Roma, prova di forza contro tutto

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AS ROMA NEWS – La notte fredda della Dacia Arena è dolcissima per la Roma. Che umilia l’Udinese (0-4), sorpassa il Napoli (sabato ospite all’Olimpico) e si piazza al 4° posto. Fonseca, insomma, è in Champions, nonostante l’emergenza, ancora 7 assenti, e l’ennesima ingiustizia, restando in 10 per un’ora per la svista dell’arbitro Irrati che caccia senza motivo Fazio.

CORO INTONATO Giocano i resti e danno in spettacolo, con la vittoria più larga in questo torneo. Si scatenano, questione di orgoglio, quando restano in dieci: 3 reti su 4. Il turnover c’è, ma essenziale. Proprio come la Roma di questi tempi. Compatta, pratica ed efficace. Solo 2 novità: entrano Santon da terzino destro e Kluivert da esterno alto a sinistra, in panchina, anche perché non al meglio, sia Spinazzola che Perotti.

Escluso ancora, in partenza, Florenzi. Il 4-1-4-1 rimane camaleontico. Perché Mancini fa la sentinella davanti alla difesa. Play e stopper sono la stessa persona. Veretout si sdoppia: sale dietro a Dzeko, si allinea a Pastore, sistemato in attacco sul centro destra, e si abbassa accanto a Mancini solo quando il compagno ne ha bisogno.

PURE DA ESPORTAZIONE Zaniolo segna subito il 3° gol consecutivo, il 10° in giallorosso. Ma è il 1° in trasferta. E lo realizza proprio alla Dacia Arena dove lo scorso 23 marzo debuttò in azzurro contro la Finlandia, entrando negli ultimi 4 minuti al posto di Verratti. Sul lancio, nella circostanza di destro, di Kolarov, è bravo a tagliare in mezzo, sfruttando il movimento di Dzeko, ma a regalargli la rete è il liscio di Samir che lo lascia solo davanti a Musso. Di classe il tocco per il vantaggio e per festeggiare come è accaduto contro il Borussia e il Milan.

A SENSO UNICO La Roma è padrona del match. Kluivert è in serata e ancora di più Dzeko. Sono loro che guidano l’assalto, appoggiandosi al talento di Pastore, all’esplosiva fisicità di Zaniolo e al dinamismo di Veretout. Si alzano sia Santon che Kolarov sulle fasce. Dietro restano Mancini e, qualche metro più dietro, Smalling e Fazio. L’impostazione da dietro spetta a Mancini, a Smalling la copertura quando ripartono Lasagna e Okaka. Pastore, nel momento migliore dei giallorossi, spreca il contropiede per mettere al sicuro il risultato, ignorando Kluivert e Dzeko.

SOLITO SGARBO La vecchia legge del calcio non perdona la Roma: gaffe subito pagata in campo. Irrati punisce Fazio solo perché Okaka, al limite dell’area, gli scivola accanto. Il fallo del difensore non c’è, l’ex centravanti giallorosso addirittura si fa lo sgambetto da solo. L’arbitro estrae il rosso per Fazio per aver interrotto in modo irregolare la chiara occasione da rete dell’Udinese. Valutazione singolare: l’attaccante non è in possesso della palla.

Fonseca protesta. Niente da fare. L’auricolare di Irrati, tra l’altro, non funziona. Responsabile anche il Var Mazzoleni che si limita a comunicare, essendo interrotto il collegamento, con il quarto uomo Illuzzi e, non reputandolo errore grave, rinuncia a correggere il collega che condiziona pesantemente la sfida. Mazzoleni andrà nell’intervallo nello spogliatoio di Irrati: chiarimento inutile perché postdatato.

ANCORA DA FERMO La Roma, però, non si piega. Domina anche in inferiorità numerica e con il 4-4-1. Anzi spopola. E, colpendo di nuovo su palla inattiva, raddoppia all’inizio della ripresa. Corner di Veretout, Lasagna sbaglia il rinvio e Smalling ne approfitta: tap in a porta vuota. Non c’è più partita. Il 3-5-2 di Tudor crolla.

