Malagò: “Io nuovo Ceo della Roma? E’ una bella fantasia”

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AS ROMA NOTIZIE – Arrivano secche smentite dalla voce dello stesso Giovanni Malagò sul suo possibile futuro in giallorosso come dirigente della Roma, club di cui è da sempre grande tifoso.

Il presidente uscente del Coni ha parlato oggi del suo futuro, negando però con forza le indiscrezioni apparse oggi su Il Giornale che lo vedevano come possibile nuovo CEO del club dei Friedkin: “E’ una bella fantasia”, ha commentato Malagò al riguardo, “Ne ho lette diverse, ma questa non è male“.

Dopo l’addio di Lina Souloukou la Roma non ha ancora rimpiazzato la dirigente greca al comando del club capitolino. Nei giorni scorsi si era parlato di un possibile arrivo di Alessandro Antonello dall’Inter, ma anche quella candidatura è evaporata. E ora va depennata anche l’ipotesi Malagò.

Giallorossi.net – T. De Cortis

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20 Commenti

  1. ho sempre difeso la proprietà americana , ma una società senza un ceo è inverosimile …. poi i soldi sono i loro ma la passione è nostra !

    • ma a te.. sinceramente.. cosa aggiunge o toglie la figura del ceo? pensi che non hai vinto contro juve e lazio per colpa della sua mancanza?

    • stefanoR, no invece è importante perché chiunque al posto di soulokou non avrebbe portato la Roma sull orlo del baratro con scelte scellerate, scegliendo Juric senza capire che tipo di allenatore è ed esonerando de rossi che aveva fatto la preparazione estiva e scelto i giocatori adatti al suo gioco. poi che la Roma è limitata vabbè lo sapevamo ma da quando se ne è andata la greca ed è arrivato Ranieri le cose sono migliorate

    • Scusa,
      ma secondo te il COO Lombardo sta lì a guardare fuori dai vetri?
      Mi pare che sia lui a fare le veci dell’AD in tutte le sedi, per quello che ne sappiamo
      a breve potrebbe diventare anche il nuovo CEO,
      e in più per quello che sappiamo la proprietà interviene di persona in tutti i punti cruciali.

      Posso capire le polemiche per un DT mancante, per un DS non gradito magari,
      ma per il CEO proprio no…..

    • Il Ceo è teoricamente una figura amministrativa..

      Questa carica dovrebbe interessare più al presidente che al tifoso..

      Se chiedessi chi era il Ceo nel 2018.. In molti non saprebbero rispondere..

      Ma magari gli stessi che non riuscirebbero a rispondere, ricorderanno che era l’anno della semifinale Champions.. E ricorderanno chi era il Ds.. Ricorderanno la formazione è chi era il Ds che aveva preso quei calciatori..

      Questo perché Il Ceo si occupa di cose come ad esempio formulare il piano aziendale.. E più una figura che si occupa dell’economia del club..

      Certo è una figura importante nel calcio moderno.. E la figura massima in un azienda..

      Ma ragazzi.. C’entra meno di zero con i risultati sportivi eh..

      Posso capire l’interesse verso un DT.. Un Ds.. Sono uomini di campo questi in teoria, che si occupano dell’acquisto dei calciatori.. Che valutano i calciatori..

      Ma io da tifoso.. Sono molto più interessato ad avere uno staff di scout di primo livello.. Rispetto ad un Ceo..

      Eppure del Ceo se ne parla in continuazione.. Degli scout della Roma se ne parla pochissimo..

      Per me, tifoso e qualcosa che non capisco..

      Poi come ho già detto il Ceo in una società è una figura importante, di spicco, ha potere di firma, ma resta una figura amministrativa, di gestione finanziaria.. Non di gestione sportiva..

      Forza Roma

    • Il CEO è l’espressione del CdA di una società e, indirettamente, della proprietà. È la figura collante di tutto è colui che deve entrare la linea strategica della società stessa. Ovvero, deve “mettere a terra” i piani strategici della proprietà. Una società che si rispetti non può non avere un CEO. Adesso, il motivo per il quale non abbiamo ancora un CEO è forse perché i piani strategici non ce li hanno. Questo aspetto, però, esorbita dall’importanza della figura del CEO che ha la piena responsabilità – anche civile e penale – di tutto quanto accade in una società. Quindi, in conclusione, è impensabile non averne ancora uno che sia di spessore e non uno scalda poltrone/incompetente.

    • Adriano purtroppo la Soulokou è stata un anomalia..

      Lei è intervenuta con forza nel lato sportivo del club, cosa che ha portato danni sia a lei che a noi..

      Ma ti risulta che Antonello ex Amministratore delegato Inter sia intervenuto contro Inzaghi?

      Oppure sai chi è Andrea Chiavelli?
      Oppure chi è Maurizio Scanavino?

      Tranquillo non li conosco neanche io.. Ma sono il Ceo del Napoli e della Juve.. Semplicemente sono figure interne alla società che si occupano delle finanze.. Non vanno oltre..

      E noi tifosi non li conosciamo perché sono figure importanti, ma aziendali, si devono occupare di finanza, di gestione finanziaria..

      Possono essere estremamente importanti per il presidente, per gestire una linea delle finanze del club.. Ma in pochissimi casi si occupano di campo..

      Italo Zanzi e stato Ceo della Roma.. Capiva qualcosa di calcio?.. Assolutamente no, era un uomo fidato della proprietà.. Punto..

      Per questo dico che la Soulokou è stata un anomalia.. Teoricamente quello non doveva assolutamente essere il suo campo.. È speriamo che il prossimo ne stia fuori..

