Roma, niente pesci d’aprile

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AS ROMA NEWS – La Roma a Lecce per ripartire con il piede giusto in questo rush finale di stagione, con la speranza che la squadra scenda in campo allo stadio Via del Mare con la stessa voglia di prima di spaccare il mondo.

Il dopo Mourinho targato De Rossi ha regalato risultati per molti versi inattesi: superati Feyenoord e Brighton in Europa League, vinte quasi tutte le partite di campionato ad eccezione di un buon pari ottenuto a Firenze e di un ko sfortunato contro la squadra nettamente più forte della Serie A.

Una media punti quella di De Rossi più da lotta scudetto che ha riportato la Roma in piena corsa per un posto nella prossima Champions. Ora però arriva la parte più difficile: la trasferta di Lecce è solo un tiepido antipasto di quello che verrà, e che andrà consumato con fame da lupi.

Il tecnico di Ostia ritrova qualche pedina importante grazie alla sosta, ma avrà un Dybala a mezzo servizio e dovrà rinunciare a capitan Pellegrini, uno degli uomini più in forma dei suoi. Nonostante questo, l’obbligo è di portarsi a Roma i tre punti. Perchè il cammino che aspetta i giallorossi in questo mese è davvero lungo e impervio. Partire con un passo falso sarebbe drammatico.

Prima dei giallorossi, in campo il Bologna contro la Salernitana, gara sulla carta dal pronostico chiuso, ma nel calcio mai direi mai. Poi alle 18 tocca alla Roma sul campo del Lecce, invischiato nella lotta per non retrocedere: i tifosi giallorossi si augurano di vivere una lieta Pasquetta e non un brutto pesce d’aprile.

Giallorossi.net – Andrea Fiorini

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21 Commenti

    • la Lazio gioca venerdì, e avrà 8 giorni per preparare il derby.
      la Roma gioca lunedì, e avrà 5 giorni per preparare il derby; poi giocherà nuovamente giovedì dopo 5 giorni.
      il Milan farà venerdì, sabato, giovedì, con distanze di 8 e 5 giorni.

      queste disparità di trattamento sono a mio modo di vedere la prova più evidente di quanto marcio ci sia in lega/Figc: spero sempre nel riscatto della giustizia, o nella divina provvidenza, o nel karma, o come volete chiamarlo in base a ciò in cui credete.
      finora purtroppo la storia dimostra che sono un illuso. ma io continuo a crederci.
      forza roma

    • Ric la lazio gioca domani in Coppa Italia contro la Juve ed avrà 1 giorno in meno rispetto a noi per preparare il derby.
      Non vediamo gomblotti ovunque please …

    • Indubbiamente Milan e Lazio hanno dei vantaggi dal calendario, non sappiamo se casuali o meno.
      In un momento topico della stagione come questo, due giorni in più di riposo possono fare la differenza quindi è evidente che non c’è parità di trattamento.
      Il problema per me non è tanto con la Lazio che è abbastanza distante e comunque non reputo importantissima la corsa al posto in champion che è solo una questione finanziaria, quanto piuttosto col Milan contro il quale ci giochiamo il quarto accesso ad una semifinale di coppa che ci proietterebbe nel gota del calcio europeo. Questo è il vero obiettivo per me da privilegiare e De Rossi farebbe bene a concentrare la squadra su quell’impegno.
      Non si può essere competitivi su tutti e due i fronti quando la battaglia si fare così impegnativa. Troppi impegni ravvicinati ti fanno lasciare qualcosa sul campo e qualche partita la sbagli, non c’è dubbio su questo.
      Io prediligo la dimensione europea e se devo scegliere di sbagliare qualcosa preferisco farlo in campionato e assicurarmi la quarta semifinale di fila. Una realisticamente la dobbiamo fare.

  1. la partita di oggi sarà durissima, il Lecce è in piena lotta salvezza dove anche un punto può fare la differenza. sono queste le partite peggiori perché le Big non si snaturano, giocano in un modo e quello rimane. queste squadre in lotta per la retrocessione invece tendono a far durare le partite 30 minuti su 90, a forza di perdere tempo. direi che più che un tiepido antipasto, questa di oggi potrebbe essere una delle rogne peggiori. ma confido nella Roma.

  2. Purtroppo è proprio questo il problema, con i punti lasciati fino all’arrivo di DDR non possiamo, matematicamente, più permetterci passi falsi.
    Sembra quasi che da qui a fine campionato non ci possiamo neanche più accontentare di pareggi anche quando giochiamo con squadre ostiche, ma solo vittorie.
    Io spero che la ventata liberatoria legata all’arrivo di DDR sia vista con ottica futuristica e non solo basata e monitorata dai prossimi risultati.
    L’importante essere usciti dal tunnel dell’immobilismo.

    • sembrerebbe proprio così.. ma il cammino fantas6fatto da DDR fin qui ti ha portato al quinto posto (che forse potrebbe già bastare) e a uno scontro diretto da giocare in casa per il quarto.

      l’impressione di dover fare ancora percorso netto dipende dall’idea che almeno il Bologna (ancora faccio fatica a crederci) sia inarrestabile, e che anche l’Atalanta sia tornata a macinare

      se le altre facessero filotto, ovvio che tu debba dare altrettanto.
      ma già oggi magari la corazzata felsinea perderà punti onattesi (ci spero ma ci credo poco io per primo…)

  3. La partita è tosta ma siamo obbligati a vincere. Se non vinciamo con il Lecce è inutile avere ambizioni champions.

    • veramente siamo “obbligati “a vincere, o fare punti ,in tt le partite se vogliamo finire in bellezza il mezzo miracolo sportivo iniziato da DDR.

