NOTIZIE AS ROMA – Roberto Pruzzo, ex attaccante della Roma, ha rilasciato una lunga intervista all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport (A. Di Caro). Ecco le sue parole:
Roberto, sono passati 39 anni da Roma-Avellino 5-1.
“Sembra ieri, che giornata! E che palle il tempo che passa. Ma lo sai che nessuno mi chiama più Roberto? Era rimasta solo mia madre, se per strada sento il mio nome neanche mi giro, da quasi cinquant’anni per tutti solo il “Bomber”, anche per mia figlia”.
Riavvolgiamo il nastro di quella partita e di quella stagione.
“Basta una gara per capire di quale campionato parliamo: Roma-Lecce. Era la stagione 1985-86, faticammo all’inizio accumulando un distacco dalla Juve di 8 punti, quando la vittoria ne valeva due. Io nel girone d’andata giocai poco e feci appena due gol. Nel girone di ritorno mi scatenai e in 13 partite feci 17 reti, di cui 5 contro l’Avellino. Divenni per la terza volta capocannoniere con 19 gol davanti a Rummenigge con 13. Platini 12 e Maradona 11. Giocavamo un calcio meraviglioso, moderno, a mille all’ora: recuperammo lo svantaggio ma poi alla penultima giornata contro il Lecce già retrocesso… Non me lo far ricordare…”.
Qualcuno ricamò sul quel 2-3, si fantasticò anche di scommesse sul risultato del primo tempo.
“Str***ate. Nello spogliatoio della Roma non si cazzeggiava. C’erano personalità forti, io ero uno dei leader. Se qualcuno avesse fatto qualcosa di sbagliato, non ne usciva vivo. Semplicemente quella partita fa parte delle follie del calcio, quello che lo rendono imprevedibile e affascinante. Eravamo sicuri di vincere, Lo Bello ci annullò il 2-0 e neanche protestammo. Nel Lecce entrò il portiere di riserva, Negretti, e fece il mostro. Una gara stregata: noi ci finimmo dentro e fu un casino”.
E’ il più grande rimpianto della sua carriera?
“No, c’era stata l’incredibile rimonta e la squadra arrivò stanca, anche se fermarsi sul traguardo fu terribile. Di delusioni e ingiustizie ne ho vissute altre: lo scudetto che ci fu tolto nel 1981 col famoso gol di Turone. E in Nazionale Bearzot mi negò almeno due Mondiali: già nel 1978 in Argentina ero forte e restai fuori, poi nel 1982 in Spagna per tenere tranquillo Rossi al rientro dopo il calcio scommesse portò Selvaggi meno scomodo di me che quell’anno ero stato capocannoniere. Lo stesso avvenne in Messico nel 1986 con Galderisi, quando io facevo gol pure bendato…”.
E poi c’è Roma-Liverpool.
“La Coppa dei Campioni persa in casa ai rigori è la ferita che ancora sanguina dopo 40 anni. Io segnai il gol dell’1-1 nel primo tempo e poi uscii al 63′”. Si disse per problemi di stomaco. “Ma quale dissenteria, presi un violento calcio sulle pa**e, da sotto con la punta dello scarpino: io già correvo poco, dopo quel colpo non riuscivo più a muovermi. Ai rigori io ero fuori, Cerezo uscì per crampi, Maldera era squalificato, Falcao non se la sentì. E sbagliarono Conti e Graziani”.
Il gran rifiuto del “Divino”: l’ha perdonato?
“Certo, anche chi come Paulo Roberto in campo era Divino può avere delle debolezze”.
Lei però è ugualmente nella storia del calcio italiano e della Roma.
“Se oltre a uno storico scudetto e 4 Coppe Italia avessi vinto altri due scudetti, un Mondiale e una Coppa dei Campioni, sarei stato anche un’icona a livello internazionale. Vuol dire che doveva andare così. La mia carriera è stata un cerchio: ho segnato contro la Roma il primo gol e l’ultimo. In mezzo dieci anni in giallorosso, la mia vita”.
Ma “Er gol di Turone era bono”, come recita il titolo di un recente e premiato docufilm?
“E me lo chiede? Certo che era buono. Non c’era bisogno del Var. Misi io di testa il pallone in mezzo per l’arrivo di Ramon che veniva da dietro e segnò in tutto. Era valido: quando lo rivedo mi inc***o”.
