“ON AIR!” – AUSTINI: “I conti della Roma sono un disastro, qualcosa deve cambiare o si finisce male”, PETRUCCI: “Tutto il calcio dovrà ridimensionare i propri costi non solo i giallorossi”, CENTO: “Stadio? Via libera non prima del 2021”, MAGNI: “Temo che difficilmente si arriverà a dama”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!

Alessandro Austini (Tele Radio Stereo): “Tagliare lo stipendio di Dzeko? Ho fatto delle verifiche e mi hanno risposto che non lo hanno nemmeno pensato… Possiamo fare dei ragionamenti generali e pensare che da qualche parte dovranno mettere le mani… Il contratto di Dzeko è stato appena rifatto, nemmeno un anno fa…Che la Roma debba ripensare ai suoi costi, partendo da Dzeko, ci può stare. Ma come può fare? La Roma non può pensare di perdere 100 milioni l’anno, è un disastro, questo dicono i numeri, c’è qualcosa che non funziona e qualcosa deve cambiare. O aumenti i ricavi o abbassi i costi. Dovrai vendere calciatori, dovrai abbassare gli stipendi… Il tutto nell’emergenza Coronavirus diventa tutto più difficile…Qualcosa deve cambiare altrimenti si finisce male…La Roma senza Champions uno come Dzeko non se lo può permettere…”

Stefano Petrucci (Tele Radio Stereo): “Tutti i club d’Europa dovranno rivedere i propri costi, tutti dovranno a fare dei tagli. Ma ora non sappiamo se ci tornerà a giocare, ma qui c’è già chi ha stabilito che o Dzeko si taglia lo stipendio o lo mandano via…Il calcio mondiale dovrà ridimensionarsi, e non la Roma…Questa cosa mi irrita profondamente. Se la Roma avrà un problema con l’ingaggio di Dzeko, tutti i club lo avranno con i propri calciatori che guadagnano di più…”

Massimiliano Magni (Rete Sport): “Tutti i club sono d’accordo nel ricominciare, ma in sicurezza. Come per dire che la responsabilità se la deve assumere il Governo…ne vedremo delle belle… Friedkin? E’ ovvio che ci sia un momento di stallo… Ci sono due passaggi adesso: la semestrale del 30 aprile e il bilancio al 30 giugno. Dati questi due numeri, se Friedkin avrà ancora le intenzioni, ci si siederà a un tavolo per capire quale sarà il valore della Roma in quel momento, ma non solo, perchè qui si parla di acquistare la Neep, che la holding che controlla la Roma e un’altra serie di aziende, come quella che dovrebbe costruire lo stadio di Tor di Valle. Va da sé che se l’impianto di Tor di Valle finisce su un binario morto, tutto il cucuzzaro varrà molto di meno…La sensazione che ho io è che difficilmente si arriverà a dama…”

Paolo Cento (Rete Sport): “Friedkin? E’ evidente che il ciclone Coronavirus ferma investimenti e fa rivedere piani finanziari, e questo purtroppo anche la Roma. Ci sta che la trattativa si sia fermata…bisognerà capire se nei prossimi mesi si riaprirà un tavolo di confronto che non potrà avere gli stessi numeri di prima…Stadio? Io penso che si arriverà a dama ma non prima delle prossime elezioni comunali, il che vuol dire nel 2021…”

Jacopo Savelli (Roma Radio): “Temo che come al solito arriveremo a una formula all’italiana, col ministro che fa questo passo indietro e qualche impiccio… Intanto sarebbe importante rimettere piede nei centri sportivi. Diamo modo alle società di calcio di prepararsi a ripartire, se poi non sarà possibile ne prenderemo atto…”

Daniele Lo Monaco (Tele Radio Stereo): “I tuoi ricavi quest’anno li hai fatti, ecco perchè non è vero che sarebbe un disastro se questo campionato non dovesse ripartire. Il vero disastro sarebbe non ripartire con la prossima stagione. E io temo molto che questo accanimento per tenere in vita questo campionato possa rovinare il prossimo, ed è quello il disastro da evitare. Oggi meglio leccarsi le ferite e contare i danni per pensare di ripartire accanto al paese…”

