Controllo totale del club: ecco come Friedkin vuole la Roma tutta per sè

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AS ROMA NEWS – Prosegue senza sosta il lavoro di Dan Friedkin, nuovo presidente della Roma, per costruire un club più solido e potente. Il magnate texano, racconta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) ha in mente un piano per avere il controllo totale del club e rendere la Roma più forte.

I prossimi passi sono riassunti così: l’Opa, la possibile (probabile) uscita dalla Borsa, l’aumento di capitale, il progetto stadio. In una sola parola “stabilità”. Friedkin, infatti, che già detiene l’86.6% delle azioni del club vuole avvicinarsi quanto più possibile al totale, per poter così guidare con più stabilità la Roma e, eventualmente, avere argomenti più convincenti di fronte a potenziali investitori.

Una volta resa più forte la base del club, arriverà il piano industriale vero e proprio, con la scelta del d.s. e di altri manager di caratura internazionale che lavoreranno a Trigoria e nel mondo, con Roma che sarà però il centro di potere principale.

Intanto, è arrivato ieri il via libera da parte della Consob al documento di offerta per l’Opa totalitaria obbligatoria, promossa in agosto da Romulus and Remus Investments Llc, il veicolo della famiglia Friedkin, nei confronti della As Roma. Una volta completata l’Opa si deciderà se effettuare il delisting e uscire dalla Borsa, cosa al momento molto probabile. Il passo successivo sarà poi l’aumento di capitale, altro passaggio necessario per dare alla Roma ancora più liquidità e certezze dal punto di vista finanziario.

Ora i Friedkin dedicheranno ancora più attenzione al progetto stadio. Dan Friedkin non è uomo che ama perdersi in chiacchiere. Vuole decisioni concrete e rapide e, quando necessario, sceglie in prima persona assumendosene il rischio. Anche per questo, insieme ai suoi più stretti collaboratori, ha deciso di essere in prima linea su Tor di Valle. La sensazione è che da qui ai prossimi mesi nella Roma, e in tutto quello che le gira intorno, cambieranno molte cose. Finanziarie e non.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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51 Commenti

  1. A me pare che, senza proclami, si colga l’essenza di una Roma più essenziale, più operativa, più agile. Insomma un’azienda in cui chi comanda è lì e può prendere decisioni anche last minute. Anche più aggressiva.
    La presenza del capitano sulla tolda di comando si fa sentire. I marinai corrono più veloci da una parte all’altra.
    Ora bisogna solo fare in modo che non trovino i buchi in cui inguattarsi.

    • Hey Zorro, un consiglio: non usare la parola “azienda” accostata alla Roma ché c’è il rischio ti saltino al collo…

    • @anacronistico… 🙂 sinceramente sono abituato a dire e fare quello che penso… lascio agli altri identico diritto, ma non mi conformo.

      dove ci sono i soldi, dove ci sono entrate e uscite, dove ci sono investimenti e ricavi, dove c’è un’organizzazione con dipendenti che deve produrre un risultato, la c’è una logica aziendale.
      Poi, puoi anche chiamarla in altri modi, ma i conti alla fine devono tornare, i dipendenti devono fare il loro lavoro, i risultati devono arrivare.

      Altrimenti l’azienda la stai conducendo male. Se vogliamo usare metafore, tipo capitano, nave, equipaggio ecc o di altro genere, niente di male, ma il concetto resta quello.

      Una società di calcio è in fondo come un qualsiasi esercizio commerciale: se spendi più di quello che ricavi, chiudi; se freghi i clienti, chiudi.

    • @Anacronistico ha ragione, ma di fatto quello è. Ogni squadra di calcio è un’azienda e come tale va gestita, soprattutto da quando hanno introdotto il FPF

    • Romulus and Remus Investments Llc, Ho detto tutto.
      Io spero che finalmente si riesca a valorizzare il brand, usando la nostra storia.

