Roma, due torri per l’Europa

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Shomurodov e Dovbyk, la coppia che fa sognare la Roma: la Fiorentina arriva stanca, l’Olimpico è pronto a spingere

Due punte, un solo obiettivo: l’Europa che conta. Claudio Ranieri si affida ancora alla coppia Dovbyk-Shomurodov per provare a piegare la Fiorentina e continuare a coltivare il sogno Champions. I due centravanti, protagonisti assoluti a San Siro, sono pronti a replicare la loro intesa anche all’Olimpico, dove la Sud ha già suonato la carica chiedendo ai tifosi di portare nuovamente le bandiere sventolate contro l’Athletic. Un clima da battaglia per una partita da dentro o fuori.

Contro l’Inter è nata una coppia: la Shomurodovbyk”, un mix di fisicità, corsa e fame che ha dato alla Roma una nuova dimensione offensiva. Più verticalità, più pericolosità, più profondità. L’ucraino continua a macinare gol (11 in campionato, 16 in stagione), l’uzbeko è una garanzia per generosità, pressing e giocate nello stretto. Due profili diversi, complementari, che Ranieri ha saputo unire con grande intuito.

E stavolta ci sarà anche un altro vantaggio: la Fiorentina, reduce dalla semifinale d’andata di Conference persa contro il Betis (2-1 in Spagna), arriva all’Olimpico con meno energie e la testa inevitabilmente proiettata al ritorno di giovedì prossimo, reso decisivo dalla rete nel finale di Ranieri (quello viola). Un dettaglio che può pesare parecchio, specie nel confronto con una Roma in fiducia, spinta dal suo popolo e con la formazione tipo praticamente confermata.

Nel reparto arretrato si va verso la conferma di Mancini, N’Dicka e Celik, con Angeliño sulla corsia opposta. A centrocampo, Koné e Cristante sono in vantaggio per partire dal 1’, con Pellegrini, Soulé e i due attaccanti a completare l’undici. Nelsson e Saud si sono riaggregati al gruppo, l’unico ancora out è Dybala, che rientrerà solo nella prossima stagione.

Ranieri valuta se dare continuità al doppio centravanti o se avanzare Soulé sulla trequarti, ma al momento l’idea di rivedere “le due torri” insieme dal primo minuto prende sempre più quota. Perché quando la posta si alza, servono certezze. E quella là davanti, oggi, ha due volti ben precisi.

Fonti: Gazzetta dello Sport / Il Tempo

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19 Commenti

  1. A questo punto per forza!
    Dovbik Shomu e dietro sulla dx Soulé
    a centrocampo Koné e ahimé Cristante (Paredes mi pare perso), esterni Angelino e Rensh.
    difesa la solita.

    Capitolo allenatore..okay Fabregas, ma come diceva qualcuno altrove, sarebbe stato bello farsi almeno una stagione con Conte, se lascia il Napoli gli devi promettere tutto e portarlo qui…

    • Continuo a pensare che l’allenatore nuovo sarà un nome che nessuno ha ancora fatto, e che l’annuncio non c’è ancora stato perché è attualmente sotto contratto.

    • Una sorta di 343 intendi?
      Non sarebbe meglio allora inserire finalmente Saelemaekers a sinistra con Soulé dall’altra parte?
      Shomurodov mi sembra sempre più utile quando subentra che non da titolare.
      In quanto a Conte, come pensi di “promettergli tutto” quando Ranieri ti ha già detto come saranno i prossimi due mercati?

    • Si una sorta di 343 o più prosaicamente 3412 con Soulé però nella sua mattonella preferita.

      L’ammericani hanno portato Mou, Dybala, Lukaku, quando nessun giornalista si era azzardato a pronosticarli…un’americanata possono sempre farla, no?

    • Poi sembra che uno è fissato con un giocatore, ma ora che senso ha dire ahimè Cristante?
      vacci te a giocare, vai da Ranieri è dì che sei più bravo te.
      Sei un tifoso di serie c, punto e basta.

    • Perdonami ma dopo una stagione intera in cui si è provato di tutto con quesato giocatore ma poi immancabilmente tocca sostituirlo all’inizio del secondo tempo, beh direi che la sentenza non è solo dei tifosi.
      ma vedrai che per la gioia sua e di chi ancora lo stima, ce lo ritroveremo sul groppone anche anno prossimo.

    • io invece non capisco come mai continui a giocare nonostante faccia schifo da anni, ma sarà un problema mio.

  2. non so se le due torri abbiano questa stagione , in due , segnato un gol di testa ( forse shomu ne fece uno con l’empoli ) ; il pio nove sicuramente no ; non bisogna essere alti da nba per segnare di testa , vincenzino e pruzzo non arrivavano al metro e ottanta , eppure segnavano di testa

    • Se il Pio nove è Dovbik allora sicuramente ti sbagli. Io ne ricordo uno col Bilbao con Juric in panca…

    • @Achille: tanto per cominciare, se il “pio nove” è Dovbyk, mi pare abbia la casacca 11.
      Secondo luogo, guardando le partite dalla TV davanti e non dietro allo schermo, noteresti che i goal di testa realizzati sui cross sono comunque molti di meno di quelli realizzati di piede sui cross radenti a tagliare l’area piccola.
      E valgono sempre 1 goal, non si gioca alla “Tedesca”!!!

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