De Falchi, striscione dei tifosi a 35 anni dalla tragica morte: “La rabbia cresce, il ricordo non muore…” (FOTO)

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NOTIZIE AS ROMA – Il 4 giugno 1989, prima di un Milan-Roma, moriva Antonio De Falchi, giovanissimo tifoso giallorosso in trasferta a Milano per supportare i propri colori e vittima di una terribile aggressione da parte di un gruppo di ultras rossoneri che gli costò la vita.

Per ricordarlo in questo triste anniversario nella notte la Brigata De Falchi (fondata in sua memoria nella stagione 2003/04) ha esposto uno striscione in città: “La rabbia cresce il ricordo non muore…De Falchi vive!“.

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18 Commenti

    • Mi unisco all’abbraccio….a Lui alla mamma e a tutta la Sua famiglia.
      SEMPRE FORZA LA ROMA……QUELLA NOSTRA

  1. Piccolo OT: Il dato preoccupante è che stiano aumentando le aggressioni per futili motivi Il Modus Operandi è sempre lo stesso: Ti circondano, ti chiedono una sigaretta e al momento del rifiuto inizia il “pestaggio” Gli autori son quasi sempre minorenni, “Rom” o frustrati che non verranno mai condannati Il culmine della vigliaccheria lo raggiungono nel filmare il pestaggio, che viene postato sui vari Social. Tutto questo però accade, grazie ad una Politica e a una Magistratura Italiana troppo inerte e accondiscendente. Quel che fa veramente rabbia è che (anche in questo caso) i colpevoli vennero assolti senza troppi scrupoli. Tutta la mia solidarietà alla famiglia del ragazzo, vittima di un atto assurdo quanto crudele.

    • Il guaio sai qual’è Paolo B. che se reagisci contro st’idioti passa guai a non finire. Qui ci sarebbe un lungo discorso da fare, volendo essere il piu’ breve e coinciso possibile: Fatto sta a leggere dei vari Blue Whale, Fire Challenge e Choking Game c’è di che spaventarsi. Questi sono solo alcuni di quei giochi che imperversano nel web. Folli sfide che coinvolgono adolescenti, di età compresa tra i 9 e i 17 anni. Una volta presi, non vengono mai condannati proprio perchè minorenni. Senza contare il famigerato Knockout game. Altro malfamato gioco, dove la vittima, viene circondata e colpita senza alcuna motivazione. Talmente in voga, che il Ministero di Grazia e Giustizia è stato costretto ad intervenire, applicando delle normative adeguate. Alla faccia di quei “politicanti” che anni addietro, hanno voluto la chiusura di molti centri di detenzione e il depennamento di tante Leggi a salvaguardia della persona!

  2. Come ci si può accanire contro un ragazzino…….un branco di m…. , vigliacchi, codardi, insulsi, esseri spregevoli e inutili. Questo sono i colpevoli di quel vile massacro.

  3. A quel tempo ci furono coperture in alto loco per gli assassini del povero De Falchi.
    Nei primi giorni fu fatta circolare la voce che era morto d’infarto, per la paura provata in quel momento.
    Le condanne furono irrisorie e tagliate da amnistie e condoni. In pratica per quell’omicidio non pagò nessuno. Soltanto il presidente Viola alzò la voce invocando giustizia, ma fu tacitato dall’astro nascente della Milano da bere.

  4. Ricordo sempre, l’oscuro personaggio che ancora è al Monza , ma prima faceva il bello e cattivo tempo al Milan , in una foto, finito il processo , sorridente insieme con gli accusati ormai liberi . Saranno liberi per la legge , non per la loro coscienza ,sempre ammesso che ne abbiano una.

  5. Sempre un grande abbraccio a tutta la famiglia di questo sfortunato ragazzo.
    ( resta sempre un mistero del perché vi sia un misterioso coglio** che mette il pollice verso)

  6. Certi assassini continuano ad uscire di casa la mattina per tornarci da impuniti e liberamente la sera, esattamente come dei probi cittadini…
    Molti padri, colpevoli unicamente di essere separati o divorziati, perdono la propria casa senza poterci più mettere piede e il diritto di crescere e stare con i propri figli minorenni per almeno 5 giorni su 7…
    In pratica, OGGI, ci sono più esistenze spezzate dal civile che dal penale.
    Che la nostra giurisprudenza torni ad essere degli italiani e non più un freddo copia e incolla di queste naziste linee guida europee!
    Cacciamo via una volta per tutte questi corrotti ipocriti parlamentari europeisti!

  7. Mi associo totalmente all’inappuntabile e doveroso sfogo, qui sopra, di GAETANO IL SAVONAROLA.

    A chiunque esprima solidarietà nei confronti di Antonio De Falchi e dei suoi familiari, o di qualsiasi altra vittima innocente, devono essere rimossi quegli indegni “dislike” sotto al proprio testo.

    In alcuni casi, anche un pollice verso è oltraggiosamente impubblicabile tanto quanto certi commenti irricevibili.

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