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio): “Conte è della Roma, Spadafora è della Roma, Rezza è della Roma, Malagò è della Roma…pure Tommasi è della Roma…insomma, beata la Roma…ma quando glielo fanno vincere lo scudetto alla Lazio! (ride, ndr)…”

Franco Melli (Radio Radio): “Diaconale non lo conosceva nessuno fuori da qui, prima faceva sempre zero a zero…mo è diventato virulento…sta facendo di tutto per farsi detestare…non sono i romanisti che non vogliono far vincere lo scudetto alla Lazio, nessuno vuole che lo vinca…”

Furio Focolari (Radio Radio): “Quando certi personaggi parlano, anche se sono autorevoli, vedo il loro essere romanisti…Quando Conte va all’inaugurazione della sede dell’Eur della Roma, è evidente che esce il suo essere tifoso romanista…lo stesso succede con Malagò…Tutte queste persone non hanno niente a che vedere su quello che succederà, perchè non sono loro che decidono…non è il governo che decide…Sul fatto che abbiano piacere che il campionato non finisca, ci sto…ma non sono loro che decidono!… Diaconale? Con quelle parole non fa del bene alla Lazio… Il campionato riprenderà, ma non si sa quando, io penso verso i primi di giugno…La Lazio prima era favorita, ora non lo è più…”

Roberto Renga (Radio Radio): “Se questi personaggi fossero davvero così influenti, la Roma non sarebbe quinta e fuori dalla Champions… Quando ripartirà il campionato? Io dico metà giugno…”

Redazione Giallorossi.net

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28 Commenti

  1. I laziali di ferro come Ilari Ilari, sono veramente dei malati di Lazio paranoici, l’ha fatta come battuta, però intanto una stupidaggine del genere l’ha detta e l’ha messa comunque in circolo
    Per fortuna stavolta Renga gli ha risposto bene, perché di fronte a tanta idiozia, poi qualcuno che ti fa capire quanto sei stupido lo trovi sempre

  2. Non ho letto tutti i commenti perché ritengo la maggior parte di questi soggetti alquanto VIRULENTI e DISGUSTOSI

  3. Tra tutti a spiccare è il commento di Petrucci che dice la cosa più ovvia del mondo : tutto il calcio dovrà ridimensionarsi, non solo la Roma…
    E questo fa capire su che livello sono questi personaggi che parlano alle radio…
    Riguardo Di Giovanbattista,Focolari,Renga ….secondo loro le autorevoli figure che hanno citato prenderanno decisioni in base alla loro fede calcistica ???
    Ma come si fa a ragionare così terra terra ???

  4. Ilario Di Giovambattista:
    Conte è della Roma, Spadafora è della Roma, Rezza è della Roma, Malagò è della Roma…pure Tommasi è della Roma…insomma, beata la Roma…ma quando glielo fanno vincere lo scudetto alla Lazio! (ride, ndr)…”
    Questo và a pari passo con Diaconale – Entrambi da “Cto”…
    Capisco che si parli di “Roma” di conseguenza “Costi e Tagli” riguradano tale ambiente Tuttavia: “Questa è la classifica dei 20 calciatori più pagati al Mondo per l’anno 2019:”
    a) Lionel MESSI (Barcellona) – 130 milioni di euro.
    b) Cristiano RONALDO (Juventus) – 113 milioni.
    c) NEYMAR (PSG) – 91.50 milioni.
    d) Antoine GRIEZMANN (Atletico Madrid) – 44 milioni.
    e) Gareth BALE (Real Madrid) – 40,20 milioni…
    Mi fermo qui… Elenco che può visionare chiunque ne abbia voglia.
    Piccola curiosità – Di loro che diciamo, tutto và bene?!

