Quel ritornello su Totti a Trigoria che offusca la storia del capitano

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AS ROMA NOTIZIE – Le solite voci: torna alla Roma, non torna, sembra, non sembra. Lasciatelo in pace, scrive oggi La Repubblica (E. Sisti): faceva cose buone, segnava, faceva emozionare le persone e le faceva piangere. Ha indicato strade tecniche sconosciute ad almeno quattro o cinque generazioni di appassionati senza età.

Faceva anche ridere con le barzellette. Adesso fa soltanto comodo: lo tirano per la maglietta, per la giacca, per la felpa, per il pigiama. Il Totti quarantaquattrenne che ancora si sveglia e si sente come Peter Pan è un totem di gomma perfetto per sbarcare il lunario o per portare a casa la giornata.

Totti che parla con la Roma per un suo possibile ritorno a Trigoria è il classico ritornello dei ritornelli che torna utile per sfamare la gente secondo la disumana procedura della sovrapposizione delle informazioni, ognuna delle quali ingigantisce la precedente e evidenzia il più grande disagio del nostro tempo: l’assenza di pace.

Fonte: La Repubblica

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15 Commenti

  1. mah, non credo che a Francesco dia fastidio che lo accostino alla Roma, anzi. La cosa curiosa è che questa volta lo abbia subito smentito, solitamente non lo faceva. Forse ha capito che questo tipo di approcci mediatici indispettiscono la nuova proprietà con cui comunque dovrà trattare almeno per quanto riguarda i ragazzi seguiti dalla sua agenzia. Lo trovo un segno di maturità.

    a proposito, France’ ho visto il tuo docufilm (mi piacciono i docufilm degli sportivi)… e te lo devo dire… non ne esci mica tanto bene: è tutto molto molto molto incentrato sul tuo egocentrismo travalicando la supponenza, non pare che giocavi uno sport di squadra. Io non voglio credere che questo fosse l’atteggiamento che avevi da giocatore con i tuoi compagni di squadra. Forse non era il momento giusto per farlo, è chiaro che non hai ancora superato il trauma del fine carriera.

    • lo sai che la penso proprio come te ? il docu film mi ha deluso tantissimo, mi apsettavo molto di più, avrà avuto centinaia di aneddoti da raccontare, dei rapporti coi giocatori , con de rossi, con candelà, con montella o batistuta. invece si è parlato solo di spalletti e poco altro. pensavo più un film stile M.Jordan , celebrare il campio e le sue gesta che hanno reso grande anche la roma del tempo, che non un autocelebrazione fine a se stessa

    • C’era un regista lì che avrebbe dovuto guidare il documentario, invece lì il regista più che guidare il docu film,si è preoccupato di asseccondare tutto quello che passava per la testa di Totti.
      Quindi una cosa che poteva essere bella,perché certe immagini sono veramente emozionanti è diventata una cosa non bella, dove si rinfocolano un’altra volta le beghe tra lui e Spalletti.
      Lui le poteva seppellire con la sua ironia, invece porta avanti ancora un eterno rancore.
      Non bello

    • Condivido con voi questo giudizio sul film, anche il grande MJ ha parlato dei suoi compagni pur praticando uno sport in cui si gioca in 5 e quindi l’apporto di una persona è decisamente più determinante rispetto al calcio. La cosa peggiore secondo me è che non ha menzionato per niente De Rossi, invece ha dovuto esaltare quel vagabondo di Cassano. Poi il teatrino del mondiale, che con tutto il rispetto che ho per Totti, non abbiamo vinto sicuramente per merito suo visto che la maggior parte delle partite poco più che camminava in campo. E comunque anche questo film è la dimostrazione che fuori dal campo di gioco le scelte di Totti sono state il più delle volte sbagliate.

    • Fermi tutti! Se parlate di The Last Dance è doveroso specificare che trattava non sono di MJ ma dei Chicago Bulls, di come hanno vinto in precedenza e di come volevano a tutti i costi l’ultimo titolo, della gestione del roster, dei suoi compagni, ecc. Mi chiamo Francesco è incentrato proprio su di lui, Francesco Totti. La Roma non è co-protagonista nel docufilm come i Chicago Bulls per MJ. Basta semplicemente leggere i due titoli per capire la differenza tra i soggetti: uno è su una singola persona, uno su una persona e i suoi compagni.