      Io ho l’impressione che ci riuscirà, ovviamente non in due anni.

      Mi sembra un uomo capace e mi piace da morire il suo basso profilo.

      E’ vicino alla squadra, vorrei solo che ogni tanto parlasse ai tifosi. Però credo che lo farà dopo aver presentato il nuovo Ds.

  2. Cambieranno molte cose…era l’ora! decine di intermediari, spesso senza competenze specifiche e senza responsabilità oggettive. Ora non serviranno più, saranno sostituite da un buon interprete, e basta. (Speriamo!).

  3. Mi rassicura quel “Dan Friedkin non è uomo che ama perdersi in chiacchiere”.

    (Anche la gazzetta degli strisciati sembra esserne convinta…)

    • Lo dimostra il fatto che fino ad ora hanno parlato una sola volta, non fanno proclami su giocatori, obiettivi, ecc. Anche per lo stadio stanno mantenendo il massimo riserbo. Forse le cose stanno cambiando veramente. Pallotta che secondo me ha comunque tirato su la Roma, presa in una situazione critica, era molto più folkloristico, ricordo ancora il tuffo in piscina vestito in pieno inverno per dimostrare che tutto si può fare. Questi molto più pacati e sembra determinati… speriamo bene

  4. Non leggevo un articolo così positivo nei confronti della Roma da non so quanto tempo. Non è che Friedkin ha comprato anche la Gazzetta dello Sport?

    • No, semplicemente per il momento stanno facendo tutte le cose per bene. Io li vedo pacati e determinati. Avanti così!

  5. Una delle differenze essenziali con la precedente proprietà multipla (di cui Pallotta era capo cordata) è che la nuova Roma è praticamente nelle mani di un solo soggetto: The Friedkin Group.

    • Un’altra piccola differenza..che è stato più lui a Trigoria in un mese che Pallotta in 10 anni!

  6. So’ contento finalmente si esce dalla borsa ,na palla al piede , I responsabili son i Friedkin ,che sulla ROMA hanno investito ed è giusto che loro e la societa’ che dipende da loro la Romulus e Remus si prende la responsabilità del tutto , poi si vedrà spero che lavorino per il meglio

  7. Poi se tra le tante cose da fare ci danno anche qualche trofeuccio ….non ricominciamo a fare il tifo per l’ “Azienda” perchè un certo Pallotta e il Pallottismo ci hanno ridotto malissimo.

  8. Il delisting è automatico nel caso in cui, al termine dell’OPA, Friedkin dovesse controllare oltre il 90% delle quote. Quindi gli rimarrebbe da rastrellare un 3,6%.
    In alternativa il delisting può essere richiesto dalla stessa emittente oppure da Borsa Italiana nel caso non sussistano più le condizioni per mantenere il titolo sul mercato.
    Nei giorni scorsi mi è capitato di leggere alcuni post in cui il delisting veniva auspicato per avere più “libertà” nei conti. Non è così, ovviamente: la Roma rimane una S.p.A., soggetta a tutti i vincoli di legge previsti per tali entità, incluso quello di redigere un bilancio consolidato soggetto a revisione e pubblico.
    Non ci sarà più invece l’obbligo di redigere una relazione semestrale e di comunicare tempestivamente agli organi di controllo della Borsa tutte le comunicazioni riguardo ad operazioni che potrebbero influenzare l’andamento del titolo sul mercato.
    Quindi meno vincoli e anche meno costi (perché lo stare sul mercato ha comunque un costo), ma non la libertà di redigere bilanci in allegria.

    • UB40 ti consiglio il red wine come con I tuoi amici radiolari… Di economia non capisci niente e i copia incolla delle frasi non ti aiuta…

    • Niente, in questi giorni, mi tocca fare l’avvocato del nostro UB!

