Roma regina d’Europa, ma per la sfortuna: nessuna prende così tanti pali

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NOTIZIE AS ROMA – La sfortuna esiste. Eccome. Chiedete alla Roma, prima in Europa per pali colpiti nel corso delle ultime stagioni.

Certo, l’avvio shock delle prime giornate non si può di certo attribuire solo alla cattiva sorte, che però ha contribuito al magro bottino dei cinque punti collezionati in altrettante partite.

Se non ci si fossero messi i legni di mezzo, la Roma avrebbe potuto segnare ben sette gol in più in questo avvio di stagione, ma la Dea bendata in quei momenti ha voltato le spalle ai giallorossi e quelle conclusioni si sono infrante sui pali: l’ultima è stata quella di Cristante contro il Torino, a Milinkovic battuto.

I numeri parlano chiaro. Tra pali e traverse, per la squadra di Mourinho è già record: sei i legni colpiti in campionato, uno invece in Europa League. Per la Roma, purtroppo, non è una novità visto che è da ormai più di un anno a essere la squadra più sfortunata d’Europa.

Dalla stagione 2022/23, nessuna squadra ha colpito più legni della Roma tra i club dei maggiori cinque campionati europei considerando tutte le competizioni. Trentotto in totale, un numero incredibile, cinque più di del Manchester United, sei del Bayern, sette del City.

Fonte: Corriere dello Sport

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22 Commenti

    • Ma non è sfortuna. Può essere sfortuna se tu tiri, un difensore si mette in mezzo e la palla schizza sul palo. Altrimenti è solo imprecisione. I campioni fanno goal, non palo.

    • Chiedo lumi, per sincera curiosità e perché non sono convinto di avere la verità in mano, a chi ha messo una valutazione negativa al mio commento in cosa sia sbagliato.
      Quando gareggi con l’arco e accarezzi la linea esterna dl centro sono 9 punti, non 10. Significa che hai sbagliato qualcosa, hai strappato la corda, hai calcolato male il vento, o altro.
      Se a golf nel green usi il putter, tiri da bordo green e la palla gira attorno alla buca ed esce, non sei sfortunato, sei impreciso.
      Cosa cambia a pallone? Goal è quando la palla supera la linea della porta, se non la supera di un capello, sei impreciso di un capello, e, a differenza del tiro con l’arco, non è che se sbagli di un capello fai 9 punti invece che 10, se sbagli di un capello è uguale a tirare il pallone in curva. Perciò devi allenarti di più, o avere nelle vene il dna del campione, o entrambi.
      Sennò ce so bono pure io.

    • Eh la colpa è del caciottaro burino panzone che prima de ogni partita ce rimpicciolisce la porta de 5 cm

  1. La sfortuna ,sotto forma di pali,di infortuni,di situazioni impensabili per tutte le altre squadre del pianeta Terra, è da sempre un connotato storico della Roma.
    Uno dei fattori che hanno privato questa Società di vittorie sportive pur meritate sul campo è stata per l’appunto la mancanza di un pizzico di buona sorte ,che in un gioco qual è il Calcio ,rappresenta una componente non secondaria, anzi.
    Anche domenica scorsa il pallone ,accarezzato da un tocco ravvicinato di Cristante, ha beffardamente incocciato sul paletto interno e invece di piegarsi all’interno della porta, è tornato in gioco con il portiere ormai strabattuto.
    Maledizione!

    • Non è sfortuna, ha semplicemente ciabattato male il pallone. Smettiamola con questi alibi ridicoli, per favore.

  2. Ma quale sfortuna… ma smettetela… Al 90% sono tiri sbagliati di gente che ha i piedi quadrati.
    Non esiste la sfortuna, se a due metri da una porta larga 7,30 metri riesci a prendere il palo.

    • Posso essere anche d’accordo con te.. magari non abbiamo i migliori tiratori della serie A. Ma nemmeno i peggiori.. se prendi il doppio (6) di pali/traverse della seconda (3) in serie A (in 5 giornate tra l’altro), un po di sfortuna mi pare che ci sia..

  3. la poi ingrandi pure un altro er problema aggiustare de qualche cm la mira
    però devo da atto che la buona sorte c’è sorride in casi rsri vedi pâli e traverse interne che escono fuori
    mentre gli altri glie dice bene col palo interno

  4. Cristante ha fatto un tiro improponibile è vero, come è altrettanto vero che Inzaghi ci ha costruito una carriera su tiri del genere, che sono impossibili da leggere per i portieri.
    Mettiamola così siamo a pari con il goal fatto allo sherif.

