KLUIVERT: “Per essere ricordati dobbiamo finire il più in alto possibile. Possiamo toglierci delle soddisfazioni”

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AS ROMA NEWS – Justin Kluivert, attaccante della Roma, è stato intervistato all’interno del programma Match Preview di Roma TV:

Come ti senti?
“Mi sento molto meglio, più sicuro di me. Ora gioco di più, vinciamo spesso e giochiamo bene, questo porta positività alla squadra e al club. Sono contento di fare parte di questa squadra. Sì, lo scorso anno quando sono arrivato per me era tutto diverso, ho dovuto ambientarmi e un giovane ha bisogno di tempo. Quest’anno posso fare tesoro delle esperienze dello scorso anno e fare meglio”.

Dove puoi migliorare?
“Posso migliorare sotto diversi aspetti, sono molto giovane e posso migliorarmi in tutto. Se guardo alla parte offensiva, quando sono davanti alla porta, devo scegliere un angolo dove tirare non tirare forte e basta, è un qualcosa a cui penso, devo prendere decisioni migliori davanti alla porta. È un aspetto su cui voglio migliorare”.

La classifica?
“Essere terzi in classifica è positivo, lavoriamo sodo per questi obiettivi. Alla fine della scorsa stagione ci siamo detti che dovevamo tornare in alto e ci aspettiamo molto l’uno dagli altri e questo ti porta a dare il massimo. Abbiamo perso una sola partita in campionato, abbiamo una squadra molto forte e questa stagione possiamo toglierci delle soddisfazioni”.

Cosa c’è di nuovo in questa stagione?
“In questa stagione si vede bene il nostro stile offensivo, lo si vede anche sul gol che ho segnato a Udine. È un nostro punto di forza, siamo veloci e siamo tecnici a centrocampo. Anche il gol di Zaniolo è molto bello, riusciamo a finalizzare. Con i giocatori che abbiamo in squadra possiamo fare una bella stagione”.

Il Parma?
“È una squadra difficile da affrontare che ha messo in difficoltà le grandi squadre, vengono fuori partite equilibrate, tipo quella contro la Fiorentina. Hanno attaccanti veloci che possono segnare, dovremo stare concentrati. Ogni partita in Serie A è una finale e questo ti porta a dare il massimo per vincere sempre. È quello che dobbiamo fare e proveremo a farlo”.

Obiettivi?
“Se vuoi essere una grande squadra, essere ricordato in futuro, devi finire in alto e speriamo il più in alto possibile, nella nostra testa pensiamo di essere i migliori, ci aiuta molto questo. Questo ci rende più consapevoli all’interno della squadra, questo ci fa stare bene, ne parliamo tra di noi. Se non ci credi, non potrai raggiungere alcun traguardo, altrimenti tutto è possibile”.

Razzismo?
“Il razzismo è un fatto molto negativo, puoi tifare per una squadra, essere con o con altra gente, ma i comportamenti razzisti sono inaccettabili, la gente non si rende conto di cosa possa significare per alcune persone, si sentono toccate, è veramente una cosa stupida. Non ha nulla a che fare con il calcio e dovremo fare il possibile affinché non accada più”.

Fonte: AS Roma Match Program

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10 Commenti

    • Ha ragione Kluivert:”possiamo toglierci delle soddisfazioni…” Certamente a patto che tu non giochi! ci hai fatto perdere in Germania letteralmente magnandoti 3 goals,vanificando altre azioni per scelte sbagliate facendoti soverchiare dai difensori avversari non vincendo mai un contrasto e mettendo a riaschio la qualificazione nonostante una buona prova di tutti gli altri. Vediamo se riescono a plusvalenzarti in qualche modo ma ci credo poco. Iturbe almeno segnò un bel goal in Champion, un altro contro la Rube a Torino e facendoci vincere un bel derby.

  1. Tre gol in due anni in campionato!
    Non e’ difficile capire dove deve migliorare! Persino la buon’ anima di Schick e’ riuscito a fare di meglio!
    In compenso le sue interviste sono diventate un cult,dice sempre le stesse cose,lui dice che e’ migliorato,e si sente piu sicuro di se,infatti l’ ho visto in Germania! Mah!

  2. Parole molto equilibrate. Credo sia ovvio a tutti, incluso il buon Justin, che debba migliorare parecchio sotto alcuni aspetti.

    L’ultima scelta è spesso ancora quella sbagliata ed in generale gioca molto con le gambe e poco con la testa, le.sue azioni sono spesso frenetiche, segno che il ragazzo non è ancora tranquillo e cerca sempre di impressionare invece di giocare semplice. Ma ci sta visto il peso dell’eredità e le attenzioni che si porta addosso. La sua storia personale è un po particolare.

    Ma il talento c’è, serve solo lavorare sulla testa e se imparerà a giocare più tranquillo diventerà devastante.

    Un po di pazienza ragazzi…

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