      No, a parte scherzi, quello che dice è assolutamente corretto, e non mi sembra neppure che abbia rivolto chissà quali ingiurie. Se non altro, ha detto che anche così, l’As Roma rimarrebbe una società per azioni, semplicemente non quotata, e quindi senza una percentuale del pacchetto a disposizione di azionisti esterni alla controllante. Comunque, oltre ad una diminuzione (non azzeramento) degli obblighi di trasparenza, l’altro vantaggio è il fatto di non avere la necessità di racimolare soldi dal mercato, senza contare che, qualora si volesse immettere liquidità tramite sponsorizzazioni “interne”, non ci sarebbe il rischio di dover regalare soldi ai piccoli azionisti. Anche se, quest’ultima condizione sarebbe comunque poco plausibile, visto che la Roma è lontanissima dal poter generare utili, almeno allo stato attuale.

    • Ma lascialo perdere, ha bisogno evidentemente di attenzioni, e non riuscendo ad esprimere concetti suoi, cerca così un minimo di visibilità.

  9. Fra le tante cose ( e io aggiungo ammirevoli e beneauguranti per la Roma) …che il presidente Firedkin ha in programma di fare nei prossimi mesi ,mancano 2 pilastri esistenziali degli Abbocconi:
    1) lo Stemma storico
    2) il caffè con Totti e De Rossi..
    Grande Presidente,mi piaci sempre più…

    • Aggiungerei un terzo punto: una premiazione nel Piazzale Dino Viola dei sublimi e commoventi “Veterani di Pallotta”. Tutti belli schierati mentre il Presidente Dan appunta sul loro petto una medaglia a forma di bonsai…

    • i veterani di pallotta combattono ora sotto i vessilli friedkiniani in quanto una sola fede un solo disegno ci guida l’imperitura gloria giallorossa
      voi siete solo maledetto fuoco amico per incompetenza

    • a Pallottaro..vedrai che tornerà lo stemma storico e pure il caffè Totti..Totti all’estero è ancora straconosciuto..ogni tanto esci dalla Tiburtina zabbajò..eheh

    • Oggi si notano frequenti ed incontrollati travasi di bile da parte dei “veterani”. Evidentemente è per loro insopportabile l’idea che Friedkin possa mostrarsi meno inetto del loro mai troppo rimpianto Grande Skipper.
      Da questo punto di vista il nostro Zebabbione è l’unico che riesce ad affrontare la crisi esistenziale con maggiore savoir faire. Mi tocca rivalutarlo…

  10. Dan Friedkin e il suo gruppo lavora senza apparire ora verra’ sistemata la borsa spero facendo il delisting poi il direttore sportivo il direttore generale ed infine Francesco Totti direttore tecnico tra societa’ e squadra.

    • eh no… eppure eri partito così bene! Perché Totti dovrebbe essere direttore tecnico? Per qualche merito dirigenziale o perché è stato il giocatore più importante e rappresentativo? Nel primo caso potrei essere d’accordo con te, nel secondo caso ti ricordo che essere stato un ottimo giocatore non significa necessariamente dover essere un ottimo dirigente

  11. L’ho già detto… se pallotta può essere considerato un moderno anzalone(perché pallotta ha fatto moltissimo per la roma da questo punto di vista), allora speriamo che friedkin possa essere come il suo successore Viola.
    Da come ha portato tutte le sue aziende al successo, c’è da avere speranza. Se poi si tornerà al vecchio stemma, cosa c’è di male? Ognuno ha i propri gusti. Se ci sono alcuni che voglio questo ritorno al passato…perché no? E se friedkin lo volesse, non è libero di farlo visto che è il proprietario della Roma? Perche non cominciamo a parlate sulla base di dati e risultati invece di giudicare sulle intenzioni degli altri, intenzioni che poi si rivelano essere piuttosto le nostre proiezioni/paure? Stiamo dalla parte della Roma e basta non di pallotta o friedkin