    • C’è un piccolo particolare: il Barcellona ha fatturato 990 milioni lo scorso anno e chiuso con un piccolo attivo. Credo che il loro problema di ridimensionamento sia leggermente diverso da quello di chi riesce a perderne un centinaio facendo un fatturato poco superiore ai 200 milioni…

  5. Continuano con questa storia di fermare il campionato di quest’anno per salvare il prossimo.
    Io vorrei che ci fosse uno, MA DICO UNO, che spiegasse come ripartono i tornei l’anno prossimo
    se non si stabilisce una classifica condivisa per quest’anno.
    E non solo condivisa dalle leghe, cosa che già adesso sembra più complicata della pace in Palestina
    (tra B e C non riescono a mettersi d’accordo neanche sul numero delle promozioni,
    figurarsi su quali squadre….), ma condivisa anche dalla UEFA, che per ovvi motivi non vuole
    saperne di paesi che ripartono e paesi no. Perchè vorrebbe dire mandare a monte anche le Coppe.
    E a quel punto?

    Ribadisco, a me di questo campionato non importa più nulla, vivo a Milano e davvero
    al calcio non ci penso neanche più, ma è inutile dire “pensiamo alla prossima stagione”.
    Se non si finisce questa, la prossima non parte neanche. Sarà tutto bloccato da ricorsi e appelli.

  6. @Dario se pur concordo con quanto dici – (Mi sembrava di aver letto che il Barca… Stesse andando verso la Bancarotta) Il mio voleva essere riferito a tutt’altro tipo di discorso e probabilmente (forse) son stato frainteso Intendiamoci bene non era mia intenzione aprire un dibattito su Costi e Gestioni relativi, bensi’ a quali “cifre” (gonfiate o meno) girino oramai attorno al Mondo del Calcio. Discorso che ovviamente non è uguale per tutti Di sicuro nonostante si vadi verso una “crisi economica senza precedenti” al contrario di molte famiglie, costoro non moriranno di fame Eppure si và sempre e comunque a parare in una certa direzione Invidia, malignità inesattezze da parte mia può darsi Tuttavia ammetto che un minino di perplessità sovviene, sopratutto là dove ti leggo che tutti noi (nessuno escluso) saremo costretti ad enormi sacrifici mentre ci sono “soggetti” che non ne vogliono sapere di perdere la “loro fettina” d’introiti. Non mi sembrava giusto Tutto qui. Cominciassero coloro che ruotano attorno al mondo del calcio guadagnando a piene mani a dare il buon esempio…
    Non sò se mi spiego 🙂

    • Che il calcio (e il tennis, gli sport professionistici USA e altro) si debba ridimensionare è indubbio. Temo purtroppo che appena la buriana sarà scemata, questi riprenderanno come niente fosse. Non è questione d’inividia, nella vita reale i guadagni sono commisurati agli introiti, qui sono tutti in perdita, ma nessuno rinuncia a nulla.

  7. “La Roma non può pensare di perdere 100 milioni l’anno, è un disastro, questo dicono i numeri, c’è qualcosa che non funziona e qualcosa deve cambiare. O aumenti i ricavi o abbassi i costi.”

    Abbiamo provato entrambe le cose e abbiamo fallito in entrambe.

    Nel 2011 il mantra era “Via i contrattoni pesanti alla Borriello, tutta colpa di rosella !”

    Allora abbiamo abbassato il monte ingaggi prendendo pippe dal sudamerica e allenatori da due soldi.

    Risultato ?

    3 anni fuori dalla Champions, con conseguenti mancati ricavi ecc

    Allora facciamo il contrario : basta pippe giovani, dentro i Maicon per portarci in Champions.

    Risultato ?

    Andiamo in Champions ma Maicon costa 5 Piris di stipendio e la Champions non compensa la differenza.

    Conclusione : siamo nella melma comunque, qualsiasi cosa facciamo.

    Soluzione ?

    Pensate a vincere la Coppa Italia che costa poco e la metti in bacheca, incompetenti !!!

    • Non hai ancora capito che per il tifoso Romanista ormai la coppa itaglia è considerata un portaombrelli di bassa qualità? No ce frega nulla della coppa itagliaaaaaaaaa OSCUDETTO O TROFEO Europeo se no ce se prova! Non abbasso le mie ambizioni per puntare tutto sulla coppa itaglia!!!

