PAGANO: “Mi manda Totti. La mentalità di Ronaldo è il mio modello. Mourinho mi spinge a essere me stesso”

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NOTIZIE AS ROMA – Riccardo Pagano, centrocampista offensivo classe 2004, di Tivoli, gioca nella Primavera di Federico Guidi, con cui lo scorso anno ha segnato 15 reti. Ma ora è pronto per il grande salto con Mourinho, che in questo precampionato lo ha già utilizzato con costanza. Oggi il giovane trequartista, scoperto da Totti e finito nella sua scuderia come Volpato, ha parlato a Il Messaggero. Queste le sue parole:

Che sensazioni ha?
” È un’emozione bellissima stare qui, cerco di rubare qualche segreto ai miei compagni. Rubo con gli occhi. sta andando bene”.

Sembra di avere una buona personalità.
“Cerco di essere libero, senza la paura di sbagliare. Così riesco a dare il meglio. Mou lo ascolto, ci lascia liberi di giocare”.

Cosa cambia rispetto alla Primavera?
“Il ritmo. Devo ancora prenderlo, sono alle prime uscite”.

Suggerimenti da Totti?
“Mi sta sempre vicino, ci sentiamo, mi invita a fare le cose che so fare senza paura”.

Il suo modello di calciatore, Totti a parte?
“Dentro la Roma ci sono molti da cui posso imparare. Ma come ho detto in altre occasioni, mi piace la mentalità che ha Cristiano Ronaldo, è un riferimento sotto questo aspetto. E posso imparare molto”.

Assist o gol?
“Segnare è bellissimo. Provo a fare il meglio, in qualsiasi forma, l’importante è che le giocate servano alla squadra”.

Cosa le dice Mourinho durante gli allenamenti?
“Niente di particolare, si rivolge a me come agli altri. Poi mi invita a essere me stesso”.

Si aspettava la chiamata della prima squadra?
“No, ma lo speravo. Poi è arrivata e sono molto contento”.

Le piacerebbe andare a fare esperienza altrove o magari fare il percorso di Bove?
“Vorrei continuare a stare qui. Penso sia il modo migliore per crescere”.

Fonte: Il Messaggero

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11 Commenti

    • Comunque, ha fatto vedere quslcosa di concreto 3 uscite e 2 gol, è andato pure vicino al gol contro il Braga, comunque è presto per i giudizi, non è appariscente ma è concreto quando serve…💛🧡❤️🏆🐺🐺🐺

  1. Mi piace l’entusiasmo e l’ingenuità nelle sue dichiarazioni. Speriamo che se ha il talento di cui si dice, riusciamo ad aspettarlo.

  2. Hai visto mai… Però… Se questo gioca… Gioca bene, segna e fa segnare… Che lo si facesse giocare titolare… Pure al posto di un Pellegrini! Chi è forte ed ha fame, che gli si lasciasse campo! Al contrario… Chi non ce la fa perché è limitato, che si accomodasse in panchina… Pellegrini, e mi dispiace prendere sempre lui come esempio… Di Top Player c’ha solo il contratto!

    • Ogni volta quando si deve parlare di centrocampisti subito esce fuori l’ossessione ridicola di qualche cesarone o formellese infiltrato di volere distruggere Pellegrini fino a far diventare questo un dogma (tra l’altro creato da alcuni radiolari da quattro soldi tipo Corsi)…

      La frase esposta nello striscione che avevano esposto all’Olimpico in occasione di Roma-Udinese (ed ero presente anche allo stadio): “Nel bene e nel male, il capitano rimane tale” dovrebbero restare impresse in ognuno di noi anche in voi criticoni professoroni di sta gran ceppa.

      Sul lato tattico in questa stagione era stato molto sottotono rispetto alle precedenti (in particolare nella stagione 2021/22 che lo vede tra i migliori della Roma della stagione e addirittura selezionato nella lista UEFA della stagione 2021/22) ma fermarsi sul lato tattico è solo deleterio, anche perché questo è l’anno della consacrazione come “Capitano della Roma” e nella scorsa stagione ha sentito moltissimo affetto da una gran parte dei tifosi presente allo stadio e lo testimonia lo stesso striscione mostrato in Roma-Udinese citato prima.

      Il paragone con Totti, De Rossi e Giannini è vano perché ogni capitano ha una sua storia, ha il suo rapporto sociale coi tifosi e soprattutto vive il suo ruolo, così importante, in maniera diversa.

      Ormai sappiamo bene chi è realmente Pellegrini: è un leader silenzioso ma non troppo, quando è il momento di alzare la voce si alza, quando è il momento di consolare consola e così via. È un giocatore che non fa parole, ma fatti, che si sacrifica fino a stare male pur di giocare (infatti l’anno scorso ha giocato nelle condizioni peggiori pur di stare vicino alla squadra al fianco della squadra, criticata pure dai soliti cesaroni falsi romanisti). Ricordiamo benissimo il videomessaggio che fece dopo la disfatta di Budapest con la voce rotta e le lacrime agli occhi, solo questo basta per capire chi è realmente Lorenzo Pellegrini.

      Tutti probabilmente chiederete cosa darà per la prossima stagione

      Molto sicuramente con Aouar può offrire agilità negli spazi stretti, movenze rapide e di qualità, soprattutto nel dribbling (che già mostrava nel suo momento migliore 2 anni fa con Mkhitaryan in campo).

      Una delle cose che mi auguro di più da vero tifoso è che possa tornare a segnare e a far segnare i suoi compagni con più facilità e serenità.

      Una delle cose che mi auguro di più e che non venga messa più in discussione la sua fede e il suo attaccamento alla maglia e alla fascia che indossa proprio perché è il nostro capitano e che nessuno possa denigrarlo.

      Forza Capitano. Forza Pagano. E Forza Roma soprattutto.

      Citando Campo Testaccio dico solo “Cari professori appatentati, sete belli e liquidati perché Roma ce sa fa!”

  3. Meno chiacchiere si fanno su questi ragazzini meglio è. Loro più stanno zitti (sui giornali) meglio è per loro.
    Ma è una speranza vana, in Italia c’è una marea di incapaci nullafacenti che cercano di trovare pane nel “giornalismo” sportivo.
    E sarà sempre infinita la lista dei “Riccardi”.
    Auguri al ragazzo, finché veste questa maglia cmq.

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