AS ROMA NEWS – Intervistato ai microfoni di Sporteconomy, l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha parlato del progetto dello stadio di Tor di Valle studiato dalla scorsa proprietà americana. Queste le parole dell’ex primo cittadino della Capitale:
“Ripensare la città significa anche renderla attraente ai capitali privati stranieri, che possono essere utilizzati per sviluppare nuove infrastrutture e servizi. Una strategia che porta con sé anche nuove opportunità di lavoro, oggi così necessario a Roma e in Italia. In questa prospettiva, nel 2014, ho immediatamente ascoltato il Presidente della società calcistica AS Roma, James Pallotta, quando mi disse di voler realizzare il nuovo stadio di proprietà della squadra.
Si trattava del più consistente investimento privato nella Capitale, pari a oltre 1,2 miliardi di euro. Di questi, pretendemmo che 320 milioni fossero destinati alla realizzazione d’importanti opere infrastrutturali per la città. Le altre risorse erano destinate alla costruzione di un “business district” disegnato da uno dei principali esponenti mondiali del decostruttivismo, l’architetto Daniel Libeskind, lo stesso che con il suo progetto aveva vinto precedentemente la competizione internazionale per ridisegnare “Ground Zero” a Manhattan, dopo la distruzione delle Torri Gemelle del World Trade Center, l’11 settembre 2001.
Il suo progetto, elegantissimo, si articolava su un’elaborazione grafica dei “conci”, i blocchi di pietra delle costruzioni romane, e riprendeva un disegno di Giovanni Battista Piranesi, che Libeskind riuscì a scomporre in 3 torri che intendevano richiamare i materiali delle origini storiche dell’antica Roma”.
e Verdi, Ecologisti, 5 Stelle e Renzi , lo hanno completamente fatto a pezzi ..
La politica di sinistra ….sono per il progresso? …o per la “pappatoia” alla Soumahoro, o ai valigioni alla “Bruxelles, o ai super bonus”tanti chiedo tanti prendo”…o ai bonus “s.. facciat..a…o al reddito agli abitanti di Bucarest… o ai monopattini e i banchi a rotelle….. adesso … “zitti e buoni”
se è servito per liberarci da pallotta è andata bene così
Bravo Mario, adesso parlaci anche della Santanché, della Montaruli oppure di Durigon…e anche dei figli di Tajani, Giorgetti e Larussa.
se solo fosse rimasto un po’ di tempo in più , credo che lo stadio a quest’ ora era realizzato!!!
invece è arrivata la “grande” virginia raggi ,che ha perculato tutto e tutti per oltre due anni!!!
sciagura più grande non poteva capitare a Roma!!!
In realtà Marino, dato che voleva stare fuori dai giochi di palazzo, fu fatto fuori in primis non dalla Raggi ma dai suoi. Che pensavano di essere rieletti mettendo un uomo più di partito ma che rimasero fregati perchè vinsero le elezioni i pentastallati.
non credo di aver mai visto qualcuno con una pochezza simile a quella della raggi, ricordo ancora quando ogni tanto diceva che sarebbero arrivate presto novità sullo stadio prendendo per i fondelli tutti
Viene l’amaro in bocca a pensare che se Marino non fosse stato giubilato dai suoi, chissà, forse lo stadio oggi l’avremmo… Pur se i Friedkins forse alla fine non sarebbero stati contenti del progetto di Jimbo Pallotta. E pur se sarebbe stato da attendersi un fuoco incrociato di veti, ricorsi e quant’altro. Già la laziale esperta in fotocopie che sostituì Marino esordì nello scapitozzare le torri, perché sennò poi il Papa piangeva. Povera Città eterna…
dite le cose come stanno:
vedendo arrivare un gruppo di imprenditori con i soldi freschi, volevate che pensassero loro a sganciare per aggiustare le strade e le infrastrutture della capitale.
come se questo non spettasse e spetti al Governo italiano e non ai soldi di imprenditori dall’estero.
la Roma, come chiunque altra, dovrebbe provvedere ESCLUSIVAMENTE al pagamento della struttura sportiva. il resto spetta al governo e agli alti comandi della città. solo che stavolta vi ha detto male.
ma che stai addì…
Guarda molto teoricamente avresti anche ragione, ma in pratica ogni opera privata costruita in zone “disagiate” ovvero non ragiunte da infrastrutture (strade, fognature, connessioni elettriche…), vengono realizzate in compensazione, cioè permettendo al costruttore privato di avere qualcosa in più nella realizzazione del suo progetto al costo di realizzare le infrastrutture pubbliche necessarie. D’altronde, se ci pensi bene, non sarebbe neppure del tutto accettabile che chi non fosse tifoso della Roma o per nulla amante del calcio, o non cittadino romano, debba vedere “sprecati” i propri denari provenienti dalle tasse per partecipare a realizzare un’opera di cui avrebbe fatto del tutto a meno. L’importante è che le infrastrutture costruite e pagate dal privato restino a disposizione dell’amministrazione pubblica e quindi dei cittadini e che le opere a compensazione non siano sproporzionate rispetto al maggior costo sostenuto dall’imprenditore privato per costruire la sua opera. Io in tutto questo non ci ho mai visto nulla di negativo, anzi, è un modo per consentire di realizzare nuove opere private, e al tempo stesso avere “gratis” (nel senso di non pesare sul bilancio comunale o statale), infrastrutture pubbliche necesarie al privato, ma a beneficio della collettività, laddove queste opere creino ricchezza e vantaggio sociale.
Alessandro, io so solo che ogni volta che si parla dello stadio della Roma, sembra che debba essere il gruppo che vuole lo stadio a dover rinforzare le mura vaticane e ripulire il Tevere da lì sorci. ho capito che la Roma deve adempiere a diversi doveri ma, dai tempi di Anzalone, se la Roma vuole costruire qualcosa gli viene chiesto di aggiustare perfino la stazione Termini e , perché no, il litorale romano tutto. eddai…
@picchia…nun è così. le opere di infrastruttura sono a carico di chi ha la concessione per costruire…forse ti riferisci a Caltagirone che qua a Roma fa come je pare, ma le infrastrutture connesse alla licenza sono a carico del costruttore.
❤️🧡💛SSFR💛🧡❤️
Le opere pubbliche si fanno anche ed anzi, soprattutto così, concordando investimenti coi privati in cambio di concessioni.
Se volessimo farle solo coi soldi pubblici bisognerebbe cominciare a pagare le tasse, tutti. Perché non è che i soldi dell’ erario piovano dal cielo. E statisticamente quasi metà degli abitanti di questo paese evade
Beh, non è proprio così. “In compensazione” significa che il privato “compensa” gli oneri concessori dovuti all’Amministrazione con l’esecuzione delle infrastrutture che l’Amministrazione ritiene necessarie. In sostanza, le infrastrutture sarebbero sempre a carico dell’Amministrazione, ma in questo modo vengono eseguite dal privato, con la (a volte, assai teorica) supervisione dell’Ammministrazione.
In base a quel progetto,a quest’ora la Roma già giocherebbe nello stadio che avevo ribattezzato di Tor Pallotta. Nel progetto originario c’era il Business park e le torri di Libeskind con i quali Pallotta avrebbe : rimodernato e potenziato la metro Roma-Ostia con la costruzione ex novo della stazione di Tor di Valle (che adesso è un misero tugurio infestato d’ ortica ); costruito il ponte di Traiano ,che avrebbe collegato la Roma-Fiumicino alla via del Mare; trasformato la via del Mare e l’Ostiense in un’unica arteria a scorrimento veloce fino al GRA .
Tutto questo è andato in fumo,tutto giace in condizioni di abbandono e degrado e fra poco la famigerata gradinata di La Fuente crollerà per incuria.
Per lo stadio di Pietralata posso soltanto ripetere: buona fortuna!
I veri ABBOCCONI sono quelli che hanno creduto alle favolette del broccolaro e co, come te.
Su tutti, 2 dati, che Marino non menziona:
1. il progetto sfondava di TRE volte il massimo di cubatura permesso dal PRG;
2. lo stadio della Raptor – e non della Roma – rappresentava SOLO il 13-15% del progetto totale. Il restante 85-87% era occupato da uffici e appartamenti di lusso sui quali speculare. E avrebbe pagato la Roma per tutto, mentre i profitti sarebbero andati nelle tasche dei bostoniani. Avremmo pagato anche l’affitto alla Raptor (che significa RAPACE, in inglese, te gapi’? In nomen omen!)
Ma come pensate che da 10 milioni si sia arrivati ad oltre 300 di buffi con le banche, eh?
E le tanto paventate plusvalenze dove sono?
Er broccolaro non ha cacciato una lira di suo e quando lo ha fatto si e’ rifatto sulla Roma.
Non sono lezziese e tanto meno grillino. Ma la Raggi ci ha fatto un favore, altrimenti saremmo falliti. BUUUUUUMMMMMMMMMMM!
Zenone hai ragione
purtroppo la politica portata avanti in questi anni (non e” questione de colori o di ide ,solo d’interessi e promesse elettorali per prendere voti ) e’ questa i risultati si vedono
hai accennato alla via del mare e l’ostiense a ristrutturare ,potenziare la lRoma-Ostia lido e tante altre lavori strutturali sono arrivata a una orrenda conclusione non esiste volonta fi farle unica cosa che vinta lasciare tutto così per prendere botte elettorali
i Viola ,Sensi italiani si sarebbero occupati per lo stadio sono stati fermati poi ci stanno provando gli americani per fare business sia nell’uno che nell’altro caso la risposta e’stato u nulla farcito de promesse elettorali saltate le olimpiadi occasione per riprogettare e sistemare la citta’ (vedi certe uscite dal raccordo i incomprensibili per come realizzate Ciampino raccordo ostis-lido dove si formano code lunghe ne ho citate 2 poi c’è tutto il resto)
Marino dacce na ricevuta! Stessa pasta de Pallotta, speculatore con la Carta di Credito dei cittadini! Stai bene cosi, anzi, emigra a Boston che l’amico tuo cerca un lavapiatti a nero!
Sissì ciai raggioneh, meglio la Raggi e sora Melona.
Con loro si vola, meglio della RedBull.
Ma che mi fai Marino? mi cadi così in basso?
Non si dice, non si dicono queste cose, non si può.
Pallotta era solo un maiale che voleva speculare su ‘a Romaaaaaaaa
Ho odiato Pallotta dal punto di vista sportivo, ma il progetto originario di Tor di Valle era avveniristico, avrebbe riqualificato un intero quartiere e avrebbe dato una dimensione più europea di Roma città. Le torri erano bellissime ed avrebbero generato un grande indotto. L’ennesima occasione buttata nel cesso di avvicinare Roma alle capitali europee. Ormai ci salva solo la storia e l’architettura, perché la gestione contemporanea della Capitale d’Italia è degna di quella di una città del Burkina Faso
“Del fuoco amico ho già raccontato. Se dovessi tornare indietro convocherei la cittadinanza presso lo Stadio Olimpico ed elencherei per nome e cognome tutti i politici che per un motivo o per l’altro creavano ritardi, ostacoli, e lavoravano per non realizzare un’opera così importante in modo trasparente, entusiasmante per i tifosi e utilissima alla economia della Capitale. Insomma, coinvolgerei la cittadinanza in un progetto partecipato al di fuori delle stanze chiuse della politica”.
unica responsabile è la raggi
mi auguro che gualtieri si sbrighi al più presto
“…il presunto rischio idrogeologico divenne il “mantra” attorno al quale il progetto fu avvolto dai media ed è stato inutile ripetere che l’unica autorità preposta, l’Autorità di bacino del Tevere, aveva escluso ogni rischio di tale natura.
-Se potesse tornare indietro nel tempo, sempre relativamente al progetto stadio dell’AS Roma, cosa cambierebbe concretamente nella sua strategia? Ci sono stati momenti anche di “fuoco amico” su questo tema specifico o no? –
“Del fuoco amico ho già raccontato. Se dovessi tornare indietro convocherei la cittadinanza presso l’Olimpico ed elencherei per nome e cognome tutti i politici che per un motivo o per l’altro creavano
ritardi, ostacoli, e lavoravano per non realizzare un’opera così importante in modo trasparente, entusiasmante per i tifosi e utilissima alla economia della Capitale. Insomma, coinvolgerei la cittadinanza in un progetto partecipato al di fuori delle stanze chiuse della politica”.
Zitti e buoni…….
non voto dal 1994.
so tutti uguali . completo disinteresse per politici e politica.
completamente inutile avere ideologie rosse, nere e bianche di 100 anni fa, nel 2023.
Purtroppo questo ragionamento io personalmente non lo approvo… indipendentemente da chi uno vota o meno (non sto facendo un discorso politico, in cui indicare tizio meglio di caio o viceversa), trovo che quando qualcuno delega il proprio parere agli altri, poi non possa lamentarsi di nulla di quello che nel bene o nel male venga fatto. Diversamente, invece, potrà criticare solo chi, esprimendo un proprio parere, ma trovandosi dalla parte minoritaria della barricata, abbia cercato comunque di sostenere un pensiero, (si può essere apartitico, e votare un’idea non un’ideologia), ipotizzando che l’altro esponente avrebbe fatto meglio.
Raga è veramente figo, ci sono stato settimana scorsa.