  4. Il Napoli, -30 punti rispetto all’anno scorso, è la prova di quanto possa contare la testa nel rendimento di una squadra.
    Da noi è bastata un po’ di aria fresca con l’arrivo di Daniele, una iniezione di autostima ed un cambio di modulo per vedere un’altra squadra.
    A Lecce servirà la testa più delle gambe.
    Perché è naturale che la testa dei giocatori potrebbe essere inconsciamente già proiettata al derby, al doppio incontro con il Milan ed alla gara decisiva col Bologna in casa.
    Invece come ha ribadito De Rossi queste gare bisogna giocarle una alla volta proprio come habitus mentale.
    Mi auguro che la squadra abbia recepito questi insegnamenti e fatta sua questa modalità di approccio alle gare.

    • Augurio indispensabile, direi.
      E c’è pure una certa (ed ormai nevrotica) curiosità sul punto: quanto è sostanziale, cioè non meramente psicologico, il cambiamento portato da DDR? E soprattutto, se è sostanziale, avrà la durata che merita e segnerà l’inizio di una “ruota” che ha finalmente girato, dopo stagioni (più o meno dall’epoca di Fonseca) in cui la Roma ha mostrato, purtroppo, segni di cedimento alla distanza, cioè nei momenti cruciali del girone di ritorno?
      E ogni domenica, con una calendario così, staremo a farci domande la cui risposta fa molta, ma molta differenza…
      FRS!

    • Assolutamente vero e chiunque pratichi sport, anche solo la corsetta al parco, sa bene quanto la testa contribuisca a muovere le gambe. Se non sia mai oggi la Roma dovesse perdere a Lecce secondo me fino alla fine del campionato rivedremo il clima di smobilitazione dei tempi di Mourinho, perché comunque la situazione societaria rimane quella che è. Ovviamente spero di sbagliare e spero che oggi Baldanzi segni la sua prima tripletta in serie A.

  5. Da qui alla fine del campionato, devi vincere con le piccole, devi vincere quasi tutti gli scontri diretti contro le big, devi però anche non rinunciare alla coppa… Insomma ci vuole un miracolo. Purtroppo al tempo di Mourinho allenatore, la squadra ha fatto schifo come risultati e questo ora lo paghi. Io, quando sento parlare di “gioco”, mi sento male: il problema non è il “gioco”, sono sempre i risultati: il risultato, in un lungo cammino come quello che è il campionato, è legato al “gioco”. Una squadra che non fa gol e ne subisce, non può essere una squadra che ha un gioco. Una squadra che ha un senso, che gioca, che supera l’ avversario come intensità, alla fine vince tante partite. La Roma sotto Mourinho perdeva o pareggiava inopinatamente perché era messa sotto da tantissime squadre, anche da quelle che, sulla carta, dovevano essere considerate più abbordabili. E non ribaltava mai i pronostici contro squadre più forti perché giocava male. Sono i risultati che sono venuti a mancare. Ed è sui risultati che si giudica una squadra, un allenatore. Con De Rossi il cambiamento che c’è stato è quello sui risultati, non sul “gioco” in senso astratto. Come si fa a disgiungere gioco da risultato? Ora vediamo come andrà, ma è durissima: perché, per raggiungere gli obbiettivi che lo stesso Daniele si è dato, è necessario un rendimento costante superiore a quello avuto negli ultimi (parecchi) anni da questi stessi giocatori. Un rendimento da squadra che, se il campionato fosse iniziato due mesi fa, sarebbe da scudetto. Non credo che si possa giudicare negativamente la squadra se non ci riuscisse. FR FR

  6. La Roma alla 15ma giornata era quarta con 25 punti. Che cosa sia successo dopo, lo sapremo come si viene a conoscere tutto a Trigoria, quando passerà il tempo. Ora è obbligatorio vincere sennò significa che il cambiamento è stato solo un capriccio sbagliato. Un’avvisaglia di come si ponevano alcuni calciatori la su potrebbe capire dalla dinamica controversa che neanche Mourinho ha intercettato, della lite avvenuta con Matic. Di questo retroscena a fine campionato avrò una descrizione completa da un topolino,
    ora vinciamo.
    Forza Roma

    • I Topolini😂😂 qua a Roma c’è so.le pantegane 😂😂 io continuo a Roma ere della idea che questa squadra non ha gli attributi ,tolti Mancini Cristante e forse Bove perché è giovane ,il resto bravi quando sentono il vento in poppa ma se vanno in difficoltà na catastrofe ecco perché ho paura che cpme se ferma la giostra De Rossi ,cadiamo come birilli.

  7. Credo che l’approccio sarà fondamentale. Tanto quell che incontri giocano come se avessero promesso ai giocatori avversari 500 mila € di premio (cadauno)in caso di vittoria….Che anche l’arbitro e VAR siano non dico favorevoli,ma equi……Siamo più forti del Lecce, comunque,arbito o non arbitro i 3 punti devono arrivare….

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