La Gazzetta dello Sport attacca Lina Souloukou: “Colleziona errori e non è amata. Nel calcio che conta è considerata una dilettante”

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NOTIZIE AS ROMA – La Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna, va all’attacco di Lina Souloukou, Ceo della Roma e ora volto dirigenziale apicale del club dopo l’addio di Tiago Pinto.

Lina, quante ombre. Souloukou si è presa la Roma ma la Ceo colleziona errori, è il titolo del pezzo (E. Esposito) apparso oggi sulle pagine del quotidiano sportivo milanese che tratteggia un quadro decisamente poco lusinghiero della dirigente greca.

A finire nel mirino la posizione che Souloukou ha in Lega, dove “si racconta parli piuttosto poco se non per assecondare le intenzioni delle big, tanto chepersino le tre sodali, che con i giallorossi hanno chiesto al presidente federale Gravina il campionato a 18, inizino ad avere dubbi. Non è piaciuto ad esempio che la scorsa settimana la Roma abbia fatto una fuga in avanti diffondendo la notizia della lettera a Casini in cui i quattro club prendevano le distanze sull’unanimità all’interno della Lega“.

A molti è poi apparso inopportuno e ai limiti del pericoloso il comunicato con cui si contestava la Lega dopo il no al rinvio di Udinese-Roma“, prosegue l’articolo della Gazzetta, “Cosi come è sembrata pretestuosa la richiesta di rinvio della Coppa Italia. E quella, continua, di conoscere la data di Atalanta-Fiorentina quando gli impegni delle due impedivano di definirla. Insomma, della Ceo, nelle stanze del calcio che conta, qualcuno ha parlato di ‘dilettanti allo sbaraglio‘”. 

Il ritratto a tinte fosche di Lina Souloukou prosegue, spostandosi anche fuori dall’ambiente calcistico. “Il Comune di Roma, con cui da quando è arrivata ha avviato fitte discussioni per la nascita del nuovo stadio, pare non sia particolarmente contento del suo modo di porsi. E si racconta che anche dalle parti di Sport e Salute non sia esattamente amatissima”. La Gazzetta conclude il pezzo chiedendosi: “La vera domanda resta un’altra: che cosa pensano i Friedkin?”.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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77 Commenti

  1. io so cosa penso di questo esposito e cosa farebbe la Juve se un giornalista facesse un articolo del genere contro di loro: gli vieterebbero l’accesso al j stadium e alle conferenze…e chiederebbero alla gazzetta che costui non si occupi più di Juve pena il cessare di ogni collaborazione con il giornale!

    • quando non ci sono articoli sugli acquisti mirabolanti delle 3 squadre del nord o sulle loro leggendarie e strameritate vittore sportive, un bell’articolo denigratorio sulla Roma fa sempre contenti tutti i lettori

    • ma che articolo e? che sia fondato o no parla di niente, niente!! e chi sarebbe Esposito? giudicare un lavoratore per il modo in cui si pone è scrivere un intero articolo per avvelenare un dipendente e orribile.
      chissà cosa c’è dietro.

    • ma ancora credete alle chiacchiere pensiamo ad andare in champion e a fare una squadra decente per il futuro

    • Tutto vero e stradaccordo ma questo articolo dimostra come si può sparare a 0 sulla Roma senza che poi accada nulla.

    • Succede spesso. Purtroppo.
      In questo caso, però, leggendo tra le righe secondo me il motivo dell’attacco è che il CEO della Roma sta “rompendo le scatole” a tutti perché non è disposta a sposare il codice comportamentale padrinesco tipico delle dirigenze italiane. La vedono come pericolosa perché non disposta a piegarsi a logiche che gli sono familiari, e che sono le uniche che conoscono. Quindi rappresenta un pericolo.
      Spero di essere riuscito a spiegarlo bene. Un Lotito può anche essere avversario delle strisciate, ma rimane incluso nel sistema ed accettato, perché è riconoscibile, parla la stessa lingua e agisce secondo lo stesso codice.

  2. Quando qualcuno inizia a farsi sentire quando non dovrebbe non lo si ascolta, o peggio, lo si denigra. E la gazzetta si assicura di garantirvi la cassa di risonanza.

    Non che sia particolarmente contento della nostra linea manageriale, ma queste cose dimostrano che ci preferiscono zitti e buoni.

