Nations League: l’Italia travolge Israele (4-1), solo panchina per Pisilli. Bene Konè nella vittoria della Francia, Dovbyk a segno su rigore

22
496

ULTIME NOTIZIE AS ROMA – L’Italia di Luciano Spalletti torna a vincere in Nations League dopo il pareggio contro il Belgio della scorsa settimana: al Bluenergy Stadium di Udine battuto Israele col punteggio di 4 a 1.

Sblocca il match Retegui su rigore, nella ripresa gol di Di Lorenzo (doppietta) e Frattesi. Per gli ospiti rete del momentaneo 2 a 1 di Fani. Solo panchina per il giovane giallorosso Pisilli.

Vince anche la Francia che passa per 2 a 1 sul campo del Belgio: decisiva una doppietta di Kolo Muani, mentre per i diavoli rossi rete di Openda. Titolare e in campo per tutto il match Manu Konè, autore di una buona prova.

L’Italia resta in testa al girone con 10 punti, segue la Francia con 9, terzo il Belgio a soli 4 punti, chiude il raggruppamento Israele a quota zero.

Ok anche Dovbyk, titolare e in campo per tutto il match nell’1 a 1 tra Ucraina e Repubblica Ceca: il centravanti giallorosso ha anche realizzato il gol del pareggio su calcio di rigore.

Giallorossi.net – T. De Cortis

Articolo precedenteCalciomercato Roma, dall’Argentina: il Boca Juniors vuole Dybala e Paredes
Articolo successivoRiecco Dybala: la Roma si aggrappa alla sua stella nel momento chiave della stagione

22 Commenti

  1. il rigore dato per il nostro vantaggio mi ha fatto pensare immediatamente alla porcata di Monza.
    quello di stasera è stato un bacio in bocca a confronto

    • Io ho notato anche che i commentatori sono passati dall’iniziale (e ovvio) “rigore ineccepibile/netto” ecc. a “un pestino, un rigore che si può dare o non dare”.
      Forse nell’intervallo pubblicitario qualcuno li ha strigliati a dovere dopo che, come ci accade da sempre, abbiamo fatto giurisprudenza.

  2. Dovbyk su rigore 💛❤️.
    L Israele nel secondo tempo è crollato, di Lorenzo ha addirittura fatto doppietta. Comunque si vede tanto gioco, sovrapposizioni, cross e qualità dei singoli. Andiamo al mondiale, dai Italia 🇮🇹

    • Lucianone si conferma un’eccellenza. Riuscire a trasmettere le sue idee e il suo gioco ad una nazionale che si ritrova ogni 2 mesi mediamente, è da fuoriclasse, senza se e senza ma.

      Come chiunque d’altronde, non è perfetto, sbaglia anche lui e va “gestito”, ma chi riesce a farlo ha tra le mani un numero uno assoluto.

      Avessimo una società forte, presente, importante, farei l’impossibile per riaverlo qua.

    • @Tifoso, ho specificato che “Come chiunque d’altronde, non è perfetto, sbaglia anche lui…” ma se l’errore sta in una dichiarazione pubblica a sostegno di un suo giocatore che ha fatto una c@##ata o sta giocando male, ma ben venga, ce ne faremo una ragione.

      Cmq, per tirare fuori Pellegrini da questo discorso, significa che il tuo è amore vero proprio……

  3. non ho visto 1 minuto della partita.

    partita da non far giocare.

    famiglie allo stadio, cecchini sul tetto, una città blindata per 3 gg.

    vergogna.

    ❤️🧡💛

    • Praticamente secondo te neanche l’ucraina doveva giocare? Neanche la metà dei paesi africani dovrebbero giocare? Senza parlare di situazioni drammatiche che si vivono in Brasile, Messico o Colombia… ma ora nei tg si parla di Israele…. Poverina noi quanta ignoranza…. Fatevi una cultura alternativa o quantomeno supplementare a quella dei media, perché è troppo limitata per esprimere giudizi.
      Lo sport è sport e non ha nulla a che vedere con il resto… il problema è che il calcio ormai per tanti non è più uno sport, ma politica, economia, razzismo e violenza. Per fortuna c’è ancora chi lo vive con il giusto spirito e i giusti valori.

