Sexygate, la Roma si difende in Procura: “Si vuole destabilizzare il club. Il Primavera? Non sono emersi elementi di accusa”

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AS ROMA NEWS – Dopo i due dipendenti licenziati, ieri in via Campania, sede della Procura Federale della Figc, è stato il turno della Roma, rappresenta dagli avvocati Vitale e Conte.

Chiné non indaga sul licenziamento, che è materia del giudice del lavoro, ma sulla responsabilità dei giocatori che avrebbero condiviso il video sui loro smartphone: sui tesserati pende il rischio squalifica per aver violato il principio di lealtà mentre sulla Roma una sanzione per responsabilità oggettiva.

La Roma ha ribadito con forza la sua posizione sulla dinamica dei fatti, la stessa della nota fatta uscire dopo lo scoppio del caso per respingere le accuse di sessismo, attribuendo il licenziamento alla “violazione del codice etico” da parte dei due dipendenti. E ha aggiunto di ritenersi “vittima di un atto esterno diffamatorio volto a destabilizzare il club“.

Davanti al procuratore il club avrebbe anche rimarcato il fatto di essere un’azienda privata e di non comprendere il perché, per fatti di ambito giuslavoristico, debba confrontarsi con la giustizia sportiva. Dopodiché ha assicurato che “farà tutto il possibile per fare luce sulla vicenda” e che c’è “fiducia nella procura federale e collaborazione con tutti gli organi competenti”. Ma che “per noi non sono emersi elementi di accusa nei confronti di calciatori delle giovanili“.

Fonti: Corriere della Sera / Gazzetta dello Sport

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40 Commenti

  1. e’chiaro che ci sono manovre esterne sulla Roma ,
    ( ci siamo dimenticati gia’ I tentativo che furono
    fatti al tempo di Viola con trinca e cruciani? o con Sensi quanfo inviarono.la guarda di finanza à trigoria per la vicende nafta Mosca? o quando l’ arbitro à fine campionato disse che se c’era una squadra penalizzata fu la Roma o in campo europeo le semifinali a/r con.liverpool? o quando un arbitro per la prima volta concède un rigore per una toccata al volta del difensore della Roma ?,

    • È chiaro che vi sono dilettanti allo sbaraglio a Trigoria. Lo sapevamo da anni in base al mercato da loro operato, ma ora ne abbiamo una conferma anche nella gestione delle risorse umane.
      Licenziare una donna per un video rubato da un suo tesserato (con molto probabile configurazione del reato di revenge porn) e mettere il video rubato come giustificazione del licenziamento bisogna essere dei geni..
      Non si può sempre parlare di complotto quando la questione è stata gestita in modo dilettantistico quando con una congrua buonuscita si poteva risolvere.
      Non aver proceduto ad una radicale sostituzione del personale già in carica sotto Pallotta è stato il primo errore dei Friedkin. Speriamo che la CEO provveda ora a recuperare il ritardo.
      Responsabile del personale e della comunicazione già dovevano essere accompagnati alla porta.

    • Chiedo solo una cosa, ma se un giocatore della primavera, come si dice, ha approfittato della buona fede della ragazza nel farsi prestare il suo cellulare e trafugato il video per poi farlo girare sul web ed inviandolo ad altre persone, non è attuabile il reato PENALE di revenge porn? Se si, senza se e senza ma, questo ragazzo va indagato e immediatamente licenziato e la Roma dovrebbe rivalersi anche come parte lesa nei suoi confronti. Si sentono i padroni del mondo, credono di poter fare tutto quello che gli pare e non si rendono conto dei danni che fanno.

    • “Non aver proceduto ad una radicale sostituzione del personale già in carica sotto Pallotta è stato il primo errore dei Friedkin.”
      Asterix tu non parli di consulenti o mega dirigenti ma di semplici impiegati, non ti sembra di confondere una squadra di calcio con un più realistico problema di padri e madri di famiglia ?

