in primis Totti).

  9. Come volevasi dimostrare, quello che dico da un pò di tempo, Mourinho non era bollito, è stato esonerato da sesto, Conte è addirittura ottavo ma nessuno gli da del bollito.
    La verità è quella che ho sempre sostenuto, il Tottenham in Inghilterra è come la Roma in Italia e chi è tirchio sul mercato e trova scuse per non spendere si mette a fare progetti tipo mercato sostenibile e linea verde con i giovani di belle speranze ma così i risultati sono quelli intorno alla metà classifica o un sesto posto nella migliore delle ipotesi, basta ricordare i primi 2 anni tra Di Benedetto e Pallotta qui, furono un fallimento culminato con tanto di contestazione dopo quel maledetto 26 maggio.
    Questo malcontento di Conte che oltretutto è pagato quasi il doppio di quanto era pagato Mourinho perché per convincerlo gli hanno dovuto dare 17 milioni netti a stagione, dimostra come un top allenatore vuole i giocatori forti per avere una squadra da prime posizioni e non accetta che gli si comprano giocatori mediocri o giovani scommesse altrimenti molla la squadra.
    Se il Tottenham avesse ingaggiato Fonseca o Gattuso per fare un esempio, la linea giovane sarebbe stata accettata senza problemi, sui giocatori scarsi calava il silenzio senza sbottare con la proprietà, poi continuava senza problemi il galleggiamento a metà classifica senza pensare a dimissioni, forse nel caso di Gattuso un pò diverso visto il carattere più fumantino e la cosa durava fin quando la proprietà non provvedeva all’esonero.
    Quindi prima di finire in mano ad un altro tecnico che avalla scelte societarie deleterie nella costruzione di una squadra di livello, meglio tenersi stretto Mourinho e sperare che convinca i Friedkin a fare uno sforzo più importante sul mercato visto che quanto fatto è ancora troppo poco, mezza squadra ricordiamo che è scarsa con troppe lacune e ce ne vuole mezza di livello da prendere.

  10. Tuchel l’anno scorso ha vinto la Champions puntando su giocatori come Havertz, James, Mount, Pulisic, Hudson-odoi, tutti Under 23.
    Certo, la Rosa era stata completata con un elemento di classe ed esperienza come Thiago Silvia e quest’anno i blues hanno inserito due big come Lukaku e Saul, ma Conte evidenzia l’ovvio, e cioè che lui è capace di vincere solo con top team fatti di gente affermata ed all’apice della carriera.
    Questa è la ragione per la quale, al di là dell’antipatia personale, io come allenatore della Roma non l’avrei mai voluto, né lui ha mai pensato seriamente di venire da noi, visto che la nostra rosa e le nostre possibilità sono ben lontane da ciò che gli necessità.
    C’è però chi è in grado di fare diversamente, come, mi duole dirlo, Simonetta che è arrivato in un inter che ha ceduto i suoi 2 giocatori più forti per quasi 200 mln, e che però gioca molto meglio di quella del suo predecessore.
    Pensavo che per una volta si fosse messo in gioco, anche perché in fondo i giocatori forti agli Spurs non mancano (ok non ha Lukaku ma ha Kane), ed invece è sempre il solito che prima firma badando al solo dinero e poi comincia il piagnisteo.
    Qualche affinità con Mou c’è, però almeno inizialmente lo special1 aveva dichiarato di voler per una volta accettare una sfida diversa, e cioè quella di un progetto pluriennale di crescita dal basso di un team.
    Le sue recenti esternazioni sembrano un po’ tradire questa sua predisposizione iniziale.
    Non so, forse fa parte di una strategia per plasmare La Rosa da cui partire, forse, in tempi diversi rispetto al parruccone, è tornato sulle sue antiche posizioni da gestore di top team, come tale poco adatto ad allenare nella capitale.

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