    • mubudu

      visto che parli di “ignoranza” (la tua) allora spiegami l’esclusione della Russia da tutte le competizioni FIFA e UEFA, club e nazionali dal 2022 ad oggi.

      ❤️🧡💛

    • mubudu

      e soprattutto visto che parli di “valori” (quali?) come lo vedi portare un figlio allo stadio coi cecchini sul tetto.

      valori di cosa?

      dov’è lo sport?

      ❤️🧡💛

    • Idem.

      Amareggiato che non si abbia avuto il coraggio (insieme alle altre nazioni europee una volta in prima linea in queste battaglie, come la Francia) di lanciare un messaggio forte.

  4. Questa Italia inizia ad assumere sembianze interessanti.
    Gli innesti in pianta stabile di Tonali, Ricci, Cambiaso e Calafiori (ma che giocatore sta diventando, ahinoi, un calciatore totale in ogni zona del campo) e di qualche altro ragazzo che si sta affacciando adesso alla ribalta (a proposito, ottimo esordio del terzo Maldini della dinastia) hanno restituito nerbo a una nazionale che sembrava arrivata ai suoi minimi storici.
    A questi va aggiunta la crescita di un elemento come Retegui che solo qualche mese fa sembrava assolutamente inadeguato per certi livelli e sarebbe interessante oggi andare a spulciare qualche commento nei giorni in cui il suo nome era stato accostato anche alla Roma e mi ci metto dentro io per primo.
    Probabilmente manca ancora qualcosa nel reparto avanzato in termini di scelte e alternative, ma centrocampo e difesa sembrano all’altezza dei principali competitor.
    Mettiamoci anche i giusti meriti di Spalletti, arrivato probabilmente troppo tardi per dare una sterzata in tempi utili per gli europei, un tecnico che col tempo necessario a disposizione difficilmente tradisce, simpatico o meno ma indubbiamente allenatore top che sa come si lavora sul campo e non fissato su dogmi e moduli.
    E’ una bella Italia adesso, in grado di guardare con fiducia e ottimismo a un mondiale che da troppo tempo non ci vede protagonisti.

  5. Come tutte le squadre di Spalletti, anche questa fa i risultati solo e soltanto in base al ciclo di preparazione. Ciò secondo me significa che nei tornei a fine campionato avrà sempre problemi. La squadra che è arrivata all’europeo di giugno era bollita e Spalletti non ha potuto farci nulla. Per giocare un mondiale decente gli devono far finire il campionato un mese prima.

    • Sono pienamente d’accordo, succedeva anche con la Roma, nei periodi “bui” perdeva con chiunque (la sconfitta col Palermo fu l’apice, persa con 3 gol di vantaggio). Solo col Napoli avuto un calo ma non un tracollo (forse figlio anche della situazione in cui le riserve e il vantaggio ha provocato solo una flessione e non un tracollo, anche se in effetti in CL la batosta col Milan l’ha presa quando invece avrebbe DOVUTO passare).

    • Col Napoli gli è andata bene che c’è stata l’interruzione invernale del mondiale. Li ha fatti correre prima e ha fatto il richiamo di preparazione dopo. Tra l’altro rispetto ad altre squadre aveva pochi nazionali e pochissimi sono arrivati alle fasi finali. Allineamento planetario perfetto ma difficilmente ripetibile, infatti se ne è andato a fine stagione.

  6. A proposito di Koné, pensando a chi diceva “non sta nel giro della nazionale, se fosse forte ci starebbe”.
    Ecco, una volta arrivato da noi ha iniziato ad essere convocato ed ora è anche titolare

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome