Negato l’ingresso a uno striscione per Roberto Rulli: la Sud si svuota

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NOTIZIE AS ROMA – Una partita senza Curva Sud. Il settore più caldo dell’Olimpico giallorosso ha scelto il silenzio, scrive oggi Il Tempo.

I vari gruppi, iniziativa successivamente replicata da Curva Nord e Distinti Sud, hanno deciso di non lanciare cori rimuovendo le “pezze” di rappresentanza, con molti tifosi che hanno deciso in seguito di lasciare gli spalti a gara in corso come segno di protesta.

Tutto nasce da uno striscione dedicato a Roberto Rulli – lo storico fondatore del gruppo organizzato – da parte dei Fedayn non fatto entrare all’interno dell’Olimpico.

La Curva Sud si è poi riunita al di fuori dell’impianto, proprio per dare supporto ai Fedayn e al loro fondatore storico, ricordato dallo striscione: “19/05/23 A Roberto abbiamo vissuto nel tuo mito onorandoti ogni minuto, seppur non ci è riuscito tu vegliaci e vedrai che un giorno, nel tuo nome, avremo ancora combattuto!“. Dubbi sulla decisione di non far entrare lo striscione tra minacce velate e il possibile riferimento ad un pregiudicato.

Fonte: Il Tempo

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33 Commenti

  1. I morti vanno rispettati e onorati…..Tutti! Vergogna! Oltre che un Campionato sudamericano è anche un paese delle stesse origini! E c’è pure chi si riempe la bocca di Democrazia…..valori…uguaglianza! Roberto Rulli il tuo Mito vive con Noi! Avanti Curva Sud!

    • la curva sud poteva benissimo onorarlo entrando e facendosi sentire con un coro dedicato. come é successo con i fedayn tra l’altro… cosí non puoi neanche dire “avanti curva sud” perché la curva sud non c’era lì davanti e a testa alta. ma si 3 ritirata dalla lotta.

    • A mio personalissimo parere ieri si è vissuta l’ennesima vergogna ai danni del tifo della ROMA. Sicuramente fra gli striscioni più belli che abbia mai letto. Un gruppo ferito nell’orgoglio che omaggia il proprio fondatore è una minaccia? Verso chi? Certamente è una questione di ultrà, se ancora questa parola ha un senso, e questo non la rende però una cosa di scarsa importanza. Quando il tifo ultrà omaggia i propri miti senza offendere o aggredire altri non va bene? Cosa state cercando di ottenere? Serve un pretesto per sciogliere i gruppi? Domande in un paese senza risposte da troppo tempo.

  2. Infamità pura.
    In una stagione in cui il comportamento dei tifosi è stato esemplare, si tratta di una vera e propria provocazione e di un modo di generare tensioni.
    Senza nessuna ragione al mondo.
    Infami.

    • fra tutte le contraddizioni di tutto quello che gira intorno al tifo organizzato……..ma lo striscione in curva nord_ Diabolik_…..inneggia al fumetto????Ipocriti….e deferenti.

  3. vabene tutto, ma questi non sono più tifosi della Roma per me. La Roma bisogna sempre sostenerla sopratutto in questo momento di difficoltà, la scelta di non entrare la reputo una dimostrazione che queste persone non vengono solo per tifare una squadra ma anche per mantenere non so quale status. Ho 20 anni quindi non conosco e non sono minimamente interessato al mondo degli ultras ma per rimane quello che ho detto

    • massiroma se c’é solo l’AS ROMA gli ultras entravano e tifavamo. invece, evidentemente propio per gli ultras non c’é solo l’AS ROMA. sono d’accordo con Peppe il tifoso deve fa il tifoso. vuoi esprimere solidarietà? bene, entri e fai un coro dedicato. come é successo con i fedayn. ma la squadra deve essere sempre sostenuta. come dici tu massiroma

    • Bravo Peppe! Ora qualche picchiatore da stadio di dira’ di starti zitto perché non sai!
      A prescindere dal merito, su cui non entro, danneggiare la tua squadra per fare un dispetto alla polizia non mi sembra esattamente geniale.
      La protesta va fatta al Viminale non allo stadio.
      Chi ha abbandonato la curva ha contribuito ai 2 punti persi.

    • Chi avrebbe dovuto leggerle tali parole? Il pensionato nella curva opposta? Tutta Roma? Qualche altra tifoseria tipo i napoletani o i serbi?

      Sciroccati autoreferenziali, tifosi di sé stessi. Poi se c’è un morto di mezzo diventa che hanno sempre ragione loro, strumentalizzandolo di continuo per garantirsi quella visibilità e quell’apparenza che per loro sono ossigeno.

    • Mi rivolgo direttamente a Peppe, 20 anni.
      Ieri, all’entrata allo stadio, una graziosa poliziotta in borghese mi ha invitato a srotolare la bandiera per il controllo di rito.
      “Dobbiamo verificare cosa c’è scritto”, questa la motivazione.
      Al che ho risposto: “Cosa vuole che ci sia scritto, Lazziommerda…”
      Risposta: “Se c’è scritto Lazziommerda per noi non è un problema, l’importante è che non ci siano scritte altre cose.”.
      Ti garantisco che ho riportato esattamente le parole che ci siamo scambiati ieri.

