Sabatini: “Quella di Pallotta la proprietà americana più italiana di quelle venute dopo. Ai Friedkin sarebbe bastato Baldissoni per evitarsi tutti i guai”

28
525

NOTIZIE AS ROMA – Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma, ha rilasciato un’intervista al portale ilnewyorkese.com e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sua avventura sotto la presidenza di James Pallotta e sul Derby della Capitale. Ecco le sue dichiarazioni.

Lei ha lavorato a Roma con una proprietà americana, sotto la presidenza di James Pallotta. Ad oggi tante proprietà americane sono sbarcate in Italia.
«La proprietà americana della Roma rappresentata da Pallotta potrei definirla la più europea, italiana, di quelle che ci sono state dopo: Pallotta è entrato subito nel contesto, ha voluto vivere in mezzo alla gente, capiva i problemi e se non li capiva se li faceva spiegare. A distanza di anni posso dire che Pallotta è stato un presidente americano ma molto vicino alla cultura italiana e al calcio europeo».

Eppure ricordo che all’epoca si rimproverava a Pallotta di non essere mai a Roma e di delegare tanto…
«Pallotta delegava ma se lo poteva permettere, perché aveva dirigenti di grande sensibilità e conoscenza, compreso me. Veniva spesso a Roma e incontrava spesso anche i tifosi. È stato un presidente importante. In quell’epoca l’ho anche un po’ sottovalutato ma lui non ha mai osteggiato operazioni di mercato, non ha mai chiesto cose che non potevano essere realizzate, ha sempre difeso gli allenatori e i dirigenti quindi è stato un ottimo presidente».

Pensa di essere stato più tutelato come dirigente di quanto non lo siano oggi i dirigenti di due società facenti capo a proprietà americane, Milan e Roma?
«Io sono stato molto rispettato ed è stata molto rispettata la mia autonomia, in questo senso sono stato molto fortunato, fortunatissimo. Oggi non è che non vengono tutelati i direttori sportivi: li hanno cancellati. Le nuove proprietà americane o i fondi americani non vogliono più il direttore sportivo: vogliono far loro con i loro scouting che si portano dietro».

[…]

Ivan Zazzaroni ai nostri microfoni ha detto che i modelli oggi vincenti delle proprietà americane in Italia sono quelli in cui il management è stato affidato a dirigenti italiani, come Atalanta e Inter. Anche Walter Sabatini pensa che sia questa la strada?
«Questa sarebbe la strada più consigliabile. Le faccio un esempio: Mauro Baldissoni è stato un grande direttore generale della Roma, bastava che i Friedkin l’avessero chiamato e tutti i guai che sono successi quest’anno nella gestione tecnica del gruppo non ci sarebbero stati. Appoggiarsi a qualcuno così è una cosa che i Friedkin non hanno fatto e sono certo che sia stato un errore». […]

Però è un dato di fatto che oggi le proprietà di Roma e Milan, Friedkin e Cardinale, non sono amate dai tifosi.
«Non è un segreto che i tifosi si vogliono sentire partecipi: una sensibilità evoluta coglie questa esigenza, soprattutto a Roma. Le squadre non sono delle proprietà ma della gente, e a Roma la gente ama la squadra, tanto che l’Olimpico fa il tutto esaurito tutte le partite. Ma questo privilegio non è stato sfruttato al massimo, perché la partecipazione, la gioia e l’entusiasmo dei tifosi vanno anche convogliati, invece non è successo né alla Roma né al Milan». […]

Ricordo che con Pallotta fu proprio lei a decidere di interrompere il rapporto…
«Decisi io perché Pallotta aveva chiesto a Franco Baldini di fare il suo consulente personale e non c’è nessun direttore sportivo che può accettare una soluzione come questa: tu fai il ds e combatti contro il mondo intero e il tuo presidente ha un suo consulente personale… Allora a che serve il direttore sportivo? Sia bene inteso, non ci sono colpe da parte di Baldini, che aveva solo accettato un’offerta, ma quando è successo io ho ringraziato e me ne sono andato». […]