  12. Mi auguro che le capacità di lettura del pensiero della Zucchelli siano migliorate nel tempo e che quanto scrive corrisponda almeno in parte alle effettive volontà dei Friedkin. Se così fosse, va bene pazientare ancora un anno o due per poter competere ad alti livelli e poter alzare un trofeo, purchè questa attesa sia effettivamente premiata con un repulisti generale a Trigoria. Di dirigenti e impiegati infedeli ne abbiamo le tasche piene

  13. Non credo che per prendere un Ds sia necessario aspettare tutti questi passaggi, abbiamo visto le brutte figure fatte sul mercato e non solo proprio per mancanza forse di esperienza, o di ruoli scoperti, li bisogna colmare quelle lacune

  14. Quando si ha il controllo totale arriva stabilità e sì resta indipendenti nella programmazione da vertice, è con questa semplice mentalità che si arriva al successo, altro che le trofie, daje Friedkin!

  15. Ho letto le lodi su calciomercato. It sulla ROMA, senza DS riuscendo nel fare mercato, nel fare addirittura plusvalenza, ed infine tagliare il monte ingaggi, tanti “radiaroli” e “giornalai” sparavano su Fienga l’unico nel far capire a Friedkin come funzionavano le cose, piano, piano, staccano tutti i rami secchi, dalla dirigenza alla squadra, la nota dolente è proprio la squadra, se non avete capito Florenzi era il…. “soffio”…. Il famoso “topolino” di Spaletti….

  16. Quando apriranno il cantiere dello stadio, chissà dove e chissà quando, caro UB40, perderemo anche i commenti dell caporale dei Veterani, facciamocene una ragione da subito ahahhahahh Un caro saluto e sempre Forza ROMA

    • Oi zio prohasken,,,
      Faccio una previsione: saranno almeno 4gg che non apri la meil.
      Fa sto sacrificio, va….

  17. Io sempre calmo voglio vederei risultati sportivi o se sono tutte balle.
    Sinceramente se non si è venduto Ibanez e Veretout non prova assolutamente niente visto che hanno tolto 4 attaccanti e presi 1 ( riserva ) quindi andrei con i piedi di piombo sui giudizi! Il ds dove sta? Un direttore tecnico?
    Cioè voglio far capire ai proprietari che anche se abbiamo pareggiato con la Juve non è che le altre le vinciamo con solo 3 attaccanti davanti da 35 anni l uno PER UNA INTERA stagione!
    Gennaio mo viene, intanto dopo la sosta ci stanno 6 partite a distanza di 3 giorni, mo voglio vedere i frutti di sto mercato e del risparmio di 11 mioni 500 mila e 30 cents che Fienga sta portando in conto e ribadisce la cifra ai Fridkin ogni volta che varca la soglia di Trigoria , tutte le matine
    ” Mr. Dan we saved 11kk bucks, and 30 cents, did I do a great job”?
    ” yes yes don’t worry keep counting “

  18. Un articolo di giornalismo.
    Sono quasi commosso. Ma che s’è presa la Zucchelli ieri?

    Detto questo, fronte stadio, temo che si siano rassegnati ad aspettare le elezioni.
    Per fortuna ormai manca poco.

  19. I radiolari e gli antipallottiani qua che non capiscono la realtà… Dovrebbero cominciare a tremare, perché se Dan riesce a fare veramente quello che dice la zucchelli, poi tocca sistemare per bene la stampa romana, le radio e i cosidetti giornalisti che ci lavorano, “lavoro” che consiste nel sparare merda alla società di turno, da sempre. Spero trovi qualcosa di meglio di una raído ufficiale e di un giornale per controbattere questi Cialtroni. Ci vorrà un bombardamento mediatico stile prima guerra del golfo! Gli antipallottiani abbocconi dei siti, tra qualche mese, non potranno più parlare di pallotta… E saranno in confusione.. Sicuro cominceranno con la nuova società fomentati dai radiolari.

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