NOTIZIE AS ROMA – Lo stadio della Roma è stato ipotizzato in un posto che una urbanistica normale non avrebbe mai preso in considerazione; ma per difendere questa proposta, avanzata da un privato, le amministrazioni comunali di Roma si sono dichiarate disponibili a concedere varianti per centinaia di migliaia di metri cubi, a chiudere gli occhi su decine di arresti, a condurre due diligence dichiarate assolutorie ma mai rese interamente pubbliche, accettato passaggi di mano di ben dubbia moralità istituzionale, scrive Andrea Filpa, Delegato WWF del Lazio, sul Corriere della Sera.
Il 21 novembre si scopre una ulteriore nudità – i suoli sono pignorati – e il nuovo partner intende volgere lo sguardo altrove, anche a quello stadio Flaminio che – a precise condizioni – potrebbe evitare circa 80 ettari di consumo di suolo sulle sponde del Tevere; ma si ripropone anche il cadavere eccellente della Vela di Calatrava, non pago delle già ingenti risorse mal spese e che ragione vorrebbe facesse la fine delle consorelle Vele di Scampia.
In Regione Lazio non va meglio, e il Piano Paesaggistico approvato nell’aprile 2020, è stato annullato dalla Corte Costituzionale (18 novembre) perché molto differente da quello concordato con il ministero dei Beni Culturali; naturalmente, ad essere manomesse sono state le norme più stringenti di tutela. In questo quadro desolante dovremmo rassegnarci? Non se ne parla nemmeno, perché Roma è i suoi cittadini, e dai cittadini vengono segnali incoraggianti. Nella città immobilizzata dal lockdown, migliaia di romani hanno potuto toccare con mano il valore esistenziale e spirituale della Natura in città, apprezzare l’aria senza smog, udire il canto degli uccelli, delle foglie e talvolta dell’acqua. Non è poesia né ingenuità; è la realtà che molti europei vivono, quella di città economicamente robuste, inclusive ed efficienti ma che nel contempo offrono ai cittadini parchi grandi e piccoli, che ospitano habitat naturali e seminaturali, che garantiscono la loro accessibilità a piedi o in bici.
Fonte: Corriere della Sera
Addirittura il WWF…. ❤️🧡💛
Sì, anche perché è stato segnalato il concreto rischio di estinzione di una rara specie di pennuto sbiadito. Non sa volare, non è particolarmente intelligente e s’abboffa di porchetta… Chi può salvare queste sfortunate creature? Destinate a lottare per la salvezza… Che tristezza.
Stupenda la risposta di KAWA62. Applausi, sto ancora ridendo.
Bravo Kawa, mobilitiamoci tutti per salvare l’aquila panzarola, insieme al World Wildlotitian Fund!
Pur andando a leggere l’ articolo integrale, non sono riuscito a trovare una sola riga che potesse giustificarne il titolo, non sono riuscito ad intravedere nessun tipo di proposta “costruttiva” per lo stadio, in nessuna zona della città….. boh forse sto diventando vecchio.
Ma no, è l’articolo ad essere abbastanza superfluo.
L’aria senza smog, lo stormire delle foglie, le quaglie che volano basse… Tutto molto bello e bucolico e fa piacere una presa di posizione del WWF non oltranzista, però se veniamo al dunque…
Vantaggi del Flaminio:
– centralità
– mezzi pubblici in zona
– possibilità di costruire un parcheggio interrato?
– riutilizzo di un bene pubblico poco sfruttato
Svantaggi del Flaminio:
– così com’è è piccolo
– ma davvero lo farebbero radere al suolo e ricostruire?
– problemi di gestione dell’ordine pubblico.
Insomma, non sarebbe tutto rose e fiori, ma tanto non lo è dappertutto.
E poi temo che la mia idea di costruire lo stadio sopra la casa della sindaca non sia stata approvata.
Troppi galli a canta’ nun se fa mai giorno…..
Visione bucolica anacronistica, portandola alla realtà, campi nomadi abusivi, pantegane che manco le tigri del bengala se avvicinano, peripatetiche che almeno hanno un ruolo sociale, discariche abusive, baracche, erbaccia e cespugli per i quali ci vuole il macete. Ma di cosa parliamo?????