Ve lo raccomando assolutamente
Zenone hai ragione
purtroppo la politica portata avanti in questi anni (non e” questione de colori o di idee ,solo d’interessi e promesse elettorali per prendere voti ) e’ questa i risultati si vedono
hai accennato alla via del mare e l’ostiense a ristrutturare ,potenziare la lRoma-Ostia lido e tante altre lavori strutturali sono arrivao a una orrenda conclusione non esiste volonta di farle unica cosa che conta lasciare tutto così per prendere solo voti elettorali
i Viola ,Sensi italiani si sarebbero occupati per lo stadio sono stati fermati poi ci stanno provando gli americani per fare business sia nell’uno che nell’altro caso la risposta e’stato un nulla farcito de promesse elettorali saltate le olimpiadi occasione per riprogettare e sistemare la citta’ (vedi certe uscite dal raccordo incomprensibili per come realizzate Ciampino raccordo/ raccordo ostia-lido dove si formano code lunghe ne ho citate 2 poi c’è tutto il resto)
Marino il miglior sindaco che Roma abbia avuto negli ultimi 50 anni…infatti l’hanno fatto fuori .
Io sarei d’accordo pure con @AleSsandRo ma nel progetto di Pietralata, lo stadio sembra dover essere un progetto secondario rispetto all’ intero Technopole che comprende non solo centro università e nuova facoltà di ingegneria, ma tutto un groviglio di tante strutture per ISTAT, varie aziende pubbliche ma anche private, qualche ministero, ed altri palazzi tecnologici ma non ben specificati e per l’AS Roma solo lo stadio. Se su Pietralata fosse lo stadio con un nuovo centro sportivo e fosse coinvolto solo l’università, che debba in questo caso dare un grosso contributo in opere pubbliche per potenziare trasporti, viabilità, parcheggi, aree sociali, ecc., allora si avrebbe senso perché chi ne trae maggior vantaggio sarebbe l’AS Roma ed in chiave secondaria aiutano l’università. Qui però sembra che a discapito dell’AS Roma, i Friedkin debbano risolvere tutte le criticità dei parcheggi, viabilità ed anche un area verde, mentre allora tutte le altre controparti, anche diverse private non devono metterci in sostanza poco o nulla. Qui per me c’è un paradosso non da poco ed allora aveva più senso il progetto stadio con business Park e le 3 torri di Liebeskind in cui il nostro club avrebbe investito pesantemente in opere pubbliche. Forse se dessero la possibilità allora ai Friedkin di acquisire una lottizzazione maggior per costruire qualche altra struttura a favore dell’AS Roma e la levassero ad alcune strutture private che non specificano, allora penso i Friedkin potrebbero pure metterci volentieri qualche contributo in più per le cosiddette opere pubbliche necessarie, altrimenti come scrivo sempre lo possiamo costruire solo a Fiumicino.
Innanzitutto ti ringrazio per avermi fatto scoprire una notizia che non conoscevo, all’inizio pensavo che tu ti stessi riferendo al vecchissimo progetto, oramai naufragato nel nulla, di spostare alcune sedi dei Ministeri in quell’area, ma poi incuriosito ho visto che effettivamente c’è tutto un nuovo progetto di destinazione dell’area di Pietralata, che coinvolge tutto ciò che hai elencato sopra. Il mio discorso delle opere in compensazione era ovviamente generico, dicevo che in genere si fa così, (e per me non è un male), per costruire opere private in zone prive di servizi e collegamenti. Spero che ISTAT, Università e quant’altro siano chiamate anche loro a contribuire alla realizzazione delle infrastrutture necessarie al raggiungimento delle loro rispettive sedi, e spero che la As Roma debba realizzare (in compensazione), solo ed esclusivamente le infrastrutture per raggiungere fisicamente la propra di opera, ovvero lo stadio.
Infatti sarebbe auspicabile una ripartizione dei contributi anche da parte di queste enti e degli altri privati coinvolti perché per quello che ho letto delle dichiarazioni della cosidetta comissione di recente, sembrano volerci fare pesare tutte le opere pubbliche a spese dell’AS Roma, e quindi dei Friedkin, traendo tutti questi signori (molti privati) i benefici senza spendere loro nemmeno un euro. Alla nostra società infatti spetta realizzare solo quello che è relativo allo stadio ma non sembra essere quello che queste persone stanno chiedendo. Questa è la terza tarantella dopo quello dello Stadio Franco Sensi, poi Tor di Valle (e qui tra progetti vari e mazzette sono stati sperperati più di €80M per nulla) ed ora Pietralata, dove qui forse ti vogliono illudere di darti uno spiraglio ma dove ti devi accollare tanti costi a carico tuo (grande presa per i fondelli).
