Roma, l’equilibrio nel dna di Veretout

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ULTIME NEWS AS ROMA – Jordan Veretout è il regista che è mancato alla Roma per le prime due giornate e che prenderà il posto di Daniele De Rossi. Ancora zero minuti in campo per via di un infortunio alla caviglia, ma si sta allenando a pieno ritmo per farsi trovare pronto, dopo la sosta, all’appuntamento contro il Sassuolo e poi in Europa League (il 3 ottobre contro il Wolfsberger si giocherà a Graz e non a Klagenfurt perché il campo è stato utilizzato per piantare 200 alberi per un’iniziativa contro il degrado ambientale).

Sarà lui il titolare al centrocampo accanto a Cristante per dare un equilibrio alla squadra e allo stesso tempo lanciare i compagni con preziose verticalizzazioni. Anche se la sua collocazione ideale sarebbe quella di mezzala, lo scorso anno alla Fiorentina è stato adattato regista e i risultati non stati così esaltanti. È un calciatore fortemente voluto da Fonseca che lo ha chiamato in fase di trattativa per convincerlo a scegliere la Capitale promettendogli di essere protagonista della ricostruzione dopo un anno catastrofico. Un’occasione che Jordan non si è fatto sfuggire firmando un contratto fino al 2024 (non è ancora scattato l’obbligo di riscatto con il club viola a 16 milioni).

CALCIO E FAMIGLIA – Quella di Veretout è una vita serena vissuta con la futura moglie Sabrina Merlos (la proposta di matrimonio c’è stata lo scorso 25 marzo a Napoli) e le due figlie, in una splendida casa con piscina a due passi dal centro sportivo di Trigoria. A dimostrazione di quanto il nuovo club stia già entrando nel cuore della famiglia, la mamma tre giorni fa ha portato le bambine Aalyah e Kaylie al Roma store acquistando due maglie giallorosse con la scritta Babbo 21.

In questa prima parte della stagione ha legato con Diawara, suo compagno di reparto che inizialmente partirà dalla panchina. Con l’ex Napoli è nata subito l’amicizia agevolata sia dalla lingua francese che entrambi parlano e dalle ore passate in stanza insieme durante il ritiro. Un legame che può far crescere entrambi e dare alla Roma quell’equilibrio che al momento sembra mancare. Fonseca sta riflettendo sul 4-2-3-1, i quattro gol subiti in due partite e i medesimi pali colpiti dalla Lazio hanno minato qualche certezza del portoghese, costringendolo a rivedere qualcosa soprattutto nelle posizioni degli interpreti.

È possibile che alla ripresa con il Sassuolo il centrocampo sia più folto proprio con la presenza dell’ex Fiorentina accanto a Cristante e con Pellegrini e Zaniolo nel rombo offensivo che comprende anche Dzeko e Mkhitaryan (di lui ha parlato Totti a Sky: «Da un paio d’anni gioca e non gioca, ha tanta tecnica e voglia di dimostrare»).

INCROCIO A YEREVAN – L’attaccante, dopo aver affrontato con l’Armenia giovedì sera gli azzurri, oggi alle 15 giocherà, sempre allo stadio repubblicano Vazgen Sargsyan, contro la Bosnia di Edin Dzeko in una partita valida per le qualificazioni a Euro 2020. Con l’occasione il centravanti ha parlato dell’arrivo del suo compagno di reparto: «In Inghilterra il calcio è più rapido, in Italia molto più tattico. Mkhitaryan non avrà problemi ad adattarsi alla Serie A, noi sicuramente lo aiuteremo». Promozione in vista per Francesco Calvo che sta per diventare direttore generale, direttamente su input del presidente Pallotta, e pronto anche un riconoscimento per Morgan De Sanctis (supervisore del settore giovanile).

(Il Messaggero, G. Lengua)

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6 Commenti

  1. È iniziato il lecchinaggio dei giornalai per far rientrare l’ex ‘grande dirigente’ nella societá, dopo camionate di letame ha capito che non se lo fila piú nessuno ed allora ecco che comincia a parlare bene di qualcosa. Posto qui per.non aprire neanche la pagina che riguarda l’ex spalatore. Passano le persone, passano gli odori. Viva la nuova Roma dopo tanti anni con aria nuova e pura. I semidei mi stavano facendo detestare la magica.

  2. Se un pó tutta la squadra è un cantiere aperto, il centrocampo è il reparto che mi sembra quello peggio assortito.
    Al momento in mediana ci sono due giocatori adattati come Cristante e Pellegrini che rendono meglio in altri ruoli.
    Se Fonseca insistesse sul 4:2:3:1 credo che in mediana andrebbero messi Veretout e Diawara, gli unici in grado di interpretare bene il ruolo, ma poi per l’ultimo posto a centrocampo (trequartista) 3 tra Pastore, Cristante, Pellegrini e Zaniolo dovrebbero restare fuori.
    Peraltro il trequartista deve giocare spesso spalle alla porta e questo favorirebbe l’utilizzo di uno tra Zaniolo e Cristante.
    Quindi salvo utilizzi di Pellegrini e Pastore come esterni alti, per me il 4:3:3 è l’abito che potrebbe calzare meglio all’attuale rosa.

  3. “Anche se la sua collocazione ideale sarebbe quella di mezzala, lo scorso anno alla Fiorentina è stato adattato regista e i risultati non stati così esaltanti”.
    Ma comprare un vero regista no ?
    Concordo con il fatto che il centrocampo è il punto debole di questa Roma.

  4. Con Under fuori proporrei il 4 3 1 2 con il centrocampo a rombo.
    Lopez
    Florenzi Smalling Mancini Kolarov
    Pellegrini Veretout Zaniolo
    Mhkitaryan
    Dzeko Kalinic

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