AS ROMA NEWS – “C’è gente con le tasche piene di premi e commissioni, poi sparisce e a pagare è la proprietà”. La bordata di José Mourinho dopo la disfatta di Bodo, scrive in questi minuti iltempo.it (A. Austini), ancora riecheggia nei corridoi di Trigoria. E non solo. Ma a chi era indirizzato l’attacco dell’allenatore? Ai dirigenti? Ai procuratori che nel periodo di passaggio tra Pallotta e Friedkin hanno preso il sopravvento nella Roma?
Mourinho non ha fatto nomi, non può e difficilmente lo farà, ma i ben informati raccontano che ci sia un’operazione di mercato su tutte tra quelle del passato che lo ha mandato fuori di testa: lo scambio di calciatori col Verona che ha portato Kumbulla in giallorosso, mentre Cetin più i giovani Cancellieri e Diaby hanno fatto il viaggio inverso.
A bilancio, risulta che il difensore albanese sia stato pagato 28 milioni e mezzo di euro più bonus più 1 milione di euro di commissione all’agente, mentre il turco Cetin è stato ceduto per 7,837 milioni – con la plusvalenza per la Roma di 4,386 milioni – e i baby Cancellieri e Diaby sono stati valutati 2 milioni e mezzo a testa fruttando altri 5 milioni di euro complessivi di plusvalenza.
Di soldi “veri” tra le due società sono passati solo 15.663 milioni oltre ai bonus e alla commissione: assomiglia tanto a uno dei tanti scambi presi in esame dalla Covisoc nella relazione inviata la settimana scorsa alla Procura Figc che ha aperto un’inchiesta, a riprova che allargando l’analisi a tutte le operazioni di ogni società italiana l’elenco sarebbe molto più lungo.
Ora, a un anno e mezzo di distanza dalle firme di quei contratti, la Roma sconta le conseguenze di un affare che presentava vantaggi solo iniziali. Come la miriade di quelli realizzati dalla Juventus. Sì, perché adesso cedere Kumbulla diventa praticamente impossibile, col suo valore a bilancio ancora altissimo. Ed ecco che si presenta il problema per Mourinho, che ha bocciato tecnicamente l’albanese ma vede la società con le mani legate: per cederlo e sostituirlo, il club dovrebbe trovare qualcuno disposto a coprire un prezzo che non corrisponde al reale valore di Kumbulla, che lo stesso portoghese non sta certo aumentando. Anzi.
Lo scambio col Verona è stato realizzato nei primissimi giorni di gestione Friedkin, prima dell’arrivo di Tiago Pinto e quando il mercato veniva gestito in prima persona dall’ex Ceo Guido Fienga, appena liquidato dai texani, con l’appoggio dei procuratori che in quel periodo a Trigoria avevano assunto un ruolo simile a quello dei dirigenti. Fienga doveva essere l’uomo guida del club. “Sarà soprattutto la sua voce a parlare per l’As Roma” scrivevano i Friedkin nel comunicato che annunciava l’acquisto della società. Ma il rapporto di piena fiducia si è sfaldato presto ed è durato poco più di un anno.
Di affari su cui discutere ce ne sarebbero tanti altri, basta leggere l’ultimo bilancio appena pubblicato ad esempio per scoprire che la Roma ha versato l’intero milione di euro ottenuto per il prestito di Kluivert al Lipsia al procuratore Mino Raiola. O che ha dovuto pagare un milione e mezzo agli agenti di Schick per venderlo e 1.2 milioni al manager di Defrel sempre per la cessione. Le tasche di molti si riempiono, ma vale per l’intero sistema del calciomercato fuori controllo. Che Mourinho conosce benissimo.
Fonte: iltempo.it
Non ha bocciato proprio nessuno visto che lo ha fatto rigiocare..kumbulla ha solo 20 anni e può solo che migliorare.pennivendoli
Ma non solo, tira in ballo la Roma per nulla, ma tutta la verità non la dice, Kumbulla è stato strappato a Inter e Lazio, il prezzo era alto, basta vedere le prestazioni dell’ albanese, ma non solo, questa è una operazione delle più pulite e chiare, in confronto a quella di Manolas e Diawara, perché non la dice quella? È per infangare la Roma e i Friiedkin, questo è il succo….
