L’ora di Kalinic. Adesso o mai più

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Una prima occasione per guadagnarsene un’altra. Dzeko deve scontare due turni di squalifica in Coppa Italia e allora Kalinic scalda i motori. Domani sera a Parma tocca a lui guidare l’attacco nella gara secca degli ottavi: passare il turno vorrebbe dire una seconda possibilità per lui e la Roma ai quarti, probabilmente in casa della Juventus.

Ma intanto c’è la sfida tutt’altro che scontata del Tardini, dove i giallorossi hanno rimediato una delle quattro sconfitte in campionato e se quella volta arrivarono alla partita con tanta stanchezza, in questo caso Fonseca deve fare i conti con l’emergenza numerica di uomini. A cominciare dal ruolo di centravanti, dove Kalinic giocherà titolare a quasi tre mesi dall’ultima in casa della Sampdoria, la gara in cui si è fratturato il perone.

Fonseca gli ha dato fiducia buttandolo dentro nel finale delle gare con Torino e Juventus, Petrachi, che lo aveva messo sul mercato, ha deciso di confermarlo dopo averlo visto tornare con nuovi stimoli dalle vacanze natalizie. L’attaccante croato ha perso massa grassa e incrementato quella muscolare con una variazione di peso di un chilo e mezzo, ma ora deve mettere qualcosa sopra la bilancia del campo. In tutto il 2019 ha segnato un solo gol con la maglia dell’Atletico Madrid, in giallorosso è ancora a secco e in sette presenze accumulate in Coppa Italia tra Fiorentina e Milan non ha mai lasciato il suo segno nel tabellino marcatori. Ora o mai più, se Kalinic vuole dare un senso all’esperienza romanista e, magari, prolungarla in futuro, è arrivato il momento di me combinare qualcosa di concreto.

Fonseca intende ruotare qualche pedina tra Parma e la partita col Genoa di domenica. Alcune scelte sono obbligate: Florenzi e Kolarov titolari domani in coppa visto che sono entrambi squalificati in campionato, Mirante potrebbe concedere un turno di riposo a Pau Lopez, Cristante ha 50-60 minuti nelle gambe per far rifiatare Veretout, mentre Cetin è pronto a dare il cambio a uno fra Mancini e Smalling. Fazio starà ancora fuori insieme a Mkhitaryan, Pastore, Zaniolo e Zappacosta. Sono tornati invece in gruppo Kluivert e Santon, entrambi convocabili al pari di Bruno Peres che dopo un mese di allenamenti con un preparatore in Brasile si è presentato a Roma in condizioni discrete e potrebbe avere una chance prima o poi. Oggi rifinitura e niente conferenza stampa di Fonseca, la squadra partirà in treno verso Reggio Emilia, poi trasferimento a Parma.

(Il Tempo, A. Austini)

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9 Commenti

  1. Iniziasse veramente a fare qualche gol questo Kalinic a pallone ci sa giocare e anche bene sì è rimesso in forma gli manca solo il gol
    Possibile che a noi ci dice sempre male gli altri prendono calciatori improbabili e gli esplodono a noi invece nulla deve anche cambiare prima o poi questa sorte negativa

    • Se segna è peggio. ti ricordi quando fece un goal doumbia? Dovevamo dargli tutte le possibilità di questo mondo e oltre.

    • Dzeko è rimasto alla Roma perché all Inter avrebbe fatto la riserva di lusso, andò via dal Manchester city perché aveva Aguero. Vuole fare il Leader , non è un problema di Soldi. Di fatto è un centravanti molto tecnico , bravo a fare ogni cosa, peccato che mette dentro un gol ogni 5 occasioni e quello rimane un limite, quello che cercava di risolvere Spalletti pungolandolo ma penso sia un fattore emotivo. Per chi lo ricorda era diventato una specie di mantra quello del tecnico toscano verso Dzeko, anche dopo una grande partita magari avendo anche fatto uno due gol gli rimproverata mancanza di cattiveria. Kalinic è stato un grande centravanti purtroppo con l Atletico ha avuto una involuzione. L ho visto sbagliare i suoi gol. Per chi lo ha osservato nei pochi spezzoni di partita ha fatto come sempre quello che sa fare, smarcarsi e farsi trovare nel posto giusto ma ha sbagliato gol che erano rigori in movimento , perdendo quel cinismo e precisione che lo avevano portato ad essere capocannoniere. Penso che possa tranquillamente tornate ad essere quello che era magari nel girone di ritorno sempre che Fonseca riesca a mettere in panca Dzeko o facendo giocare entrambi lasciando Dzeko come seconda punta. La Roma ha bisogno di fare gol, il gioco c è.

