ULTIME AS ROMA – Poi, si obietti pure: non è un 10, non avrà mai la 10. Totti era un’altra storia. Certo che Totti era altro, ma Pellegrini è tanta roba comunque, lo si capisce anche nel pomeriggio in cui non disputa la sua migliore partita per continuità, ma entra nelle due reti della vittoria.
Bologna, Lorenzo, la ricorderà soprattutto per la pennellata calma sulla testa di Dzeko, che segnando ha regalato alla Roma tre punti brillanti. Un po’ come fu lo scorso anno per Kluivert a Torino, prima giornata di campionato: assist per Dzeko, che fulmina Sirigu per la vittoria in extremis. Lì come qui.
ACCOSTAMENTI – Lorenzo, dopo i tre assist con il Sassuolo (più quello di ieri sono quattro in due partite) è stato paragonato a chiunque. Totti, come detto, ma pure Giannini. I due ultimi grandi capitani e numeri 10 della Roma, ecco perché è venuto facile stampare idealmente quel numero sulla maglia di Pellegrini, che magari tiene alla sua 7 e quella vorrà mantenere vita natural durante. Ma al giochino ci siamo prestati un po’ tutti, come è capitato per Zaniolo, inserito nel corpo sempre di Totti, di Kakà, poi di Cruijff e qualcuno ha pensato anche a Gullit per la potenza fisica con cui si muove sulla destra.
Pellegrini non è né Totti, né Giannini, ma di tutti e due è un po’, che già basta. Di Francesco ha preso la capacità (ancora non esplosa del tutto) di vedere il gioco in verticale, la girata secca verso il compagno lanciato a rete; di Peppe ha la semplicità, l’eleganza e qualche boccone di leadership. I gol ancora non arrivano, e quelli di Totti forse non arriveranno, magari quelli del principe sì. Però ci prova, Lorenzo è quello che contro il Bologna ha tirato in porta più di tutti, sei (lui da solo come tutta la squadra avversaria).
«Fare assist è come fare gol», il suo motto mai nascosto. Diceva così anche Totti alla sua età, poi ha preso il vizio di segnare e non si è più fermato. Pellegrini per innescare il processo verso il gol si batte per tirare le punizioni. Ecco, qui ancora non ci siamo. Arriverà, forse, anche quel momento. Per adesso deve accontentarsi di litigare con Kolarov. Florenzi lo ha definito diamante. Si sa, il diamante è per sempre. Il messaggio è arrivato.
(Il Messaggero, A. Angeloni)
Fascia a pellegrini, please
E questo vale per tutti i criticoni che a Sabatini diceveano di aver fatto una pessima operazione nel prestare e poi ricomprare dal Sassuolo a 10 milioni un ns giocatore.
Pellegrini continua a perdere la palla. Cosa che nessun top player fa.
Ed è merito di Pau Lopez (e un po’ di Soriano…) se oggi non lo ricordiamo come l’uomo che ieri poteva farci perdere.
Non so se sia distrazione o cos’altro ma ormai è adulto e questo difetto se lo deve togliere (la mia pazienza sta per finire…?).
Non sarebbe meglio dire solo che sono Pellegrini e Zaniiolo, due talenti che potrebbero diventare due campioni.
I paragoni fanno male, soprattutto a loro
Vero, perde qualche pallone di troppo. C’è anche da dire che con questo schema secondo me deve correre un po’ troppo per mettere in luce la sua classe cristallina. L’assist a Dzeko al 93′ dopo una partita di sacrificio, è un piccolo capolavoro.
L’assist è buono (ottimo ⚽️ !!!), è vero ? …
Un difetto che io personalmente vedo è la ricerca frequente di colpi a effetto, cosa che se sei sul 3 a 0 puoi permetterti, mentre in partite ancora in bilico, specie con avversari tignosi, sarebbe meglio evitare. Il calcio sarà anche divertimento, ma prima pensiamo al risultato facendo cose semplici, poi diamo anche un po’ di spettacolo. Ovviamente è giovane e i margini di crescita sono enormi anche per lui, quindi forza Lorenzo! presto sarai anche tu un Capitano
a sto gioco se non rischi diventi prevedibile e fai zero a zero