Se si torna alla finanza reale piuttosto che a quella creativa delle finte plusvalenza sarà un bene per tutti.
sarà, ma io quando leggo certi nomi….mi basta il nome! Non li leggete, non li commentate, siete voi che aumentate l’ego e la fama!
Forza Roma, sempre!
Concordo stanno dando troppo peso a delle dichiarazioni di Mou che stava facendo retromarcia dalle incaute dichiarazioni post Bodo però salvandosi la faccia e cercando altri “nemici”.
Non si sognava lentamente di mettere in discussione il sistema calcio con le sue plusvalenze ed i suoi affari che permettono al carrozzone di continuare ad esistere ed a pagare gli stipendi ad allenatori come Mou.
Hanno tradotto male le dichiarazioni di Mourinho post Bodo apposta prendendo solo uno spezzone di quell’intervista per mettere anche la Roma nel calderone dello scandalo plusvalenze, e leggendo il nome di chi scrive questo articolo insulso (Austini) già intuisco che non deve essere tenuto in considerazione.
E’ giusto puntualizzare queste cose. Noi per diversi anni durante la gestione di Pallirchio eravamo la seconda società in Italia per le commissioni pagati, abbiamo regalato troppi soldi a determinata gente. Se vogliamo fare il grande salto qualitativo serve un reparto scouting all’avanguardia che lavori sempre in perfetta simbiosi con l’allenatore, con un DS limitato a dover chiudere l’affare nel modo migliore per il club, e non a prendere calciatori di propria scelta che spesso così risulta un sistema dove nel lungo termine, almeno qualcuno ci azzecchi pure perché alcuni procuratori top hanno per forza diversi buoni calciatori, ma anche a prendere dei calciatori sopravalutati a cifre fuori parametro rispetto al loro reale valore. Poi sbolognare tali calciatori sovvrapagati diventa un incubo, come è accaduto a Pinto la scorsa estate, perché ovviamente nessuno è disposto ad offrire un ingaggio o pagare un cartellino che secondo loro non rispecchia l’attuale valutazione reale.
Buonasera Saverio.
Credo siano importanti in un club tutte le figure.
Sicuramente un team di scouts, un DS e auspicabilmente anche un DG con competenze sportive.
Ognuno dovrebbe avere il suo ruolo, ben codificato.
Ma il DS dovrebbe saper scegliere tra profili diversi sulla base dei desiderata del tecnico se rispondono alla tipologia di giocatori che entrano nei parametri societari ma non lascerei all’allenatore il potere di scegliersi i giocatori con il DS relegato al solo ruolo di ratificatore del trasferimento.
Credo che il ds deve rispondere alla allenatore sennò famo la fine de monchi che di fra voleva mezzale e monchi je prende tre Trequartisti o come faceva sabatini che lasciava i buchi in rosa
Purtroppo invece in Italia il DS ha troppo potere e questo ha portato allo sfascio il calcio italiano. La Serie A era il campionato più ambito in passato e non avendo dirigenti capaci in gradi di esportare la Serie A quando era il top campionato in Europa, e tutt’oggi non siamo mai riusciti a vendere l’intero campionato in tanti paesi, mentre la Premier League, la Bundesliga e la Liga, sono molto più seguite all’estero oggi, ma le cose potevano andare diversamente se ci fossero stati dei veri manager a gestire la cosa, e non tanti raccomandati e gente di scarsa competenza che non sono riusciti a combinare nulla in passato, e tutt’oggi è ancora così. Non sono solo stadi vecchi e vetusti, oltre ad una Federcalcio con personaggi che rasenta l’età della pietra, i club stessi sono strutturati male, ed il DS solo da noi ha un peso mostruoso, hanno troppo potere ed alcuni ricattavano addirittura il presidente/patron del club di calcio che li pagava lo stipendio se non era d’accordo nel prendere chi voleva prendere il DS di turno. Invece va completamente ridimensionato l’importanza del DS che di calciatori ci capisce meno di allenatore ed anche di un capo osservatore, le sue competenze dovrebbero essere unicamente nelle negoziazioni ed a livello legale, i calciatori li deve scegliere l’allenatore su cui punti che lavora in simbiosi con un capo osservatore.
