Il segreto di Paulo Fonseca: terzo posto raggiunto rivoluzionando sé stesso

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Ama le scarpe di classe, ma ha digerito anche la (poca) classe di chi le scarpe voleva fargliele. A settembre, chiunque passasse per Trigoria, assicurava che il destino di Paulo Fonseca, con l’avvento della nuova proprietà, fosse segnato. Lo scrive l’edizione odierna de La Repubblica (M. Pinci).

Ma c’è qualcuno che alla vulgata non ha credo mai. Chi? Proprio Fonseca. La vera domanda però è: come ha fatto Fonseca a sopravvivere a quel vento che soffiava su di lui? Intanto, ha saputo recuperare il rapporto col leader della Roma: Edin Dzeko. La moglie, Katerina Ostroushko, non ha mai smesso di studiare italiano, quasi tutti i giorni, con un’insegnate personale. Con una convinzione, la stessa del marito: l’Italia sarà la loro casa ancora a lungo.

Fonseca dei giocatori non è amico, ma ci parla: se la Roma è arrivata a Natale terza è anche grazie alla svolta del modulo, quel 3-4-1-2 nato un confronto serrato con la squadra. Lo ha ammesso lui stesso, che a differenza di altri ha saputo cogliere i segnali e cambiare: “Quello che facciamo non è l’idea che avevo inizialmente, mi sono evoluto“, ha spiegato un mese fa.

Fonte: La Repubblica

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14 Commenti

  1. Considerazione comunque prioritaria: gli articoli di Repubblica ce la tirano sempre con implicito malaugurio.

    Lo scorso anno, allo stesso punto del campionato, eravamo sì quarti, ma con un punto in più (e lo stesso numero di vittorie). Dzeko aveva segnato lo stesso numero di reti (e nel complesso avevamo segnato meno ma subito ben 8 reti in meno).

    Il lieve e opinabile miglioramento deve essere confermato nella fase cruciale della ripresa a gennaio.
    Punto.

    • Fino ad oggi, Repubblica ci sputava in faccia, mo ci asciuga e ci lecca il fondoschiena…

    • Quest’anno abbiamo segnato 31 gol (cosa che, quest’anno, hanno fatto solo Milan e Inter, e più dell’Atalanta), l’anno scorso molti di meno, che io ricordi. A me questa sembra una novità non da poco, relativamente agli ultimi tre anni perlomeno. Anche perché quest’anno, di positivo, c’è che segna non solo Dzeko, e la squadra va in gol con grande facilità. Quanto alla difesa, attenzione: ci vengono conteggiati anche i 3 gol “virtuali” di Verona… Ed anche il “punto in più” dell’anno scorso, in realtà ci sarebbe anche quest’anno: sempre Verona…

  2. Secondo me da quando ha capito come far giocare Mkhitaryan c’è stato il cambio di marcia della Roma.
    Quando un giocatore ti incide,come sta incidendo lui,da
    dopo il confinamento fino ad adesso, il gioco anche scorre per il verso giusto

  3. A me sembra che solo i giornali lo vedevano… O volevano lontano dalla Roma! A me Fonseca va benissimo. Del resto le partite le sbagliano tutti. Dagli una Squadra completa… Poi ne parliamo! Con gli acquisti giusti e liberandosi di certi “principini”, nel giro di un paio d’anni, possiamo finalmente diventare una realtà costante! Ovviamente (o soprattutto), anche grazie ad una Società FINALMENTE stabile!

    • Fonseca ha sbagliato una sola partita, ma importante, quella con l’Atalanta. Ancora ci mangiamo le mani per quei 3 punti persi. Quel secondo tempo andava gestito meglio, mettendo un centrocampista in più, per occupare meglio gli spazi e garantire maggiore filtro alla difesa. Avevamo 24 ore di riposo in meno rispetto ai bergamaschi, come si fa a non leggere certe dinamiche in una partita? Se la Roma avesse portato a casa quel risultato, anche in modo trapattoniano, oggi si parlerebbe di una grande squadra

  4. L’ analisi di Meh,e’ esatta e aggiungo che benche’ con un punto in meno rispetto allo scorso anno se abbiamo guadagnato una posizione in classifica lo si deve alle defezioni di Lazio e juve che lo scorso anno ci erano davanti insieme all’ Inter. Quindi tutta questa rivoluzione in realta’ non si percepisce,anche in considerazione del fatto che il campionato non si ferma alla 14 giornata!

  5. La squadra HA FATTO gli stessi punti dello scorso anno.
    La sconfitta di Verona NON è della squadra né colpa di Fonseca.
    8 vittorie 4 pareggi 2 sconfitte.

  6. Ingolstadt3,ammesso che abbia fatto gli stessi punti dello scorso anno,non la vedo una grossa nota di merito, si presume che le squadre si rafforzano per fare meglio dell’ anno precedente non uguale.Quindi non attacchiamoci sempre al punto di Verona,che come si vede dalla classifica non avrebbe cambiato molto il nostro ruolo.

    • la scorsa stagione la roma era partita molto bene , poi ebbe un crollo a gennaio e febbraio, con le sconfitte con torino, juve, sassuolo, bologna e atalanta . vediamo quest’anno come saranno questi mesi decisivi

    • Le vittorie di quest’anno valgono si 3 punti come l’anno scorso ma sono schiaccianti!!!
      E questa è crescita.
      I pareggi spesso sono mancate vittorie più che mancate sconfitte.
      Un lutto come quello di Maradona (il che giustifica Napoli) ha una portata unica e mondiale con epicentro Napoli…!!!
      Con L’Atalanta si può perdere, ma si stava per vincere (tant’e’ che stiam qui a rosicare!).
      Si, per me siam cresciuti, e di molto.
      Da questo punto in poi seguirono 5 sconfitte su 7 partite, oggi (facciamo le corna) non immagino lo stesso prosieguo…
      Morale: non scassatelaminchia pure quando le differenze sono evidenti!
      FORZA ROMA

  7. Fonseca ha mostrato intelligenza modificando il suo modo di giocare. Ovviamente deve ancora fare tanta strada e migliorare alcuni difetti suoi e della squadra. Io comunque sono fiducioso nel fatto che migliorerà ancora. Di sicuro il giudizio su di lui potremo darlo in primavera o, ancora meglio, a fine campionato. Adesso ogni giudizio è prematuro.

    • Concordo assolutamente!! Fonseca non ha la personalità per portare un giorno questa squadra a vincere qualcosa. Ci vuole uno abituato alle vittorie e uno che quando è il momento si faccia rispettare da squadra, stampa e avversari.
      Avanti con Allegri, è libero e potremmo fare ciò che facemmo 20 anni fa con Capello. Partire da una rosa buona a cui manca qualcosa per vincere, ovvero un condottiero e 3 innesti importanti.

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