  2. La sua storia di capitano e giocatore della ROMA non capisco perche’ debba essere oscurata. E’ stato un grande, un genio, un fenomemo. Come diceva il grande G.Mura: l’evoluzione del 10. Cosi’ e’ stato. Sinistro destro, testa, tacchi, corsa, regia..passaggi di prima, aperture splendide..goals ( centinaia ), alcuni da far studiare alle scuole di calcio: Samp, Inter, Bari…
    Per quale motivo si dovrebbe cancellare tutto questo? Poi e’ ovvio, probabilmente mai sara’ un manager un direttore. Curi di piu’ la sua nuova immagine…credo molto necessario. Ma il mio Totti era un calciatore, il resto non mi interessera’ mai, perche’ mai sara’ in quel ruolo: un grande un genio un fenomeno…meglio cosi’, anche per la nostra ROMA.

    • io non condivido il giudizio de Mura, mi pare sminuente. Una evoluzione significa che migliora qualcosa che c’era già e comporta che da quel momento ve ne siano altri che traggano vantaggio. io penso che Totti avesse uno stile di gioco unico che non abbia evoluto ma abbia inventato un qualcosa di nuovo (tra l’altro difficilmente replicabile), perché non ho visto giocatori simili in passato e non ne vedo ora. Quei passaggi fatti di prima rovesciando il campo, non li fa nessuno neanche adesso.

  3. Sapere che a qualcuno produce l’orticaria il fatto che F.Totti sia inoscurabile da un senso di orgasmo,perché è sbiadito

  4. Caro Francesco, personalmente, ti sarò SEMPRE GRATO per il quarto di secolo passato con la maglia giallorossa addosso e per averla onorata e glorificata… il resto fa parte delle chiacchiere… “eh, non parla bbene l itagliano, è un coatto ripulito, ti sputa, ti prende a calci, ammerda n faccia alla vecchia proprietà, nun ce capisce n acca de General management, pensa solo ai membri sua, ecc ecc ecc…” IL TUO CURRICULUM SUL CAMPO, QUELLO CONTA…. Da tifoso, PROMOSSO A PIENI VOTI…👍✌💪🤗❤

  5. Eccone un altro. A Pelè ma che ne sai del Santos?! Di Pelé se ne parla in tutto il mondo ancora oggi, come di Maradona, Muller, Ronaldinho, Van Basten, Eusebio ……. Leggi bene l’articolo. Nel 99,9 per cento dei casi, sono i pennivendoli che parlano, inventando, fantasticando, millantando di essere portatori di notizie clamorose. Il Capitano cosa dovrebbe fare, assumere uno “smentitore” ufficiale? Ma sai che gli frega de perde tempo. Del Capitano si parlerà in eterno, perché rientra tra i grandissimi e lo dicono i grandissimi, non tu, non io. Io come romanista posso solo essere grato al mio Capitano per quello che gli ho visto fare sul campo (sempre allo stadio!!) e non sopporto quelli come te!!!! che gli rompono i co……ni, per partito preso, ad ogni occasione. Di TOTTI sentirai parlare sempre e ne sentiranno parlare i tuoi figli, nipoti… dovresti esserne orgoglioso e invece rosichi. Lascia perde il Capitano

    • È chiaro come il sole che non hai capito ciò che volevo dire, …vero dei pennivendoli, appunto, basta, …sperando che adesso hai capito.
      P, s. Rosico de che!

  6. Premesso che Totti è un terzo di tutta la storia della Roma ed il terzo forse più importante in termini di risultati e presenza ai massimi livelli. La riflessione che faccio è la seguente. Da pochi mesi, i nuovi proprietari si sono insediati a Trigoria e la cosa più evidente è il bassissimo profilo che portano avanti. Questo cozza tantissimo con tutta l’attenzione e sovraesposizione mediatica che ruota intorno al nome di Totti anche malgrado la sua volontà, Spero. Mi sembra strano che i proprietari possano rinnegare quello che probabilmente è un loro modus operandi. A meno che anche Totti non riesca a disinnescare questo interesse morboso intorno alla sua figura e che non sia lui ad alimentarlo. Per questo credo che sia molto difficile che Totti possa essere preso in considerazione per un ruolo all’interno della società. Naturalmente spero di sbagliarmi perché con la sua esperienza potrebbe essere la ciliegina sulla torta di una Roma vincente.

    • Totti è stato il più forte giocatore della storia della roma e sicuramente tra i 5 più forti di Italia. però ha avuto anche la fortuna di avere come compagni di squadra gente come Montella, Batistuta,Tommasi , Cafù, Aldair , Emerson e tanti altri in seguito .Lo scudetto lo ha vinto una grande squadra che era la Roma , non Totti.
      a me non piace molto , questo attaccamento con la storia e con il passato, Totti è stato un grande , lui è la nostra storia, ma il presente e il futuro non può essere vincolato al passato, serve sempre una certa discontinuità

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