Saverio se hai un’allenatore che ci capisce (tipo Benitez) posso essere d’accordo ma la maggior parte degli allenatori di serie A non capisce molto di giocatori e finisce per richiedere elementi che conosce per averli già allenati. Insomma gli allenatori hanno una conoscenza spesso limitata del mercato.
Lasciamo fare agli allenatori il loro mestiere che è quello di allenare. Di allenatori manager bravi ce ne sono pochi.
Detto questo dovrebbero poi operare sul mercato dirigenti capaci.
Chiamiamoli GM, DG, DS, DT, Capi Scout, Capi Osservatori, l’importante è che siano bravi.
E aggiungo, in una struttura societaria di persone capaci ce ne dovrebbero essere più d’una.
Alla Roma manca gente esperta e competente da troppo tempo.
Spero che i Friedkins capiscano che questo è il vero limite attuale della società AsRoma.
Per questo ci sono i capi osservatori che sanno identificare i giocatori adatti agli allenatori. Questo ruolo non è di competenza di un DS ma di un esperto capo osservatore che è capace di trovare i calciatori adatti. I capi osservatori in alcuni club esteri sono gli uomini di fiducia anche per diversi presidenti che a parte trovare calciatori che soddisfano i criteri degli allenatori, se loro confermano ai presidenti che il calciatore in questione è buono e adatto per l’attuale rosa, i presidenti non hanno dubbi. Come detto l’allenatore ha bisogno di lavorare in simbiosi con un capo osservatore bravo. I DS in alcuni club non esistono, ed il primo italiano che era andato in Premier League ad operare come si fa qui, ha solo combinato macelli ed indebitamenti in quel club che rischiava di andare in bancarotta.
I DS in generale non sono abili osservatori, e qui da noi ignorano le indicazioni di diversi capi osservatori. I capi osservatori dovrebbero avere più peso in Italia ma da noi il loro parere e peso rasenta quasi lo zero per moltissimi club. Sai quanti calciatori tra i migliori che sono stati indicati in anticipo da moltissimi osservatori ufficiali, non sono arrivati infine mai qui quando i prezzi erano bassi ma hanno fatto le fortune di molti club esteri, perché i vari DS non li hanno mai considerati semplicemente perché non erano rappresentati dal procuratore/amico di turno del DS stesso. Da noi non esiste una figura che abbia i patentini da allenatore, sia un comprovato osservatore esperto ed esperto in contratti legali e negoziazioni. Al limite fai una riforma per indire un “patentino da DS” dove devi superare molti esami tra cui quello di ottenere uno di grado da allenatore UEFA, un corso sulle metodologie di scouting e di databasing dei calciatori, uno di diritto sportivo e contrattazione legale e dei contratti. Allora se i DS fossero così specializzati possono pure avere maggiori responsabilità. Altrimenti come detto il DS dovrebbe unicamente limitarsi a gestire le trattative e chiudere alle condizioni più consone al club che rappresenta punto.
Eppoi ti posso assicurare che ci sono molti più allenatori italiani che sarebbero anche capaci di fare scouting, ma mentre in Inghilterra ad esempio, gli allenatori/manager sono abituati ad essere interpellati sui calciatori che vogliono acquistare e di fare una lista, qui da noi le cose non funzionano così e molti allenatori abituati unicamente a doversi adattare ed inventarsi qualcosa a livello tattico con la rosa a disposizione, quindi semplicemente non presentano scouting list o di calciatori che secondo loro possono costare poco anche perché ben consci che il DS turno non ne prenderebbe nemmeno uno. Questo andrebbe bene se giocassimo a campionati chiusi e non nelle Coppe Europee dove a volte becchiamo le scoppole perché ci sono avversari tecnicamente più scarsi sulla carta, ma con rose costruite in modo appropriato anche con risorse limitate, ma costruite con una logica e senza eccessive defezioni.