  3. Capirai , la Roma ha stretto i contatti col Corriere…puntuale arriva la macchina dello spalare melma dalla Gazzetta…..che paese de pupazzi e lecconi che siamo…..pennivendoli prnti alla marchetta immediata……e invece io sono contento che scrivano ste cose, perche’ qualcuno ha alzato la voce finalmente !!!!

  4. Ovviamente i giudizi della lega, delle big “assecondate” offese perché prima scrivono una lettera di critica alla lega e poi si innervosiscono se se ne rivela il contenuto ,di sport e salute e lo stesso articolo di tal esposito è per il bene della Roma, loro si che ci tengono alle sorti della società, d’altronde lo hanno sempre dimostrato negli anni.
    Ma invece invece non sarà il contrario? proprio perché non sta a catena di questi e anzi si è dimostrata un dito al c., appaiono questo tipo di articoli? Mah, chi lo sa.

  5. Si chiama MISOGINIA! su quel giornale
    ( ma molto tempo fa ) scrivevano grandi firme…solo piu’ un ricordo. Invece di vergognarsi, per continuare a scrivere e mostrare foto delle belle oche ( Wag ), che sono sempre pronte a farci vedere le loro bellezze…, fanno i colti. Io ovviamente non la conosco la CEO…ma solo il fatto che in un mondo di buzzurri ci siano finalmente delle donne ( e ricordo pure la Sensi, brava ) mi fa piacere difendere una nostra Dirigente…che credo di idioti ne incontri molti…a partire dalla ” rosa “. Forza Signora Lina…brava…continua

    • misoginia ma di una donna. la E. puntata sta per Elisabetta. è politica altro che misoginia

    • A questo punto la CEO e’ diventata piu’ simpatica.
      Forse la giornalista pensa che Lina dovrebbe limitarsi a portare i caffe’ nelle riunioni della lega.
      Paese misogino ed arretrato.

  6. Io non so se la Solokou sia una dilettante o meno. Quello che sappiamo è che i Friedkin, da quando si sono insediati, hanno fatto diversi errori da dilettanti. Quelli che non ti aspetti da imprenditori navigati.

    • Greca, classe 1983, laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Salamanca nel 2005, a 23 anni ha conseguito un Master in Diritto e Management dello Sport presso l’Università di Madrid.
      Nel calcio da oltre 15 anni, tutta la sua carriera professionale ha riguardato il mondo del calcio attraverso il suo studio legale fondato insieme alla sorella Aspa. Ha rappresentato e collaborato con molte squadre di calcio, istituzioni e altre parti interessate del calcio in numerose questioni. – Thomas Daniel Friedkin, o semplicemente Dan Friedkin (San Diego, 27 febbraio 1965), è un imprenditore statunitense, AD di Gulf States Toyota Distributors, presidente dell’Associazione Sportiva Roma e proprietario dell’AS Cannes. All’11 febbraio 2024 il suo patrimonio è stato stimato in 6,3 miliardi in dollari da Forbes.
      Tu non sai ma critichi e denigri, ben sapendo di sguazzare nel torbido Contenti voi…

    • Qualcuno non sapeva valutare i giovani e li ha fatti vendere o non giocare(vedi il portiere),voleva giocatori più che pronti(campioni),quelli bravi che giocavano con noi hanno preferito andare via(chissà se l’allenatore percepiva le motivazioni)monte ingaggi elevato,ora se ne stanno rendendo conto,l’ERRORE della proprietà è stato di ingaggiare e assecondare quello che non rinuncia allo stipendio,non è la prima volta vedi altri esoneri.

    • Io non denigro, esprimo il beneficio del dubbio. Ho ben sottolineato che trattasi di imprenditori “navigati”. Da cui non mi aspettavo errori come l’assunzione di Pinto, la mancanza di un DS dai tempi di Petrachi, l’assenza di un addetto alla comunicazione demandata sempre agli allenatori. Questi sono fatti e sono già giudicabili. Di quanto fatto finora dalla Solokou credo che nessuno sappia nulla, in bene o in male

    • Chico, etichettare il prossimo son boni tutti ma quando una persona consegue un Master in Giurisprudenza a soli 23anni e nel mondo del calcio è stimata e rispettata dai maggiori club qualcosa vorrà dire. Stesso discorso vale per i Friedkin: Non si raggiunge un patrimonio di svariati miliardi se non ne hai le capacità Definirli ingenui o incapaci mi sembra un pò troppo. Magari stessi io al posto loro!