E, nell’azione più bella della serata, Pastore imbuca per Kluivert che firma il tris. E conquista poi il rigore, mano di Becao, per il poker di Kolarov. C’è tempo pure per qualche esperimento in vista dello scontro diretto contro il Napoli: Cetin per Pastore, da mediano e subito dopo accanto a Smalling. Nel finale Perotti per Kluivert e Florenzi per Zaniolo. Applausi a chi esce.

(Il Messaggero, U. Trani)

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18 Commenti

  1. Se non funziona l’auricolare e se si considera errore non grave l’espulsione di un giocatore al trentesimo minuto di gioco… siamo messi bene!!!!! Ma la ROMA e’ la ROMA e ha dimostrato che riesce a reagire anche alle ingiustizie arbitrali. Grande partita, continuiamo a giocare a questo livello e restiamo coi piedi per terra. FORZA ROMA.

  2. Valutazione singolare: l’attaccante non è in possesso della palla…
    Ho visto qualche filmato e Sinceramente: Ma come si fà ad espellere un giocatore in una situazione simile proprio non lo capisco Ma non finisce qui:
    “Mazzoleni” – che si limita a comunicare, essendo interrotto il collegamento, con il quarto uomo “Illuzzi” e, non reputandolo errore grave, rinuncia a correggere il collega che condiziona pesantemente la sfida
    Attenzione a questa frase: “Essendo interrotto il collegamento
    Interrotto il collegamento?🤔 Trovata la scusante?! Sarò io che sò maligno Se se…
    Ribadisco il concetto già espresso ieri:
    Per quanto concerne “gli orrori arbitrali” prendete queste tre partite:
    a) Juventus – Genoa: Espulsi due giocatori del Genoa Calcio di Rigore al 95′
    b) Lazio – Torino: Espulso giocatore del Torino – Calcio di Rigore per la Scazzie
    c) Udinese – Roma: Irrati – Espulso Fazio per “fallo inesistente”
    Coincidenze? Sarà… Ai posteri l’ardua sentenza!
    Rimane un dato di fatto La Magica ieri ha vinto contro tutto e tutti
    Grandissima prova d’orgoglio e di carattere!
    💛💖Forza Roma💛💖

    • Purtroppo non sempre saremo in grado di vincere contro tutto e tutti,che siamo poco considerati(eufemismo)se ne ne sono accorti anche in Europa e ci trattano da schifo.Non so cosa ma qualcosa bisogna inventarsi,perche’ cosi’ è uno stillicidio.Se,come dicono gli avvocati,3 indizi fanno una prova,abbiamo prova a iosa.
      Forza Roma(quella di tutti)

  3. Arbitro f@gna di Calcutta, grandissimi ragazzi, intervenga la società per prendere rimedio contro questo schif@ degli arbitri in malafede.

  4. Sono strafelice x questa vittoria, malgrado i numerosi torti arbitrali siamo 4,sento altri club piagnucolare, ma se facciamo la conta degli errori contro siamo 1 in classifica. Grande Fonseca e bravissimi I nostri Lupi, forza Roma.

  5. Andare a lamentarsi degli Arbitri in diretta TV o nelle Segrete Stanze non serve a nulla.
    È sempre stato così e sempre sarà.

    “l’ordine delle cose” può esser scalfito solo da una convergenza di interessi:
    il bastonatissimo Sensi riuscì a vincere lo Scudo grazie ad una squadra fortissima, ma anche grazie al fatto che ebbe un Campionato regolare.
    E riuscì a garantirselo facendo ciò che il “Sistema” gli chiese:
    Stra-Valutare Batistuta per salvare Cecchi Gori