Guardando avanti, domenica scenderanno in campo Roma e Lazio nel derby capitolino, lei che è stato dirigente di entrambe le squadre che partita si aspetta?
«Il derby è sempre derby, inutile chiarire l’importanza di una partita simile. Quello che posso dire è che in questo momento il risultato del derby di Roma determinerà effetti importanti. La Lazio sta vivendo un momento magico e perdere il derby sarebbe un colpo molto deludente per tutta la popolazione laziale, alla luce dello splendido campionato che stanno disputando i biancocelesti: una sconfitta rischierebbe di rappresentare un freno per una squadra lanciata. Per quanto riguarda la Roma il discorso è molto diverso perché un risultato negativo inciderebbe in maniera pericolosissima nella classifica, perché la Roma si deve guardare alle spalle: mi dispiace doverlo dire ma è una questione aritmetica. La Roma si deve guardare le spalle e deve vivere e affrontare il derby per il risultato».

Parlare di Roma che rischia di andare in Serie B non le sembra un esercizio retorico? Alla luce del valore della rosa intendo, rispetto alle competitor che lottano per non retrocedere. Per lei è un rischio concreto?
«Ma il calcio è una tragedia, io questo l’ho anche scritto, e come tragedia a volte procura danni irreparabili. Non credo neanche io, valutando il valore assoluto delle squadre, che la Roma possa rischiare, però a volte le partite si perdono in maniera del tutto imprevedibile, per un episodio, un calcio d’angolo, un autogol, una situazione non controllabile. Allora speriamo…».

Fonte: ilnewyorkese.com

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!

Articolo precedenteRANIERI: “Recuperare Pellegrini è una missione. Un giocatore che toglierei alla Lazio? Mi tengo i miei…”
Articolo successivoROMA-LAZIO, i convocati di Ranieri: out Celik, Cristante e Ryan

28 Commenti

    • i guai dei 600 mln di euro di debiti e dei 10 anni senza trofei non li menzioniamo? caro Sabatini, il Dan e il Ryan sono la Toyota, non comprano le societa’ facendosele pagare dalla banca, per poi svotarle e fare plusvalenza pezzo su pezzo. Baldissoni il nemico del tifoso contestatore… ” chi vuole contestare dovrebbe pagare molto piu’ che un biglietto dello stadio”.

    • Drastico, anche tu con la storia dei trofei… non ti ci facevo così uniformato. Evidentemente preferisci anche tu la Coppa del West-Ham e dell’Olympiakos e nessuna partecipazione in Champions, a più partecipazioni in Champions compresa una semifinale.
      Sai, c’è chi va da McDonald’s e chi va al Ristorante stellato dove ti mettono pure la musichetta…. Sò gusti.

    • se mi dai il mio, forse pallotta qualche trofeo lo alza. Finale di champions rubata con il liverpool ( d accordo in finale c era il real, ma intanto fammela giocare) e la juventus che vinceva con il falso in bilancio e le triplette di rocchi

    • Pogo, qui stiamo parlando di Baldissoni, uno che col calcio c’entra niente, un avvocato dello studio Tonucci messo lì come uomo di fiducia della banca, e ciò che anche di buono ha fatto la Roma di Pallotta non è stato certo grazie a lui.
      Così come quell’altro esilarante personaggio di Zanzi che prendeva oltre 1 mln l’anno per storpiare il cognome del suo stesso presidente, inveterato presenzialista degli apericena romani.
      Se Baldissoni valesse qualcosa dal punto di vista calcistico, qualcuno avrebbe pensato a lui dopo che ha lasciato la Roma e invece non si sa nemmeno dove sta.
      Tu consigli di riprendersi Baldissoni per uscire dal tunnel?

    • Quanti estimatori dei laziali Sabatini e Baldissoni ci sono tra i presunti tifosi della Roma !!!!

    • Ma perché parlate senza conoscere?
      Baldissoni faceva l’avvocato e curava la parte societaria.
      Aveva il buon senso di lasciare la parte sportiva ai tecnici.
      In ogni caso è romanista, non certo della Lazio.

