Piris: “Mi dispiace di non essere stato all’altezza della Roma. Totti? La prima volta che mi vide…”

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AS ROMA NEWS – Tra le meteore della Roma americana un posto è per Ivan Piris, terzino destro che arrivò nella capitale nell’anno di Zeman, il 2012/13, concludendo una stagione con diverse difficoltà. Il calciatore paraguaiano è stato intervistato dal sito “Gianlucadimarzio.com” dove ha raccontato: “Che ricordi, ho giocato 3 anni in Serie A e mi sarebbe piaciuto rimanere. Mi mancano la pasta, il cibo, la cucina che non ha eguali al mondo. Poi la tranquillità di Roma, ma soprattutto quella di Udine”.

Per noi sudamericani arrivare in Europa è il massimo. Mi sono ritrovato in uno spogliatoio con Totti, De Rossi, Burdisso, Stekelensburg, Lamela. C’era anche Pjanic, anche se ha iniziato a giocare l’anno dopo dimostrando di essere un grande giocatore, ma ogni allenatore ha i suoi gusti. Nella mia prima stagione ho giocato 32 partite, alternando momenti positivi e negativi, ma credo di aver pagato l’inesperienza e l’adattamento a un calcio più tattico“.

Sulla panchina giallorossa c’era Zeman, un allenatore che ha creduto in lui e che ha cambiato il suo modo di interpretare il ruolo: “Correvamo tanto e giocavamo bene, ma non vincevamo. Voleva che i terzini spingessero tanto e io nelle mie esperienze precedenti non ero abituato, però in quella stagione feci cinque assist”.

Anche se il primo impatto per capire le indicazioni del boemo non fu semplice: “Il giorno successivo commentava le partita. Dopo il pareggio all’esordio contro il Catania ero in fondo al gruppo, non avevo capito niente di quello che aveva detto. L’italiano per me era difficile, se poi uno parla piano e con un tono basso allora apriti cielo. Per fortuna Lamela e Burdisso mi traducevano tutto quello che diceva. Zeman comunque è un grande allenatore, ha fatto bene in tante squadre. Quell’anno non abbiamo ottenuto buoni risultati ma mi ha dato tanta fiducia”.

I romanisti, però, ricordano un errore nel derby perso 3-2. In quella partita Piris rinviò accidentalmente di testa il pallone sui piedi di Mauri per il gol della vittoria biancoceleste. “Fu molto doloroso, non lo feci apposta. Avevo poca esperienza”. Un pensiero condiviso anche dal ds Sabatini, ammettendo che Piris non era stato all’altezza, anche se a suo dire la prestazione contro il Genoa fu la migliore mai vista fare da un terzino della Roma.Mi è dispiaciuto non essere stato all’altezza del club, dei tifosi e della dirigenza. Mi sarebbe piaciuto rimanere, ma l’anno successivo arrivò Maicon. Roma è una piazza difficile, aveva bisogno di un giocatore già affermato“.

Nella sua esperienza italiana ha giocato con due degli ultimi numeri dieci, nonché bandiere del nostro campionato, come Francesco Totti e Antonio Di Natale. “Aggiungo anche De Rossi. In ogni allenamento sapevi che potevi imparare tanto da loro. Il giorno della firma iniziai a pensare subito a come sarebbe andata nello spogliatoio con loro, quali sarebbero potute essere le prime parole da rivolgerli. Nella prima partitella del ritiro in Austria rimasi sorpreso dal fatto che Totti giocasse sempre di prima, con un tocco metteva il pallone sotto l’incrocio. Non gliel’ho rivisto fare a nessuno. Mentre a Udine ho trovato Totò, che anche se era a fine carriera riusciva ancora a segnare in tutti i modi e dovevate vedere in allenamento di cosa era capace. Sono grato al calcio perché mi ha fatto giocare con due giocatori incredibili e non potrei chiedere nient’altro”.

Giocatori e personalità importanti in campo e nello spogliatoio. “Con Totti non parlavo molto ma lui era sempre vicino a tutti. Faceva spesso degli scherzi ed era il suo modo di dare forza a tutta la squadra. La prima volta che entrai nello spogliatoio mi presentai vestito in camicia, molto elegante, e lui mi disse ‘Questo non è un ufficio!’. Io rimasi sorpreso, quasi imbarazzato. Feci tre passi e lui scoppiò a ridere”.

Fonte: gianlucadimarzio.com

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9 Commenti

  1. Equivalente a Spinazzola o Bruno Ceres senza supervalutazione farlocca con annesso ingaggio faraonico che poi te manda pe stracci

    • Bhè con tutta la buona volontà… Piris fu preso dal deportivo Maldonado, aveva 20 presenze col San Paolo… appunto una MEGA Scommessa persa a basso costo, Spinazzola ha un curriculum certo superiore e Bruno Peres… “c’è chi alla Radio gridava che fosse il miglior terzino destro da prendere in Italia MA che la Roma non lo avrebbe MAI preso perché una proprietà di un fruttarolo, con Peres sì che sarebbe da scudetto altro che Florenzi”…
      Ripeto quel che dissi allora, è un giocatore che ha una “scarsa testa da calcio”, una buona riserva al massimo che se avesse la testa da calcio sarebbe uno dei più forti ma non l’ha e questa è una cosa che non si impara. Però fa specie che quando vanno agli altri sono “colpi”, quando alla Roma. “pi**e”. Comunque c’è chi riesce a discutere Dzeko o Pellegrini, che ovviamente denota ZERO conoscenza calcistica. Ma d’altronde c’era chi criticava Sensi con “caccia li sordi” e diceva che Cafù era “scarso” perché sbagliava troppi cross!!!
      L’obnubilazione della mente è una brutta cosa, sopratutto quando legata a una arroganza di credersi esperto e dalla prevenzione di continuare a voler aver ragione oltre qualsiasi logica.

  2. si era scarso ma almeno pigliava lo stipendio per quel che valeva a differenza della marea di pipponi che abbiamo oggi che perono guadagnano quanto chiellini e bonucci alla rube.

    • Solo per dirti che Bonucci prende 5,5M € e Chiellini 3,5M€.
      Nella Roma Dzeko ne prende 5+1 di bonus, nessuno più di 5,5M€ .
      3,5M€ sarebbe nella Roma il 3° o 4° stipendio, preceduto da Pastore (4,5M€) e Mkhitaryan (3+1 di bonus) se matura il bonus.
      I 4 difensori centrali della Roma (Smalling, Mancini, JJ e Fazio) prendono in totale netti 9,7M€, De Light nella juve ne prende 8M+4 di bonus… cioè se sommiamo tutti e 5 i centrali della Roma (con Cetin che ne prende 1) fanno MENO di quanto la juve paga il solo DeLight se prende i bonus (e comunque con quanto la juve paga De Light la Roma ci paga quasi tutti e 4 i centrali)… I primi 4 difensori della juve prendono 24,5M€ netti e il 5° (Demiral o Rugani che prendono ambedue 3,5M€) prende 3,5M€ cioè più del difensore con lo stipendio più costoso (Smallin, come Kolarov e Florenzi 3M) della Roma.
      La Roma non paga troppo, può permettersi stipendi troppo più bassi di quelli di juve ed inter. Ripeto la juve paga Rugani che è oramai peggio di JJ (non gioca manco con 5 sostituzioni a risultato acquisito) più di Smalling. E se non salgono gli introiti la situazione non cambierà… perche se peschi un giocatore che arriva a valere 6M o più il rischio è di perderlo perché semplicemente non te lo puoi permettere… come quando Sensi fu “costretto” a vendere Samuel a cui il Real portava uno stipendio favoloso a cui la Roma non potè ribattere.

    • Quoto pienamente erik, i numeri non sono interpretabili. Resta il fatto che abbiamo un monte ingaggi sproporzionato al rendimento della squadra, in particolare dovuto a giocatori che non rendono per quella spesa o che sono completamente fuori dalle rotazioni…

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