Un ricordo di Viola e Liedholm?
“Il Presidente vedeva più lontano di tutti, costruì la Roma tassello dopo tassello. Mi voleva bene, dopo le trasferte tornavo spesso in macchina con lui, la prima cosa che mi chiedeva era: “Come è andato l’arbitro?”. E io anche se non era successo niente: “Una me**a, Presidente, questi ci massacrano sempre”. Liedholm era un genio, sapeva scegliere gli uomini, dava serenità e ti faceva credere di essere sempre più forte di quello che eri. Un giorno mi sbagliai e indossai il suo cappotto che era uguale al mio, nelle tasche c’erano corni e amuleti contro la jella”.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Il calcio della mia infanzia. Un calcio ed una Roma che non ci sono più. Amarcord!
@ AnseresNonFefellere
Quanto c’hai ragione !!!
Il Bomber …il mio idolo indiscusso degli anni ’80 ( mi vergogno quasi a dirlo …per me anche piu’ di Brunetto nostro e il grande Falcao…).
Che Roma!!! avremmo potuto aprire un ciclo di scudetti e coppe internazionali, ci fermarono più volte in tanti modi. Falcão, Cerezo, Carletto, Brunetto nostro il marazico, Ago, il bomber. Ma pure Prohaska fece il suo. Avere i due brasiliani sarebbe come oggi avere un Messi e un Mbappe. E che nostalgia le domeniche in Sud !!! I cori, i tamburi, gli sbandieratori sulla pista e quel bandierone con la stella rossa, un bel popolo giallorosso!
bei tempi, anche perche’, per quelli che li hanno vissuti, erano quelli della gioventu! Pruzzo era un leader, ti faceva incavolare per la lentezza cronica lontano dalla porta, ma “culo de piombo” in area di rigore era un flagello di Dio per le porte avversarie, sempre nel posto giusto nel momento giusto, di testa o di piede! Per uno che ” gli pesava il culo”, come gli rimproverava gran parte della tifoseria, aveva un colpo di testa in elevazione staordinario. Grazie bomber, e’ impossibile non ricordarti con affetto!
sempe, ovunque e comunque forza ROMA
Eccolo il bomber: il mio, il nostro Bomber!
Non c’è un nome citato che non sia un Gigante della nostra Storia.
“Una m**da Presidente, questi ci massacrano sempre…”
Buona giornata e
SEMPRE FORZA ROMA SEMPRE
O’Rey di Crocefieschi…
Quello che ci vorrebbe oggi nella Roma:
un presidente che la costruisca tassello dopo tassello e un mucchio di corni e angioletti amuleti contro la iella.
angioletti lo ha tirato fuori il correttore, comunque vanno bene uguale
L’85/86… i miei primi ricordi da tifoso giallorosso attaccato alla radiolina con mio padre; nonostante il triste epilogo ho però molti ricordi piacevoli… mi ricordo che avevo appeso in cameretta un poster del bomber “Pruzzo il rambo del gol” e quando ci serviva un gol lo si toccava come un santino e magicamente…la Roma in vantaggio! e io che ci credevo davvero!
Grande Bomber, quella squadra rimarrà sempre nel mio cuore sopra tutte le altre!
Forza Roma
Il bomber l ho amato alla follia …mi fece male il suo goal contro di noi nello spareggio UEFA contro la Fiorentina…ma nonostante fosse davvero forte parte della tifoseria lo apostrofava “culo di piombo”….ad avercelo ora ….un numero 9 così
Dagli anni ’80 ad oggi non è cambiato molto al livello arbitrale. Tra l’altro a noi il var impiega sempre 2-3 minuti per decidere, perché devono trovare il fotogramma giusto per danneggiarci, come contro la juve, mentre in tutte le altre partite ci mettono 30 secondi a decidere con il var.
Il bomber è stato un grande, anche se con il carattere che ha non si è mai goduto la nazionale.
Poi in nazionale abbiamo visto gente dal carattere dolce, Balotelli, Kean, Mancini ( il doriano) Insigne , solo per citarne alcuni, tutta gente che ha avuto più chance di lui, senza essere manco il dito mignolo di Pruzzo
Gaetano, premetto che Mancini non mi piace ne’ come allenatore ne’ come persona, quindi non sono influenzato da nessun pre-giudizio, negativo o positivo, ma a me piace il calcio, quello ben giocato a livello collettivo ed elevato ad arte dai giocatori di grande talento.
In virtu’ di questo, credo che mettere Mancini nella lista degli indegni della Nazionale e’ tra il demenziale ed il delinquenziale.
Giocatore fantastico, a tratti sublime, che per di piu’ determinava spesso nei momenti che contavano, con la squadra di club per cui giocava.
Non so come tu veda il calcio ma, al di la dei gusti personali, cerchiamo di essere seri…
Che poi non sia mai riuscito ad esprimere il suo potenziale in nazionale, questo e’ altrettanto un fatto oggettivo, ma questo appartiene ai misteri del calcio ed ai miei occhi non tocca la qualita’ assoluta del giocatore. Sono svariati i casi di giocatori forti che in nazionale per qualche motivo non hanno reso.
Senza dimenticare con chi si doveva contendere la maglia, in quei tempi li’…
A latere devo constatare con profonda amarezza che di questi tempi la 10 della nazionale la si fa vestire ad Insigne, Pellegrini e tal Gnonto…
Caro Leon, io la parola indegni non lo usata, siccome ZioPeppo ha scritto che Pruzzo non ha avuto fortuna in nazionale per via del suo carattere , allora io ho ricordato solo alcuni giocatori che caratterialmente sono stati peggio di Prezzo, e hanno avuto più chance di giocare in nazionale, Per Roberto Mancini mi riferivo a quando giocava , non adesso allenatore , Quindi non vedo cosa centri il bel gioco.
Poi parliamo di sublime, giocatore eccezionale e per carità chi lo mette in dubbio da questo lato.a la porcheria a Prezzo, di avergli fatto fare solo 10 presenze in nazionale , tra l’altro molte in amichevoli inutili ed insulse , dopo che è stato 4 volte cannoniere ( 1 col Genoa in serie B, e 3 volte con la Roma in serie A) non era dovuta al suo carattere . Ma al fatto che giocava con la Roma e i mammasantissima delle strisciate non dovevano essere insidiati.
Portare il povero Selvaggi ai mondiali 82, o Galderisi ( un altro chierichetto , giusto?) Per me è stato fatto un torto così al Bomber. Questi sono i fatti
*non sono influenzato da nessun pregiudizio positivo
In effetti sono 40 anni che mi chiedo perchè tutti parlano del gol di Turone e non del furto nella finale dell’Olimpico con un gol del Liverpool nato da un evidentissimo fallo su Tancredi.
E lì non era questione di cm, era fallo e basta.
Verissimo, ma malgrado tutto il pallone finisce sui piedi di Bonetti che può fare tutto ciò che vuole…ma decide di tirarla sulla schiena di Tancredi in caduta con conseguente rimpallo sui piedi di Neal.
Purtroppo mi sono fatto nel tempo (tanto) l’idea che nulla avrebbe potuto cambiare la sorte stregata di quella partita.
Perché secondo molti, quella finale l’abbiamo persa perché stavamo festeggiando da un mese.
Poi vedi l’andazzo della gara e ci sono un sacco di attenuanti per noi giallorossi.
Maldera squalificato
Ancelotti infortunato
Pruzzo che esce diciamo per infortunio
Cerezo con i crampi
Fallo evidente sul loro gol del vantaggio
Però si parla solo dei festeggiamenti pre partita e di Falcao che non ha tirato il rigore .
Con il Liverpool il furto è la regola, mettiamoci pure la semifinale di Champions del 2017-18 e l’ottavo di Europa League del 2000-01, con il rigore tolto a Tommasi sull’1-0 per noi. Odio il Liverpool anche più di Rubentus e Inda, tanto per chiarire.
Straccioni barbari d’oltre manica me pare pure simpatizzanti dei burini. Andavano radiati dopo i fatti in belgio (avvenuti un anno dopo se non sbaglio).
Perchè non sei in società? Perchè? Perchè? Perchèeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee?Cosa ci fai li fuori a fare l’opinionista? Mondo al contrario!!! …cioè vuoi mettere un ragazzino che gioca nell’as roma si guarda in torno e a bordo campo vede gente del calibro di Roberto Pruzzo??? …bah
Ci sono una serie di giocatori che oltre al loro valore calcistico sia prima che dopo il loro ritiro si sono dimostrati UOMINI .Ecco mi rivolgo con tutto il rispetto che merita al signor Claudio Ranieri ” IO HO UN SOGNO ” vedere una Roma nella quale nei vari posti di dirigenti ognuno con il proprio incarico trovino posto personaggi come Nela- Boniek- Voller.. Pruzzo ecc..ecc.. ( Bruno Conti già c’ è) UOMINI e CAMPIONI .Persone che hanno giocato insieme che si stimano reciprocamente che conoscono l’ ambiente di Roma che amano i colori giallorossi , forse sto sognando ad occhi aperti ma una così fatta dirigenza farebbe diventare la società ROMA e la squadra ROMA una corrazzata . Ora mi sto commovendo ma sono certo che L’ IMMENSO DI BARTOLOMEI da lassù s’ impegnerebbe a proteggerla .FORZA ROMA
Hai fatto commuovere anche me !!! Grazie. Ad avercela una società di questo livello…questo sarebbe un sogno incredibile!!!
Massimo rispetto e ammirazione per il Pruzzo bomber, letale come pochi altri che ricordi, sicuramente sotto stimato, pur in un’ epoca di grandi attaccanti. Molto meno rispetto per l’opinionista Pruzzo, polemico al limite del rancoroso e in qualche modo allineatosi al ruolo del parolaio “che-se-non-alimenta-la-canizza-non-funziona”. Nessun rispetto per un ipotetico Pruzzo dirigente, dal momento che il rispetto si conquista e ignoro quali capacità dirigenziali possa avere. Come dice il mio nick, il mio di sogno, è un club di calibro europeo, il cui nome risuoni al di fuori del raccordo e dei confini, all’interno del quale, dal terzino al presidente e dal panchinaro al magazziniere ci siano i migliori professionisti sulla piazza. Mai baratterei il “meglio del meglio” per il “romano e romanista”. Ma è il mio di sogno, lecito come quello di chi me ha uno diametralmente opposto…
Lasciatemi ricordare il Pruzzo grande bomber che era e non l’incompiuto che potrebbe essere
Antonio. tutto giusto, sono con te. ma boniek no, non merita tanto. non per il passato da rubentus, ma perché con un blitz dirottarono l’aereo diretto a Roma su Torino. sull’aereo c’era lui.
sfr. ❤️🧡💚
Boniek non e’ affatto amato alla Rube,anzi.E non fu certo lui a decidere di dirottarsi a Torino.Gianni Agnelli,tra una aspirazione e l’altra,arrivo’ a promettere la costruzione di uno stabilimento Fiat al governo comunista polacco per fregarcelo.Comunque non ci ando’tanto male,perche’prendemmo Toninho al suo posto..
No caro compagno di quegli anni ruggenti, ti devo in parte correggere.
Boniek, assieme a Platini, sbarcò a Torino nell’estate 82, dopo il mondiale spagnolo.
Noi, dopo l’elegante “furto”, dovemmo ripiegare su “Lumachino” Prohaska.
Non andò comunque male perché al termine della stagione arrivò il sospirato secondo scudetto.
Toninho Cerezo arrivò invece nella stagione successiva e rilevò proprio l’austriaco, anche se in realtà Viola lo prese perché pensava di avere perso Falcao, promessosi all’Inter di Fraizzoli.
Zibì dopo tre anni dai gobbi volle onorare la vecchia promessa fatta all’Ingegnere.
Ed è verissimo che non sia affatto amato dalla Banda Bassotti, tanto da essere stato rimosso persino dalla Hall of Fame (meglio dire “Shame”) per decisione di Andrea Agnelli.
avete riletto i nomi.
finale contro il liverpool centrocampo falcao cerezo conti.
Pensando ai due brasiliani e a Cristante mi viene la depressione.
E mancavano Ancelotti e Maldera, altri due che sarebbero andati sul dischetto, soprattutto il compianto Aldo che era anche un signor rigorista.
Per carità hai ragione .
Ma si può fare pure l’esempio con altri centrocampisti?
Tipo Wagner o Tomic contro Cristante?
Oppure Barusso?
Tutta gente che è stata portata da Pinto?
Ghisolfi?
Ah no..
@maggiora, stessa cosa succede a me quando penso a Totti e Montella e poi a Dybala ora.
LODE A TE ROBERTO PRUZZO…🧡❤️
La Roma che ci ha fatto sognare e gioire, la Roma più forte di sempre, composta da UOMINI prima di tutto. Bomber Ago Carletto Bruno Falcao Cerezo Maldera Sebino, guardo quelli di oggi e mi viene lo sconforto, mediocri sia come giocatori che come uomini. Capitani non pervenuti, centrocampisti ( spero in Konè) di una povertà tecnico tattica imbarazzante, centravanti impauriti. Boh, me vie da piange. Ci hanno rubato di tutto, hanno permesso tutto contro di noi brio furino bettega bergamo, ma una cosa di sicuro non sono riusciti a rubarcela LA DIGNITÀ. Grazie Bomber FORZA ROMA SEMPRE
Ma guarda che hai fatto la fotografia del calcio di oggi, l’ 80 % di chi calca i campi di calcio oggi soprattutto in serie A, non solo della Roma, non è degno di essere paragonato ai Campioni che hai elencato.
Il bomber un grande che ricordi da bambino…mi viene in mente il suo goal in rovesciata contro la Juve o i goal di Roma Dundee e quello con il Liverpool..in area era un grandissimo mi ricorda Gerd Muller..
Uno dei primi ricordi che ho da bambino è mio zio, da cui ho ereditato l’essere romanista, dire “ci hanno rubato lo scudetto”. Si riferiva ovviamente alla juve 😀 ma la Roma era quella Roma lì, quella soprattutto (per me) di Marazico.
☆ uno dei primi ricordi da romanista, intendevo.
Caro Gaetano,
i centrocampisti citati da te non erano titolari.
Inoltre che ragionamento è….pensiamo a quando stavamo ancora peggio?
io vorrei rivedere centrocampisti come
falcao, cerezo, ancelotti, de rossi, strotman, naigolan, emerson e ti dico pure Zanetti sottovalutato.
Spero sempre per il meglio per la Roma.
E vogliamo parlare del 2-2 in casa della rubentus con rovesciata del bomber pazzesca?
Una volta in aereo incontrai Bearzot, gli chiesi perché non convocava Pruzzo in Nazionale, è uno degli anni dov’era diventato capocannoniere, da persona molto gentile e disponibile qual era mi rispose in maniera evasiva ed evidentemente un po’ imbarazzata, mi disse che c’erano tanti giocatori e che comunque avrebbe prima o poi avrebbe giocato. I fatti dimostrano hanno dimostrato altro.
Scusate gli errori sul mio post: Dani. Non fidatevi del dettatore automatico
Se Roberto prendeva una palla di testa in aria la metteva sempre dentro la porta …per lui era facile
Sempre parlando di giocatori UOMINI non attaccati ai soldi ma ai colori Giallorossi ricordate TOMMASI che da ritorno da un grave infortunio ed una lunga assenza dai campi non sapendo quale sarebbe stato il suo rendimento propose alla Roma di giocare ed essere retribuito al minimo sindacale ( 1.300 lire ) giocò alla grande e si riprese il suo posto in squadra .Provate a proporlo OGGI a qualunque giocatore di qualsiasi squadra .Tommasi è un altro che mi piacerebbe vedere tra i dirigenti della nostra AMATA Roma .FORZA ROMA
Maledetti. E maledetto il calcio dei potenti che non premia mai i meritevoli. Maledetto il giorno il giorno di Roma Lecce, di cui, purtroppo, ricordo tutto per averlo vissuto da tribuna Tevere in compagnia di due miei nipotini adolescenti. Maledetto il giorno di Juventus Roma e maledetto il giorno di Roma Catanzaro stesso anno, stesso arbitro, stesso risultato, 0-0, che ci tolse un goal, VALIDO, di Turone e di Scarnecchia che ben altra storia avrebbero scritto. Vado a memoria, Roberto Pruzzo da Crocefieschi. Anno domini 1955, una buona annata. Detto bomber ma, anche, “testina d’oro” per le grandi capacità nel gioco aereo. 106 goal in serie A con la maglia della Roma. Un record, prima dei 250 firmati da un “10” di storia recente. Il più bello, naturalmente per me, un goal di testa ( e te pareva!) siglato al Torino, stadio Filadelfia, con palla che si infila sul palo alla sinistra di Copparoni mentre questi cerca di andare a coprire il palo verso la sua destra. Il più bello in assoluto? Dice niente Roma-Fiorentina 1981-1982? Per chi ne ha voglia le immagini sono ancora visibili su qualche piattaforma. Bei tempi, belle emozioni, grandi ricordi. Grazie bomber. Sempre e solo forza Roma
4 volte capocannoniere uno dei miei miti giovanili, e come ha detto lui poteva rimanere nella storia con un po di fortuna in piu,,, mondiale e coppa campioni…
Probabilmente uno dei più grandi colpitori di testa della storia del calcio italiano..la metteva dove voleva, con la palla che gli arrivava a qualsiasi altezza. Comunque la Roma dell’85-86 era arrivata stanchissima alla fine.. già aveva dato segnali non buoni la giornata precedente a pisa..anche vincendo con il lecce non so poi se saremmo riusciti a vincere l’ultima a como. Ma dove sono tutti coloro che insultavano il Bomber per le cose (SACROSANTE) che dice sull’attuale società?
E mi sono ricordato di una cosa che tutti hanno dimenticato, ma che fu l’ennesima porcata per favorire chi sappiamo noi…Toninho Cerezo era stato espulso in Roma Sampdoria di due giornate prima…gli diedero 4 giornate (alla fine del campionato ne mancavano 3, per essere sicuri gliene diedero una in più). Toninho aveva disputato una stagione pazzesca, come quasi tutti i suoi compagni di squadra. A quella squadra già stanca per la rincorsa fu tolto il brasiliano per le ultima partite. Fu annullato il 2 0 regolare contro il lecce. Era troppo…e crollammo
Maurizio questa non me la ricordavo della squalifica di Cerezo, ma allora di che parliamo ancora?
Ah già lo scudetto lo abbiamo perso perché stavamo festeggiando in anticipo ., lo scudetto 85/86 ci è stato scippato , prima di Roma – Lecce, durante Roma Lecce, e dopo Roma -lecce, si con quest’ultimi che hanno fatto finta di giocarsi la gara con la Juve , l’ultima giornata.
Il mio Bomber da ragazzino: la radiolina, le partite con papà allo stadio, .. e le due più grandi delusioni calcistiche che io possa ricordare. Ma anche quelle le ricordo con orgoglio, il grande orgoglio Romanista
Forza Roma
Mi viene da piangere ricordare che “squadrone” aveva la Roma in quegli anni.. 🤦
Avevamo “IL PRESIDENTE” e di conseguenza una società..
Ora sono rimasti “I TIFOSI”, quelli sono e rimarranno encomiabili…
Pruzzo era un bomber vero, come pochi nella storia..
Roma-Lecce penso che me la ricorderò per le prossime due vite. Era il giorno della mia cresima, io e mio padre avevamo dato gli abbonamenti ai vicini di casa, come se gli avessimo prestato moglie e fidanzata. Entriamo in chiesa sull’1-0 e alla Roma era stato appena annullato il goal del 2-0. Con mio nonno ci diciamo: finisce in goleada. Durante la cerimonia si sentivano le imprecazioni da in fondo alla chiesa dei parenti con le radioline. All’uscita mio pro-zio, abbonato dai tempi di campo testaccio, si è inteso male e a momenti lo ricoverano. Shock collettivo, di quelli di cui ti ricordi anche gli odori, incredulità tipo 11 settembre, o finale di coppa dei campioni.
Ho 66 anni e forse la nostalgia giocherà la sua parte in quello che sto per dire perciò perdonatemi l’eresia., La Roma del 2001 era fortissima con i vari Cafu, Candela Emerson Batistuta, Montella e gli altri ma a parte Totti, che chiaramente è fuori concorso, per come fu costruita, per il tipo di calcio che faceva nonché per il periodo io continuo a pensare che quella degli anni 80 con il centrocampo del Brasile dell’epoca e che Brasile!( Falcao e Cerezo) più Ancelotti, Conti, Pruzzo, Maldera, Nela (un mancino che il Barone faceva giocare a destra) Di Bartolomei, Graziani, Tancredi e Righetti, mi prenderete per pazzo, ma continuo a pensare sia stata la più forte Roma che abbia mai visto.