  1. I Friedkin hanno commesso una marea di errori (inutile enumerarli tutti, ci vorrebbe una pagina) e li stanno pagando cari (di tasca propria).
    Peccato solo che ci sia andata di mezzo la Roma e i suoi tifosi.
    Faccio solo notare che Marotta è attualmente presidente dell’inter,mentre presidente della Roma è Dan Friedkin. Piccolo particolare che spiega la differenza di risultati.

    • C’è solo una piccola differenza, Marmotta non mette i soldi, i Friedkin sì, aripijate.

  2. A mio giudizio, ideale sarebbe stato un mix tra prima presidenza Pallotta con dirigenti capaci e prima dirigenza Friedkin con allenatore capace. Avrebbe fatto la fortuna della Roma. Ma sembra una chimera, o fai una cosa o l’altra, incomprensibile.

    • L’allenatore capace chi era, lo Special Six? Allora ditelo che siete dell’Alassio, daje…

    • Giorgio sono costernato dal fatto che probabilmente non tutti i neuroni siano stati attivati in questa risposta, nella speranzo che ci siano. Rileggila la mia affermazioner e rianalizzala se sei in grado. Dare del laziale a chi non è contiguo alla tua idea mi sembra sintomo di limitate capacità intellettive. O meglio mavvafanxulo

    • intanto lo special six ci stava per fare vincere un trofeo con gente come Cristante e Pellegrini che oggi fa fatica a giocare titolare in una squadra di metà classifica. Anzi sto pure rimpiangendo i tempi in cui arrivavano sesti perché oggi è una chimera. Voleva MC Tominay e gli prendono camara e wijnaldum. Renato Sanches che non esce dall’ infermeria da due anni, Belotti che nelle ultime stagioni ha fatto manco 10 gol complessivi.Vina e reynolds che oggi giocano forse in america o non so dove. Ha valorizzato i giocatori giovani della primavera inoltre facendo fare plusvalenze

    • Perde più di qualche colpo ormai…tra l’altro, cosa fa Baldissoni oggi, come mai il mondo del calcio lo ha dimenticato?

  3. Pallotta ha portato buffi disamore e una finale con gli sbiaditi persa, sostenuti da gente che ha fatto a pezzi Rosella Sensi che ha sfiorato 2 scudetti in 3 anni
    Sabatini tra l altro me pare na Cassandra ogni volta parle di rischio serie B….capisco che ha una certa età e straparla, mi è pure simpatico…..ma se parlasse meno sarebbe meglio

    • 400 milioni di passivo Vs 0 titoli, autofinanziamento Vs squadra con programmazione, juve a trigoria Vs nostra storia, dirigenti laziali Vs dirigenti romanisti, castan Vs marquinos, olsen Vs allison ecc…
      coppa Italia lazie
      trattamento tifosi e fine carriera totti e de rossi…

      ma soprattutto figli miei… non avevo vinto un caz…!!! (cit.)

  4. Questo tizio inizia ad essere compulsivo con la Roma non passa giorno che parla, anche basta per favore non se ne può più.

  5. Fra poco inizia anche a criticare i lavori per strada
    e poi ha chiuso il cerchio:
    “Eh ma non potevano scavare più in là??!!”

    Solo 2 cose…
    1) parla di pubblico che contesta ma omette la piccola piccolissima contestazione e lo stadio mezzo vuoto ai tempi del suo amato presidente…

    2) si guarda bene dal dire per chi tifa domani

  6. solo tu Andrea ancora credi che Sabatini sia laziale😂…e’ sempre stato romanista fracico, mica sai che a 18 anni fu acqustato a 18 anni dal Barone, da li in poi ha senpre e solo tifato la Roma, molto prima che venisse ingaggiato come ds da Pallotta su indicazione di Baldini.. .Ma che ne sai tu..senti gli slogan ignoranti e beceri e dici castronerie, non me la prendo neanche con te sai, ormai otto italiani su 10 sono analfabeti funzonali e questi purtroppo sono i risultati, gli Andrea di turno, povera Italia…Forza Roma!!!

  7. quanto ve piace fa i tifosi delle proprietà e no dell’ ASROMA.
    i peggiori presidenti della storia della Roma, mi hanno fatto rimpiange Rosella Sensi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome