NOTIZIE AS ROMA – Fernando Magliaro, giornalista de Il Messaggero e da sempre molto attento alla questione stadio della Roma, ha parlato questa mattina ai microfoni di Rete Sport per fare il punto sull’impianto giallorosso con le ultime novità, sia sul famoso bosco di Pietralata che sulla consegna del progetto definitivo al Comune da parte del club capitolino. Ecco le sue parole.
“Non sarà consegnato un progetto definitivo, perchè ci dovrebbero essere tutte le prescrizioni tra cui gli scavi archeologici, che non hai fatto. Questo non lo qualifica come progetto definitivo. Quello che potrebbe essere presentato dovrebbe essere tutto il resto, giunto a un livello da progetto definitivo. Siccome è stato stabilito che il tutto andrà nuovamente sottoposto al Consiglio Comunale per confermare il rispetto delle prescrizioni prima della Conferenza decisoria, e questo porterà via un paio di mesi, la Roma potrebbe sfruttare quel tempo per completare gli scavi“.
Sulla possibilità di trovare qualcosa nel sottosuolo e creare nuovi stop: “In quella zona non dovrebbe esserci reperti particolari, ma fino a quando non scavi la certezza non c’è. Nel caso in cui si trovassero reperti archeologici, le soluzioni sono due: o le includi nel progetto come valorizzazione, o devi spostare i piloni“.
Sulla volontà della Roma di completare il progetto: “C’è stato un momento dopo l’estate in cui la proprietà si è messa a fare due conti su tempi e costi. Ora siamo arrivati al miliardo e due, ma i prezzi aumentano e i dazi non aiutano. C’è stato un momento di riflessione fino a dicembre, poi hanno deciso di andare avanti e si è ripeso ad accelerare. Ci sono delle difficoltà, c’è una denuncia aperta dai comitati no stadio e c’è una questione aperta sul presunto bosco di Pietralata. Su questo aspetto, si parla di una piccola porzione di terreno. Inoltre l’aree boschive non necessariamente presentano un vincolo. La Roma si è impegnata a mettere 4mila nuovi alberi, e in quella zona 4mila alberi non li hanno mai visti”.
Sull’apertura dell’impianto e la possibilità reale di arrivare a dama: “Io firmerei per il 2030. Ma che vogliono fare questi signori? Loro spariscono per mesi, poi ci sono improvvise accelerazioni, poi si rifermano. Più che degli strappi con i fuochi d’atrtificio servirebbero comunicazioni costanti a dimostrazione che tu sei effettivamente interessato“.
Fonte: Rete Sport
E meno male che hanno ripreso ad accellerare
non lo faranno MAI.
fidatevi.
❤️🧡💛
si discute molto sul bosco, i comitati, le manovre di Caltagirone, ma come riportato dall’articolo credo che a questo punto vada presa in considerazione la reale volontà dei presidenti di portare avanti l’impresa. Se mi sbaglio correggetemi, i costi dello stadio inizialmente erano stimati in 500/600 milioni, siamo giunti a 1200 , e sicuramente lieviteranno, nel progetto non c’e’ speculazione edilizia come garanzia di rientro, la situazione geopolitica ed economica mondiale non crea una situazione favorevole per gli investitori troppe incertezze e venti di crisi. Visto che stiamo parlando di imprenditori credo veramente che si stiano guardando intorno. Aivoglia a partite e concerti prima di rientrare di certe cifre e fra quanto tempo.? Spero ovviamente non sia cosi’ ma a volte e’ bene essere pragmatici anche se i soldi non sono i nostri
per me lui è vangelo, quindi bene così! 2030 è sempre meglio di mai….
Per me lui è il Vangelo… Siamo al feticismo eretico
Confermo sulla professionalità del giornalista se mai ce ne fosse bisogno. Questioni di amicizie seppur alla lontana.
Quindi anche il 2038 sarebbe meglio di niente?
Gennaro, nel 2001 parlando con i miei amici dicevo: ” spero di vincere un ltro scudetto, al massimo tra 10 anni, aspettarne altri 18 sarebbe insopportabile”. Ad oggi ne sono trascorsi 24 !!
smirzo. Sarebbe ( ancora condizionale) bello avere uno stadio della Roma: lo stadio”Dino Viola”! ho fiducia che il progetto Pietralata andrà in porto, ma occorre ancora pazienza; come ci occorre a noi tifosi per sapere il nome del nuovo allenatore: sono convinto che la proprietà lo abbia scelto il contattato, e già deciso il nome di almeno.no due calciatori da prendere. Insomma ho grande fiducia.n
Pur nel generico astio verso il tono dell’articolo, mi piace sottolineare a 4 mandate questa frase: “La Roma si è impegnata a mettere 4mila nuovi alberi, e in quella zona 4mila alberi non li hanno mai visti”.
Se è tutto vero, i difensori del nulla vogliono impedire l’immissione di non meno di 2,5/3 ettari, ma anche di più in realtà a seconda di quali alberi fossero utilizzati, per difendere il “circa 1 ettaro” che ci è stato detto essere presente al momento.
Poi, certo, i 4mila alberi non è che starebbero tutti insieme a formare un “bosco” propriamente detto, immagino più vialetti alberati e vari raggruppamenti con qualche decina di alberi l’uno; ma sono comunque tanti, e soprattutto MOLTI più di quanti ce ne siano ora.
Non mi pare una cosa secondaria, chissà se gli “amici” dei comitati hanno tenuto conto di questo aspetto… sempre che il “bosco” attuale sia la loro vera preoccupazione.
Daje…..dacci oggi la nostra data spostata in avanti quotidiana! Oggi siamo al 2030…venghino siori venghino….ancora non lo avete capito che a Roma lo stadio lo farà SOLO Caltagirone?…Pazienza il fessacchiotto americano al quale venderebbero anche la Fontana di Trevi, ma voi…tutti romani e adulti e ancora non avete capito come funziona?…
Caltagirone ha 82 anni, e come tutti noi non è immortale.
Io non sono un ragazzino ma sono comunque molto più giovane di lui, e sono dispostissimo ad aspettare.
ma Caltagirone non è “eterno “…… potrebbe ” “defilarsi”….passare a ” miglior ” progetto ….o ” spegnersi ” l’interesse….. chissà????
Per me i comitati non esistono , e’ gente pagata con un mandante che ha grandi interessi dietro a questo progetto , per farla breve , vuole sedersi a tavola…
Ma certo che è così, so’ talmente assurdi che solo così se spiega…
Un anno e mezzo fa avevo trascritto che il 2030 mi pareva una data realistica per l’inaugurazione di questo stadio,attirandomi la solita valanga di pollici versi degli Abbocconi,miei denigratori seriali.
Adesso le carte in tavola sono ricambiate e il 2030 appare come un sogno o giù di lì.
Bentornati sul pianeta Terra,signori Abbocconi.
Ma ti posso fare una domanda, scherzi a parte? Perché per te è così importante il proverbiale “l’avevo detto, io!”? Nel senso, ti cambia qualcosa nella vita? Perché altrimenti non capisco.
i tarocchi li fai sempre a piazza Navona o t’hanno spostato?
Vabbè Zeno ‘ ma manco fare così…chi se loda se sbroda
Caro Zenone….a volte dici cose giuste …interessanti…..riflessive tanto da farti leggere volentieri e discutere insieme.A volte,come ora,sprizzi una certa arroganza autoreferenziale da stare sulle balle ad un eunuco.Un saluto comunque in attesa di altri commenti ….
@🪑😈…è per corroborare le affermazioni con la giurisprudenza prevalente.
@Zenone 😎 – Sì ma “la giurisprudenza prevalente” sarebbe il caso di aspettare che diventi definitiva; magari hai avuto ragione in quel dato momento in cui le cose sembravano come le descrivevi tu, salvo che prima magari c’erano state altre 17 versioni diverse e magari 22 ce ne saranno dopo… e aver avuto ragione in 1 momento su 40 alla fine non è un gran risultato da sbandierare.
Cmq concordo con @C’è sempre un perché….: tolte ‘ste smargiassate, ogni tanto dici anche cose condivisibili.
Daje Roma!
Secondo me è una cronaca sullo stato dell’arte molto ben accurato. La valutazione e la giusta critica sul modo di operare dei Friedkins in questo affare mi sembra molto giusta, oltre a tutti i prevedibili intoppi che i comitati del piffero possono portare ed abbiano portato, c’è stata anche un rallentamento dell’azione della Roma stessa. Comunque c’è una attesa fondata sulla riuscita di questo progetto, anche se in tempistiche più lunghe di quanto riportato precedentemente. Io credo che questa presidenza ha mostrato alcune deficienze di gestione e progettazione in molti campi, sia sportivo che non. Non sono i peggiori presidenti che abbiamo avuto a Roma, ma non sono neanche paragonabili a chi, con mezzi decisamente minori, ha reso grande la nostra società. Io spero, ma non ne sono sicuro, che possano imparare dai propri errori; perché alla fine i capitali li hanno messi a disposizione, eccome! Però “ad minchiam”! Spero con tutto il cuore che imparino a dare incarichi di dirigenza a chi ha la competenza di guidare al meglio le scelte, con l’ obiettivo di migliorare costantemente la Roma e il suo peso nel calcio mondiale. E questo passa sì per lo stadio, ma, soprattutto, per la squadra che ci giocherà in questo stadio!
FR
Giusto mantenere un punto di osservazione equilibrato; presidenti con mezzi decisamente minori però, forse (non so a quali tu ti riferisca), nemmeno avevano a che fare col FFP (dal 2009/10 in poi, con vari aggiustamenti), con l’esplosione dei prezzi dei cartellini (in particolare da Neymar, 2017, in poi) e con l’epidemia dei procuratori.
Ogni volta che ci sono novità buone ecco che arriva l’intervista messaggero Mario e.. uno piu uno fa due
…MAGLIARO: …”ma che vogliono fare questi signori?..:
stanno disperatamente cercando di mettere insieme il pranzo con la cena attraverso i click sulle ca22ate che scrivete in Italia. non so se ci riescono però magari a Roma gli date una mano di aiuto?…
Caro Sardegna, purtroppo ad oggi il Signor Dan Friedkin ha dimostrato ampiamente la sua incompetenza e incapacità nel gestire un club di serie A come l’As Roma e ti assicura che questo è un grande cruccio per me e penso per molti, viste le possibilità economiche dell’americano.
L’art. 2 della legge 227 del 2001, definisce come bosco i terreni con estensione non inferiore a metri quadrati 2000, larghezza media non inferiore a 20 metri e copertura non inferiore al 20 per cento, si desume che non ogni formazione vegetazionale arborea e/o arbustiva può ritenersi per forza area boscata.
Gli stessi “comitati” parlano di un ettaro e 400, quindi?
> si desume che non ogni formazione vegetazionale arborea e/o arbustiva può ritenersi per forza area boscata
Esatto, altrimenti non ci sarebbe bisogno della legge che definisce “bosco”, direi.
Cmq 1,4 ettari sono 10.400 mq, quindi come estensione ci siamo. Larghezza media non inferiore a 20 metri? Credo pure ci siamo (quindi se è un filare di pioppi lungo un fiume, per dire, non è un bosco). Copertura non inferiore al 20%?… Qui è più complicato, suppongo che voglia dire che per definire “bosco” quell’area ci devono essere almeno 150/170 alberi, e sinceramente non ne ho idea, da fuori sembra una fratta informe.
Pardon intendevo ovviamente 1,04 ettari sono 10.400 mq.
Tarapia tapioco come se fosse antani con la superca**ola prematurata, con lo scappellamentoo a destra.
Ma io firmerei pure per il 2134.
Certo, non ci sarò più, ma solo con lo stadio si può vincere lo Scudetto.
Ormai si sa.
Inter, Milan e Napoli, per dire, ce lo insegnano.
scusa forse non ho capito io, ma perché Milan, Inter e Napoli hanno stadi di loro proprietà?
E poi dove sta scritto che avendo un proprio stadio si vincono gli scudetti?
Io sapevo che è necessario avere squadre forti per vincere e non stadi. ma sicuramente sbaglio io