AS ROMA NEWS – Oltre a Roberto Mancini, anche il suo collaboratore Daniele De Rossi ha parlato in occasione del Social Football Summit che si sta svolgendo in questi giorni allo Stadio Olimpico di Roma.
L’ex capitano giallorosso ha rilasciato una lunga intervista in cui ha toccato vari temi, come il suo rapporto con la tecnologia e i social, oltre che al suo impegno con la Nazionale. Di seguito le sue parole.
Tu hai vissuto un inizio di carriera nel calcio senza tecnologia.
“Avevamo la raccolta di dati negli allenamenti, ma era appena cominciato il calcio con la tecnologia. Non c’erano i social, quel filo diretto con il tifoso e il racconto della nostra vita. Era tutto molto più intimo. Le foto con i telefoni erano appena nate, e vivevamo in maniera molto più serena e vivevamo molto di più lo spogliatoio”.
Il rapporto con i social?
“Ho aperto un account Instagram perché c’erano delle pagine fake con il mio nome. Sono molto poco attivo con le interazioni, ma guardo e mi faccio gli affari degli altri. Mia moglie invece lo usa tanto, e non c’è niente di male. Dipende poi quello che tiri fuori: ho visto un ragazzo in Nazionale che mentre faceva fisioterapia leggeva i commenti social. Da quello non c’è trattamento che tenga, è meglio non guardare”.
I numeri nel calcio, la video analisi sono strumenti in cui credi?
“Sono fondamentali. Ci sono degli estremismi nella raccolta e nella lettura dei dati a cui non voglio approcciarmi. Ma l’analisi dell’avversario e dei video sono troppo importanti. Con l’occhio si studia bene, ma adesso è sempre meglio farsi aiutare con i dati. Solo l’analisi però non basta, serve occhio esperto: qualche anno fa alla Roma si stava pensando di prendere un altro giocatore invece di Nainggolan perché aveva dei dati migliori, ma non c’era paragone tra lui e Radja. Bisogna valutare in base alle situazioni”.
Il tuo lavoro in Nazionale?
“Di questo gruppo mi piace il fatto che ancor prima che io entrassi ha saputo rinascere dalle proprio ceneri. Dalle mie, da Italia-Svezia. Passando questi anni, questa squadra ha ancora la capacità di farlo. Il mister non è cambiato da prima dell’Europeo a oggi, il rapporto che ha creato è di cordialità, rispetto, lascia vivere. Ho avuto allenatori molto bravi: ci sono state delle volte in cui ero felice di essere lì con loro, altre volte invece meno. È piacevole essere in questo gruppo, essere a Coverciano con questa Nazionale”.
Il reperimento e la selezione dei giocatori per la Nazionale?
“Probabilmente c’è un impoverimento nella selezione dei giocatori. Si vive meno per strada, nei parchi, in spiaggia. Non c’erano alternative tecnologiche, lì giocavi e ti allenavi. Adesso si fa un po’ di meno. C’è meno materia prima, ma c’è. Adesso abbiamo trovato 4-5 giocatori che io nelle under inferiori non conoscevo. Se hai il coraggio di sceglierli le alternative si trovano. A questi giocatori consiglio di giocare, anche nelle Under: hanno la fortuna di avere un ct che li segue e che non ha paura di sceglierli. Il materiale c’è, basta cercarlo e aiutarli a farli uscire e valorizzarli”.
Raspadori?
“È un ragazzo d’oro, un giovane galantuomo. Ti rende felice vedere questi ragazzi fare lo stesso percorso che ho fatto io in passato. Mi rende felice vedere questi ragazzi emergere in Nazionale. Quando ero ragazzo io, con Lippi, in Nazionale c’erano solo 1 o 2 giovani, adesso invece sono più di 10 ed è più difficile emergere”.
Adesso però sono curioso di sapere chi aveva numeri migliori, secondo le fredde statistiche, del ninja. E per fortuna Sabatini non usava gli algoritmi…
Pastore
Quanto mi fa rabbia sentire le storie passate…. E senza alzare nulla, senza mai gioire, sentire loro, che potevano mettere bocca sul mercato, allora è vero che se la comandavano, allora è vero che decidevano loro, chi e come, doveva arrivare e andare via… Che schifo, io, non vorrei più nessuno di loro nella società di oggi, avrebbero il potere di mandare via MOU, facendolo passare per un incompetente… 💛♥️🐺🐺🐺🏆
Che poi chi potrà mai sapere come sarebbe andata la carriera dell’altro giocatore a Roma.
Magari esplodeva è diventava un TOP anche se altrove posso immaginare avrà fallito, visto come ne parla DDR.
Anche Radja era un buon giocatore prima, poi è esploso a Roma. Sarebbe esploso anche se non fosse venuto da noi? Chi può dirlo.
Lui ha amato solo il Cagliari e la Roma perché è stato accettato dai tifosi per quella bellissima persona che è
Peccato che De Rossi abbia sempre parlato bene di Cristante
Ogni riferimento a Cristante è puramente casuale (che all’atalanta aveva numeri migliori) ahahaha…tra lui e radja ci sono almeno 3/4 categorie di differenza
io mi chiedo se sapete leggere…
fai un altro tentativo, va…
“qualche anno fa alla Roma si stava pensando di prendere un altro giocatore invece di Nainggolan” per cui il riferimento è a qualcuno che doveva arrivare al posto di nainggolan e non dopo la sua cessione, ergo non c’è alcun riferimento a Cristante
Lone wolf veramente mi stavo riferendo alle parole di monchi che a suo tempo prese cristante per sostituire nainggolan dicendo che lui era un ds che badava molto ai numeri. I numeri nel calcio possono dire tutto e niente…quello che conta è come si sa giocare con la palla tra i piedi!
3-4 a favore di Cristante.
Radja faceva il fumo, Cristante l’arrosto
Sull’argomento analisi dati nello sport consiglio un bellissimo film: “L’arte di vincere”. Anche se è sul baseball e non so nulla di questo sport l’ho trovato ben fatto e appassionante. Ve lo consiglio vivamente
Io non ci vedo niente di male ad usare algoritmi visto che già lo facciamo per tutti gli aspetti della nostra vita. Certo poi, nel calcio, è giusto vedere con i propri occhi i giocatori in azione ma già scremare gente che (per esempio) ha un coefficiente di passaggi riusciti del 20% è tanto. Per quanto si possa avere una struttura di scouting avanzata non potranno mai essere visionati tutti i giocatori del globo.
Nota positiva è che dall’anno scorso la Roma sta costruendo la sua area scouting (mi pare tre osservatori), strano non esistesse già ma bene così.
Sono ora 6 i componenti di un Area Scouting firmati nell’estate 2021 di ampio respiro internazionale. L’analisi dei dati e delle performances è una cosa molto avanzata ed il Napoli ha preso da due anni uno dei migliori osservatori nostri passati (il vero scopritore di Marquinhos che Sabatini non aveva voluto all’inizio ingaggiare seppure il report fosse lusinghiero) e che è pesato nel valutare compatibili al Napoli di questa stagione calciatori come il georgiano Kvaratskhelia ed il coreano Kim, calciatori che oggi tutti dicono che erano interessati, ma che in verità l’unica che ha affondata il colpo per davvero, e li ha saputo utilizzare anche in campo fin dalla prima partita, sono stati loro, anche per via di questo collaboratore.
Vi posso dire che lo scouting c’è stato in passato nella Roma, tipo 2-3 figure ma i passati direttori sportivi non davano alcun peso per davvero agli scouting reports o i dati, contavano di più fare favori ai vari compagni di merende (agenti, intermediari), perché c’era anche una fetta per loro delle commissioni (indovinate perché per anni e questo ha contribuito pesantemente sul nostro deficit, la Roma pagava un monte commissioni altissimo che era secondo solo ai gobbi (che però vincevano anche se con i soliti favoreggiamenti), e le strisciate milanesi pagavano molto di meno.
Quest’anno ci è arrivato il saldo dall’UEFA ma i Friedkin erano già al corrente di tutto e nonostante questa situazione critica, siamo riusciti a fare un mercato più che dignitoso, diminuendo i costi e tagliando commissioni e sperpero.
Si però quando alleni perché le chiacchiere sono belle gli algoritmi ancor di più ma fare l’allenatore è un mistero stranissimo a volte riescono chi meno te lo aspetti e viceversa.
Lui sembrerebbe nato per fare l’allenatore per la chiacchiera che ha, per la personalità, per il convincimento che trasmette, ma finché non ti cimenti sulla terra sul campo sulla panchina è solo teoria e nient’altro
si, e poi questo gran galantuomo non lo e’ mai stato,
diciamoci la verita’.
ne’ dentro la Roma (ve faccio arriva’ 10mi, mai smentito) e nemmeno fuori, considerate le sue frequentazioni.
Un buon calciatore, che alla fine della sua carriera ci ha fatto prendere molti gol per la sua lentezza, ma non un campione.
Concordo, i numeri dicono molto, ma non tutto.
La differenza la fa proprio chi, individuata una rosa di candidati papabili nel ruolo che interessa in base alle statistiche ed alle formule matematiche, è in grado di scegliere dal mazzo in base alla proprie conoscenze del gioco e della natura umana.
mi chiedo chi fosse l’alternativa a Radja.
A Danie ma invece di fare il secondo a Mancini perché non chiedi di fare un po di gavetta costruttiva dietro a un vero allenatore che è Mou perché a noi tifosi giallorossi non ci dispiacerebbe in futuro averti sulla nostra panchina.
Il Nyja si e’ ammazzato da solo tra alcool e’ sigarette tutte messe in bella mostra sui social non dimentico quello che disse Totti a Capodanno su di lui, che posto’ quella insana dichiarazione ubriaco fradicio e la condizione della Moglie malata tutto in quell’anno… fu poi mandato a l’Inter da Sabatini. Pago’ anche in nazionale non fu piu’ chiamato….Ecco non voglio giudicare l’ Uomo ma come giocatore stava vivendo un momento di grosse difficolta’ anche se in campo ha dato sempre il fritto e’ stato un peccato perderlo cosi’ a lui gli faccio tanti auguri di Buona vita
Ah dimenticavo su Cristante non ce la fate ha criticare senza capire l’ importanza di questo giocatore nel gioco della Roma anche se alcune volte sbaglia come sbagliano tutti e tutti gli allenatori non lo cambiano mai ci sara’ un motivo…..se gioca tranquillo puo’ dare di piu’ e’ giovane ed ha grande personalita’ un bel tiro il gol a Salerno e’ suo ha il colpo di testa nel suo curriculum ecco informatevi prima di giudicare a cacchio.
Forse l’alternativa era Corentin Tolisso, aveva appena giocato nel 2013-14 una prima buona stagione nella prima squadra dell’Olympique Lione mi ricordo un intermediario lo stava offrendo durante l’estate, Tolisso a diversi club di Serie A considerati di un certo livello. Poi si è imposto in più stagioni all’OL fino al trasferimento al Bayern Monaco dove però colpa di tanti infortuni stenta ad imporsi come all’OL in passato.