Saverio non metto in dubbio che molti DS lavorino (male) come sostieni tu ma non facciamo di tutta l’erba un fascio e non affibbiamo ai DS responsabilità che non hanno.
Se la serie A oggi è meno attraente della Bundesliga ciò deriva da vari fattori tra i quali l’incapacità della Lega, da stadi obsoleti, da manager incompetenti, etc etc
Anch’io spesso critico quei DS che si affidano a grandi procuratori (tipo Mendes) per costruire le rose e non agli scouts del club.
Ma laddove c’è un’organizzazione virtuosa e competente le cose funzionano, eccome se funzionano (vedi Atalanta).
Ma si tratta di dirigenti che non sanno fare il loro lavoro.
In tutti i club europei ci sono dirigenti preposti a dirigere il mercato e non sono i capo osservatori.
Fino ad 1 anno fa credo che solo noi e il Liverpool non avevano un DS tra tutti i top club europei.
Hai citato l’Atalanta che ho citato Sartori diversi post fa come essere l’unico DS capace in Italia e l’unico che vorrei alla Roma perché non legato al sistema e che fa scouting, esperto osservatore e uomo di un certo carisma, ma come lui non c’è nessun’altro in Italia ed è il migliore appunto. Tutti gli altri si affidano unicamente a procuratori amici a cui delegano il mercato perlopiù e come detto va regolamentato il ruolo perché spesso i DS hanno delega di firma, quindi l’affare non lo puoi chiudere senza la firma del DS, nonostante ci sia l’okay della proprietà, dell’allenatore e capo osservatore.
Il DS ha semplicemente meno importanza all’estero di quanti pensi, esiste ma i suoi compiti sono limitati e ci sono moltissime società dove il presidente o il consiglio direttivo, se il calciatore non ha il “nulla osta” del capo osservatore che lo valuta idoneo, il calciatore non viene firmato, e spesso in diverse trattative di club stranieri, il DS non c’è presente sul tavolo ma c’è il presidente affiancato dal Capo Osservatore per il parere tecnico.
Infatti i Friedkin stanno facendo bene, non serve un DS a tutti gli effetti, si può operare senza o con il ruolo ridimensionato, perché se non puoi avere uno come Sartori ora all’Atalanta, meglio non averne uno che pensa soltanto a fare continui intrallazi suoi e porti nuovi Nzombi, Schicken, Iturbanti, Pastorogna, ecc., a cifre, ingaggi e commissioni gonfiate.
Un’altra cosa ad esempio pochi club italiani hanno un proprio sistema di databasing di calciatori internazionali, cosa che molti DS italiani non vogliono (ovviamente), che al giorno d’oggi è una delle risorse più importanti in ambito scouting, ed oggi per essere un database decente, deve contenere dati per almeno oltre 10.000 calciatori. Soltanto i proprietari stranieri, volevano questo e da questi sistemi di raccolta dati va fatta una prima scrematura per identificare in tempi rapidi, potenziali profili di interesse, progredendo poi allo scouting effettivo tramite vari strumenti digitali vari oggi disposizione come WyScout per la seconda fase, eppoi una valutazione tecnica dal vivo.
Bisogna dare credito a Pallirchio su una sola cosa, il figlio avrebbe voluto fare questo ma i vari Sabatini e Baldini, li ridevano dietro e lo hanno boicottato in toto, mentre al giorno d’oggi, tutti i club di un certo calibro hanno un sistema di databasing di calciatori internazionale. Il caso Haaland insegna perché alla fin fine qui a fare la figura dei beoti che nessuno conosceva lo status contrattuale di Haaland, cosa invece molto ben chiaro ai top club tedeschi con il Borussia Dortmund che l’ha spuntata, con i club nostrani ignari delle clausole contrattuali, ed un sistema di databasing avanzato tiene conto di tali dettagli oltre a vari modi di effettuare meta-search rapide che oggi ti identificano potenziali 5, 10, 20 anche 50 profili di calciatori più compatibili alle richeste di un allenatore in un batter d’occhio, potendo quindi limitare già il raggio d’azione di ricerca e poter procedere con uno scouting umano approfondito.
Questo per farti capire vegemite, come un capo osservatore debba essere nei suoi interessi pure, dalla parte dell’interesse delle società calcistiche visto che all’estero, il capo osservatore tende a lavorare al fianco dell’allenatore e anche come consulente tecnico per l’approvazione dell’ingaggio di un calciatore. Se semplicemente un capo osservatore giudica positivamente un calciatore che poi risulta essere fallimentare, questo rischio il licenziamento. Da noi difficilmente un DS paga mai per i propri errori e fa troppo come pare a loro (e molti addirittura come detto, vanno ricattare persino chi li paga lo stipendio per farti capire), mentre all’estero questi errori vengono meno tollerati, quindi diversi capi osservatori evitano di avere rapporti con figure come i DS, figure più facilmente corruttibili dal sistema.
Kumbulla in una difesa a 3 ha il potenziale per diventare un top, vedi con la nazionale dove ha neutralizzato lewandowski.
Mourinho deve provare a recuperarlo perché a giugno devi pagarlo 22 mln
@mattia…. Non è la difesa a 3 ma come gioca l’Albania, tutti corti e dietro la linea del pallone, così è più facile per un calciatore bravo nella marcatura a uomo ma che pecca in velocità…
Le squadre di Mourinho giocano tutte corte e dietro la linea del pallone spesso e volentieri, quindi Kumbulla è addirittura quello davvero più adatto per lui sennò pure lui farebbe la stessa fine dei vari Diawara, Borja, Villar e Reynolds, i problemi sono altri.
Parlare con il senno del poi è sempre molto facile, quando è stato preso Kumbulla era considerato uno dei giovani migliori difensori del campionato italiano da, erano tutti entusiasti di Kumbulla.
Poi qui si guasta sempre tutto e va bè.
La soluzione qual è, fate un grande settore giovanile di livello mondiale una cantera tipo quella del Barcellona, poi non ci sarà più bisogno di prendere i Kumbulla i pezzi di ricambio te li ritrovi in casa
Kumbulla è un’ottimo marcatore a uomo ma ha evidenti limiti tecnici e di velocità.
La Roma nell’estate 2020 poteva prendere Romero a 16 ml, invece Fienga viró sull’albanese. All’epoca l’argentino era chiaramente più forte di Kumbulla quindi si può dire che la nostra scelta fu un’errore.
Scusami Romero però non sembrava due anni fa il calciatore che poi è diventato con Gasperini, Kambulla aveva fatto un campionato strepitoso con il Verona era seguito da Milan Juve e Lazio, il fatto è che molti qui si perdono completamente chissà perché
La Juve aveva pagato Romero 1 anno prima 30 ml. Poi complice la crisi l’ha svenduto.
l’Atalanta ne ha approfittato.
Per me tra lui e Kumbulla c’era una differenza significativa: io non avrei avuto alcun dubbio su chi prendere tra i due.
Il dente avvelenato di Austini si percepisce chiaramente anche in questo articolo. Trasuda malanimo contro la società (“assomiglia tanto a uno dei tanti scambi presi in esame dalla Covisoc”, scrive Austini in modo molto discutibile) e contro l’allenatore (” un prezzo che non corrisponde al reale valore di Kumbulla, che lo stesso portoghese non sta certo aumentando. Anzi.”). Ricorderei ad Austini che è Kumbulla a non aiutare sé stesso e la Roma ad aumentare il suo valore di mercato con prestazione mediocri messe in campo fino a oggi, senza contare quella disastrosa di Bodo.
Esatto. È incredibile che questo soggetto dopo aver difeso a spada tratta pallotta ed addirittura monchi, cosa che peraltro ancora prova a fare, si accanisca conto la ROMA tanto da volerla coinvolgere nello scandalo plusvalenze, quando l’acquisto di kumbulla è assolutamente un’altra cosa. Senza parole.