  2. Dzeko lo avremmo rimpianto noi perché a dispetto di questo momento in cui TUTTA la squadra sta avendo difficoltà di equilibri e stabilità, vista la girandola di infortuni che continua ad accompagnare la Roma, non da modo di avere giocatori al top di forma. Chiediamo a Dzeko di segnare a grappolo ma ci dimentichiamo che ti servono anche gli assist giusti per farlo, non è che Dzeko parte da centrocampo e va in gol come nei videogiochi.
    Kalinic ad oggi è stato un fallimento, se vuole riscattarsi dovrà metterci l’anima in campo ed essere indiavolato se così non sarà la valigia è già pronta perché uno così non serve!
    Che dobbiamo avere un vice Dzeko di qualità è ormai assodato e tempi lunghi di ambientamento non ce ne sono quindi ho hai uno che ha fame di gol e riscatto oppure i villeggianti in stile Kalinic possono andare altrove. Adesso la Roma non può permettersi giocatori da riabilitare in todo serve gente con il dente avvelenato. Se li trovi bene altrimenti inutile prendere altri vacanzieri.

  3. Leggendo su questo sito e ascoltando le radio…mi accorgo quanti tifosi sono contenti di questa squadra……dicono:…..siamo in coppa italia,siamo 5 in classifica e sperano a l’unico obbiettivo che è il 4 posto….incredibile tristezza.

  4. Secondo me alla luce dei risultati metterei e delle prestazioni darei piu’ fiducia a Kalinic e porterei in panca per un po’ di tempo Dzeko, questo giusto per fargli capire che non e’ intoccabile. Alla juve o all’ inter funzionerebbe cosi’.

  5. Ma che stai a di’?!?
    Quando vi sento parlare così mi fate vergognare per voi, in quanto pseudo-tifosi Romanisti dalla memoria corta, che non vi meritate davvero il sacrificio di certi giocatori!
    Guardate situazioni e giocatori senza un minimo di analisi, senza considerazioni di condizioni e circostanze, le uniche equazioni che riuscite a fare sono quelle dal risultato scontato e superficiale. Nel caso di specifico: Dzeko=attaccante=goal! Se non c’è questo risultato il giocatore è una sega a prescindere da tutto il resto, non vedete altro, non considerate situazioni o fattori esterni, condizioni di squadra… nulla!!
    Si, ok, la discontinuità di Dzeko rispetto al goal è una cosa sotto gli occhi di tutti, ma schernirlo con battute sarcastiche tipo quella scritta da te qui su, è quantomeno ingrato, per usare un eufemismo!
    In certi discorsi c’è una mancanza d’obbiettività impressionante! Dzeko è un giocatore di 33 anni, una prima punta, non un portiere, un centrocampista, un rifinitore, che a fronte di piedi buoni e visione di gioco può anche essere carente sulla corsa. No, l’attaccante deve correre, lottare, fare a spallate, liberarsi di marcature spesso asfissianti, dare profondità in fase d’attacco. E a 33 anni, a parte qualche eccezione, solitamente una prima punta è sul viale del tramonto.
    Ma a dispetto di questo, Dzeko non è un’ordinaria prima punta, ma è quello che su un calcio d’angolo avversario te lo ritrovi a spazzare l’area di testa, è quello che dopo un ribaltamento di fronte, da che stava attaccando spunta magicamente sulla tre-quarti di casa a difendere in supporto ai mediani, è quello che confeziona assist manco fosse un trequartista, è un vero e proprio regista d’attacco!! E’ quello che purtroppo, suo malgrado, a volte è carente in fase realizzativa ma partecipa attivamente a tutte le fasi del gioco. E lo fa – ricordandoci i suoi 33 anni – ogni sacrosanta partita perché non ha un caxxo di cambio per rifiatare! Gioca ogni maledetta partita, che sia di Campionato o di coppa e vuoi o non vuoi, tutte le volte si prende sulle proprie spalle tutto l’attacco e trascina la squadra!
    Credi sia tanto strano che a volte non sia al massimo della lucidità o della forma? Sono anni ormai che è solo lì davanti, quindi evitiamo di prendercela con lui e guardiamo alle responsabilità di una gestione che ogni anno sforna centocinquanta nomi come possibili acquisti di una punta di supporto, ma che ad oggi non è riuscita ancora ad acquistarne una decente da affiancargli!!
    In questo confido in Petrachi e Fonseca, che spero finalmente riescano a tirare fuori il coniglio dal cilindro, perché una punta di ricambio, FORTE E PRONTA A GIOCARE, ci serve come il pane!!
    Ma criticare Dzeko è veramente da ingrati

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