NOTIZIE AS ROMA – Ancora quattro gare per finire questo anno di transizione tra la gestione fallimentare di Pallotta e quella ipotetica che dovrebbe arrivare, scrive “Il Messaggero” (P. Liguori) nella rubrica Curva Sud.
Quattro partite e dopo ci sarà l’Europa fino alla fine di agosto. Oggi, la Spal ma con la Roma nulla è scontato. Per esempio, non sono chiare le intenzioni di mercato, anche se molti si sforzano di rassicurare che i pezzi pregiati non saranno messi sul mercato.
Il caso Zaniolo non è affatto chiuso, anche perché il fastidio del club (e di qualche elemento“ammaestrato” nello spogliatoio) era cominciato prima delle parole di Fonseca, addirittura a Brescia, dopo uno splendido gol. Ai tifosi più attenti è sembrato di rivivere un vecchio incubo, già visto con Totti, De Rossi, Florenzi. Quando il predestinato all’esclusione spariglia in campo, con un gesto significativo, c’è chi, invece di esultare, schiuma di rabbia.
Sotto questo aspetto, Fonseca è più somigliante all’ultimo Spalletti, che non a Di Francesco e Ranieri. Il pronostico di Totti, quando la Roma cercava un nuovo allenatore (poi chi entra dentro la società vedrà cosa trova) era fin troppo chiaro. L’A.S.Roma si è sbarazzata con determinazione di tutti quei giocatori che, per storia giallorossa, avrebbero potuto ostacolare una situazione di liquidazione di fatto.
Questa sequenza di fatti terribili, compresa la vicenda Dzeko, che restò per miracolo e per volere della moglie, ma oggi potrebbe tornare sul mercato, è stata rimossa dalla memoria dei tifosi, eppure ha una sua logica coerente con il gruppo dirigente, legato a Pallotta, cioè Baldini e Baldissoni.
L’agonia della Roma continua con i debiti che possono anche aggravarsi. E la macchina della comunicazione tenta di spostare l’attenzione da fatti gravi già avvenuti, o in corso. Certo, è importantissimo vincere a Ferrara, ma altrettanto non perdere il filo della storia giallorossa.
Fonte: Il Messaggero (P. Liguori)
onorate ar meglio ste ultime partite contro la spal ce servono i 3 punti
Questo, come al solito, è il peggiore di tutti, perché sfoga la propria frustrazione attaccandoci a prescindere.
Finché ci saranno tifosi disposti a ingurgitare queste disgustose pietanze, anziché darle in faccia ai cuochi, chi di dovere si sentirà sempre autorizzato ad agire in questo modo. Poi per carità, non è l’ambiente la causa di tutte le nostre disgrazie dal 1927 ad oggi, ma dire che fare calcio a Roma, è come farlo da altre parti, significa semplicemente prendere in giro la gente. Anche perché, non è il solo Marco Poli a pensarlo, ma anche un uomo di mondo e vincente come Fabio Capello, che fino a prova contraria, ha allenato in lidi in cui le pressioni erano molto forti.
Aggiungo anche una cosa: magari Fonseca fosse più simile a Spalletti che agli altri sopracitati. Fino a prova contraria, solo le persone con la spina dorsale hanno vinto qualcosa a Roma, nonché quelli che non avevano alcuna similitudine con questo ambiente. Di contro, gli yes man e quelli che assecondavano le (s)manie dei tifosi, alla lunga hanno pagato dazio.
Su una cosa hai perfettamente ragione: siamo disposti ad ingurgitare disgustose pietanze…da circa un decennio.
Per me queste, sono molto, ma molto più disgustose dei risultati sul campo, altroché. A parte che non ci vuole molto, servirebbe minimo una retrocessione in Serie B.
Mi pregio, dopo aver visto nelle prime righe che trattavasi di articolo di Paolo Liguori, di non averlo letto, con viva e vibrante soddisfazione.
Beato te…
Foglio illustrativo del Liguorin® Compresse.
Principio attivo: Aridangaromputacojotina.
Forma farmaceutica: compresse rivestite con film già visto, a rilascio prolungato.
Categoria terapeutica: emetico.
Posologia: assumere una compressa al dì, quando si è fatta indigestione di commenti negativi ad oltranza. Non superare la dose consigliata.
Controindicazioni: immunodepressi, depressi e basta. Fegato ingrossato. Eccesso di bile.
Titolare dell’AIC: Caltagirone Farmaceutica S.r.l., molto “l”.