    • Chiedo scusa ma vorrei sapere come fanno molti utenti di questo sito ad affermare con sicurezza che il video è stato rubato. Uno smartphone (o più probabilmente un IPHONE) ha dei sistemi di sicurezza per cui per poterlo sbloccare necessita del consenso del proprietario. Ne consegue che nel caso specifico la responsabilità prima è del proprietario del telefono che ha messo in mano ad un minore materiale pornografico. In secondo luogo mi sembra molto improbabile che tale materiale sia stato così velocemente rintracciato dal giocatore delle giovanili e, quindi, trafugato; sembra invece più probabile che o la proprietaria del telefonino avesse fatto vedere in precedenza il video e, quindi, il ragazzo sapesse cosa cercare e dove, o che addirittura sia stato lei a mandarlo al ragazzo (ed infatti, al momento, non esiste denuncia da parte sua di sottrazione del video).

    • Caro romano la Roma ha un costo del personale (non sportivo) a livello del Milan e dell’Inter non partecipando alla Champions. I nostri dirigenti non possono prendere questi compensi elevati per arrivare sesti.
      È inaccettabile. Ora scopriamo che fanno anche i fenomeni promettendo promozioni in cambio di sesso (ed il fatto che si è cercato di far tacere fa capire che non era neanche un caso tanto isolato).
      Qualcuno deve pagare per questa bella figura di m. e per la probabile multa del garante della privacy perché tu dal mio telefonino, password o meno, non prendi un beneamato.. il codice etico che ogni società adotta doveva prevenire tali fatti.. mi chiedo come la direttiva whistleblowing sia stata recepita dalla AS Roma..

    • Sentite le radio e ripetete a pappagallo. La roma ha due dipendenti di cui gira un video dentro trigiroria in cui scopano e lei chiede promozioni in cambio di sesso, la Roma non è tenuta a sapere chi ha rilasciato e fatto girare quel video, per quanto ne sapevano i dirigenti al momento del licenziamento potevano tranquillamente essere stati loro stessi. Si dovrebbe provare che la Roma sapesse della sottrazione ma qui l’unica cosa evidente è il video e il suo contenuto

  2. “per noi non sono emersi elementi di accusa nei confronti di calciatori delle giovanili“.

    Ecco, questo è interessante.
    Proviamo ad analizzare senza isterismi:

    le cose sono andate esattamente come ci hanno detto Repubblica, Il Fatto e compagnia cantante. Allora in Società sono impazzatiti, come si fa a dire che non ci sono elementi
    di accusa?????? Chiaramente sono in preda a demenza, a breve metteranno Floris alla
    guida della prima squadra, Moggi come DS, e tra 2 anni saremo a giocare con il Viterbo.

    Oppure.

    Forse le cose non sono andate esattamente come ci hanno detto.
    Io ho notato una cosa: ma sta coppia (perchè sono due, anche se tutti parlano solo
    della donna, che hanno licenziato pari pari l’uomo va benissimo!!) perchè cavolo
    non ha denunciato subito il ragazzo????
    Cioè cavolo, un ragazzino che è anche in una situazione privilegiata,
    non certo uno che deve guadagnarsi da vivere pulendo scarpe a Istambul,
    mi fa un tiro del genere, e io niente? Ma è già fortunato se non lo seppellisco
    nei campi di Trigoria!!!
    No, invece loro non fanno nulla, ed era la Roma che doveva prendere provvedimenti.
    Ma se io meno a qualcuno, questo mi denuncia o aspetta che la mia azienda
    prenda provvedimenti verso di me???

    Non so, magari qualcuno ha capito meglio.

    • Anto penso come te, tutto è avvolto nella aleatorietà.
      Insomma qualcuno ha fatto girare questo video, se non è un ragazzino stupido delle giovanili allora chi è stato ? un vecchio libidinoso tra i dipendenti ? o qualcuno che vuole destabilizzare la società e allora mi chiedo il perché, siamo cosi pericolosi per il sistema ?
      Quindi i fatti sono :
      1) Il video porno è stato fatto
      2) E’ girato tra i dipendenti della società Roma
      3) Se visto qualcuno l’ha fatto girare
      Allora nomi e cognomi e non proclami roboanti che non dicono niente.