Il fatto che Mourinho ne sia a conoscenza non significa che questo scempio sia meno veroe soprattutto meno grave. Con la storia delle plusvalenze Milan Inter e Juve sono indebitate come una finanziaria di un paese centroamericano. Il sistema alle lunghe scoppia. Come successe con Fiorentina e Napoli oltre al Perugua ed al Palermo. Quest’anno è stata la volta del Chievo.
Ben venga una ridimensionata al giro di soldi del calcio, anche quando perfettamente legale, cominciando naturalmente da procuratori e intermediari di varia natura.
Un regolata se la dovrebbero poi dare anche calciatori e allenatori.
Ma temo che senza input forti dall’esterno poco cambierà, fino a qualche salutare scossone traumatico. Preceduto magari da scossette di avvertimento come la crisi Juve, ben confezionata dal presidente Agnelli (fin quando lo sopporterà la famiglia?) con la geniale operazione Ronaldo.
Ma sti 28,5 milioni da dove vengono fuori ? Questo il comunicato ufficiale della as Roma :
“L’AS Roma rende noto di aver sottoscritto con l’Hellas Verona gli accordi per l’acquisto a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2022, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Marash Kumbulla, e per la cessione, a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2022, dei calciatori Yıldırım Mert Çetin, Matteo Cancellieri e Aboudramane Diaby.
Il saldo netto complessivo di tali operazioni di prestito è negativo per l’AS Roma per 2 milioni di euro. Inoltre, tutti gli accordi sottoscritti prevedono l’obbligo di acquisizione a titolo definitivo dei rispettivi calciatori, condizionati al verificarsi di determinate situazioni sportive.
L’impatto negativo per l’AS Roma, laddove si verificheranno tutte le condizioni previste, è pari a 13,5 milioni di euro. ”
??????
Austini, il tempo (Caltagirone che non farà soldi con lo stadio)
Mi riservo di dire sotto, in un mio commento, cosa penso del pezzo che ha fatto Austinchio, per denigrare la Roma… Qui scrivo soltanto che pur se in modo molto confusionario (tanto per cambiare!) la cifrà indicata potrebbe essere veritiera, in quanto Austinchio ha sommato le cifre che appaiono su transfmarket e che se verificate, sono quelle che effettivamente verranno scritte (in tempistiche diverse) a bilancio dalla ASRoma, per considerare il valore totale di acquisto di Kumbulla. Nel comunicato ufficiale della ASRoma, invece, si inseriscono solo le differenze (negative per la Roma), tra le spese della nostra società e le spese del Verona. Transfmarket scrive che la Roma ha pagato 3ML di euro per il prestito di Kumbulla fino al giungo 2022, che NEL GIUGNO 2022, la Roma per riscattare Kumbulla PAGHERA’ 22ML di euro e che se si realizzeranno determinate condizioni ci sarà un bonus in favore del Verona di massimo 3,5ML di euro. Ecco da dove arriva la somma di 28,5ML scritta da Austinchio… ma torno a ripetere come è ovvio che sia, le somme verranno iscritte a bilancio quando si verificheranno realmente (al massimo adesso può essere stata accantonata la cifra necessaria al pagamento), ma ad oggi la Roma ha speso per Kumbulla solo 3ML (al netto delle cessioni 2ML) e 1ML di commissione. Il resto sarà pagato quando stabilito negli accordi.
AleSsandRo, se scattano tutti i bonus… di sicuro ci sarà un bonus chapions, e anche uno presenze
Per impatto negativo intende SOLDI CASH IN USCITA
13,5 cash + Cetin 7,8 + Cancellieri 2,5 + Diaby 2,5.
A questi aggiungere il COSTO PRESTITO 2 MLN.
Ossia 15,5 CASH + calciatori.
In caso di raggiungimento CHAMPIONSHIP 1 mln bonus.
Le commissioni esulano dalla valutazione.
Allucinante… Cosa c’entra la storia di Kumbulla con quello che ha detto Mou !!! Nel articolo si prova a mischiare una serie di eventi per creare qualcosa che esiste solo nella testa di Austini.