  5. non esiste la sfortuna, e neanche la fortuna, ma bravura, talento, capacità, dedizione e allenamento.
    Facciamo l’esempio di domenica, se Cristante invece di semi lisciare quel pallone lo prendeva meglio, quello era gol. Se ogni giorno si allenasse a colpire palloni al volo, non lo avrebbe sbagliato.
    E queste cose le diceva un certo Capello.
    Ronaldo tra i grandi di tutti i tempi è quello con meno talento calcistico…. ma è diventato tra i più grandi con l’enorme attenzione allo stile di vita, all’alimentazione, all’allenamento quasi maniacale anche a casa…. altro che sfortuna!!!

  6. Prendere i pali è normale, però se per due anni di seguito hai il record della sfortuna e sei la regina d’Europa dei legni è molto strano, a quel punto c’è bisogno dell’esorcista

  7. Leggo di sfortuna, ma altri parlano di imprecisione…ma che scherziamo? Più precisi di così! Quante volte devi provarci per riuscire a prendere la traversa o il palo?
    Facciamo cambiare il regolamento: al terzo palo vale un gol 😅.
    C’ha ragione Zenone: la fortuna è bendata ma la sfiga ci vede bene e, purtroppo, è daa lazie…

  8. è sfortuna quando pellegrini prende la traversa su punizione da lontano, non quando cristante prende il palo a tu per tu con il portiere

  9. La “sfortuna” esiste. Chi non ci crede è perché non l’ha mai sentita accanirsi addosso.
    Così come esiste la fortuna.
    Esiste il fato, il destino, il caso, congiunzione astrali sfovorevoli… volontà di un qualche essere supremo… chiamatela come volete, ma ci sono persone che nella vita sono bersagliate con un livello di ferocia quasi incredibile.

    E no, non se la sono cercata, a meno che non parliamo di vite precedenti, di karma da scontare.

    L’approccio ultra razionalistico per cui sarebbe tutto in mano al nostro libero arbitrio è una minchiata.
    Si certo, la preparazione conta. la capacità di pianificare pure, l’esperienza, il fare le cose bene… tutto conta. Ma poi resta sempre un margine di imprevedibile, di variabili non azzerabili. E lì entra in ballo la casualità, la coincidenza, la catena di eventi ognuno improbabile che si concatenano incredibilmente ma perfettamente e danno luogo all’Evento.

    E lì ancora la fortuna o la sfortuna. Quanta gente ho visto morire in questo modo, tale che puoi solo dire (nonostante il tentativo postumo di analizzare i dettagli!) “era destino” o “ha avuto sfiga” a seconda delle inclinazioni di ognuno.

    E di quanti ho saputo storie agghiaccianti, di vite costellate da eventi negativi del tutto gratuiti, casuali, improbabili.

    Chi dice che la “sfortuna non esiste” è un presuntuoso.
    Scusabile, un po’ se molto giovane, meno se adulto. Allora è uno sciocco presuntuoso, talenti che quasi sempre vanno a braccetto.

    Nel calcio esiste?
    grosso modo si, come in tutto, ma quando siamo tifosi tendiamo a vedere solo gli eventi negativi e non quelli positivi.
    Per esempio il palo dello Sherif la scorsa settimana, ci ha fatto tornare a casa con tre punti e iniziare bene il girone.

    Poi ci sono pali interni e pali esterni. Pali su cui il portiere c’era e pali in cui era battuto.
    Palle che non sarebbero entrate e altre che hanno danzato incredibilmente lì davanti senza un rimpallo favorevole.

    Insomma, io alla fortuna o alla sfortuna, ci credo, ma francamente non credo sia il caso di piangerci troppo, per quest’inizio di stagione.

    I pali stanno lì a significare che abbiamo tirato. Prima o poi, se tiri, il pallone entra.

  10. i pali stanno fermi,sei tu che lo hai colpito,non lui che si è spostato.lo puoi prendere mille volte,non è mai gol,le altre cose sono chiacchiere inutili.
    Cristante ha ciccato il pallone.Se vogliamo parlare di sfortuna oppure casualità, è che c’era cristante su’ quel pallone e non fortunatamente o casualmente,Lukaku o Dybala

  11. 1-2 pali a partita ma è sfortuna se il tiro è da fuori area oppure su punizione o addirittura quando l’ha centrato in pieno Paredes direttamente su calcio d’angolo tirato alla Maradona.
    Quando è dall’interno dell’area o da 2 passi, a porta vuota o tipo rigore in movimento, sono gol mangiati. Poi, se parliamo del palo colpito da Cristante oppure di un difensore su palla inattiva, a parte parlare di gol mangiato e non di sfortuna ma c’è un perché che è riconducibile a quella carenza di gioco e di schemi offensivi che invece di far capitare molte più occasioni nitide da gol ad una coppia d’attacco da oltre 500 gol segnati, le occasioni capitano in quel modo sui piedi di chi vede molto meno la porta come giocatori di altri reparti mentre a Lukaku-Dybala viene concessa una sola palla gol nitida in tutti e 2 messi insieme e per fortuna che Lukaku quell’unica occasione, la butta dentro.

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