ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Altre novità rilevanti in arrivo nella Roma sotto il profilo dirigenziale. La lenta ma inesorabile rivoluzione dentro il club operata dai Friedkin sta per portare all’ennesimo cambiamento.
Stando a quanto rivela l’edizione odierna de Il Tempo (F. Biafora), oltre all’erede di Francesco Calvo come prossimo Chief Operating Officer del club capitolino, la Roma sta cercando anche un club manager, una figura di raccordo tra dirigenza e società, da inserire nei quadri dirigenziali.
In lizza ci sono tre ex calciatori giallorossi. Qualche settimana fa la tifoseria aveva avanzato le proprie “proposte”, chiedendo il rientro a Trigoria di Giannini, Cervone e Rizzitelli con uno striscione. I nomi al vaglio della Roma però restano top secret.
Fonte: Il Tempo
Refuso corretto, grazie redazione.
Si, adesso la dirigenza prende in considerazione quei nomi perchè tre fessi fuori da trigoria hanno appeso uno striscione.
Tre fessi che poi sicuro non sono tifosi della Roma, ma di Gianninii, Cervone e Rizzitelli, perchè sennò chiedevano di prendere gente forte, competente e rinomata, non ex-giocatori.
Ma che mi tocca sentire, che individui che fanno parte della nostra tifoseria….
Servirebbe un corso di base da Romanista.
Primo punto all’ordine del giorno:
Si tifa la maglia, non i giocatori, perchè passa il tempo, passa la gente, ma l’unica cosa che non passa è la Roma.
Secondo punto all’ordine del giorno:
Non siamo gli sbiaditi, prima e dopo la partita potete contestare quanto volete, ma durante la partita si tifa Roma, senza se e senza ma.
Già basterebbero questi due punti a rialzare un po’ il livello.
Ciao Luciano. È evidente che i Friedkin (esattamente come Pallotta) faranno come gli pare senza farsi tirare per la giacchetta dalla cosiddetta Piazza. Sino ad ora hanno assunto solo dirigenti stranieri. nomi di Giannini Cervone sono stati inventati per dare la calla ai vari Ilario e Kawasaki,che credevano nella Riromanizzazione
Il corso di base servirebbe a te … al di là dei tre nomi scampati, è va bene … secondo te il ruolo di club manager non può essere svolto da un ex giocatore???! … ma dai! 🤣 … ma sai cos’è? 😎
Ha parlato il re dei tifosi! Sei un demente!c hai 12 anni …non sai manco chi è giuseppe giannini….scacquate la bocca!
Sentiamo Stefano, cosa dovrebbe portare Giannini come Club Manager? Quali esperienze e curriculum ha? Quali corsi ha fatto, e titoli ha a dimostrare la sua preparazione? O lo dobbiamo mettere in dirigenza perchè è stato un gran calciatore e bandiera della Roma? Allora richiamiamo anche Totti e lo mettiamo a DS, Pruzzo e lo mettiamo a fare il DT, Falcao e gli facciamo fare il team manager e a Rocca gli facciamo fare l’allenatore.
Se un giocatore ha fatto la storia lo si mette sulle bandiere, sugli striscioni e sui libri, non in dirigenza.
Vabbè secondo la vs tesi i giocatori sono degli ignoranti analfabeti con tanti soldi , pertanto non sono in grado di ricoprire ruoli dirigenziali 🧐 … probabilmente è vero per tanti, ma non credo che sia una regola … nel calcio abbiamo tanti esempi di calciatori che sono stati ottimi manager e dirigenti … ma poi il club manager non ha ruolo dirigenziale
RomaRomaRoma, non ho detto che sia una regola, ma Giannini (lo puoi constatare online) ha al massimo mai fatto l’allenatore per squadre di terza categoria, nessuna esperienza in settori dirigenziali, tanto meno di livello. Stesso dicasi per Cervone e Rizzitelli.
Per quanto riguarda la figura del Club Manager, ho più sotto postato in risposta ad un commento (che chiedeva appunto di cosa si occupa e che competenze debba avere) la risposta del presidente dell’Unicalcio.
