Droni, barriere e pugno duro: il segno di Mou sulla Roma

21
1274

NOTIZIE AS ROMA – La curiosità è destinata a restar tale ancora un po’. Come stia vivendo le prime partite della sua Roma Josè Mourinho è un piccolo mistero, scrive oggi La Repubblica (M. Pinci), nascosto dietro l’oscuramento video dei test contro Montecatini e Ternana.

Paolo Tagliavento, l’arbitro delle famose “manette” era a Trigoria con la Ternana, di cui è dirigente, ha trovato un Mourinho pacato, calmo e persino divertente. In campo pochi interventi: qualche applauso alle cose che funzionavano, qualche indicazione sporadica, nessun intervento plateale, mentre l’oramai leggendario drone volteggiava riprendendo fasi di gioco, da mostrare sul maxischermo in allenamento.

Per Mourinho, quelle partite erano allenamenti: per questo le ha celate a tutti, giornalisti e tifosi. Ma se le partite le vive come allenamenti, gli allenamenti per il totem di Setubal diventano piccole competizioni agonistiche. Un agonista che alza la temperatura e non ammette distrazioni.

Se c’è però una cosa che ad oggi non ha soddisfatto Mourinho è il mercato, che però inizia a muoversi. In arrivo infatti il sostituto di Spinazzola, il mancino Vina costerà 11 milioni più 2.5 di bonus.

Fonte: La Repubblica

Articolo precedenteParatici fa la spesa in Italia: il Tottenham piomba su Pellegrini
Articolo successivoCorsa e sacrificio: ecco Matias Viña, il terzino indicato alla Roma da Mou

21 Commenti

  1. Continuo a pensare che l’allenatore non incide tantissimo sul rendimento di una squadra.
    Il successo dipende dalla disponibilità, dalla professionalità e dalla qualità dei giocatori.
    Il grande allenatore è colui che fa meno danni possibili riuscendo a capire in che modo può ottenere il meglio dal materiale a disposizione e quello che riesce a imporsi con autorevolezza sui giocatori.
    Da questo punto di vista Mou dovrebbe essere una garanzia.
    Vedremo.

    • Al di là dalla disponibilità, dalla professionalità e dalla qualità dei giocatori, c’è la necessità primaria di strutturare una squadra con gli elementi necessari per esprimere un tipo di gioco, oppure di strutturare la tipologia di gioco in base agli elementi che si hanno a disposizione. I giocatori che al riguardo di questo sono meno capre di quanto si tenda a credere, capiscono presto quando questi elementi fondamentali vengono a mancare, e capiscono quando un avversario va affrontato in un modo piuttosto che in un’altro. Non hanno la possibilità di decidere lo schema, la tattica, le sostituzioni, e se il singolo prende iniziative che differiscono dai dettami dell’allenatore, finisce per complicare ancor di più la situazione. Sono stati i limiti evidenti che abbiamo avuto con le ultime panchine, ora speriamo che il vento sia cambiato

    • Ma cosa scrivi? Ma tu hai letto la bacheca di Mou, dal Porto ad oggi, ha sempre ottenuto qualche cosa dai suoi uomini, presi, allenati da lui e diventati campioni. La differenza, tra lui e gli altri colleghi è questa, sa vedere tanti calciatori, che non costano uno sproposito, ma sono in funzione della causa, con la Ternana si è vista la verità, gol di Carlez Perez e Kumbulla, quellu che avevano maggiori difficoltà con Fonseca. Prima di scrivere, informati.

    • Oddio… Abbiamo appena vinto un europeo grazie al CT, perché stando a quanto dicono tutti, la rosa era inferiore a Spagna Francia Belgio e Inghilterra (almeno).
      A parte altre mille cose, l’allenatore è fondamentale per trasformare 11 figurine, magari anche 11 campioni che vorrebbero tutti la palla sui piedi, in una squadra di uomini che lotta, ciascuno per il compagno.

    • …con la ternana 😂😂😂 le squadre con cui dobbiamo confrontarci sono ben diverse e molto più attrezzate della ternana.

