Cristante: “Roma un pezzo della mia vita. Che emozione l’inno prima della partita”

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Bryan Cristante è il protagonista del secondo episodio della terza stagione della rubrica ‘A casa dei campioni’, realizzata dal sito di Idealista. Ecco le dichiarazioni del centrocampista sulla sua avventura alla Roma.

Sei a Roma dal 2018 e ormai qui sei di casa: ci dici quali sono i pregi e i difetti di questa città?
“Sette anni sono un pezzo di vita, diventeranno otto a fine stagione. A livello professionale non mi ero mai fermato tanto in un posto. La città è bellissima, non la scopro io. Ha tantissimi posti da scoprire, anche se la vivi da molto tempo. Difetti? Diciamo il traffico”.

Quali sono le zone che ti piacciono di più e i luoghi che preferisci frequentare?
“Devo dire che non esco tantissimo, quando non sono al campo, resto a casa in famiglia e mi piace godermi un po’ di tranquillità. Senza dubbio mi piace il centro di Roma, la zona del Colosseo, i luoghi storici, dove davvero capisci la grandezza della città”.

In queste stagioni in giallorosso, quali sono i momenti più belli che hai vissuto?
“La vittoria della Conference League, con l’abbraccio della città intera, praticamente tutta riversata sulle strade. In generale, è sempre bello giocare in casa con lo Stadio Olimpico sempre pieno. È un fenomeno che si è evoluto negli anni, le prime due stagioni qui non era così. Poi, da dopo il Covid, ogni partita è stato un crescendo”.

Quest’anno hai dato il benvenuto a un allenatore che è stato molto importante per te ai tempi dell’Atalanta, che effetto fa averlo a Roma? Lo hai trovato cambiato in qualcosa?
“No, anzi, è sempre il solito mister Gasperini. Carico, voglioso di fare bene e di trasmettere le sue idee alla squadra. Ci è già riuscito dopo i primi mesi di lavoro. E in campo si vede”.

Nello spogliatoio chi sono i compagni più simpatici e chi i più “rompiscatole”?
“Siamo davvero un bel gruppo, non è una frase fatta. Come in ogni ambiente lavorativo, convivono diverse personalità. Noi che siamo qui da più anni, come il sottoscritto, oltre a Lorenzo Pellegrini, Gianluca Mancini, Stephan El Shaarawy, cerchiamo di far capire ai più giovani dove si trovano e la responsabilità che comporta indossare questa maglia”.

Di te spesso si dice “è il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere”. E, in effetti, hai giocato sempre con tutti i mister che hai avuto. Qual è il tuo segreto?
“Nessuno in particolare (ride, ndr). Mi metto a disposizione degli allenatori, cerco di fare il mio lavoro sempre al meglio, con le mie caratteristiche”.

Se un tifoso volesse venire per la prima volta allo stadio e ti chiedesse cosa non dovrebbe perdersi della partita, da veterano dello spogliatoio cosa gli consiglieresti?
“Beh, senza dubbio il momento dell’inno Roma Roma, pochi minuti prima del calcio d’inizio. È una delle cose più emozionanti che si vedono in assoluto in uno stadio di calcio”.
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Fonte: Idealista.it

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13 Commenti

    • Concordo con la tua valutazione. Eppoi, dell’INNO che vogliamo dire… favoloso e da brividi. Sempre forza ROMA 💛❤️💛❤️

  1. Quando durante la trasmissione Tv delle partite appare sullo schermo la tabella dei km percorsi dai giocatori in campo,Cristante è invariabilmente 1° o 2°.
    A lui non si potrà mai rinfacciare che batte la fiacca o tira indietro la gamba,perchè non è nel suo DNA.
    Capita non raramente che quando sbaglia un passaggio o un lancio in profondità,si sente mugugnare qualche criticone – in genere si tratta di pantofolai esistenziali – evidentemente incapace ci comprendere che la quantità di gioco non si accompagna sempre alla qualità.
    Caso strano ogni allenatore che è passato sulla panchina della Roma in quest’ultimo decennio ( e non sono stati pochi…) si è sempre affidato alla sua tenacia e alla sua fisicità,così come in Nazionale.
    In ultimo Cristante non s’infortuna mai ,il che non è un dato fortuito bensì un segno di serietà professionale, che tradotto significa cura dell’alimentazione, rispetto del sonno, evitamento degli eccessi sia alcolici che sessuali .
    Non è poco,per tanti è una scalata impossibile.
    Pertanto lunga vita calcistica ( a Roma beninteso) a Bryan Cristante.

    • Bravissimo, Zenone. Hai centrato il punto.
      Secondo me, molti degli utenti che commentano sul forum, non guardano le partite né allo stadio, né a casa, e si basano su pregiudizi. Pensa, nell’ultima partita, dove in parecchi hanno criticato Pellegrini (per me tra i migliori lunedi), Lorenzo in questa classifica era secondo.

      Bryan Cristante è un Campione silenzioso, un giocatore di cui pochi possono comprenderne l’utilità.

      E poi, come dici tu, è una macchina da guerra, è praticamente d’acciaio. Iron Bryan.

      Vallo a spiegare ai seguaci di Guidone Corsi – lo chiamo così perché nelle sue esternazioni sembra più laziale che romanista.

    • Nun trolli più? A 278 anni d’età se po’ dì che te sei invecchiato veramente!? Te sei stancato pure de perculà er forum…

  2. cristante merita di restare alla Roma. Non è un top player ma è un operaio affidabile e per vincere servono eccome gli operai. Nelle statistiche è sempre quello che fa più chilometri.

    • Io lo avrei messo nella trequarti come incursore (vice sicuramente dell’ala sx titolare di piede destro) per dare più spazio a El Aynaoui.. il meglio di se Bryan lo ha dato come incursore ai tempi dell’Atalanta e nel mentre cercherei un mediano che faccia da vice di El Aynaoui a gennaio (profili come Gourna-Douath e Delorge del Gent sarebbero buoni profili).. poi per l’estate nel ruolo penserei a Kenneth Taylor come centrocampista di inserimento offensivo titolare dove oggi come giocatore così abbiamo solo Pisilli. Un centrocampo composto da Koné, ElA, Taylor, Pisilli, Delorge/Gourna e Cristante (che puoi metterlo come trequartista a sx vice del titolare) e molto bene assortito e fai il salto di qualità vero.

    • Fa tanti chilometri e recupera anche tanti palloni nei contrasti, quando sradica il pallone con la gamba in allungo mi fa tornare in mente quando da piccoli si giocava per la strada e il pallone finiva incastrato sotto le macchine parcheggiate, a volte toccava anche sdraiarsi per recuperarlo

  3. Grande Bryan.per me sei fortissimo e lo sei sempre stato.
    Senz’altro tra i giocatori della Roma più sottovalutati dai tifosi da osteira

  4. sono dell’idea che la rosa sia composta da 5 giocatori forti che sono : Svilar Ndicka Kone Soule e Wesley.. a questi in futuro si potrebbero aggiungere qualcuno di questi 3 nomi El Anaoui Ghilardi o Ziolkowski…poi ci sono giocatori che danno un ottimo contributo ed in una rosa secondo me ci possono stare e sono Mancini Cristante Pisilli Angelino Rench Hermoso… Pellegrini e Dybala per le loro performance in proporzione a quanto guadagnano sono fuori da un progetto futuro, solo abbassandosi drasticamente il loro stipendio potrebbero rientrarci… gli altri sono tutti sostituibili e possono essere presi giocatori piu adatti al credo calcistico del Gasp…

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