    • Sono imprenditori navigati nel loro business, nel calcio sono (speriamo “erano”) dei semplici dilettanti.
      Anche Saputo ci ha messo il suo tempo per organizzare il Bologna, e non ha certo dovuto affrontare le complessità che hanno trovato i Friedkin a Roma.
      L’errore concettuale che maggiormente rimprovero loro, anche se in parte comprendo e giustifico, è quello di avere perso tempo nel tentativo di ricercare e mantenere un difficile equilibrio tra consenso popolare e necessità di invertire la rotta sui conti.
      Dopo il disastro dell’ultimo biennio targato Pallotta-Monchi, il tifoso sarebbe anche stato disposto ad ascoltare discorsi su un biennio di sacrifici e risanamento, come del resto sbandierato nel primo manifesto programmatico.
      Ma la voglia di ingraziarsi i tifosi li ha spinti a un passo che c’entrava veramente poco con gli intenti, cioè l’ingaggio di Mourinho.
      La loro scarsa esperienza, vorrei dire anche beata ingenuità, li ha forse convinti di avere ingaggiato una specie di Re Mida che trasformava il ferro in oro e che questo, in congiunzione con un buon amministratore dei conti a fare le veci di DS, sarebbe stato sufficiente a fare andare avanti la baracca, a produrre buoni risultati sportivi e ridurre il macigno del deficit. Con un organigramma tecnico minimalista.
      La vittoria in Conference al primo anno ha purtroppo illuso, in una competizione nuova di zecca che la Roma affrontava da testa di serie numero uno.
      Ma 100 milioni di investimenti per incassarne 20 non sono un gran risultato, si doveva anche centrare la qualificazione in Champions che invece resta una chimera al quarto anno di gestione.
      Da lì è iniziato lo stillicidio di una lotta intestina e progressivo logoramento dei rapporti tra tecnico, GM e proprietà, tutti scontenti l’uno dell’altro.
      Epilogo: azzerato il settore tecnico a gennaio, valore della rosa rimasto tale e quale quello di partenza, forse persino impoverito, qualche progresso sul piano dei conti, ma un monte ingaggi che da terzo della serie A continua imperterrito a collezionare deludenti sesti posti.
      Tutto da rifare, si spera meglio, con quattro anni di esperienza in più, errori sui quali meditare e da non ripetere.

    • Valte, l’errore è partito dalla gestione precedente. Chi ci ha imbottito di scarsoni son stati Monchi e Petrachi che hanno speculato a piu’ non posso. Pinto è riuscito a sfoltirne qualcuno ma poi anche lui ha commesso degli svarioni imperdonabili e ci siamo ritrovati con svariati pesi morti sul groppone (vedi i vari spinazzola, zalewski, sanches karsdorp e via dicendo)

    • maddeché quindi tu sei un grande esperto in anonimo senza alcuna esperienza comprovata, loro dei dilettanti con un patrimonio concreto sulle spalle, però fai dei sproloqui lunghissimi propugnando la tua assoluta verità A volte il vostro ego fa veramente tenerezza

    • Dilettanti in campo calcistico, mi sembrava chiaro ma probabilmente la lingua italiana risulta ostica anche per molti autoctoni (che fanno tanta tenerezza…).

    • maddeché anonimo?
      Stiamo scherzando, vero? c’ha più nomi lui che tutto il resto del blog messo insieme…
      E’ l’incarnazione del polimorfismo e del trasformismo… Il prossimo nickname potrebbe essere Brachettik.

    • Contano i concetti, non il nick in uno spazio virtuale che neanche richiede registrazione, cioè un anonimato al cubo.
      I termini di tale politica non credo mi sia concesso pubblicarli, quindi accontentati di sapere che c’è un motivo e pensa alla Roma.

    • Contano i concetti non i comportamenti, chiaro…
      Per sguazzare in uno spazio virtuale dove vige l’anonimato al cubo, ci vuole una bella… faccia da cubo.
      Salutaci Cattivik, UB40, Zio Dan, Il Grillo del Marchese e tutti gli altri.

    • che poi Cattivik non è che capisce che il problema non è il nick che usa, ma il fatto di finire sempre per trollare con duemila commenti al giorno….

