Il Ceo Berardi si presenta: “Rinforzeremo l’area ricavi. I Friedkin vogliono poche parole e tanti fatti”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prima uscita pubblica per il Ceo giallorosso Pietro Berardi. Presente a Palazzo Brancaccio per l’apertura della mostra sulle maglie della Roma allestita dall’Utr, il dirigente ha confermato l’insediamento nel ruolo di capo dell’area commerciale dell’americano Ryan Noris, ex Los Angeles Dodgers e Miami Dolphins, con esperienza nel calcio al Manchester City.

“L’area business – spiega Berardi – non può che seguire la strada che l’America ha intrapreso nel mondo dello sport. A gennaio arriveranno altre professionalità che stiamo selezionando a livello internazionale e nel calcio italiano, sempre per rafforzare l’area ricavi“.

Tra i nomi sondati c’è quello di Serena Salvione, ex direttrice commerciale del Napoli. “Il nostro obiettivo è essere presenti con forza nel panorama mondiale spiega Berardi, che ora si accinge a seguire con Stefano Scalera il dossier del nuovo stadio e si avvarrà dell’aiuto del consulente Francesco Calvo per muovere i primi passi nel mondo della Lega di Serie A.

Poche parole e tanti fatti, è questa l’indicazione della proprietà e noi stiamo impostando il nostro lavoro con ambizione e determinazione”. La rivoluzione dei Friedkin continua, la strada per rendere la Roma un club vincente e con i conti in ordini resta lunghissima.

Fonti: Il Tempo / Corriere della Sera

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27 Commenti

  1. Per contrastare la marcia dei pinguini rubbentini e via discorrendo muovere passi dentro la lega calcio è importante assai, dei fatti e non parole del Clan di Dan Friedkin sì sapeva già S.F.R.

  2. Per potenziare i ricavi bisogna costruire una rosa competitiva e vincente.
    Quindi sarebbe opportuno potenziare contestualmente all’area commerciale anche l’area sportiva il vero tallone d’Achille della Roma attuale.
    I Friedkins forse lo capiranno più avanti, quando saranno stati spesi malamente altri soldi: insomma impareranno attraverso “the hard way”.
    Walter Sabatini nuovo dirigente del Genoa.
    Non ho mai pensato potesse tornare e non glielo auguravo nemmeno, ma registro l’ennesima occasione non colta da questa società per potenziarsi.
    Eppure sarebbe bastato volgere lo sguardo indietro a quello che ha fatto il fumante per la Roma almeno per farci un pensierino o meglio ancora una proposta per un ruolo in società che non confliggesse con Pinto.
    Ma chi nella Roma attuale ha le competenze per giudicare l’operato di un dirigente sportivo? Nessuno. Io vedo il deserto.

    • Ma anche basta con questo Sabatini. Il destino eterno di questa città, sin da prima di Cristo, sembra quello di guardare sempre indietro e mai avanti, come se poi fosse certificato che è impossibile fare calcio a Roma senza il fumante. Grandissimo direttore sportivo e conoscitore di calcio, l’ho amato alla follia e difeso quando era criticato, talvolta ai limiti della calunnia, da buona parte dell’ambiente… ma ormai credo che la sua dimensione sia proprio quella, anche perché i suoi problemi di salute non gli permettono di sopportare le pressioni di una piazza come la nostra.