      Poi scopro che uno striscione in memoria di uno di noi, perché Roberto Rulli è uno di noi, non viene fatto passare… Eppure non c’erano scritte offese né istigava alla violenza… Non capisco il senso di questo divieto e la spiegazione fornita (“è riferito a un pregiudicato”) oltre che ridicola è assolutamente provocatoria. (Basti pensare che parliamo di una persona che non c’è più e che lo striscione dedicato a Roberto Rulli è stato esposto in Curva per anni, tutte le domeniche, col permesso della stessa questura di Roma).

      Naturale, quindi, che i Fedayn si siano incaxxati e che i Gruppi abbiano manifestato solidarietà.
      Perché devi pensare, caro Peppe, che di questi soprusi proveranno a fartene ogni santo giorno per il resto della tua vita e che se mostrerai accondiscendenza sarai fottuto.
      Un po’ di sana ribellione, in questo Paese, non guasterebbe…

      E invece, anche su questo blog, chi si erge quotidianamente a paladino della libertà universale di opinione, fatalmente disconosce lo stesso diritto agli Ultras della Roma e si cala le braghe di fronte a un palese atto di prepotenza.
      Prendilo come un consiglio da chi ha un po’ di esperienza. In bocca al lupo, ragazzo.

    • Kawa non sempre condivido il tuo pensiero ma questo post è da 10. Ineccepibile. E lo dico da non ultrà, ma, avendo passato i 50 anni e tifando Roma da sempre, so cosa rappresentano questi ragazzi e quello che ha significato per loro (e per tutti noi) Roberto Rulli. Rispetto per Roberto e per i tifosi della Roma.

    • Kawa, che il provvedimento delle autorità sia senza senso è lapalissiano, ma non inventare argomenti di sana pianta: non ho letto nessuno qui disconoscere agli ultrà la loro libertà. Per l’ennesima volta hanno messo se stessi davanti la Roma? Va bene, basta poi non fare gli ipocriti sull’attaccamento alla maglia o sul “nulla per apparire, tutto per essere”. Poi non mi fai apparire? E io me ne vado.
      Che poi, detto tra noi, andarsene che forma di ribellione sarebbe? Chi sta sempre a casa allora deve essere un eversivo…

  4. Mah..a mio parere dovrebbero preoccuparsi ed occuparsi dei pregiudicati ancora in vita e che riempiono la tribuna d onore a sbafo, di fronte ai quali se scappellano con riverenza ed inchini. Forza Roma.

  5. comportamento scorretto delle autorità, tuttavia non è questo il modo di fare valere i propri diritti, non sono d’accordo con quanto visto ieri. questo è autolesionismo!

    • Sono d’accordo, i vecchi saggi dicevano “Tifare è un dovere di tutti, Riuscirci un onore di pochi. ASR”

  6. Strano concetto della democrazia secondo molti, obbligare 5000 persone a restare dentro lo stadio per forza.
    Neanche le proteste pacifiche vanno bene.

    • Nessun obbligo. Se vuoi andare vai.
      Però permetti di dissentire a chi non è d’accordo.
      Ritengo che la Roma venga prima di un gruppo, di uno striscione, delle barriere.
      Dante sarebbe rimasto, il Cucs sarebbe rimasto e avrebbe cantato il proprio dissenso.
      I tempi cambiano lo so, ma preferivo il vecchio modo di tifare.

    • Nessuno sta dicendo che coloro che se ne sono andati abbiamo commesso un reato o qualcosa del genere: erano liberissimi di farlo, e ci mancherebbe altro. Chi contesta questa azione (tra cui me) ne mette semplicemente in dubbio l’utilità, ed evidenzia il fatto che in questo modo, a nostro avviso, è stato fatto un danno alla squadra in un momento critico, oltre al fatto che coloro che sono usciti hanno, sempre a nostro avviso, manifestato un’autoreferenzialità che mal si sposa col detto “Solo la Roma” di cui fanno un vanto. Perché in questo caso hanno messo i propri (legittimi, indubbiamente) problemi prima della squadra. Tutto lecito, ma non vuol dire che tutti debbano essere d’accordo con questa scelta o non criticarla.

    • Era finito nel cestino. Occhio ai termini che usate, perchè il sistema “riconosce” le parolacce e sposta automaticamente i commenti nello spam. Abbiamo comunque provveduto a ripristinarlo e a pubblicarlo. Buon proseguimento.

  7. Non smetterò mai di maledire chi ha pensato di risolvere la violenza — perché lo striscione, od il coro, offensivo è violenza — negli stadi attraverso una censura; per di più a beneficio esclusivo delle telecamere. Eh sì, perché quando le forze dell’ordine usano arbitrariamente il loro potere senza che il cittadino — sì, anche gli ultras sono cittadini — possa nè protestare, nè denunciare; quella è censura.

  8. Dell”argomento non ne so nulla. Mi chiedo solo una cosa: cosa hanno a che fare tutto questo discorso ed i Feddayn con lo sport e l’agonismo, con il calcio e con l’AS Roma? Cosa rappresentano questi slogan “onore a tizio ed a Caio” dove ci si aspetta di sentire parlare di sano football?

  9. Quanti eroi da tastiera qui dentro.Chi non capisce il valore di quello striscione allo stadio se c è andato è solo per un biglietto regalato.onore a Roberto e ai Fedayn

  10. non sono di Roma, ma non lasciare entrare uno striscione in memoria di in capo ultras e’ una vergogna, bene hanno fatto a uscire dalla curva e a coloro che fanno i finti perbenisti e accusano i tifosi di aver abbandonato la squadra dico che siete ancora più vergognosi di coloro che in modo fascista non permettono la libera opinione .forza Roma. e onore a Roberto ed ai fedayn. forza maggica Roma !!!

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