Io non ci credo che sia possibile uno stadio in Roma città dopo tutto quello che è successo anche in passato, almeno che non accetti i ricatti e condizioni capestre che questi soggetti ti vogliono forzare ad accettare. Per me è veramente brutto dirlo perché per me lo stadio della Roma dovrebbe essere dentro la città di Roma ma mi sono rotto le scatole, e se a Fiumicino ti fanno gettare il primo mattone dopo pochi mesi, sarebbe un durissimo smacco per il Comune di Roma e segnale che le cose debbano cambiare perché hai fatto una figuraccia a livello internazionale e dimostrato che non si può investire per una opera importante a Roma.
Marino un bravo Sindaco, il migliore visto a Roma negli ultimi decenni, fatto fuori per qualche ricevuta spesata di troppo che, stando all’attuale andazzo della politica, volendo fare un parallelo con il calcio, sarebbe come squalificare per molte giornate un calciatore reo di aver detto una parolaccia.
Il progetto di Tor di Valle, oltre a creare un nuovo avveniristico stadio al posto del fatiscente ippodromo, avrebbe riqualificato un’area disastrata, creato un nuovo polo d’interesse architettonico dove ora c’è solo degrado, risistemato la viabilità del settore mettendo mano a strade, ponti, trasporti pubblici e stazioni, oltre a realizzare importanti opere di regimentazione idrogeologica, il tutto a spese dei privati.
Il posto di Marino è stato preso da una piccola laziese dalle orecchie a sventola che passerà alla storia come la “Nerone” dei nostri tempi, la quale ha prima voluto stravolgere il progetto, eliminando le tre bellissime torri x sostituirle con degli anonimi palazzotti, al grido di “strop al cemento”, poi, mentre si faceva bella di fronte agli elettori con “lo stadio fatto bene”, in realtà stava sabotando il progetto, da alfiere quale era del “partito del no”, come peraltro candidamente confessato anni dopo.
Quanto sopra coadiuvata dall’opera dell’esperto Berdini, uomo di Caltagirone che non poteva restare fuori da più grande investimento della storia fatto da provati in Roma.
Fatto sta che ad oggi Tor di Valle continua ad essere una zona degradata, la viabilità nella zona è al collasso, i trasporti pubblici indegni di una capitale europea e la Roma gioca ancora in uno stadio non suo concepito per l’atletica, per raggiungere il quale con i mezzi pubblici occorre passare da metro a tram/bus super affollati, con la viabilità regolarmente paralizzata in zona foro italico durante le partite, parcheggi selvaggi ovunque etc..
La stessa che ha sabotato il processo Tor di Valle e la candidatura alle Olimpiadi nel nome della lotta allo spreco, ora vuole l’Expo nella Capitale.
Un expo fatto bene? Ma x favore…
@STINGRAY. già che parli di “appartamenti di lusso” oppure i famosi 15% del progetto totale. sei uno di quelli che NON sa di cosa si parli.
C’erano 350 MILIONI dei PRIVATI oltre a 40 MILIONI di oneri a compensazione delle opere dei privati che riqualificano un INTERO QUADRANTE.
Chi era contro questo investimento era appunto CALTAGIRONE, che vedeva un alterazione immobiliare ai danni di Roma EST (tor vergata, ponte di nona ecc).
La SPECULAZIONE è stata quella di non RIQUALIFICARE un quartiere per fare rimanere elevati i prezzi di affitto delle proprietà sparse su Roma dei vari palazzinari
Pallotta e soci avevano sicuramente un ritorno, ma la speculazione è Tor Pagnotta, fonte Laurentina, tor Vergata, parco Leonardo, Collatina, Bufalotta, dove NON esistono collegamenti.
A Roma funzionano solo i palazzinari le badanti e i pensionati. Città persa.
Se il centro sinistra avesse governato 2000 anni fa…. Nemmeno il Colosseo avevamo oggi… che ci rimarrà fra 2000 anni di tor di valle… forse la ranocchia del Tevere e l’ ospedale Pertini attaccato allo stadio.. bello no!…affari sinistri…
Sarebbe stata una colata di cemento di cui solo l’8% per lo stadio, interessi “privati” di banche, posti di lavoro precari e pagati una miseria e ne stiamo ancora pagando le conseguenze con la Roma piena di debiti e mai proprietaria….ma leggo che ancora qualcuno rimpiange il “progetto”….fate ridere.
Poteva diventare uno dei piu grandi presidenti della storia della roma, ma poi è vissuto troppo allungo diventando il cattivo…
Nessuno mi toglie dalla testa che Marino venne fatto fuori proprio per affossare la vicenda stadio, sarebbe la prima volta in Italia che un politico viene estromesso per delle cene pagate utilizzando i fondi statali, quando i suoi colleghi e predecessori hanno fatto di peggio e ancora girano o addirittura siedono in parlamento.