  7. Ma la stanza del calcio che conta sarebbe la camera caffe accanto a la sala riunioni della lega?
    Perchè se il calcio che conta che parla di “dilettanti allo sbaraglio” sono gli ADL, i Lotito e i Cairo allora è un segnale molto positivo.
    Nel calcio che conta veramente (in Europa) sono loro ad essere considerati al limite della caricatura.

  8. Secondo i Saggi , moralizzatori, negazionisti dei complotti, le colpe dei mancati successi della Roma sono ascrivibili solo a dirigenti, allenatori e giocatori , il palazzo non centra e articoli di merd* come questo non contribuiscono a destabilizzare l’ambiente .

  9. Articolo spazzatura commissionato da chissàchi. Peraltro si contraddice da solo: Lina parla poco e in appoggio alle big ma viceversa le contestano azioni avventate e modi di porsi!?!? Gazzetta vergognosa come sempre.

  10. Secondo me invece è tutto il contrario….

    Questa se li è messi tutti in ginocchio… E col frustino je sgarra er ciulino….

    Dajeeeee Lina..

  11. A me Lilna Souloukou piace, sembra una che si fa sentire ed il fatto che non piaccia alla Gazzetta, me la fa apprezzare ancora di più

  12. chissà se un (una)dilettante fa saltare il sistema?
    hanno rotto e mo li cocci se li raccolgono
    vedi tutte le ircherie nascoste di questi anni scaricate sulla Roma per non fare menzione delle loro (calendari manipolati ,partite aggiustate , squalifiche e multe ,giocatori trovati drogati e poi reinseriti ,società salvate per il brand (il brandy, vedere Osimhen, o i controlli covid vedi Lazio, ecc…..ecc…
    però sparare sulla Roma. e’ meglio ?
    oggi se la prendono.con la Soulou
    prima del campo le battaglie ce le fanno dentro la.lega
    ora e’ chiaro sto giornalista non ha avuto il coraggio di scriverlo , ha avuto ol mandato e riporta vio’ che gli hanno detto

  13. Ma come, ci siamo sempre lamentati del fatto che la società fosse muta di fronte ad una serie di torti che abbiamo subito ed ora etichettano la nostra Ceo di dilettantismo perché si è lamentata? Mah! Di dilettante c’è solo questo pseudo giornalista. Io sto sempre con i nostri colori giallorossi. Forza ROMA sempre.

  14. a breve l’articolo su che incapace sia Friedkin a portare l’aereo e la voragine di vendite Toyota in USA…. il riferimento al comune di Roma poi non si può sentire, impastoiati per un lustro anche nelle sue beghe burocratiche a proposito di TdV, uno scandalo di inefficienza e rimandi continui

  15. A me non piace, io la ricordo solo per quella uscita sulla questione del licenziamento della dipendente. Per il resto mi sembra poca cosa. Le società di calcio sono realtà davvero molto complesse, più di una normale società per azioni; a volerle condurre in maniera proficua, non si improvvisa e aiuta molto provenire dal medesimo mondo (condizione necessaria ma non sufficiente).

  16. Notizia molto positiva, significa che la CEO non è entrata in modalità “basso profilo” e rompe le uova nel paniere.
    In Lina we trust…

  17. “A molti è poi apparso inopportuno e ai limiti del pericoloso il comunicato con cui si contestava la Lega dopo il no al rinvio di Udinese-Roma“

    Le ragioni di questo “articolo” sono tutte qua.

  18. La Zozzezza dello Sport, specchio dei suoi lettori, non si smentisce mai. Esilarante poi il passo sul Comune di Roma, indizio che dimostra come il mandante posto ” ad latere” nelle campagne romane, è sempre attivo. Premesso questo,sarebbe interessante vedere una replica a tale Esposito da parte della Signora, chiedendo dimostrazioni veritiere di quanto affermato.

  19. Se questo lecchino delle 3 squadre che lui stesso si permette di definire le “BIG” (cosa normale in un bar o in una chat fra amici, ma inaccettabile da scrivere su un giornale istituzionale, offendendo di conseguenza tutte le altre che diventano quindi le Small) si mette ad attaccare la nostra CEO, allora avanti così Lina, stai facendo molto bene. Esposito, fai il bravo, non chiedere ai Friedkin cosa ne pensano di Lina, potrebbero finire per dirti cosa ne pensano di te….

