NOTIZIE AS ROMA – Commozione e affetto ieri mattina nella Capitale per l’ultimo saluto a un’icona del giornalismo radiofonico e televisivo romano come Alberto Mandolesi.
Oltre cinquecento i presenti alla Basilica del Sacro Cuore Immacolato di Maria in Piazza Euclide, tra tifosi, sportivi e personaggi dello spettacolo. Fumogeni giallorossi e qualche striscione dei gruppi storici della Tevere, poi i cori all’uscita del feretro.
Per l’addio alla voce storica delle partite della Roma, scomparso domenica all’età di 76 anni, presenti alcuni ex giallorossi come Sebino Nela e Angelo Di Livio, oltre ad ex giocatori della Lazio. Mentre in rappresentanza del club la delegazione dell’ufficio stampa composta da Luca Pietrafesa e Gianni Castaldi.
Tra i volti noti anche il cantante Renato Zero che ha voluto omaggiare Mandolesi. Al termine della funzione i tifosi della Sud hanno intonato cori del Cucs per salutare Alberto.
Fonte: Il Tempo
Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Eolo Capacci,Massimo Ruggeri e adesso Alberto Mandolesi. Con loro se n’è andato per sempre lo stile pacato e gentile di raccontare la Roma.
Rimane quello urlato e cacofonico.
Alberto ha meritato al 100% un saluto così affettuoso da parte dei tifosi giallorossi. Ho avuto il piacere di conoscerlo e di parlarci più di una volta tantissimi anni fa per motivi di lavoro, e posso confermare che, oltre a essere un grande e sincero romanista, era anche una persona simpaticissima, cordiale, semplice.
Ciao Alberto, riposa in pace.
@Zenone grandi ricordi,belle persone e bel commento
concordo! Ottimo Zenone!
Ho avuto la fortuna di crescere con le sue radiocronache e di averlo incontrato di persona ad un evento che riguardava la Roma.
Ciao Grande Alberto !!! R.I.P. !!! Quanto mi mancheranno quelle radiocronache anche divertenti, mi ricordo quando Andrade lo chiamava Andraci, poi sulle parate di Cervone………. E tante altre cose che però pur solamente ascoltando la partita alla radiolina era come starla a vedere in tv oppure allo stadio per via di quelle accurate descrizioni.