De Rossi, prima da allenatore con la Spal. Calcio verticale, e ai suoi ordina: “Nessuna paura”

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NOTIZIE AS ROMA – Comincia l’avventura da allenatore per Daniele De Rossi, che ieri ha guidato per la prima volta l’allenamento della “sua” Spal con gli occhi della stampa puntati addosso.

C’è tanta curiosità intorno ai metodi e alla filosofia di calcio dell’ex capitano giallorosso, che ieri ha dato un primo assaggio di quelle che sono le sue idee. Vederlo con la maglia biancoceleste (i colori della Spal) fa un po’ strano, ma il calcio è così.

Dieci minuti di allenamento aperto alla stampa, nel quale si intravedono i concetti base espressi da De Rossi ai suoi ragazzi. Danielino passa da un giocatore all’altro facendo evidenti gesti col braccio, ordinando un gioco in verticale basato su tre semplici concetti: “Veloci, palla forte e precisa, nessuna paura“.

Sabato pomeriggio l’esordio sul campo del Cittadella, squadra che occupa la stessa posizione in classifica della Spal. Poi chissà, le strade con la Roma potrebbero già incrociarsi in Coppa Italia, qualora i ferraresi dovessero eliminare il Genoa ai sedicesimi. Gli scherzi del destino.

Giallorossi.net – G. Pinoli

 

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38 Commenti

  1. Contento per De Rossi, dove sta il fenomeno che l altro giorno diceva che non aveva il patentino e stava impartendomi lezioni su cosa serve per allenare?

    Spero di rivederci all Olimpico a Gnneaio per la coppa Italia!

    • Pazienta… 7 , l’ unica cosa che si, che Danielino, una vita in orizzontale, si scopre con un gioco verticale…. Ma…. 💛❤️🐺🐺🐺🏆

    • Un grande giocatore,
      una persona intelligente e di sani principi (almeno per quello che traspare da tv/giornali/media).
      Detto questo, io non ho mai digerito le sue ripetute ingerenze nella gestione della società durante gli ultimi anni da calciatore, in cui si comportava come se la roma fosse di sua proprietà:
      il boicottaggio a zeman,
      le parti prese a fonseca,
      le parti prese a gombar e zubiria (figuraccia 6 cambi a roma spezia)
      il capobranco “dello spogliatoio”
      la diatriba con totti
      ecc

    • Mah, vita in orizzontale, con chi? Luis Enrique sicuramente, poi? Non certo Spalletti, col quale ha vissuto i migliori anni della sua carriera, né il primo Garcia (altro campionato da favola per lui) che puntava tutto sulle ripartenze brucianti.
      Vabbè, c’è Zeman che pensava che Tachtsidis fosse più “verticale” di lui, ma era appunto Zeman. E manco Di Francesco in teoria era un fautore del tikitaka.
      Con chi l’ha fatta quindi sta vita in orizzontale?

    • Chi pensava di essere più importante della Roma, mi sembrava sia stato un altro e non certo Daniele.

      Con Zeman, semplicemente non si prendeva come succede milioni di volte tra giocatori e allenatori.

      Il resto? Difendere il proprio allenatore e la Roma in quel momento sarebbe un’ingerenza? Siamo alla completa follia.

      Da un punto di vista tattico come allenatore, in varie interviste ha detto che gli allenatori con cui si è trovato meglio sono stati Luis Enrique e Spalletti. Quindi molto probabilmente una via di mezzo tra orizzontale e verticale, ma con l’idea di imporre sempre il proprio gioco.

      Inizia la tua carriera Daniele, noi ti aspettiamo a casa.