Poi se si vuole Giannini in dirigenza figurati se mi opponga io all’idea, ma lo si prenda, gli si faccia fare 1-2 anni di formazione, 3 anni di esperienza in un’altra squadra, e poi lo si prenda in dirigenza.
Non che si prende Giannini perchè si chiama Giannini e gli si da’ un ruolo di manager perchè il calciatore non può farlo più. Non è a spese della Roma che si dimostra la riconoscienza ai calciatori.
Infatti @Luciano avevo scritto che condivido per i tre nomi … tre scampati 😀 … ma questo non vuol dire che ex giocatori non possono ricoprire ruoli societari
Allora: milan = maldini, inter= zanetti, juventus = nedved, lazio= peruzzi, fiorentina= dainelli, bologna= di vaio ecc. Che esperienza avevano questi? Noi siamo la Roma un Giannini o un Totti ecc che scherzi …….noi ci mettiamo il supermanager. Ma prima di parlare ragionate un pochino.
Direi Perrotta, Nela o Tommasi, in ordine di gradimento.
Ma comunque basta che non lo scelgano col database, algoritmi, logaritmi o equazioni numeriche fratte.
Mi aggiungo ai Grandi Elettori di questi tre, però con preferenza accordata a Damiano ‘Anima Candida’ Tommasi.
Tutti nomi adatti,preferisco anche io i primi 2 ,Tommasi,forse,fin troppo diplomatico ed istituzionale.
Bo, cosa dovrebbe fare esattamente il club manager?
È sufficiente essere stati calciatoti o servono delle competenze/attitudini particolari?
Si tratta pur sempre di una figura gestionale, quindi che conosca il mondo del calcio giocatore è un bene ma deve anche essere in grado di tenere sotto controllo e coordinare un gruppo di persone. A questo punto direi che il campo si restringe a Boniek, Völler e Tommasi. La cosa che mi lascia perplessi è che il ruolo di Pinto, GM stile NBA, non è molto dissimile; magari vogliono affiancargli qualcuno più avvezzo al campo, cosa effettivamente intelligente, oppure si sta cercando una figura più di rappresentanza, e quindi l’articolo ha cannato il ruolo. A quel punto Scalera sarebbe deputato a trattare con politicanti vari, lotiti e schifezze affini
“Il Club Manager, così com’è concepito in Italia, è una figura spesso e volentieri a cui vengono affidate mansioni e compiti non propriamente adeguati a tale incarico.C’è chi lo vede più come una sorta di ‘Ambassador Manager’, chi lo ritiene un’evoluzione del ‘Team Manager’ e chi lo vuole quale tramite tra la proprietà (o il DG) e i DS. Da un mio studio risulta che il Club Manager, figura tipicamente anglosassone, (in Italia) è presente solo in pochi organigrammi della Serie A e, in ognuno di questi, ha mansioni differenti. Qualcuno potrebbe pensare che ciò sia imputabile al fatto che non esiste un corso certificato, come ad esempio quello per i DS dove il Settore Tecnico offre una formazione e il riconoscimento giuridico di tale figura, delineandone i compiti in modo specifico. Anche se è auspicabile che la FIGC prenda in esame la possibilità di creare un percorso formativo per il Club Manager, bisogna dire che non sempre possedere un riconoscimento giuridico costringe le società ad utilizzare i professionisti assunti, in modo coerente con i loro studi. Ad esempio, un DS oggi opera, di norma, presso un Club in base alle direttive che vengono impartite dalle indicazioni della proprietà. Così, accade che uno stesso Direttore Sportivo che passi da un club ad un altro, sia costretto ad operare in un modo in una società e in altro presso un’altra, inteso anche con poteri differenti. Quindi, un percorso formativo è auspicabile, ma lo sarebbe anche un più rigido rispetto dei
compiti per i quali vengono assunti tali professionisti. D’altronde, azzardando un paragone, se un’azienda ospedaliera assume un cardiologo, è auspicabile che non venga mandato a dirigere il reparto di ortopedia. Il rispetto del ruolo dovrebbe nascere, a mio avviso, dalla
scelta della proprietà di affidarsi ad un determinato professionista che è preparato in quell’ambito. Tornando al Club Manager, a mio avviso non può essere inquadrato a seconda dei bisogni
di un Club per “tappare” determinati buchi organizzativi ma, al contrario, dovrebbe essere assunto per strutturare una rete funzionale di relazioni interne – per e tra la parte tecnica e quella manageriale – ed esterne, in simbiosi con il marketing manager per le scelte sulle strategie operative più complesse….
….Il Club Manager va cercato non tra gli ex calciatori dello stesso club, loro vecchie bandiere e glorie sportive perché non è il senso di appartenenza il primo requisito di un manager, ma tra coloro che abbiano un’importante preparazione tecnico-sportiva e manageriale di comprovato spessore”
Lo Vaglio, Presidente Unicalcio
@Zerocomico a Boniek e Voeller puoi minimo proporre un ruolo da DG,non puoi chiamarli per fare da tramite tra squadra e società, cioè il ruolo di Peruzzi nella Lazio o Di Vaio nel Bologna. Nela,Perrotta,Tommasi,Panucci(che io non gradirei) mi sembrano profili adatti
@Monika Boniek e Völler hanno avuto risultati eccellenti sia in campo che in tribuna, per me sarebbero più che adatti. Poi certo, possono ricoprire ruoli diversi e magari più importanti. C’è anche da dire che il tramite tra proprietà e squadra effettivamente lo fa Pinto, quindi che stanno cercando? Un uomo di campo che gli sia complementare e che lavori nell’ombra? Una figura istituzionale che possa all’occorrenza sbrogliare la matassa con calciatori e allenatore? Un uomo di rappresentanza?
Tommasi tutta la vita
Tommasi sarebbe l’ideale (uno che pur di continuare a vestire la nostra maglia accettò di guadagnare il minimo sindacale sul senso di appartenenza ha da insegnare) sia per competenze tecniche che per profilo morale, solo che immagino abbia altre mire.
Tra i nostri grandi ex giocatori mi piacerebbe molto rientrasse in società Konsel.
Oltre ad essere stato uno dei nostri migliori portieri in assoluto è un uomo intelligente, carismatico, acculturato e con profilo internazionale, pur avendo sempre conservato attaccamento ai nostri colori.
Recentemente a domanda diretta aveva risposto dando la sua disponibilità ad un subentro in giallorosso come dirigente.
Qualcuno obietterà che non è nato all’interno del GRA? Mastica.., dico io.
Quanto al tre proposto dallo striscione fuori Trigoria.
Rizzigol mi sta simpatico ed è un vero romanista, ma troppo istintivo e fumantino x un ruolo dirigenziale.
Gli altri due potrebbero forse andare, ma non conosco le loro doti diplomatiche e dirigenziali e non so quindi se potrebbero adattarsi al ruolo.
Sebino, purtroppo, è impegnato in altre è più impegnative battaglie, altrimenti pure lui sarebbe stato sicuramente tagliato per il ruolo.
Tommasi o Panuucci!
Se veramente cercano una profilo del genere, per me Sebino Nela sarebbe perfetto
la notizia è che hanno appeso uno striscione
la possibile notizia è che cercano un club manager
il resto è niente
Secondo voi qual’è stato uno degli errori di Pallotta?
La perdita del senso d’appartenenza.
Alla luce di ciò servono persone che siano un tratto d’unione tra la Roma, la sua storia (che non la conosce nessuno neanche chi scrive qua sopra) e i tifosi.
Serve un ex che ha dimostrato attaccamento ai colori che voglia bene alla citta’ e alla squadra e sia apprezzato dai tifosi.
Chi dice altro non ha capito un tubo di quello che è accaduto negli ultimi 10 anni dove sono riusciti a mettere in discussione anche la data di fondazione della Roma per puro spirito distruttivo come la vicenda vergognosa del logo.
Abbiamo sempre vinto poco nella storia, ma esistono i nostri simboli che sono la nostra storia, ucciderli è come spersonalizzare la passione che ci unisce e qui sopra devo leggere di “attitudini manageriali” ma chi siete voi che scrivete? diplomati all’istituto Leoni? ma state zitti che fate un favore a voi stessi e diventate tifosi di altre squadre o di altri sport che è meglio.
Appunto, abbiamo vinto poco ma poi se arrivi in semifinale di Champions (seconda volta nella Storia) non conta niente, noi volemo solo “er core grosso” “lo stemma” e qualche ex. Ciabbasta.
Comunque, per la cronaca, Friedkin che tutti hanno osannato soltanto per il fatto che non è Pallotta, non ha ancora dato alcun incarico a Totti. Allora, era solo Pallotta che lo aveva trattato male?
Eppure qualche mese fa i giornali, cosi come oggi con i tre giocatori, spingevano per un incarico al Capitano. Ma ancora niente.
Franco veramente Totti a prescindere da quello che vuole fare Friedkin sta facendo altro. E fa bene. Secondo me tornasse indietro in lui andrei anche al Real Madrid a guadagnare 3 volte tanto perché questi tifosi della Roma non se lo sono meritato
Nela o Perrotta per me i più adeguati. Tommasi troppo istituzionale,Panucci troppo fumantino(e poi non dimentico la porcata a Sky dopo Torino -Roma )e ,poi,gli si potranno sempre rinfacciare i suoi comportamenti con Capello e Spalletti quando si rifiutò di entrare in campo
“chi siete voi che scrivete?”
Bella domanda, Pasquino… Provo a risponderti tracciando, a grandi linee, l’identikit dell’utente medio:
1. Non capisce una sega di calcio giocato, non avendo calcato manco il campetto della parrocchietta. Poco male.
2. Non sa cos’è il Romanismo, poiché certe cose non si imparano guardando la TV o frequentando i social, fanno parte del vissuto “reale”. Se non si atteggiassero a “grandi tifosi” sarebbe sopportabile…
3. Non dispone degli strumenti intellettual-culturali per sostenere un contraddittorio in forma corretta e compiuta. Per fortuna ho trovato l’antidoto: si tratta di un mix di perculatio e cazzeggio. Funziona meravigliosamente.
Giannini e Cervone? ma per favore! facciamo i seri! RIzzitelli più fattibile ma già collabora con il canale tematico ROMATV e va benissimo li, è uno spettacolo per quanto tifa Roma 🙂
In tutto ciò Totti non lo richiamano a Trigoria? si perché ora cerca nuovi talenti ma solo tramite collaboratori….
Francesco se non studia per una professione, non credo faccia molta strada come dirigente. Non bastano due piedi meravigliosi.
Sebino Nela e basta !!!!
KAWA ahahah io aggiungerei i millantatori di credito che scommettono le cene all’Hilton, i tuttologi con il copiaincolla da wikipedia storici della ROMA e di ROMA, anche narratori di barzellette sui coatti romanisti ahahhah, quelli che hanno forse preso qualche scappellotto in curva e odiano l’ambiente, quelli che scelgono l’avatar di un attore laziale e je devi da raggione che era romanista ahahhah i merenderi del mediacenter, i poracci che abituati a girà pe’ cantieri con il lockdown ora girano qui pe’ ditte (IO,,, che ho conosciuto Guarnacci,,,) ahahha I tifosi infiltrati di altre squadre, scusa KAWA non volevo correggerti ma mi è scappata una prrrescisazione ahhahahha Forza ROMA
Grande Prohaska,
l’altro giorno parlavo di calcio con un collega di lavoro, un bel po’ più giovane di me, che da ragazzo ha giocato nella primavera degli Hearts of Midlothian, ad Edimburgo. Un piacere…
Poi entri qui sul blog e, tranne poche eccezioni, devi ricominciare dall’abc… Ci vuole pazienza…