    • Centrato in pieno, Step. Quando gli interessi della Roma collimeranno con quelli del Sistema, che nel 2000 ringraziò Sensi per aver porto sul vassoio la testa di Zeman, il sovversivo che aveva spaccato l’immagine del calcio italiano, in cambio di Capello, uomo perfettamente integrato e ligio al dovere, oltre al già ricordato da te salvataggio in extremis della Fiorentina, allora la Roma, che deve già esser forte di suo, ciò è bene rimarcare, potrà godere di un campionato regolare e magari vincerlo come merita. E non comunque più di uno. Capello obbedì agli ordini di scuderia e “pose il freno” a mano alla Roma degli anni successivi.
      Rammento a tutti una cosa affondata nella notte dei tempi: nel settembre 1982 l’avv. Agnelli rilasciò un’intervista con titolo roboante in cui dichiarava che lo scudetto sarebbe andato alla Roma (alla quale ne era stato sottratto uno clamorosamente qualche solo un anno prima) e la Coppa Campioni alla Juve, facendo intendere a tutti quale fosse la direzione che quella stagione che stava per avviarsi doveva prendere. Se Pallotta fosse stato forte politicamente, come Viola nel 1982 e Sensi nel 2000, credo che con Garcia o Spalletti uno scudettino ce lo avrebbero permesso di vincere. La squadra era attrezzata abbastanza per raggiungere quell’obiettivo a patto, naturalmente, di un campionato regolare in tutte le sue componenti.

      Chi critica SEMPRE PER PARTITO PRESO la Roma, anche quando fa risultati record che non portano, per i motivi addotti sopra, a nulla se non avvilenti secondi posto, ma soprattutto, chi non comprende e riconosce ciò detto, o non è romanista oppure non segue per nulla il campionato.

    • Certamente Ame.

      anche Viola poté godere di un Campionato 82/83 tutto sommato regolare perché la Juve ne aveva appena rubato 2 vergognosi a Roma e Fiorentina (gol regolarissimo annullato a Bertoni in quel di Cagliari, ultima giornata🤦🏽‍♂️)

      il “Sistema” non poteva certo permettersi un terzo misfatto.

    • Esatto, non serve lamentarsi. Quando si è più forti si vince.
      La Roma di ieri ha vinto nonostante l’arbitro, nelle altre partite che non ha vinto non avrebbe vinto nemmeno con l’arbitro a favore.
      Quando abbiamo vinto gli scudetti lo abbiamo fatto perché avevamo una super squadra più forte di tutti e di tutto.
      Serve questo.
      Basta piagnistei e avanti così. Se son rose fioriranno.

  6. Gli “errori” arbitrali sono la norma, non l’eccezione, nella storia della Roma. Personalmente non ne sono sorpreso più di tanto, e neanche mi ci avveleno più il sangue come un tempo. Sono stato intossicato per anni, ne ho viste tante, soprattutto dal vivo – come penso tutti i tifosi, ho urlato rabbia giovane fino allo sfinimento e da restarne irrimediabilmente stordito. Ormai mi sono rassegnato, seguire la Roma significa (anche) vivere e subire soprusi come quello di ieri sera e darli per scontato. Atteggiamento nichilista, forse, ma altamente conservativo, almeno per me.
    Ciò che non sopporto è l’atteggiamento di parte della tifoseria che sminuisce i danni provocati, solo per puro spirito di critica e voglia di insultare squadra e società. Non si vuol assolutamente capire è che una partita falsata si ripercuote su quelle successive, e per punti persi e, soprattutto, per cause psicologiche, dal momento che i calciatori si svuotano man mano di ogni energia nervosa, nell’ambiente e nello spogliatoio si diffonde la rassegnazione, divenuta ormai atavica a Roma, tanto che il campionato lentamente e inesorabilmente si compromette e prende un’altra piega. La Roma di Garcia pre crimen Rocchi, per esempio, era in testa con ben otto vittorie consecutive. Ho ancora davanti l’immagine di Keita – UNO CHE VIENE DA UN ALTRO MONDO – dopo gli scempi di Rocchi che a Torino guarda allibito i compagni e De Rossi – UNO CHE SA – che gli fa le spallucce come per dire “lo fanno, lo fanno”. Da quella sera il crollo verticale.

    • Concordo su tutto Amedeo.
      Questa è la nostra storia. Non da essere orgogliosi di essa, perché è storia di soprusi. E sarebbe masochistico farsene un vanto.

      Ma tenere duro, nonostante tutto, questo si. Questo rende orgogliosi.

      E quando la squadra si allinea a questo sentire e c’è piena consonanza fra chi ama la Roma e chi ci gioca, c’è da farsene un vanto, comunque vada.

