ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Non ha perso tempo, José Mourinho, scrive l’edizione odierna de La Repubblica (F. Ferrazza). Appena terminati i cinque giorni di quarantena, trascorsi chiuso dentro Trigoria, il tecnico si è trasferito in un albergo del centro. Nel cuore di Roma, dietro il Mausoleo d’Augusto, il portoghese ha trovato il suo buen ritiro di privacy e relax. Il lussuoso hotel a cinque stelle in via Monte d’Oro, è diventata la location temporanea di Mou, in attesa di definire l’abitazione — sempre in centro — in cui trasferirsi in maniera definitiva insieme alla moglie.
Ma non è tempo di fare i turisti, come precisato dal portoghese in conferenza: la preparazione precampionato è partita senza sconti per nessuno, con subito una doppia seduta di lavoro (ieri e oggi). Dopo tre sessioni di allenamento, si comincia un po’ ad intravedere come sta prendendo prende forma la prima Roma dello Special One.
Evidente la prima vera novità portata da Mou: il maxischermo fatto installare da José sul campo principale, con il mister che ogni tanto ferma i giocatori durante gli esercizi tecnici per fargli rivedere i frame degli errori commessi in alcune gare della scorsa stagione, oppure durante le partitelle, oppure per spiegare qualche esercizio che i ragazzi dovranno poi svolgere sul campo.
Mourinho tiene molto alla privacy, e i suoi allenamenti, soprattutto quando poi comincerà la stagione ufficiale, saranno blindatissimi, isolati anche dagli occhi indiscreti dei ragazzi delle giovanili. Per questo intorno al campo principale sono alzati dei pannelli giganti, con sopra una frase motivazionale — come altre sono state messe in palestra e nei corridoi — voluta da Mou e Tiago Pinto. «Per la maglia, per la gente, per la Roma». Un modo per dare un’idea di gruppo, di unione e forza, con il tecnico portoghese che porta i palloni, spiega singolarmente avvicinandosi ad ogni giocatore, controlla e segue tutto in maniera maniacale.
Fonte: La Repubblica
Finalmente!👏👏👏
A me sembra che Mourinho sia partito con il piede giusto, ma ovviamente sarà solo il campo a dare una risposta definitiva. Per quanto mi riguarda mi accontenterei che dalla stagione 2021/2022 la Roma perdesse l’abitudine (chiamiamola così) di giocare solo 45/60 minuti a partita, come purtroppo accade – non sempre, ma con una certa frequenza – da diversi anni a questa parte, quindi con calciatori e allenatori diversi. Spero tanto che Mourinho riesca a cambiare questa mentalità che ci ha fatto perdere non poche partite, magari dopo un buon primo tempo. Gli incontri durano 90 minuti più recupero, non un minuto di meno.
La sicurezza prima di tutto, lontano da occhi indiscreti. ❤️💛 DAJEEEE MOU! ❤️💛
Una sistemazione di fortuna… mica come me, che quando scoprii ROMA da giovane fricchettone hippy all’alba dei primi anni ’80, potevo contare su un sacco a pelo modello mummia e 3/4 cuccioli meticci….bei tempi! 😉
magari ci siamo conosciuti.
FINALMENTE …Il primo grande cambiamento, doppie sedute e allenamenti blindatissimi… che figata la muraglia col maxi schermo…
stesse cose dicevano di defonseca
Mou sarà il nostro condottiero. Chi non lo segue è un disertore. C’è solo l’ASRoma.
Per la maglia, per la gente, per la Roma
L’idea è buona perché bisogna inculcare a questi calciatori, che anche se sono super professionisti stra pagati, si deve giocare per la maglia e bisogna sentirsi romanisti.
Io in questi anni ho visto, molti giocatori giocare in modo disinteressato e quando giochi disinteressato, sei un moscione e in campo rendi poco