      Ad ognuno il suo, il Ceo si occupa di gestione finanziaria.. Il Dt il Ds si occupano di gestione di campo insieme allo staff del mister e ad una squadra di scout societaria..

      Forza Roma

    • Il CEO (o un presidente non proprietario) si occupa di gestione finanziaria ma rappresenta anche la società presso le istituzioni. Ora non ci vuole un genio per capire che avere un dirigente apicale politicamente “forte” e ben inserito in Italia fa tutta la differenza. Pensiamo a come funzionano le cose in federazione, in lega e presso l’aia. Pensiamo anche alla situazione stadio. Il fatto che in passato abbiamo avuto dirigenti imbarazzanti che ricordiamo a stento rafforza questo concetto perché la mediocrità societaria è sempre la causa principale della mediocrità della squadra. Poi, la gestione finanziaria non è una cosa secondaria o separata dai risultati della squadra perché determina le risorse per il mercato. Un CEO autorevole indirizza la scelta di un DT, di un DS e dell’allenatore. Pensate a figure come Boniperti, Moggi, Giraudo, Galliani, Marotta il peso che hanno avuto nei successi delle squadre.

    • Per Marco e Anto…io direi che la verità si trova a metà strada.
      Vero che il CEO “non fa gol” e nell’immaginario collettivo del tifoso non è certo la figura che ti fa sognare.
      E’ però d’altronde vero che si tratta della carica più alta, quella che traduce in fatti la linea della proprietà e soprattutto quella alla quale è demandato l’incarico di procacciare affari per il club, vale a dire denaro fresco con il quale fai anche mercato.
      La Roma non è solo priva di tale figura ma ha anche completamente azzerato il settore marketing, un altro pilastro della strategia economica del club.
      I proprietari non possono certo occuparsi H24 dei temi legati alla Roma con gli n-mila affari che hanno in giro per il mondo.
      A giugno scade il contratto con il main sponsor e ogni voce in ingresso è ossigeno puro per un club che, non dimentichiamo, ha chiuso l’ultimo esercizio con un passivo di 80 mln e che dovrà fare delle acrobazie per rientrare nei parametri stabiliti dal FFP.
      Nel 2025 è terribilmente sbagliato pensare di separare la gestione amministrativa e finanziaria da quella sportiva, perché dall’una dipende l’altra e la congiuntura attuale non è di quelle che lasciano dormire sonni tranquilli.

  2. Gent.mo De Cortis, mi consenta di dissentire. Premesso che siamo nel campo delle ipotesi, io la interpreto in modo opposta al suo e le spiego i motivi: la risposta “è una bella fantasia” per me significa “questa ipotesi la gradirei, tra le tante fatte…”. Ecco, se il futuro di Malagò fosse a tinte giallorosse, potrebbe mai annunciarsi ben prima che lo facesse la società? Con questo non voglio dire che lui sarà il prossimo Ceo, ma che si tratta soltanto di ipotesi, supposizioni e/o suggestioni e, rimanendo in questo contesto, io non sarei così netto come lo è stato lei. Anzi, le dirò, dal momento che chiunque propone nomi con i quali ci martellano per almeno due giorni salvo poi smentire, utimo caso la “notizia” di trani su veira, le dico che ipotesi per ipotesi, io, in queste ultime ore, mi sono fatto la mia idea: l’anno prossimo Allegri allenatore e Malagò Ceo… SEMPRE FORZA ROMA SEMPRE

  3. non avevamo dubbi Gianni e pinotto so spartiti della Roma non gliene frega più niente e inoltre loro se non so stranieri non li vogliono

  4. Il Ceo dei Friedkin e’ il factotum nella Roma, loro non ci sono quindi sostituisce la loro persona a Roma, una sorta di Presidente in Pectore in tutte le scelte dall’organizzazione societaria, al mercato, allo stadio, fino ai costi e ricavi li abbiamo visti mi pare che giusto Frienga che era rimasto dopo che lo aveva preso Pallotta un po’ di tempo gli altri dopo l’avvocato Baldissoni, poi Baldini ce ne sono stati parecchi durati 18 mesi circa. E’ una figura in teoria una testa di legno dei texani. Sono i Friedkin le figure importanti che decidono il tutto da Dallas quindi si vede la ritrosia di Ranieri, di Antonello e di tanti altri contattati senza l’aspetto decisionale non lo troveranno mai . Di Malago’ sono contento che non viene e’ un bene per la Roma e per noi tifosi.

    • @DWalter

      “Sono i Friedkin le figure importanti che decidono il tutto da Dallas quindi si vede la ritrosia di Ranieri, di Antonello e di tanti altri contattati senza l’aspetto decisionale non lo troveranno mai”.

      Da quello che ricordo io la Soulouko (ultimo CEO) aveva potere decisionale, eccome se decideva, forse pure troppo.

  5. Siccome i giornali parlano di CEO allora anche se nessuno capisce cosa significhi l’acronimo… Manca il ceo (che poi al massimo sapete dire the book Is in the table)..ah l’ignoranza..la as Roma è coperta nel proprio organigramma state sereni

    • Il libro nel tavolo? magari On the table! 😂
      Se comunque dicessero Direttore Generale, magari tutti capirebbero.

  6. Malago’ come uomo non mi fa impazzire ,anzi è uno squalo ammanicato ed agganciato a vari ambienti che contano .Per la Roma ( proprio per questo ) sarebbe un BUON e PESANTE acquisto e sicuramente si risolverebbe l’ avversità degli arbitri contro la Roma . Sarà vera questa notizia ??? FORZA ROMA

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