    • La Coppa Italia costa poco, ma non significa che sia accessibile. In altri tempi era un trofeo che la Roma riusciva a vincere non a spasso, ma almeno a vincere. Da diversi anni ormai è, purtroppo, diventata feudo politico del panzone pregiudicato, il quale ha un doppio motivo per non farcela vincere: vale a dire, la possibilità (anche solo eventuale, dato il precedente juventino) di poter mettere una stella d’argento è da scongiurare ad ogni costo. C’è un panzone pregiudicato, a presidiare la bacheca della Roma. Lo ha pure dichiarato da qualche parte: finchè ci sono io la Roma non vince niente. Se lo ha detto davvero, ha avuto ragione, purtroppo.

  8. Comunque avere perdite annuali tendenziali pari a circa il 50% del fatturato è un record importante a livello dei maggiori campionati europei. F. R.!

  9. L’Austini pensiero si fa di giorno in giorno sempre più materia per la psicanalisi. Ieri si scagliava lancia in resta contro coloro i quali hanno ridotto il calcio italiano nello stato pietoso in cui versa (oh, condivisibile). La soluzione? Proprietà straniere ovunque. Oggi si duole per la pessima condizione delle casse della Roma (oh, condivisibile). Non si possono perdere 100 mln l’anno, il grido di dolore di Austin.
    E chi li perde 100 mln l’anno? La proprietà a stelle e strisce della Roma. E quella del Milan, straniera anch’essa.
    Morale: forse non è questione etnica, ma semplicemente, economica, di competenza e lungimiranza. Hai i soldi? Fai come Juve, e adesso Inter. Non hai tantissimi soldi? Fai come Atalanta e Napoli.
    Se stai come stai, è perché né hai messo i soldi che potessero far passare in secondo piano la competenza, né hai portato la competenza che potesse compensare la minore disponibilità di liquidi.
    Ce la farà Austini ad arrivarci?

  10. Austini scusa ma alcuni mesi fa dicevi che era più importante baldissoni che naingolan e ora cosa é successo????
    Che ve tocca di’ pe’ campa’!!!! Speriamo che ci sia il cambio societario e che insieme alla monnezza della proprietà si possa buttare anche la monnezza dell informazione lecchina!!!
    Austini 0,5%

    • Er poro Austini manco quello riesce a fa’ bene. Ce prova, ma poi se impiccia. Quarant’anni fa, quando i giornalisti, pure quelli sportivi, se potevano di’ tali, avrebbe incollato i manifesti sui cartelloni pubblicitari. O avrebbe fatto er giro de pista all’Olimpico dentro la boccia der Mistrà Pallini.

  11. Miseriaccia che m’hai ricordato hahaha er bottiglione de Mistrà hhahahahhah, cattivik, che tempi eh? cia me so commosso ahhahha la ciriola incartata ahahhah e quanno la scartavi era tutto n’appiccicume ahhahah e poi se capitavi vicino ai feddayn tuttp er tempo fe fe feddayn ahahhaha

    • Eh eh, in curva tu che vieni dar proletariato, io che so’ un signore in Tevere Numerata. L’ultima partita che vidi in curva, per un bel pezzo, fu il disgraziato derby di Paparelli. Papà se prese paura, e allora, a prezzo di sacrifici non indifferenti, andammo in tribuna fino a tutta la stagione 1986. Però, le partite de coppa, quelle sì, sempre in Sud. Roma – Colonia “Non passa lo straniero”, Roma – Goteborg, Roma – Dundee e, ahimé, quell’altra che fatico a ricordare. Lì papà nun veniva, me ritrovavo coi soliti amici, e me ricordo un sacco de fumo…giallo e rosso, ma anche no! Mannaggia Lumachino mio, quanto tempo…

    • Pure io,partite in coppa in Sud….aggiungerei Roma Benfica 1-2,col Benfica di Eriksson che sembrava giocare in 15…
      Al ritorno a Lisbona gli facemmo una capoccia così, ma non ci qualificammo…Falcao superspaziale…annate lontane e irripetibili..e colonne di Thc tipo fungo atomico…

  12. Austini, senza vergogna,il cameriere nano non sa più quale padrone servire? Dove sono quelli che: “Pallotta ci ha portato ai vertici del calcio Italiano(?) E ha risanato i conti,la Roma è una società solida…”?

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