      “Ho solo un unico rimpianto, quello di poter donare alla Roma una sola carriera

      Ho solo un unico rimpianto, quello di poter donare alla Roma una sola carriera

      “Ho solo un unico rimpianto: quello di poter donare alla Roma una sola carriera” (Daniele De Rossi)

    • Caro UB40 tutti quelli che hai elencato, tranne il Boemo impostano da dietro… Tutto in orizzontale e piche Verticalizzazioni e NESSUN TROFEO… solo il cipollaro di Certaldo ha portato qualcosa… Ma non è che verticalizza, il Boemo si…. 💛❤️🐺🐺🐺🏆

    • Ah, vabbè, se manco Spalletti verticalizza allora mi arrendo. Certo, non in modo compulsivo, ma attendendo il momento adatto per mandare il giocatore dietro la linea avversaria.
      Sicuramente non è tikitaka.
      In quanto al boemo, pure lui imposta da dietro, l’azione la cominciano i difensori e il vertice basso nei tre, mai lanci lunghi.

    • bhe UB40, l’altro giorno soltanto ricordavi la grande stima del figliolo di DE ROSSI per Paulo FONSECA suo (l’hombre vertical do bola orizzontal…), come puoi dimenticare ora?
      Forse che, come ti suggerivo, DE ROSSI, a prescindere dall’affetto che si porta al grande centrocampista cuore di ROMA, ha preso tutto da suo padre nel non esprimere mai critiche a chi sta in panchina (mi sfugge il nome di qualcuno che per Daniele non sia stato un GRANDE allenatore…, da Spalletti a Capello, da Fonseca a Mourinho, Luis Enrique, e Di Francesco, persino su ZEMAN che gli preferiva quel fuoriquota di TACHTSIDIS mai si è rifatto a posteriori…)
      Facesse arrivare, detto bonariamente ricordando la sua uscita nello spogliatoio di Trigoria sia chiaro, a tutti può gonfiarsi la vena e ad un romano verace come DDR capitava spesso, la SPAL decima in classifica (MENSURATI di Repubblica ha smesso di aspettare la querela..😊) comunque otterrebbe un primo grande risultato.
      Chissà come si saluteranno con LAPADULA, colpito da un pugno in faccia vs il GENOA che ci costò una partita a causa della suddetta vena esplosa nel collo…
      gli auguro di far meglio dell’amico PIRLO per cominciare (che naviga terzultimo in TURCHIA a prender botte in faccia..), non che ci voglia molto.

    • Silvio, non mi risulta che De Rossi sia mai stato allenato da Fonseca.
      Magari nei tuoi incubi? Un saluto a te e alla tua bellissima isola…

    • ciao UB40 contraccambio il saluto! Si, DANIELE non é mai stato allenato da FONSECA (che disse spesso purtroppo, che col suo calcio DDR, ad averlo magari, si sarebbe trovato benissimo!).
      ma intendevo in generale, che Danielino non si è fatto mancare MAI nulla, ad averli vissuti o meno in prima persona non conta.
      nello specifico c’è un audio video di Bobo TV dove commenta una serie di mister, ai tempi della ROMA allora quarta in classifica con FONSECA e con davanti un buon calendario, che nascevano le prime critiche su PAULO, e lui piuttosto lapidario affermava convinto che “discutere FONSECA è pura follia” e simili concetti…
      con tutto il rispetto, non do nessun valore alle esternazioni di De Rossi sui suoi futuri (allora) colleghi oggi di mansione. Tale figlio, tale padre.
      Gli auguro però una grande carriera! A parole parte bene…

    • lascialo crescere. Non é mica automatico passare dal campo alla panchina e cavarsela bene.

    • @Fabio1974: la mia classifica 1a la Roma, 2a le squadre che giocano contro la lazie, la rube, lo sfinter il bilan e tutte quelle che in quel momento sono avanti. Se si affrontano tra di loro un bel pareggio o la sconfitta per quella che ci sopravanza. Chiaro, no?

    • Fermo restando che me brucia ancora il “ve faccio arriva’ decimi” (spero sempre che fosse successo in un momento di rabbia perché voleva giocatori migliori per la Roma) e fermo restando che spero di non dover seguire tutto il campionato della Spal su ste pagine, sarei contento di vederlo sulla nostra panchina solo se dimostrera’ di essere un allenatore vincente. Non m’accontento solo della vena gonfia sulla fronte, voglio chi possa contribuire a portarci competivita’ e titoli

  2. Secondo me ha fatto un’ottima scelta. Squadra storica, un ambiente appassionato ma non schizofrenico, provincia ma con le giuste ambizioni. La qualità della rosa non la conosco ma di base ci dovrebbero essere tutti i presupposti, per un esordiente, per lavorare bene e con tranquillità. Poi adesso sta a De Rossi, se le qualità le ha oppure no…

    Ah, comunque i colori sono bianco e AZZURRO :p

  3. E niente, il mainstream ha deciso che De Rossi sarà un grande allenatore. Per quale ragione non si sa. Spero per lui che lo diventi, per ora ha tutto da dimostrare. Alla Roma mi tengo Mou. Abbiamo dato con i tentativi…qui servono certezze!

    • e certo, er mainstream…
      per fortuna che c’è Wally, er robottino giallo che va controcorrente in barba ar pensiero unico…

      ma nun ve regolate proprio, eh? quanno sparate ste m|nch|ate…

  4. “Veloci, palla forte e precisa”
    Ecco andrebbe bene anche per noi questo monito.
    Una delle cose che più mi irrita della ASR sono proprio i passaggini fatti a due all’ora con gli
    opponenti che hanno tutto il tempo di piazzarsi.

    In bocca al lupo DDR
    FRS

    • Verissimo! Nella cavalcata che ci ha portato alla semifinale di Champions la squadra più che palleggiare si lanciava bordate; poi però serve la tecnica per dialogare in quel modo, noi ce l’abbiamo?

    • “veloci, palla forte e precisa…”?…😂
      le chiacchiere stanno a zero. Pure quelle di Daniele De Rossi.

    • Ricordo che nelle prime partite di Mourinho non era così, giocavano veloci, passaggi di prima. Ora si fermano e palleggiano. Non capisco cosa sia successo…

  5. Molti dicevano, quando era giocatore, che sarebbe stato un grande allenatore.
    Certo, la sfida non è di quelle semplici, però parte dalla serie A.

    Mi piacerebbe che diventasse un allenatore top, e che potrà allenare la Roma

  6. Premetto che adoro il giocatore De Rossi e ammiro l’uomo Daniele, però quando leggo veloci, palla forte e precisa mi viene un fremito. Ancora mi ricordo le palombelle dei passaggi che faceva non sempre precise e veloci. Su Nessuna paura ci siamo. In bocca al lupo Daniele.

  7. Premetto che adoro il giocatore De Rossi e ammiro l’uomo Daniele, però quando leggo, veloci, palla forte e precisa mi viene un fremito. Ancora mi ricordo le palombelle dei passaggi che faceva non sempre precise e veloci. Su Nessuna paura ci siamo. In bocca al lupo Daniele.

  8. Sono molto curioso di vedere come giocherà, con quale modulo, con quali principi.
    Sulla personalità e sul carisma non credo ci possano essere dubbi, sul piano tecnico vedremo.
    In bocca al lupo.

  9. Sto ancora aspettando la querela. Quel “vi faccio arrivare decimi” , fu pubblicato da un giornale. Capitan futuro minaccio querela, l’ha fatta? no. perche’ repubblica aveva le prove. E ‘ tutto vero. Altro che amore per la Roma, amore per se stessi. Come Totti. 8 vittorie di fila con Spalletti, record di punti, secondi a 4 punti dalla juve, forza roma? no forza totti. Ando davanti alle telecamere a dire che voleva giocare a 39 anni. e la Roma? che ce frega. cosi come al suo addio molti romanisti veri fregandosene della Roma dissero :”senza totti non rinnovero’ l’abbonamento”, e poi sono io il laziale, vergogna, vergogna e vergogna.

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