    • Egregio Sig. Sogni di Latta….le garantisco che io mi informo….e la vita mi ha insegnato che non si vive di rendita…..quel che conta non è ciò che hai fatto ma ciò che farai.
      Il palmares di Mourinho non è garanzia di vittoria ma, come ho scritto, garanzia di autorevolezza. I giocatori non hanno alibi, sempre che non inizia a crearglieli la tifoseria e Mourinho non si ritrova di nuovo solo se le cose non dovessero andare nel senso auspicato.
      Perché si sa che qui a Roma i nostri giocatori sono sempre mejo de tutti…..

  2. Cambiano le cose ma Pinci resta immutabile: sotto una maschera di apprezzamento e comprensione verso il nostro allenatore (le partite oscurate sono allenamenti…) si nasconde, immutabile, il desiderio di vedere difficoltà e dissidi (Mou insoddisfatto del mercato…) anche dove non ci sono.

    E al primo passo falso, ne sono certo, arriverà una descrizione dettagliata e senza speranza dei motivi per cui siamo destinati a fallire…

    Attendo la replica di Costanzo…

    • Spero che gli risponda Mou e pure in modo inurbano cosi il Pinci si becca quello che si merita, lui e’ solo uno scendiletto della repubblichina degli agnellini..

  3. Il mercato, si vedrà alla chiusura del mercato. Chi arriva e chi parte. L’importante è che le operazioni siano funzionali al gioco che avrà la squadra, non i nomi, i bei nomi, spesso ingestibili…

  4. quale mercato non ha soddisfatto Mou? quello che ha concordato con la proprietà e pinto? ma quelli della repubblica riescono a stare 5 minuti senza rendersi ridicoli?

  5. Pinci,, Pinci, si capisce che il contenuto è preso da una telefonata a Tagliavento, quindi Mourinho ha confessato all’ex arbitro il suo malcontento?

    Oppure, chiudere l’articolo con l’usuale acida nota negativa è un riflesso condizionato?

  6. Tutti questi commenti sul lavoro di Mou per ora sono solo chiacchiere estive, buone per accompagnare un chinotto sotto l’ombrellone.
    Il lavoro di Mourinho si valuta una volta in campo, nelle partite vere.

  7. La tecnologia va avanti in tutto, anche nei metodi di allenamento evidentemente.
    I droni gli serviranno a qualcosa, forse per fargli vedere meglio i movimenti dall’alto e fargli capire bene le posizioni che devono tenere in campo.
    È chiaro che poi gli sciacalli, alla prima sconfitta il drone te lo faranno pesare, la battuta Mellista sarà scontata,perde con il drone, la prossima volta usasse i satelliti,meglio Sarri no social, che gli allena ancora, come si usava nell’Ottocento.
    Questo purtroppo è l’ambiente e secondo me Mourinho, più si chiude, più si blinda, più fa bene.
    Tanto inutile dirlo, la Roma in questa città è sempre stata osteggiata in tuttoe su tutto, la maggior parte dei giornalisti, di chi fa radio, di chi fa televisione, insomma di chi fa informazione sono tifosi della Lazio ed il tifo si sa è una brutta bestia, alla fine prevale sempre su tutto

    • Sarri i droni li usa eccome, già da tempo. Mi costringi pure ad andare in “aiuto” al tecnico dei formellesi. Non lo fare più, magari spendi un minuto in più ad informarti…

    • Non lo sapevo perché della Lazio non mi frega niente.
      Comunque a sentire gli inviati di radio radio che ogni tanto ascolto, Sarri fa allenamenti vecchio stile, non hanno mai parlato che almeno ora sta usando droni

    • Infatti dei formellesi nemmeno a me frega niente. Ma Sarri faceva vasto uso dei droni già col Napoli.

  8. Oltre a droni,barriere e pugno duro,mi permetto di suggerire a Mourinho un altro mezzo per spronare i giocatori più fannulloni e sfaticati: i calci nel sedere…è un metodo che funziona sempre 🦶

  9. Incredible come questo “””giornale””” riesca ad essere fazioso, falso e macchiettistico in ogni singolo argomento che tratta

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome