Montella: “Roma in crescita, può arrivare quarta. Mou diverso da Capello nella gestione del gruppo. Abraham mi è sempre piaciuto”

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AS ROMA NEWS – Vincenzo Montella, ex attaccante della Roma dello scudetto, ha rilasciato oggi un’intervista alla Gazzetta dello Sport (M. Cecchini). L’Aeroplanino ha parlato di Tammy Abraham ma anche del lavoro fatto da Mourinho in giallorosso. Le sue parole:

Vincenzo, se l’inglese la scavalcasse, vale la frase fatta “i record sono fatti per essere battuti” oppure le dispiace un po’?
Per niente. Vale il concetto che ha detto lei: nessun problema. Ammetto, invece, che ci tengo al primato di gol realizzati in un solo derby (4 nel 2002, ndr).

Lo avrebbe immaginato che Abraham già a marzo sarebbe arrivato a quota 20 reti?
A me è sempre piaciuto, perché sa attaccare bene gli spazi e ha fiuto del gol. Le pare poco?

Pregi e i difetti dell’inglese?
L’aggressione a campo aperto che sa sprigionare, come lo spirito di sacrificio che mette al servizio della squadra. Forse deve crescere nella gestione della palla. In questo senso è ancora istintivo, ma spesso per una punta l’istinto è una dote fondamentale.

Nei suoi anni fare gol era un po’ più impegnativo, vero?
Dicono tutti così. In effetti prima i grandi calciatori si trasferivano da noi, ora invece i “nomi” sono all’estero. Però, mi creda, segnare è sempre difficile.

Vero. Perciò, visto che è l’inglese che sta segnando di più nei maggiori campionati europei, partecipare al Mondiale per Abraham non è una chimera.
Niente affatto. Glielo auguro. Dopo una esperienza del genere, tra l’altro, sono convinto che tornerebbe alla Roma ancora più forte di prima. Manifestazioni del genere fanno crescere.

Il cambio di sistema rispetto a inizio stagione (dal 4-2-3-1 al 3-4-1-2) può averlo agevolato?
Credo di sì. Penso che avere un altro attaccante come Zaniolo che gli sta più vicino e gli apre spazi, lo aiuti.

Sta seguendo la Roma?
Certo. Il calcio italiano lo vedo sempre e, da campano. mi piacerebbe che il campionato lo vincesse il Napoli. Mi sembra che la squadra si stia adattando sempre di più alle idee di Mourinho. Il portoghese peraltro, intelligente com’è, anche lui ha modificato qualcosa nel suo atteggiamento tattico. Mi pare un gruppo in crescita. Sono convinto che potrà lottare sia per il 4° posto che per la vittoria in Conference League.

Mou le ricorda Capello?
Nella comunicazione forse sì, nella gestione del gruppo penso siano diversi.

Più facile rigenerare l’Adana o Balotelli?
Sono due cose che sono andate di pari passo.

Più facile che al Mondiale vada Abraham o Mario?
Spero che ci vadano entrambi. Ne hanno le qualità.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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16 Commenti

  1. 4 gol in un derby … nesta che chiede il cambio per “sensazioni negative” 🤣🤣🤣🤣😎 quanto ci manchi Vincenzino ❤🧡💛👊

  2. Se la matematica bon è un opinione, i gobbi sono a +9 e Vincenzino pensa al quarto posto? Non penso che gli arbitri siano d’ accordo…

  3. Nell’anno dello scudetto Vincenzino fece dei gol più decisivi di quelli di Batistuta,compreso quello a Torino contro la Juve…sono d’accordo con tutto ciò che dice,meno una cosa,cioè non vedo come sia possibile raggiungere il quarto posto,che a questo punto rimane un’impresa ardua pure per l’Atalanta….

  4. Sono contento che Montella abbia espresso amore/simpatia sia per la Roma che per il Napoli. Mi piacerebbe che le due tifoserie iniziassero a riavvicinarsi. C’è un astio che nasce, di fatto, da conflitti personali tra piccoli gruppi, ma che poi influisce anche sulla vita degli altri tifosi. Pensate che non ho mai potuto vedere Napoli-Roma nel settore ospiti, per paura di aggressioni. Inutile pensare alla trasferta opposta. Come me, ci sono tanti altri tifosi (da una parte e dall’altra) che non possono supportare la propria squadra come vorrebbero.
    Molti non sono nemmeno a conoscenza delle motivazioni che hanno portato a tale “antipatia” tra le tifoserie. Se anche fosse successo qualcosa di eclatante in passato, non sarebbe il caso di metterci una pietra sopra?
    Io sono campano, tifo Roma ma se il Napoli dovesse vincere lo scudetto mi farebbe molto piacere.
    Pensate a quanto sarebbe bello se un incontro chiarificatore tra le due tifoserie finisse con una stretta di mano, una pizza e una carbonara.