    • Buongiorno Vegemite, come dichiarato nei pochi comunicati,la Roma ha intrapreso un percorso di valorizzazione dei propri giovani e prova ne sono i diversi ragazzi 2001/02/03/04 che fanno parte della prima squadra, non credo ci siano altri club in serie A che hanno in rosa 7/8 giovani del proprio settore giovanile.
      Anche io sono un estimatore di Sabatini, un grandissimo talent scout, ma il nostro capo scouting, Simone Lo Schiavo direi che si è presentato molto bene visto che è colui che ha individuato, seguito e portato alla Roma Afena Gyan con la collaborazione di De Santis…
      Riguardo la necessità di giudicare, come dici te, l’operato sportivo, piuttosto è bene che ci siano dirigenti con competenze in tal senso e De Santis e Lo Schiavo sono all’inizio del loro percorso quindi aspetterei prima di tirare le somme..
      Poi riguardo al fatto che te vedi il deserto in questo senso è dovuto al fatto che con i Friedkin non trapela nulla è il loro modus operandi che è diverso dagli standard ai quali siamo abituati e molto probabilmente si avvalgono della consulenza di Charles Gould uno che collabora con i top club europei.
      Peccato che nessuno tra stampa e tv approfondisca tutto ciò preferendo creare polemiche dal nulla invece di valutare una struttura societaria che non è fossilizzata su standard vecchio stile,ma sta andando in una direzione nuova, moderna e spero virtuosa.

    • Romulus ovviamente non mi riferivo al lavoro fatto nel settore giovanile.
      Lo Schiavo e Morgan stanno facendo un’eccellente lavoro.
      Il discorso è semmai: chi è in grado di giudicare nella Roma attuale l’operato del nostro GM?
      Non credo lo possano fare Lo Schiavo, Morgan o Fuentes che sono teoricamente suoi sottoposti.
      Lo giudicherà Charles Gould attraverso la consulenza della Retexo?
      Certo, potrebbe farlo attraverso i suoi database ed i suoi algoritmi ma non
      sarebbe stato più logico lasciare certe valutazioni ad un DG di comprovata esperienza e competenza tesserato dalla Roma?
      Sarò forse vecchio stile ma finché il vecchio stile risulta vincente ed il nuovo invece mi propina un mercato disastroso come quello orchestrato da Pinto …….

    • Sottoscrivo ogni tua parola Vegemite..
      L’unico modo per far crescere i ricavi in una squadra di calcio è fare una squadra competitiva.. Non vendiamo lavatrici..
      Dirigenti di alto livello che lavorano in altri settori con logiche completamente diverse non sono utili.
      Volevi rafforzare la società? Se non prendi Sabatini perché legato alla vecchia stagione allora vai dai dirigenti delle prime quattro (tranne Milan ed inter che hanno risorse occulte) e gli offri di più per venire da loro.
      Vai dalla atalanta, napoli che hanno una media di stipendi inferiori dei nostri per il personale non sportivo ed assumi il suo DS.

    • Ancora? Ma basta Vege, datti pace. Quando te l’ha detto pure lui che non sarebbe possibile una convivenza con Mou.
      Che ti piaccia o no, se ti metti Mourinho in casa, non stai parlando più di un tecnico ma di un manager a tutto tondo che influenza pesantemente le scelte di mercato. E sai bene che con uno così un Sabatini non ci può convivere.
      Senza contare, come dice giustamente Pooh, che le sue condizioni di salute non gli concedono più di reggere la pressione per lavorare qui.
      Un DS come lo intendi tu, almeno finché Mourinho sta qui, non lo vedrai.

    • Non travisare UB.
      Io non ho mai creduto veramente che Sabatini potesse tornare e, come scritto sopra, dal momento che nutro grande affetto e riconoscenza verso di lui non gli auguravo nemmeno di tornare in una società dove una parte consistente della tifoseria non ha minimamente compreso la grandezza del suo operato e continua ancora oggi ad insultarlo.
      Oltre al fatto che non riuscirebbe a dare il 100% ora per via delle sue condizioni fisiche.
      Le parole del fumante sono di facciata. Per me alla Roma avrebbe fatto volentieri ritorno perché lui è un romantico.
      E credo che una società attenta e lungimirante saputo delle sue dimissioni, avrebbe dovuto farci almeno un pensiero, avendone riconosciuto i meriti, convocarlo e farci una chiacchierata.
      Se solo in società ci fosse qualcuno che ha idea di cosa sia la serie A.
      Perché non si può certo pretendere che i Friedkins sappiano chi è Sabatini.

    • @Vegemite una struttura diversa da quella “vecchio stile” non vuol dire che non sia valida…
      Il mercato non credo sia stato orchestrato unilateralmente da Pinto, non credo che Mourinho si faccia imporre i giocatori da Pinto o chiunque vorresti al posto di Pinto… Mou ha lavorato diversi anni in PL dove l’allenatore svolge la funzione di manager occupandosi del mercato in prima persona e la Roma, ti piaccia o no, è strutturata così.
      In ogni caso credo sia prematuro, dopo appena 13 giornate di campionato, definire disastroso il mercato…

    • Romulus io non sono contrario alle novità.
      Se l’accoppiata Pinto-Mou col solo aiuto di qualche scout avesse prodotto un mercato all’altezza ed una rosa competitiva avrei solo dovuto applaudire.
      In realtà abbiamo visto un mercato monco o ibrido, dove alla fine non sono stati nemmeno centrati tutti i desiderata del tecnico (su tutti Xhaka) e conclusosi con almeno 2-3 buchi clamorosi.
      Mercato bacchettato più volte dallo stesso tecnico che per giustificare la Caporetto ha utilizzato espressioni come “mercato di reazione”.
      Nessuno mi toglie dalla testa che con un Dirigente a fianco a consigliarlo, Pinto avrebbe fatto un lavoro molto migliore.

  3. Onestamente devo dire…… mahhh……

    Senza conseguimenti di vittorie che portano a qualificarsi in champions vorrei sapere come fanno questi scienziati ad aumentare i ricavi ?

    Iniziamo a dire che la societa’ e’ pronta ad investire nella prima squadra e che a gennaio invece di nuovi ingressi di competenza amministrativa arrivano 2 calciatori importanti…. a me che arrivano altri dirigenti non frega nulla….. appunto poche chiacchiere portatece due calciatori forti a gennaio che a riempire lo stadio e comprare gadget mi pare che il tifoso lo stia gia’ facendo.

    2 calciatori forti, grazie !!!

    • Intanto una domanda:cosa c’entra JC con la magica? Se vuoi farti una Panoramica ce ne sono quanti vuoi dei nostri per prendere un nick! Poi, credo che il nostro brand sia molto più importante dei meri meriti sportivi… Roma vive di sé stessa da più di 2000 anni e per tutto il mondo è sempre la città eterna. Se avessimo per una volta dei politici che la amano e la rispettano, forse potremmo anche rinverdire quei fasti che terrorizzano le nostre città del nord, città peraltro fondate dai romani.

  4. Comunque a prescindere dai risultati sportivi che nel calcio sono un mistero e nessuno li può garantire o pronosticare i Friedkin seguono pari pari la stessa politica commerciale di Pallotta.
    A prescindere dal calcio, qui c’è un nome Roma, che probabilmente è il nome più importante e conosciuto nel mondo, va veicolato, commercializzato,sfruttato meglio, allora si cercano tutte queste eccelleze, per cercare di valorizzare al meglio un nome del genere.
    Qui il nome Roma ce lo abbiamo ma purtroppo non lo sappiamo vendere da sempre.
    Non puoi chiamarti Roma ed essere insignificante a livello commerciale, per cui ben vengano persone che sappiano come far crescere i ricavi legati al nome

    • come sempre sarò OBBIETTIVO e sincero,mi sono fermato a leggere alla “i Friedkin seguono pari pari la stessa politica commerciale di Pallotta” dopo di che ti ho messo un pollicione giù

    • La “politica commerciale” del Grande Skipper, come la chiami tu, era quella di comprare per rivendere a un prezzo più alto.
      Politica subito smentita nelle dichiarazioni e nei fatti. Però tu puoi tranquillamente continuare la tua commovente arrampicata di specchi…

  5. si, area ricavi, 200 persone a lavora dietro la scrivania, ma in campo ce vanno igiocatori, dovete rinforzare la squadra! Basta con sta mentalità Pallirchiese da fastefudde…
    I fastefudde funzionano cosi, grossi 500 mq, 180 posti a sede, 2 persone a magna e uno staff da 50 dipendenti che nun servono aun carso….

  6. Comprate i calciatori e non prendete sti sanguisuga i ricavi li fa la squadra che vince ed attira spettatori e fa audience, non certo pagliacci e ballerine non mi potrò mai dimenticare il primo ceo nominato da pallotta impellicciato con sigaro di 30 cm

  7. continuo a notare con piacere come si segua un progetto di sviluppo e crescita opposto al precedente proprietario…
    prima di tutto è scomparso il mantra che l’unico modo per crescere era legato allo Stadio, una parola oggi praticamente scomparsa…
    nonostante le parole i fatti ci dicono che non si punta esclusivamente sulle giovani promesse, piuttosto una necessità del “momento”, altrimenti non saresti riuscito a convincere uno degli allenatori più forti al mondo che come ci dice dall’inizio non si può vincere con i soli giovani, ma con investimenti, più o meno alti, mirati all’organico e non alle plusvalenze, Abraham e Patricio ne sono una conferma, inoltre abbiamo scoperto che oggi senza CL possiamo dare 7 ml ad un’allenatore mentre con una semifinale di CL non ne hai potuti dare 6 ad uno dei migliori portieri al mondo…
    a giugno avremo un’ulteriore prova se la linea da seguire è opposta con Zaniolo e Pellegrini possibili plusvalenze ma anche di un mercato in entrata non più vincolato dagli oltre 30 giardinieri milionari di Trigoria…
    infine… non ci si nascondono dietro maltraduzioni, distanze oceaniche o ambiente…
    si parla poco e niente ma molto chiaramente, l’obbiettivo è alzare Trofei non entrare in CL, dove la CL è il mezzo per arrivare ad alzare Trofei e non l’obbiettivo!!!
    si è presenti costantemente avendo il polso dell’ambiente (inteso come tifosi e città) non avendo dirigenti che ti riferiscono cosa succede…
    ambiente che Murinho, voce ufficiale informale dei Friedkin, viene ben diviso da i media, attaccati costantemente, e i tifosi, sempre al centro del progetto…

  8. Mi sembra di poter dire che anche noi stiamo sulla stessa linea d’onda dei Friedkin….Fatti e non parole! Di parole ne abbiamo fatte un’indigestione! Scusate se mi sono permesso di parlare a nome di tutti i veri tifosi della Roma…

  9. A me questi Friedkin piaciono sempre di più. Zitti zitti, mici mici, stanno ristrutturando la società dalle fondamenta. Poi spero che come dice Vegemite, quando il momento giusto arriverà sapranno dare la priorità all’aspetto sportivo, ma bisogna avere pazienza, questo ce lo dobbiamo mettere bene in testa tutti quanti, secondo me.
    A livello nazionale e non solo, ci sono equilibri che stanno cambiando e questa proprietà mi da l’impressione di organizzare le cose per farsi trovare pronti al momento giusto e non solo; credo anche che stiano attivamente partecipando, in tutta discrezione, a questo processo di cambiamento.
    L’opposizione alla vendita dei diritti a DAZN, la lettera di sostegno alla UEFA, il conseguente ingresso nel consiglio d’amministrazione dell’ ECA, l’assunzione di Stefano Scalera.
    Insomma, ho tanto l’impressione che i signori Friedkin non siano solo ottimi imprenditori ma anche ottimi giocatori di poker.
    C’è solo da sperare che sappiano bluffare e rilanciare quando necessario, senza farsi distrarre dal nauseabondo fetore onnipresente nelle stanze da poker delle istituzioni calcistiche italiane, e non solo.
    Chi vivrà vedrà.

    • I fatti ci sono!
      Ma da fatti … a volte è difficile vederli.
      Mi piace lo stile:
      FATTI, (NON PUGNETTE) dei Friedkin.
      FORZA ROMA

  10. Rafforzate quello che ve pare basta che cacciate già da gennaio per provare l’impresa
    Delle imprese provare a rimontare posizioni per
    Giocarci il tricolore sto campionato ancora non è stato assegnato perciò una serie di vittorie consecutive ci porterebbe a ridosso del primo posto io la vedo cosi campionato aperto fino a prova contraria

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