    • @Anto l’originale: Non dimentichiamoci di quanto è avvenuto nel 2019 Quando Daniele De Rossi vinse la causa per diffamazione intentata contro il giornale La Repubblica. Un autentica ingiuria trasmessa per mezzo stampa che vide coinvolti il direttore responsabile dell’epoca e i giornalisti Carlo Bonini e Marco Mensurati – Coloro che crearono l’articolo intitolato: “La rivolta di De Rossi e dei tre senatori contro Totti” e sottotitolato “Una stagione buia, il licenziamento dell’allenatore Di Francesco e il misterioso addio al capitano”. Vicenda che costò al cosidetto “quotidiano” ben 30.000euro. L’intera somma venne poi devoluta in beneficenza (dallo stesso Dd) al Reparto Oncologico del Bambin Gesù”. Storia che si ripete? Io ci Spero!!!

    • la versione uscita sui giornali è ultra di parte per il semplice motivo che le principali fonti sono i querelanti ed i loro avvocati che hanno alzato un polverone per mettere pressione alla roma.
      Poi che qualcosa non torni per omissioni è evidente anche dalla semplice lettura dei fatti secondo i giornali.
      Ad esempio secondo repubblica il video è stato rubato 2 anni fa ma per qualche strana ragione non è stato fatto girare subito dopo ma pochi mesi fa quando la coppia ne è venuta a conoscenza. Cioè a me sembra strano che il ladro in questione la faccia franca per due anni e poi all’improvviso decida di condividerlo.
      Poi è vero che alla stupidità non c’è mai fine quindi tutto può essere però nel caso che qui si è toccata una nuova vetta

    • @anto
      secondo me sbagli.
      la coppia non ha (ANCORA) denunciato, semplicemente perché la legge gli concede 6 mesi di tempo per farlo (mi pare scadano a fine marzo).
      È probabile che la coppia stia utilizzando questi 6 mesi per trattare con la Roma su un possibile reintegro e/o indennizzo: in caso di accordo non faranno denuncia, in caso di mancato accordo vedrai che faranno denuncia l’ultimo giorno utile.
      per cui la tua analisi (se la coppia non ha denunciato, allora significa che non sussistono motivazioni valide per cui neanche la Roma ha denunciato) poggia su presupposti sbagliati.
      inoltre tieni conto che su temi del genere (Revenge porn, molestie, stupri, ecc) spesso la vittima non denuncia per vergogna, ma ciò non significa che il resto non sia stato commesso

    • Se l’intento dei dipendenti era quello di ottenere un risarcimento dalla Roma non sono sicuro che tutto questo clamore gli faccia gioco e la dipendente se ne è anche lamentata quindi non sono tanto sicuro che l’abbiano fatta uscire loro, ovviamente ihmo.

    • Ric, mabil termine di 6 mesi da dove deriva ? Il termine per la querela è 3 mesi !
      FRS !

    • Anto di che ti meravigli ,ci hanno rubato una coppa e una 60 una di milioni e si stati boni ,se l’ avevano fatto a Sensi stava sotto co Mourinho a di all arbitro “a limor tua ” lo vedevate Sensi a braccetto co Ceferinin , per chi dimentica basta ricorda quello che ha detto a Galliani che all epoca era il numero uno di tutto il calcio

    • @Marco
      e invece no.
      in caso di Revenge porn, la vittima ha tempo sei mesi per denunciare il reato, e non tre.
      basta cercare con Google

  3. Quindi la dipendente non ha ancora denunciato il primavera. La presunta vittima che non denuncia il presunto carnefice ma chiede risarcimento alla società per il licenziamento. Possibile che interessi più la perdita del lavoro che la violazione della propria privacy? Se non l’ho ha fatto vuol dire che è stata consigliata dal suo legale a non farlo. Forse perché ci sarebbero anche delle sue possibili responsabilità penali? Si vedrà

  4. Mi sembra che tutto sia chiaro, intanto della Guardia di Finanza nella sede del Milan , degli atti sequestrati, dell’inchiesta, tutto tace….
    Sul caso Acerbi si stanno inventando , prendendo tempo,i meglio morta**loro per non squalificarlo 10 giornate come meriterebbe.
    Ma tutti apposto,siamo piagnoni, basta col vittimismo, per colpa dei tifosi come Gaetaniello facciamo ridere i polli e le galline

    • Mettici pure che, giusto l’altro ieri, i debiti di Zhang sono stati dichiarati giudicabili anche in italia ed è costretto a restituire circa 320M di buffi non pagati.
      Però, nel solito trafiletto di Repubblica si sono affrettati a scrivere che l’inter non rischia nulla.
      Ci fossimo stati noi al posto loro ci avrebbero già retrocesso in terza categoria.

