MATIC: “Non ho esitato a dare la 21 a Dybala, Paulo mi ricorda Mata. Impressionato da Volpato e Ivkovic. Obiettivi? Zero proclami”

29
2147

NOTIZIE AS ROMA – Nemanja Matic ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de Il Messaggero (S. Carina). Il centrocampista della Roma si è soffermato su diversi temi, da José Mourinho – che ha ritrovato per la terza volta in carriera – fino ad arrivare a Paulo Dybala.

Cosa può regalare alla Roma?
È un ragazzo che porterà quella qualità extra che sarà necessaria per ottenere dei risultati in futuro. Ho giocato contro di lui e so quanto può essere pericoloso. È il profilo giusto per noi.

Non ha avuto remore a lasciargli la maglia numero 21?
No, figuriamoci. Me lo aveva già accennato la società. Poi quando è arrivato qui me lo ha chiesto lui e gli ho detto che non c’erano problemi. La maglia numero 8 è quasi un inedito per me: l’ho presa una volta soltanto in nazionale.

Lei ha giocato con tantissimi campioni. Dybala le ricorda qualcuno in particolare?
Paulo è un trequartista vecchia maniera che può giocare anche da seconda punta. Un profilo che nel calcio moderno figura sempre meno. Se devo proprio fare un nome, dico Mata al massimo dello splendore. Per intenderci quello che vinse da protagonista il Mondiale e l’Europeo con la Spagna. Sono quei calciatori che riempiono gli stadi e con un tocco risolvono la partita.

Matic invece cosa può regalare alla Roma?
Con la mia esperienza posso portare stabilità in campo e aiutare i giovani e il gruppo a migliorare.

Quale deve essere l’obiettivo stagionale?
Difficile dirlo oggi dove saremo a maggio. Pensiamo ad una partita alla volta, quindi alla Salernitana, senza proclami. Poi vedremo.

Lo sa che ascoltandola sembra di sentire parlare Mourinho?
Non per nulla sono il centrocampista che dopo Lampard ha giocato più gare con lui (ride). Allora integro la risposta… È evidente che dentro di noi vogliamo vincere qualcosa. Ma è inutile dirlo a luglio, tutto qui.

A proposito di José, ha impiegato più o meno di 5 minuti a convincerla a venire a Roma?
Meno. Quando ho deciso di lasciare lo United, ho ricevuto la sua chiamata. E ho detto subito di sì.

Le ha chiesto, oltre di raggiungerlo, di diventare il playmaker della squadra?
La posizione in cui posso rendere al meglio José la conosce bene. Giocare in una linea a cinque o a quattro non cambia molto. Il ruolo rimane sempre quello di proteggere la difesa e organizzare la costruzione in quella zona di campo.

Cosa ha di speciale, di magico questo allenatore al quale basta alzare il telefono e convincere lei, Dybala, Abraham ma in passato anche gente del calibro di Eto’o e Sneijder?
Ha semplicemente qualcosa in più. Mou ti motiva, ti sprona perché è lui il primo ad avere fame di vittorie. Penso di conoscerlo abbastanza bene e posso assicurare di non averlo mai visto soddisfatto. O meglio, lo può essere dopo un match vinto, dopo un trofeo conquistato ma 5 minuti dopo è lì che già pensa al domani. E questo suo modo di essere ti affascina. Così per ogni calciatore diventa un privilegio essere allenati da lui. Se poi si aggiunge che ovunque va, ottiene risultati, si capisce perché ogni giocatore ambisce a giocare nelle sue squadre.

Lei ha una storia speciale. Da calciatore e da uomo. Le va di raccontare quando nel 2016 aiutò il suo paese natale, Vrelo, pagando tutti i debiti che i cittadini avevano nei confronti di alcuni negozi e supermercati della zona?
Non amo parlare molto di questi aspetti. Le cose si fanno senza reclamizzarle. Siccome ormai è uscito fuori, posso dire che è stato un gesto naturale. Ho cercato e cerco anche oggi di aiutare le persone dell’area nella quale sono nato. Sono cresciuto in una zona povera dove non c’erano campi da calcio, da ragazzini avevamo soltanto un pallone. E adesso cerco di fare in modo che i bambini di Vrelo possano avere un’infanzia migliore di quella che ho avuto io.

Un calciatore con le sue caratteristiche fisiche (194 centimetri) e tecniche, non segna troppo poco?
È vero, potrei e dovrei segnare di più. Dipende però dal fatto che servo per coprire la difesa e per organizzare la manovra da dietro. Mi auguro che con Mourinho possa diventare più prolifico.

In questa prime settimane di Roma, c’è un giocatore che ha catturato la sua attenzione?
Preferisco soffermarmi sui ragazzi. Sì, ce ne sono un paio. Uno è Volpato. Si vede subito che ha qualcosa di diverso nelle gambe. Ha grande potenziale. E poi ce n’è un altro. Sono combattuto se fare il nome perché è un ragazzino di 16 anni e meno se ne parla meglio è. Tanto ormai si sarà capito, mi riferisco a Ivkovic. Ma lasciatelo stare, deve crescere.

Fonte: Il Messaggero

Articolo precedenteLa Roma saluta la New Balance: firma ad un passo con l’Adidas, sarà il nuovo sponsor tecnico
Articolo successivoWijnaldum sempre più vicino alla Roma: c’è il sì del giocatore, Pinto incontra il PSG

29 Commenti

  1. Matic colpo alla Keita. Leadership, gran testa e caratteristiche che si sposano perfettamente con Mourinho.

    Volpato ha un potenziale pazzesco per fisico e tecnica. io punterei su di lui al posto di Perez.

    • Mata chi? Dybala è più forte.
      In Italia è il giocatore più tecnico, quello che ha segnato di più fuori area, il suo piede sinistro è pura magia. Mata può solo allacciare i suoi scarpini. Per il resto contento se Matic è contento.

    • Dybala fenomeno ,ma mi sa che non hai ben in mente che giocatore era Mata mamma mia che giocatore

  2. Super pastaMatic, ce l’avemo solo noi uno così. Ci farà vedere grandi partite, ne sono strasicuro. DAJE NEMAJA DAJEEEEE 💪💛❤️

  3. Vabbè un sig professionista..uno che a capodanno s’allena ..speriamo di goderci insieme a lui e all’adidas tante soddisfazioni..

  4. Obiettivi? Zero proclami” – Questo modo di pensare mi piace sempre di piu’ Giocatore umile ma di una caratura eccezionale Son convinto che darà grandi soddisfazioni Per quanto concerne la Società: Tra il Progetto dello Stadio, Nuovi Sponsor, il Delisting oramai in dirittura d’arrivo e il Mercato piena fiducia ai Friedkin. Due piccole aggiunte: “No Bulli”, la Roma al fianco dei bambini bisognosi – Ogni tanto riportare anche di queste iniziazitive, non penso sia un male. Infine: Ieri si son celebrati ben 95 anni della A.s Roma Calcio. Numerosi tifosi hanno dato vita a svariati festeggiamenti per le vie della Capitale Sempre piu’ fiero dei nostri colori Sempre Forza Magica Roma💛💖

  5. Un’intervista da studiare all’università del calcio. Neanche le virgole ha sbagliato. E capisci con chi va d’accordo lo special.

  6. Comincia a pensare a un altro numero di maglia,se arriva Wijnadum,mi sa che ti tocca cambiare di nuovo! Se fossi in Pinto,non glielo chiederei!

  7. Facile capire perchè piaccia tanto a Mou.
    Grande persona.

    E complimenti anche al coraggio di Dybala che gli è andato a chiedere il numero di maglia
    invece di mandare i Caschi Blu, temerario! 😀

    Mancano solo 2 giocatori e ci siamo.

  8. Volpato e Bove vanno considerati nelle rotazioni della panchina.
    Per il 16enne se impressionerà Mou non mi sorprenderebbe che lo faccia esordire in serie A negli ultimi minuti di qualche partita, sarebbe l’ennesimo messaggio di fiducia ai giovani che vengono alla Roma e una spinta in più al nostro settore giovanile.

  9. Bene Bene
    Quindi per bocca di Matic, abbiamo un altro prospetto a centrocampo dopo Bove e Faticanti.
    Fossi in Pinto prenderei solo prestiti o giocatori alla Matic con contratti corti.
    Il centrocampo futuro lo abbiamo in casa.

    Volpato concordo va messo nelle rotazioni e fatto giocare al posto di Perez ed Elsha.

    Per quanto riguarda Matic, acquistone passato sotto traccia, anche come chioccia per i nostri gioiellini.

  10. Complimenti a Dybala che a avuto il coraggio di chiedere la maglia a st’armadio, bel coraggio, un favore te chiedo se per caso al derby te dovesse capita qualcuno li vicino alle tue parti fagli un bel servizietto come sai fare tu mi raccomando. Forza Roma

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome