AS ROMA NOTIZIE – Nel corso del programma dedicato alla vittoria del Mondiale dell’Argentina in Qatar contro la Francia ai rigori, “Llave a la eternidad”, Paulo Dybala ha raccontato l’emozione di sollevare la Coppa del Mondo.
“All’inizio non era chiara la gravità, quando ho fatto gli esami e i medici mi hanno comunicato l’entità dell’infortunio mi è caduto il mondo addosso – ha ricordato la Joya parlando dell’infortunio subito prima del Mondiale e poi dell’ingresso in campo contro il Torino nell’ultima gara della Roma prima della rassegna in Qatar -. È stato un momento duro.
Il dottore mi ha detto che la lesione era al limite e lì ho capito che avevo ancora una possibilità. Mi sono detto che dovevo lavorare tranquillo, fisicamente e mentalmente. I dottori mi hanno aiutato tantissimo e i risultati sono pian piano arrivati. Poi è arrivata la settimana della sfida contro il Torino: io mi sentivo bene, già mi stavo allenando con la squadra e quindi ho detto a Mourinho: ‘Devi farmi entrare, devi farmi entrare’. ‘Sì, ho capito che vuoi giocare’, la sua risposta. Per me dipendeva tutto da quella partita, dovevano vedere che stavo bene. La lista dei convocati era uscita qualche giorno prima di Roma-Torino, Mourinho mi ha chiesto quanto volevo giocare e io ho risposto ’20-30 minuti’. Stavamo perdendo e lui mi ha comunque fatto giocare 30 minuti. Ho giocato e mi sono sentito bene”.
“Nella fase a gironi ero al 50%. Durante i festeggiamenti viene Samuel e mi dice ridendo: ‘Sei un figlio di p*****a…, non stavi bene, abbiamo visto gli allenamenti e non potevi muoverti’. Sono onesto, non potevo muovermi” – ha continuato -. Dalla partita con l’Australia mi sentivo già al 90%. Ma con Scaloni e Walter sono sempre stato onesto, ho sempre detto la verità. Mentre Scaloni stava sfoltendo la lista degli infortunati, si avvicina a me in allenamento e mi dice: ‘Lavora con calma perché sei qui, resterai'”.
“Alla fine della partita abbiamo fatto il giro di campo e poi siamo andati negli spogliatoi a continuare a festeggiare. Lì vedo un ragazzo che mi dice di andare all’antidoping. Quando sono arrivato, ho aperto la porta e non c’era nessuno. Poi hanno riaperto ed era ‘Cuti’ (Romero, ndr). Volevamo morire perché ci stavamo perdendo i festeggiamenti“, ha aggiunto. E ancora sul rigore tirato e segnato. “Avevo sentito Martínez dire che se uno degli avversari commetteva un errore bisognava calciare in mezzo. Stavo per calciare, ho ricordato le sue parole e ho deciso di tirare in mezzo. Ero molto determinato e tranquillo, non ho mai esitato. Per fortuna la palla è entrata, ho perso dieci chili. Mi sono girato ed ho provato a guardare la mia famiglia, quando mi sono voltato la prima persona che ho visto era Leo Messi”.
Poi ha svelato il momento in cui ha realizzato di aver vinto il Mondiale per la prima volta: “Oriana non capiva cosa mi stava succedendo e nemmeno potevo spiegarle perché piangevo, piangevo e piangevo. Quando sono riuscito a parlare, mi è rivenuto in mente tutto e non ho potuto condividere qualcosa di così grande, così unico”.
Il 21 giallorosso ha anche parlato del papà Adolfo: “Quando è venuto a mancare ho chiesto all’Istituto il permesso di ritornare a Laguna Larga. Ho trascorso sei mesi giocando nella squadra del paese. Poi sono tornato e ho alloggiato alla pensione, nessuno poteva portarmi avanti e indietro in macchina. Mi chiudevo in bagno e piangevo. È stata dura, ma ho resistito perché volevo realizzare il sogno di mio padre. Se qualcuno meritava di alzare la coppa, era lui”.
Grande Paulo. Adesso però lascia perdere le interviste e comincia a giocare a pallone.
Va bene, si era capito chiaramente che Dybala l’anno scorso aspirava a giocarsi il Mondiale e per questo ha fatto un’annata splendida.
Adesso però cercasse di far vincere anche alla Roma qualche coppetta, magari la coppetta Italia che manca da un bel pezzo.
Il problema della Coppa Italia è che ai quarti ci sarebbe il derby,. però io punterei anche sulla Coppa Italia, che l anno scorso abbiamo scartato perché avevamo pochi giocatori. Adesso che abbiamo più soluzioni dovremo fare bene in tutte e tre le competizioni. Daje Roma 💛❤️
Cioè ai quarti giochiamo in casa contro una squadra inferiore, il problema quale sarebbe ?
Ti (ci) manca:
Europa League
Champions
Vedi un po’ de darce na mano…😉
💪🧡❤️
Si, si bello tutto, ma è ora di pensare alla Roma, please.
Forza Roma