AS ROMA NEWS – I conti della Roma sono in rosso profondo e necessitano di una iniezione fresca di liquidità. Sarà obbligatoria una robusta ricapitalizzazione di oltre 150 milioni di euro per riequilibrare il bilancio aziendale.
La strada più suggestiva per risanare la situazione giallorossa, scrive oggi il Corriere dello Sport (M. Vulpis), potrebbe essere la trasformazione del club in una società ad azionariato diffuso aperta ai tifosi come il Barcellona, il Real Madrid o il Bayern Monaco.
In questo modo si trasformerebbe l’AS Roma nella prima public company del calcio italiano. Un progetto che lascerebbe un segno tangibile nella storia del club capitolino.
Fonte: Corriere dello Sport
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Si…. Lo sai che caciara… Già volemo comanda’ mo… Pensa se ce mettemo pure lì quattrini… A Roma nun se po’ fa. L’unica speranza x noi è un imprenditore serio Co sordi e passione. Altrimenti annamo avanti così… Basterebbe non vende i giocatori boni e speriamo bene
co’ ‘sto modo de pensa’ che a Roma nun se po fa’… o in italia nun c’è a mentalità.. ecco come siamo finiti. se una cosa si puo’ fare all’estero (e funziona) deve potersi fare anche qua.
o che siamo deficienti? o maledetti dal destino che ci dobbiamo sempre tenere il peggio?
ci vuole solo un po’ di buona volonta’, sano realismo e coraggio… insomma crescere…
Ti pareva che non spuntava fuori la storia dell’azionariato popolare? Ero ansioso che ancora qualcuno non l’avesse riesumata. Ogni volta che c’è una crisi societaria o un passaggio di mano profilarsi all’orizzonte si dicono sempre le stesse storie, l’abbiamo vissuto ai tempi di Ciarrapico, Sensi e Mezzaroma e l’ultima fase della gestione Sensi jr. L’azionariato popolare in Italia è inattuabile in quanto non esiste una legge che lo disciplini. Potrebbe essere una opzione anche intrigante ma al momento è di difficile attuazione pratica. In ogni caso non è certo il toccasana di ogni male e nemmeno la soluzione che ti porta a vincere ovunque. Il modello Barcellona è artefatto in quanto se non ci fosse dietro uno Stato intero e soprattutto la Banca Catalana che finanzi a tasso zero e non reclami le restituzioni girandole alla BCE, come accaduto nel 2012, facendo in tal modo pagare ai contribuenti europei i trionfi di Guardiola e soci, con il solo azionariato popolare i blaugrana forse ci pagavano la colf di Messi.
Sì, sì, per carità. Infatti è tutta fuffa per il momento. Comunque, nel caso, 100k soci che mettono 1000 euro l’anno, fanno 100 mln. Buttali via se fosse. Ma dovresti almeno dargli un posto allo stadio. No, non è aria ovviamente, si gioca un po’…
Cosaa?? Cento soci che mettono mille euro l’uno ogni anno? Dove? A Roma? Fammeli conosce’.
Anzi, quando fanno l’assemblea costituente – chiamame che li vojo vede’ ‘n faccia uno pe’ uno.
Ma poi che ce fai co’ centomila euri, perchè quelli so’, mica cento miòni come dichi te – ma che c’hai la carcolatrice co’ l’acceleratore automatico? Co’ quelli ce paghi Tempestilli.
Adesso, immaggina un radiolone che magari ha tirato fuori i mille euri (prestati) che panico che po’ fa’ in radio. Già così se sentono i padroni de la Roma, figurate se hanno scucito quelle tasche a chiocciola che se ritroveno….
Aspe’, ho letto mejo: te pe’ 100 k intendi 100 mila soci? Mejo me sento! A raccattalli cento mila romanisti pe’ Roma. Centomila galli a cantà pe’ radio, webbe e nei baretti.
se aspettamo i romani che mettono i soldi stamo freschi, ancora aspettamo la cordata romana, che aspettava che la Roma fallisse per prendersela gratis dalla serie d. ma meno male che è arrivato quer cox one de Pallotta.
Sì Diretto’, erano 100k. Allora ribadiamo che stiamo a gioca’, sta cosa nun se farà, sicuramente nell’arco della vita disponibile al sottoscritto. Ma 100.000 su un bacino di 2 mln circa non sono una chimera. I soci del Barca sono 140k circa, anche se non sborsano 1000 euro, ma meno di 200, e influiscono sul bilancio per il 2% o poco più. Però quella cifra ti garantisce solo di avere la tessera di socio e di votare per le elezioni presidenziali. Insomma, è corretto quanto dici sulla forza del Barcellona, che non viene certo dai soci.
Qui potresti pensare ad una cosa che oltre a quello includa abbonamento e altri privilegi. E allora puoi anche fare distinguo per fasce di censo, con gli abbonati e soci in Monte Mario che sborsano di più, e gli altri via via meno. Sempre col privilegio di partecipare alle elezioni.
Insomma, non mi sembrerebbe così impossibile, volendo. Perlomeno, non lo saprai mai senza provarci.
Ma è ovvio che in cambio devi offrire qualcosa, non chiedere solo i soldi a fondo perduto,
L’hai detto tu che è tutta fuffa, quindi di che parliamo? Gli abbonamenti arrivano a 20 mila a malapena, allo Stadio ci vano quattro gatti, nel 2002 dopo lo scudetto si arrivò a 40 mila tessere coi punti del Dash, e tu pensi di trovare 100 mila persone a Roma che diventano soci sborsando una quota e a quelle poi devi vender pure gli abbonamenti?. Poi mi viene da ridere per l’elezione del presidente: chi si presenta Totti, Malagò? Amendola? Con che programmi e soprattutto con che finanziamenti? Pensa all’assemblea soci uno che chiede conto al presidente della nota spesa per le magliette della rosa dei pulcini o quello che contesta l’accordo con lo sponsor che ” si me lo dicevate prima ve presentavo er zio de la mi regazza che c’ha ‘n aggancio co’ la Mercedes perché c’ha ‘n concessionario a mezzi co’ n avvocato ammanicato”.
Ma fare lo stadio come era nei programmi e come era stato progettato non era meglio e soprattutto non si faceva prima?. A Tor di Valle 50 mila abbonamenti con tutti i comfort e i benefit annessi forse li avresti venduti.
E poi ce manca pure che se compramo li buffi che hanno fatto sti due incompetenti… Lui è baldini.. Che delusione. Se x amore dovessimo fare una cosa del genere loro devono sparire….
I buffi li hanno lasciati i Sensi, Pallotta ha ristrutturato la società riuscendo parzialmente a ripianare i debiti. Sono gli stipendi dei calciatori il problema, che pur non vincendo nulla bussano sempre alla porta.
I Snsi hanno lasciato i buffi? guarda i bilanci finale dell’epoca e leggi 51 milioni con una rosa che 2 anni prima stava vincendo lo scudetto con Ranieri e comunque comprendeva tra gli altri comprimari 2 fuoriclasse assoluti come Totti e De Rossi; ora il vostro Sballotta bond è arrivato a circa 300 milioni di debiti, non ha vinto una ceppa in 9 anni e con un solo giocatore appetibile, Zaniolo. Per quanto mi riguarda Sballotta gooo home e se resta ora ha da caccià li sordi…,suoi e non a buffo a carico AS Roma. Azionariato popolare? certo e sono anche disposto secondo le mie possibilità a partecipare ma solo se il plusvalenzaro se ne va.
Quotone per l’amico Romano 1. Per fortuna almeno i bilanci sono pubblici e disponibili per chi sa leggere, o vuole leggere.
Per l’azionariato popolare non sarei contrario in principio nemmeno io. Ma a quel punto il presidente viene eletto dagli azionisti. Non è che ti prendi solo i soldi, eh?
A occhio e croce, penso che Pallotta abbia la stessa probabilità di essere eletto che di vincere al SuperEnalotto…
Ciao caro Cattivik, ho ritenuto solo di precisare per l’ennesima volta qual’era sostanzialmente il disavanzo effettivo lasciato dai Sensi il cui solo asset appetibile,visto il disastro soprattutto di Italpetroli, era proprio l’AS Roma. Non ce la faccio più a sopportare questa disinformazione sui presunti enormi debiti che avrebbero lasciato i Sensi. Ovviamente resta anche il forte sospetto che si tenda solo a far passare Sballotta per chi sa quale benefattore che ci avrebbe salvato. Salvato? si con un debito ora di 300 milioni e una necessità di ricapitalizzazione di oltre 100. Complimenti a Sballotta,bravo che non vede l’ora di plusvalenzarsi qualcuno. Inoltre con questa situazione d’incertezza e con l’iter stadio purtroppo in alto mare chi vuoi che si convinca ad investire almeno 500 milioni (figuriamoci i tanto declamati750 ) sull’AS Roma?
Romano 1 è uno di noi!!!!
@Amedeo se aspetti che un radiolone tira fuori mille euro mo Magni 😄quella è gente armatevi e partite
I membri dell’Orchestrina invece immagino che vadano a magna’ alla Caritas pe’ foraggia’ la Roma…
Romano, Cattivik… ma quale disinformazione, sono dati che appaiono con 2 click su google, direi piuttosto destinazione de prosciutti…
anche perchè seguendo la stessa logica come si fà a dire che 50ml de buffi con Unicredit hanno influenzato 9 anni di gestione e circa 300ml de buffi con GS rappresentano una società sana con rapporto di fatturato che come ha evidenziato chiaramente Cattivik è appena raddoppiato???
Caro il mio GS, il fatto è che qui, non so se per semplice ignoranza oppure per dolo, si mischiano i guai di Italpetroli con quelli di AS Roma, due società, seppure la prima controllante della seconda, con bilanci separati e soldi che, per legge, non potevano essere distratti da una parte all’altra. AS Roma, per gli standard delle società di calcio, aveva un bilancio sano. Diciamo che non poteva accedere al credito, dati i guai della controllante e i debiti non pagati da quest’ultima, e che quindi non poteva investire.
Ma Pallotta ha preso una società sanissima rispetto ai conti che si vedono adesso. Ed è esclusivamente sua la responsabilità per ciò che è successo dopo. Ma poiché non possono smentirti con le cifre, cercano di farlo con la cojonella…
Ma infatti caro GS2012,infatti……E poi altro che azionariato popolare, i pallottiani con varie, patetiche, scuse già non andavano allo Stadio prima e parlavano per sentito dire o letto, figuriamoci ora che con il coronavirus sarà per molto tempo,temo purtroppo,complesso andare allo Stadio. Tutt’al più invece chev azioni AS Roma cambiano divano e magari tastiera.Quello che è importante per loro è che le radio continuino a trasmettere e Pallotta a plusvalenzare e a far lievitare il debito.
Mi sembra il momento migliore per mettere i propri risparmi in una società di calcio.
Ci sarà la fila…
Solo una domanda: ma l’estensore dell’articolo non sa che la Roma è una società quotata e per tale motivo ha già un azionariato diffuso?
Ci voleva proprio una Vulpis per scrivere queste cose.
Questa idea dell’azionariato ha qualche fondamento oppure è una cosa che è venuta in mente stamattina a Vulpis ?
Fare i tifosi romanisti dietro una tastiera senza tirare fuori un’ euro e’ facile,come e’ facile contestare l’ operato della societa’ su aquisti,e cessioni dei giocatori.Per il futuro potrebbe essere un’ idea da studiare ma praticabile, e coinvolgente per i tifosi e farli sentire ancora piu attaccati ai colori
giallorossi.Se e’ stata adottata da alcuni grossi club europei, con successo considerato il bacino d’utenza del tifo romanista,perche’ non potremmo farlo noi…..
Personalmente continuerò a non metterci un euro, senza per questo sentirmi da meno né migliore di chi ce li metterà.
Non ci sono o soldi momenti per andare al supermercato e si dovrebbero mettere i soldi, per diventare azionisti della Roma, forse in un un’altro momento si potrebbe anche fare un discorso del genere, ma adesso una cosa del genere è fuori luogo solo pensarla e proporla
Assolutamente d’accordo con Malta, la cosa che mi sono sentito dire più volte dai romani in vita mia è “a Roma nun se po’ fa”, ma ddeke? Alibi storico di una città apatica e fatalista. A Roma si può e si deve fare tutto per come si fa nel mondo in città cinque volte più grandi ed incasin@te (e piene di problemi). Pensare e dire che Roma sia speciale anche nei problemi fa ridere. L’azionariato popolare potrebbe essere una grande idea vista la passione dei tifosi che ovviamente avrebbero diritto ad organismi rappresentativi per partecipare alle scelte della società. L’azionariato si può fare a Barcellona dove vivono per il Barca (esattamente come a Roma, non dormono la notte per la loro squadra) e dunque si può fare anche a Roma.
Eccerto !
I guadagni te li intaschi, le perdite le rifili ai tifosi.
That’s the American Way !
PALLOTTO VATTENE
Attenzione che come dici una cosa contro il peggior presidente della storia della Roma arrivano a difensori d ufficio a mettere pollici versi. Bah!
Aspetta e non te move Pallo’,che sto per entra’ nella societa’ di azionariato diffuso….popio con te
Nessuno ha detto che l’azionariato popolare si possa sostituire al ruolo primario di una società (società vera, non di trading per come è stata la nostra), poi mi risulta che ci sia una proposta nel merito depositata in parlamento e non vedo perché non possa essere approvata. Detto ciò l’Italia per alcuni è il posto nel quale non si può fare niente, in eterno, siamo famosi a livello mondiale per questo ed infatti in pochi investono da noi. Poi cosa c’entrano gli esempi di Roma? A Roma non si sono fatte negli anni cose che si fanno regolarmente in tutto il mondo (anche a Nairobi e Freetown, con tutto il rispetto), ciò non significa non sia arrivato il momento di cambiare sto schif@. Io ritengo l’azionariato popolare una buona opportunità per rafforzare la Roma ed i diritti dei tifosi, dire sempre di no a tutto è lo sport nazionale di un paese arretrato.
Come ha detto Sciabbolone l’azionariato diffuso esiste già,comprate le azioni della Roma e sei socio
Cattivik, io ho già pagato la casa ad Orazio,,, ahahhah non partecipo a collette ahahha Un caro saluto anche a Romano1,,, sempre chirurgico ahahhah ma fai attenzione la cesaronevirus, ci servi vivo non fare l’eroe ahhaha
Ciao Prohaska, tranquillo sto sempre all’erta, appena i cesaroni filo-pallottiani ne sparano una tanto per esaltare il loro amato, intervengo immediatamente per stoppargli l’intento. Ci possono provare e riprovare ma ormai con argomenti convincenti stanno a meno di zero altro che picco.
Bell’idea. Famo na colletta così il poraccio rimane alla Guido fienga della Roma.
Ok che mi dai in cambio? Lo stadio non cell’hai. I giocatori non cell’hai. Stai a copiare i sensi che hanno fatto grande la Roma Mentre sei al 12º posto in classifica e con più scarti che giocatori?
Quindi stai a provare a non ricapitalizzare,vero fruitpresident?
Pure perché chi te li dà? Sono 3 years che ti hanno chiuso i cordoncini.
Ao me sa che questo è più povero di Angelini. Ve lo ricordate l’angelini dei cesaroni? Questo me sa che je chiede de scollettare?
Se lo scrive Vulpis……….:-))
Magari, ma le società che cita sono società vere con squadre di avanguardia,
“la colletta di via Tolstoj”
Pallotta peggior presidente della storia della Roma!!
Cioe’, i buffi tua se li dovemo incolla’ noi?
Questo è il momento che chi ha liquidità è sereno almeno da punto di vista economico,, e purtroppo, chi non l’ha si agita e se sono addolorato per tutti i connazionali che soffrono in questo frangente,,, as far as the greengrocer, i don’t care less. Lo yankee sarà costretto a vendere a qualcuno e sparirà, la ROMa resta.
Tutti voi difensori d ufficio di coso( perché non si può chiamare presidente) mi spiegate cosa vi spinge alla difesa di costui ???
Quando Sensi quoto’ la Roma in borsa comprai azioni per 10milioni di lire, poi le ho rivendute con una perdita, ma grazie a quelle sottoscrizioni abbiamo scucito lo scudetto dalle maglie laziali. Fu una soddisfazione unica… sarei disposto anche a rifare esperienze simili e credo che almeno 120.000 persone potrebbero versare 100€ al mese per la propria squadra (dopo Covid permettendo) oltre a una quota d’ingresso di almeno 5000€. Ovviamente dovrebbero avere vantaggi nella fruizione del nuovo stadio, nella vita settimanale della società a Trigoria, gadget e magliette della Roma, oppure godere solamente dei risultati della squadra del cuore. Visto che allo stadio non entrerebbero tutti ci potrebbe essere un abbonamento per quelli lontani per seguire su Roma channel le partite, gli allenamenti, gli eventi particolari. Io credo che potrebbe interessare, ricordate gli abbonamenti Vip del presidente Viola. FORZA ROMA
Si Gerry ma questi non sono Viola e Sensi.
Questo articolo è chiaramente strumentale ma manifesta una urgenza che, se non è contingente, lo sarà a breve. Certo capisco la posizione di questo tipo di investitori, ma come garantisci l’investimento? Con là credibilità? Diventa difficile venderle anche In virtù del discorso di Ziffo ieri
oltre ad essere la solita solfa non possibile giuridicamente anch’io sarei curioso di vedere 100000 tifosi cacciare 1000 euri per la ASRoma e quali programmi e acquisti proporrebbero chi si candiderebbe… oltretutto il postcrisi durerà anni per la gente comune, quindi poco etico-morale che un milionario chieda soldi a gente comune per la malagestione di questi anni (2 o 9 che siano)… anche se poi, chi caccerebbe anche la quota minima avrebbe più diritto di chi paga i biglietti, paytv e magliette a lamentarsi o lodare la gestione, che sono cmq soldi che vanno alla ASRoma, di conseguenza hanno lo stesso diritto ad esprimere un parere…
Dai GS2012 vuoi che per Roma,provincia e intera penisola non si trovano almeno 100.000 pallottiani veri tifosi con tanto di patentino recentemente rinnovato disposti a versare,financo a fondo perso, 1000 euro a cranio per l’AS Roma e soprattutto per il loro stimatissimo Pallotta? suvvia basta un cenno e versano subito anche 1.500.
ahahah si come quando chiamò a raccolta i suoi sostenitori per lo Stadio… piuttosto hai letto, in sti giorni è uscito un nick che si vantava di stare li quel giorno al Campidoglio… 🙂
Poracci
Romano 1,a parte che un’ utenza di 100.000 soci mi sembra ridicole per un una tifoseria come la Roma.In ogni caso la cifra di 1000 euro secondo me e’ spropositata basterebbe molto meno.In ogni caso poi i soci avrebbero diritto oltre a partecipare con dei rappresentanti a assemblee e vita societaria ,anche a privilegi e sconti sulle gare dell’ AS Roma, e a quel punto non sarebbe poi tutto questo sacrificio.Come detto bisognerebbe studiare la cosa ,e non sta a me farlo,ma la vedo una cosa praticabile,e in ogni caso non mi farei pregare per versare una cifra fattibile e non esagerata,, per la mia societa’.
Ripeto Stefano 55 io sarei anche d’accordo tanto che,nel mio piccolo, ho ancora qualcosa di azioni AS Roma (naturalmente in perdita) e quindi sarei per mera passione e non certo speculazione assolutamente pronto ma altrettanto naturalmente solo con altro Presidente che non basi tutta la sua attività gestionale quasi esclusivamente sulla cessione dei migliori ogni anno ma puntando, sia pur con gradualità, a un consolidamento non solo economico ma anche tecnico, certo magari,finalmente, con uno Stadio di proprietà.