Tutto quel che citi fa parte dell’habitat naturale dell’ansa del Tevere!
Scherzi a parte, anche io preferirei un parco in quella zona, magari sì con una nicchia dedicata allo stadio ma senza tutto il corollario di cemento previsto dal progetto odierno.
Come? Ah sì, vedi nick 😉
È il mio preferito, ma non ci credo.
Tor di Valle è la più grande fogna a cielo aperto d’Europa e non si tocca! È patrimonio della romanità e dei nostri valori cristiani! Sui valori non si negozia!
Qualcuno ha il numero dove mandare sms solidale per salvare gli ultimi esemplari di “panteganae tordivallensus” nome scientifico per definire la oramai ben nota specie di ratto di fiume abitante in loco, che con la prepotente cementificazione di quelle aree idilliache e da difendere, lasciandole allo status brado, per preservarne il valore ambientalistico e, direi anche un pò artistico-culturale, rischierebbero di estinguersi?
😂🤣😂🤣😂 KAWA62 sei troppo forte, Daruo, pure te muca scherzi, ” l’ aquila panzarola 🤣😂🤣😂🤣 DAJEEEEEE!!!!!! ❤️🧡💛 Ma sapete che schiaffone per i sbiaditi se davvero viene fuori l’ idea Flaminio?
Ma io vorrei capire. Se anche i precedenti (e gli attuali) proprietari dei terreni di tor di Valle fossero al Capone reincarnato, cosa ha questo a che fare con l’onestà della proprietà della Roma e con la serietà del progetto stadio? Ok, parnasi è un farabutto. Quindi nessuno può più toccare nulla che gli appartenesse?
“Il valore esistenziale e spirituale della Natura in città, apprezzare l’aria senza smog, udire il canto degli uccelli, delle foglie…” a parte il fatto che non ho mai sentito il canto delle foglie, non riesco neanche ad apprezzare il valore spirituale di un cassonetto davanti ad un asilo, con sopra un gabbiano gigante e sotto una famiglia di cinghiali che grufola
Se provi con qualche additivo chimico, come fanno al WWF, hai voglia a senti’ cantà le foglie…
” Il Lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce,
sdilenca un poco e gnagio s’archipatta.
È frusco il Lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!..”
Il WWF a sostegno della salvaguardia del LONFO..
Rilancio con:
“Era brillosto, e i tospi agìluti
Facean girelli nella civa;
tutti i paprussi erano mélacri
ed il trùgon striniva”.
Chissà perché mi viene da dire che i tospi e i paprussi sono della Maggica, e il trugone della lanzzzie.
Ma ma non era le stesse news de qualche settimana fa’ con l’aggiuntavdel wwf ? Sempre se la direzione lo consente ma un V.F.K.a sta news e al giornale c.d
sera sembra un copia e incolla
Certo, come no. Per andare a sbattere contro i loro compagni di merenda dei beni culturali, MIBACT.
Si spera che complice la crisi economica che ancora deve toccare il fondo, certe attività da parassiti spariscano dalla faccia della terra, nello specifico poi il Wwf ha poco da gioire per la bocciatura del PTPR che ha riportato in vita, con le norme di salvaguardia, il testo del PTPR adottato nel 2008 che non era stato concordato con il MIBACT e che era meno vincolativo di quello ora annullato dalla Cassazione.
La prossima definitiva approvazione finale del nuovo PTPR, considerato che per approvare questo ci sono voluti oltre 20 anni, è prevista insieme all’inaugurazione dello stadio di Tor di Valle.
Tanto loro lo stipendio lo prendono lo stesso e chi deve operare non sa cosa è legittimo fare o non fare.
Roma. Ha il nome di questa città e come tale lo stadio deve assolutamente stare centrale. È la capitale! E come capitale, lo stadio dove essere costruito con una notevole bellezza da poter essere visitato dai turisti appassionati di calcio che passano per Roma, come fanno in altre capitali. Il Flaminio vanno benissimo. Va ristrutturato da capo a fondo, deve diventare il secondo Colosseo di Roma.
Tutta fuffa…sono sempre più convinto che lo stadio non si farà…e qua non si tratta di %stelle o di chissà quale altro partito…lo stadio si potrà fare solo a “Tor di Nona” e basta…li mort….loro.
SSFR