  20. Le società di calcio , negli anni sono state gestite da gente così, tutti pluripregiudicati , se non direttamente mafiosi almeno collusi con la mafia in generale.
    Ecco una lista di cui mi torna in mente dei pregiudicati
    Tanzi
    Cragnotti
    Zamparini
    Preziosi
    Pulvirenti
    Franca
    Aliberti
    Sibilia
    Spinelli ( tornato in auge col caso Toti)
    Lotito
    Agnelli
    Mr. Lee ( prestanome cinese)
    Campedelli
    Gaucci
    Matarrese
    Pozzo
    Ferrero ( Er viperetta che faceva pure il pagliaccio in televisione )
    Pasquale Casillo
    Berlusconi
    Se qualcuno se ne ricorda altri li può aggiungere
    Per il resto non ho altro da dire.
    Ah già , mi sono dimenticato di tutti i pregiudicati Presidenti della lega , e della AIA..ma qui l’elenco diventa ancora più lungo…

    • Per correttezza e completezza aggiungerei il “nostro” ciarrapico… purtroppo… espressione di una politica onnivera: da sempre l’As Roma è oggetto dei suoi desideri e interessi. Cia’ Gaeta’! Buona giornata a tutti i fratelli Romanisti!
      SEMPRE FORZA ROMA SEMPRE

  21. Mi pare il consueto approccio misogino all’ italiana, dove si discute del “patriarcato” ma appena una donna occupa una posizione di potere viene immediatamente bollata in vari modi… non lusinghieri.

  22. E chi sarebbero gli scontenti? Lotito? ADL? Gravina? e i sudditi della gazzetta?

    Non conosco Lina e forse avrà commesso errori, ma dopo questo attacco inaudito dai rappresentanti del marcio, sto con lei.

  23. Io dico che quel comunicato in cui si contestava il no della lega al rinvio di udinese Roma era abbastanza inutile e ridicolo. E trovo invece molto grave che nessuno, tra società e allenatore, abbia avuto modo di rispondere a tono a gasperini sulle sue parole circa il codice giallo. Ci siamo fatti ridicolizzare due volte, in campo e fuori. Per me una vera vergogna, ma non è la prima volta

  24. strano che non partano coi titoloni per chiedere la perizia psichiatrica di Delamentis, quando domanda rinvii per scaramanzia…però no, il problema è Souloukou perche parla poco.

  25. Lina se stai sulle scatole ai servi della gazzetta vuol dire che stai lavorano bene e stai nei nostri cuori.
    Continua così e picchia forte quelle mezze cartucce.

  26. effettivamente fa pensare…se n’è andata dall’Olimpiakos, e questi, per la prima volta nella loro storia, raggiungono una finale europea, che giocheranno oltretutto in casa… casualità ???

  27. Purtroppo il punto preciso dei comunicati non è stato ben esposto o forse non è stato ben compreso: non si chiedeva lo spostamento delle partite tanto per chiedere, quanto si chiedeva la contemporaneità delle partite Udinese-Roma (minuti da recuperare) e fiorentina-atalanta. E siccome nessuno della lega serie a, si esponeva cercando una soluzione plausibile (spostamento finale coppa Italia, o altro…), ecco che la Roma ha dovuto cercare di forzare la mano. Concordo anche io come già esposto da qualche amico giallorosso sopra, “insultare” la Roma è sport fin troppo semplice: non ci sarà mai nessuno che pretendera’ scuse o che lascerà fuori dalla prossima conferenza stampa questi rosei giornalai.

  28. Articolo che dimostra come il giornalismo in Italia sia morto o in coma profondo. La colpa di sto nuovo medioevo è un po’ di tutti noi che accettiamo passivamente ormai qualsiasi cosa sta società malata ci propini.

  29. Lina non capisce una fava
    Invece Baldini, Fenucci, Monchi, Sabatini, Pinto tutti grandi PORTENTI!
    Io so’ solo che con gli Stellati Strisciati solo figuracce e insuccessi!
    Dal 1945 hanno occupato l’Italia e dal 2011 hanno occupato l’as Roma!

  30. Se la Dott.ssa Lina nel calcio che conta è considerata una dilettante, chi ha detto o scritto una cosa simile allora è un finto giornalista con una laurea falsificata.
    Parliamo di un executive board member dell’ECA, un ruolo importante nel calcio che conta, altro che dilettantismo.

  31. indecoroso parlare così di una persona che fa il suo lavoro. io tifo napoli e Cagliari ma un articolo così su quel dirigente mi fa venire il voltast……ci sarà qualcosa sotto

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