    • Quando si andava allo stadio insieme sul 121 e si parlava su chi fosse mejo tra Falcao o Maradona. Poi dentro lo stadio i napoletani che venivano sotto la Sud per lo scambio delle sciarpe. Mi spiace moltissimo di come si sia messa la situazione e anch’io spero che possa risolvers, tornando a quell’unione storica di due grandi società contrapposte al potere delle strisciate. Forza Roma!!!

    • Caro amico, a me basterebbe anche tornare ai tempi ante gemellaggio, come negli anni 70, quando il cosiddetto “derby del sole” vedeva un allegro corteo di macchine e pullman lungo l’A1 di tifosi dell’una e l’altra sponda.
      C’era rivalità ma comunque sempre nell’ambito di una certa civiltà. In curva nord e altrove si mescolavano tranquillamente tifosi delle due squadre e al massimo, di tanto in tanto, poteva scapparci qualche “sana” scaxxottata salutata dal coro “scemi, scemi” del resto dello stadio.
      Purtroppo oggi poche migliaia di balordi tengono in ostaggio due città con le loro assurde faide.

  5. Io ero allo stadio l’anno in cui si ruppe il gemellaggio e fu a Roma, per lo meno in apparenza, dovuto da un gruppo anti Manfredonia che al passaggio sotto la curva sud del tifoso napoletano per lo scambio bandiere lo aggredirono. La facciata vista dall’esterno fu questa le vere motivazioni chissà e da li in poi a Napoli è stato un inferno. Ora non dico gemellaggio ma almeno civile convivenza pur tifando per 2 squadre contrapposte penso sia auspicabile per tutti.
    P.S. ahimè vizio italiano del tifo contro più del tifo per

  6. Montella calciatore pazzesco, gol mozzafiato,forse in quel momento il miglior attaccante d’Europa, quattro gol in un derby alla Lazio, gli ha fatti lui, non li rifarà nessun altro eppure non entra mai nel cuore della gente, forse perché non è un bucatino alla amatriciana.
    L’internazionalizzazione della Roma e questo che ha cercato di inculcare Pallotta , la Roma di tutti e non solo di aoo ma che stai a dì del raccordo annullare

    • Mmm… per me che sono sardo purosangue e a Roma ci ho passato solo 3/6 mesi complessivi in varie puntate, in 55 anni ad ora, Montella é uno che ha un posto importante nel mio cuore… calcistico. Mai banale.
      Mi piacerebbe avere letto qualche dettaglio in più sulle differenze, e similitudini, che vede tra Mou e Capello.
      E anche io, potessi scegliere, tra le milanesi e la solita Juve voterei lo scudetto, quest’anno, al Napoli. Affinità caratteriali col centro sud Italia, diciamo.
      Nonostante la controindicazione che, poi, chi lo sente Jesus… o Spalletti, già indecifrabile di suo, cosa diventerebbe…
      Vorrei segnalare l’immensa imbecillità peraltro dei Veronesi (ALCUNI soltanto, of course) che lo hanno fatto, e dei divulgatori che hanno pubblicizzato, lo striscione che saluta il Napoli oggi a Verona con l’indicazione delle coordinate per bombardare i partenopei…
      Che gente orrida.

    • Montella è stato a mio parere il più forte attaccante italiano dagli anni 80 in poi. Nessun numero 9 a lui contemporaneo aveva la sua tecnica, sopperiva la poca fisicità con una qualità sopraffina. È stato a lungo quello con la media gol/presenze più alta. È stato il primo vero botto di mercato dell’era Sensi, quello che aprì il solco. Personalmente lo seguivo dai tempi del Genoa in B e mi innamorai subito di Vincenzino, inutile dire che quando venne alla Roma ero al settimo cielo. Penso sia stato e sarà sempre uno dei calciatori più amati ad aver vestito la nostra maglia.

  7. Quelli che cercano scontri negli stadi sono imbecilli. Montella se fosse nato a Roma sarebbe stato un divo, purtroppo esistono i giornalai e gli abbocconi.

    • Paolo pensa io dai tempi dell’Empoli modestamente già da lì avevo capito che era un campione e lo sarebbe diventato

  8. La gente che fa sto genere di pronostici sulla Roma ha uno di questi due problemi: o non comprende che non fa il bene della squadra, o semplicemente lo fa sapendo che poi i nostri si sentono stoc@ e tornano a giocare con sufficienza come oggi.

    Non voglio mai più sentir parlare di quarto posto, anche se la rube le perdesse tutte da qua alla fine.

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