Personaggio veramente deplorevole Austini, che tristezza, cosa si e’ disposti a fare pur di guadagnare qualche click…. Che Rate
E pensare, che, e lo ricordo molto bene, fu un pebliscito. “CON KUMBULLA DIFESA DECISAMENTE PIÙ FORTE”, e chi diceva che era una pippa Strapagata? Semplice era laziale.
Questo articolo ha un UNICO SCOPO.
Dimostrare che anche la Roma ha fatto plusvalenze .
Kumbulla è un 2000 che vantava 25 presenze col Verona di Juric e Nazionale albanese.
Non ha mantenuto le premesse ?
Forse..Magari aspettare una maturazione ?
È un 2000.
Con un altro allenatore PIU IMPIEGATO ?
Probabile.
Cetin a 7,83 mln ?
Cancellieri ( sta crescendo bene) a 2,5 mln ?
Diaby a 2,5 mln ?
AUSTINI questo vuole evidenziare .
Per mettere ANCHE la Roma nel calderone delle PLUSVALENZE.
PS
Non dimentichiamo USCITA in euro 15,63 mlnGli scandali sono ALTRE VALUTAZIONI.
Dimenticati forse i calciatori Inter dati in Belgio ?
Le valutazioni dei portoghesi su Keita ?
“Austini, te sei zappato da solo sui piedi, se vedemo in conferenza stampa”
Cit Mou
Dente avvelenato o no, che Kumbulla è un acquisto diciamo per essere teneri con un giovane che ha tutto il tempo di dimostrare il contrario, certamente non indovinatissimo, è palese. Ancora più scandaloso è stato il riscatto di Smalling che probabilmente essendo amico degli Ufo riesce a sottrarsi alle critiche ahahhahahhah Forza ROMA
Austinchio, scrive il pezzone solo per denigrare la Roma, accostandola alle tantissime operazioni di mercato (la stragrande maggioranza fittizie) fatte dalla juve per poter scrivere a bilancio plusvalenze. Questa operazione di mercato tra Roma e Verona, come anche quella tra Roma e Napoli (manolas/Diawara), mi spiace Austinchio non è paranabile perchè qui qualcuno ha tirato fuori una consistente somma di denaro (15ML la Roma per Kumbulla e altrettanti il Napoli per Manolas). Nelle succitate tante operazioni fittizie di mercato della juve si specificava come uno degli elementi base fosse il pareggio tra le somme pagate dalla juve e quelle girate dalla squadra amichetta, o al massimo una cifra non del tutto dissimile, tipo qualche milioncino!!! Insomma Austinchio ha pensato bene di fare il pezzone del secolo, come sempre, agganciando il leggittimo sfogo di Mou sui costi delle commissioni, alla possibile ed ennesima “marachella” juventina… per la serie visto che lo fanno tutti, non si punisce nessuno!!!
austini perchè non fai un articolo sulle plusvalenze di sturaro e mandragora ?
sempre a gettare fango sulla Roma
sto sbiadito…
coll’attenuante che è un giocatore della roma bisogna ammette che sto kumbulla è na gran pippa.costato poco o costato tanto boh
Massimo rispetto per Mou ma il suo amico Mendes credo abbia fatto un impero con le commissioni.
Se è vero che si riferisse a Kumbulla, credo che la frecciata sia indirizzata al vecchio management che accettava di elargire commissioni talvolta fin troppo generose.FR
Austini 5%…
Austini -5%
Un giornalista palesemente a corto di notizie fresche da quando alcuni anni orsono la nicotina smise di propagarsi nallaria di Trigoria. Articolo come al solito ormai pieno di nulla…
L’unica operazioni ridicolmente gonfiata è quella Luca Pellegrini-Spinazzola, dove la juve ce l’ha praticamente regalato, perché tolti gli infortuni ricorrenti (purtroppo) oggi Spinazzola è il migliore al mondo nel suo ruolo.
Sì col Verona è stato uno scambio d demenziale
Mourinho ha perso una grande occasione
poteva farsi eleggere sindaco 🙂