      Ecco, questa Roma di Fonseca e (perché no?) di Petrachi, di Fienga, che ha fatto tabula rasa dopo la stagione vergognosa dello scorso anno, si è guadagnata questo rispetto, ostinatamente.

      Il calcio è epos, e la retorica è in agguato, ma anche volando bassi,
      bisogna dire che questa Roma è pienamente Roma.

      Ostinatamente e fieramente contro nemici e sfortuna.

  7. È assurdo che un calciatore espulso ingiustamente deve anche scontare la squalifica. Il giudice non dovrebbe squalificare in presenza di grandi torti.

  8. Quando abbiamo vinto l’ultimo scudetto,oltre a tutto ciò che avete già giustamente ricordato,la FIGC era commissariata! Non credo,però,che in questi anni la Roma avrebbe potuto vincere lo scudetto in ogni caso,perchè,anche la squadra più attrezzata,aveva una rosa troppo corta con giocatori a fine carriera e qualche ruolo scoperto che alla lunga pesano.Quest’anno,però,sono senza pudore,gli episodi sono eclatanti e,a differenza di Viola e Sensi che portavano avanti una guerra in lega contro le potenti del calcio,questa Roma è spesso allineata alla più potente,forse,come hanno evidenziato alcuni,una lotta della casta arbitrale contro il VAR?Detto questo,più forte di tutti,ma,intanto,una Roma decimata dopo aver giocato in 10 per più di 1 tempo la quarta partita in 3 giorni,affronterà a meno di 72 ore il Napoli senza neanche Fazio,quindi,Nicchi,Rizzoli,Lega,FIGC,e l’AIA tutta,mortaxxi vostra!

  9. La considerazione del “sistema” si guadagna con la credibilità della società e del relativo progetto portato avanti. Se si costruisce una squadra forte si va avanti. E’ stato fatto due anni fa, quando siamo arrivati in semifinale di c.l. battendo il grande Barcellona.
    E’ chiaro che esiste un limite invalicabile. Quando giochi con squadre pluripremiate e pluridecorate la sudditanza degli arbitri viene sempre un pò fuori, ma se sei forte batti anche quella.
    In fondo con il Liverpool ci furono episodi sfavorevoli ma nel complesso delle due partite gli inglesi meritarono il passaggio del turno perché erano più forti. Infatti hanno vinto la coppa poi.
    Questa storia degli arbitri lasciamola ad altri, anche perché protestare alla fine serve a poco, anzi ci si inimica il sistema.
    La squadra si sta riprendendo sembra anche a dispetto degli arbitri . Ciò conferma quello che dico, e cioè che l’arbitro è certamente una variabile del risultato ma molto dipende da te.

    • Se, come dici, “l’arbitro è certamente una variabile del risultato ma molto dipende da te” – in astratto concetto di certo condivisibile, perchè invece nella realtà alle squadre “pluripremiate e pluridecorate”, ossia quelle forti che non hanno bisogno di aiuti esterni, non dà affatto fastidio giovarsi regolarmente della sudditanza degli arbitri che spesso sfocia in volonteroso zelo? Molto dipende da te, ma è proprio quella “variabile” a far spesso la differenza.

      Sei sicuro che con gli arbitri contro la Roma di Batistuta avrebbe vinto lo scudetto del 2001? Perchè personalmente sono arci convinto del contrario. Ricordati che per conquistarlo all’ultima giornata e con che fatica con una squadra da fantascienza, si è dovuto battere il record punti per i campionati a 18 squadre.

  10. Non è assolutamente vero che se si è più forti si vince lo stesso anche con errori arbitrali. Il campionato è molto equilibrato ed a volte una partita può essere indirizzata a favore grazie ad un errore arbitrale. In queste prime 10 giornate mi sembra che la squadra più penalizzata è stata proprio la Roma mentre quella più avvantaggiata con tante sviste a favore non è stata la Rubentus bensì l’innominabile dai colori sbiaditi. Chi comanda in Figc è proprio Lotirchio e ciò si riflette sugli arbitraggi.

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