    • Dopo che si sono attaccati ad un cavillo per penalizzarci di tre punti, la Roma Primavera si trova tra le prime posizioni in Classifica e salta fuori il “Sexy Gate”… Una vicenda accaduta all’interno di un Azienda Privata e che non riguarda assolutamente la Giustizia Sportiva Senza Parole!

    • Julian,
      l’Inter non rischia nulla perchè quel ragazzetto non è il proprietario,
      l’azienda è della famiglia,
      lui è stato messo lì alla Lapo, alla Vacchi: stai là, ti diverti, non fai danni a casa.
      Per cui i debiti del genio non possono in nessun modo riguardare l’Inter.
      Al limite il rampollo dovrà trasferirsi a Dubai e dovranno nominare un altro presidente.

    • @Anto
      lo so che – tecnicamente – non è lui il proprietario.
      La mia era solo un’iperbole per raffrontare i diversi trattamenti.
      In questo fumoso ed ipotetico sexy gate non c’è niente di certo, eppure già si paventano sanzioni sportive.

  5. “Davanti al procuratore il club avrebbe anche rimarcato il fatto di essere un’azienda privata e di non comprendere il perché, per fatti di ambito giuslavoristico, debba confrontarsi con la giustizia sportiva.”

    Premesso che non sono assolutamente un esperto in questa materia, anche io non capisco perché di questo caso si stia occupando la giustizia sportiva. Qualcuno può spiegarcelo?

  6. “Vittima di un atto esterno diffamatorio volto a destabilizzare il club” Sto dalla parte del Club.
    Sempre piu’ convinto che tutto questo clamore sia stato creato ad arte per distogliere l’attenzione da alcune inchieste riguardanti le strisciate (sopratutto il Milan). Termini come Sexy Gate e Revenge Porn crano curiosità e indignazione. Un ottimo metodo per acchiappare sempre piu’ lettori. Infine, coincidenza volle che tale “storia”, salti fuori in un momento della stagione per noi abbastanza delicato. La concomitanza degli eventi è troppo forte per non pensare a male. Come già detto in altro tread: Qual’ora ve ne fossero gl’estremi: “Auguro a Repubblica & company, altra pesante stangata!”

  7. Praticamente questo stralcio ripete tutte le questioni che mi aveva lasciato alquanto dubbioso.
    Tipo, perchè la giustizia sportiva si intrometta – con minacce di squalifica e sanzioni per la squadra – in una vicenda di ambito lavorativo che vede coinvolti due impiegati?
    E perchè dopo un mese di caciara, si continua a cavalcare solo il lato “me too”, mentre la parte maschile dei copulatori galeotti resta sconosciuta e silente?
    Se la società non ravvisa colpe nei ragazzi della primavera, allora come si è scatenata tutta ‘sta caciara?

  8. Ecco quanto sostenevo con la mia solita lungimiranza e che gli Avvocati della Roma hanno letto e poi riferito al Giudice sportivo:

    Zenone😎
    18 Marzo 2024 At 08:48
    La giustizia ( 😁 ) sportiva si è impossessata di un fatto che è solo di pertinenza della giustizia ordinaria,invocando una presunta violazione del comportamento di lealtà sportiva.
    I suoi protagonisti hanno avuto mai modo di condizionare l’andamento degli incontri facendo leva su questo episodio? Non mi pare.
    Eppure l’ordinamento sportivo con una tempestività insolita ha subito aperto un fascicolo a carico della Roma. Il sospetto che vengano usati due pesi e due misure a seconda delle squadre interessate, sta assumendo proporzioni gigantesche.

  9. Spero che i Friedkin abbiamo capito è giunta l’ora di ripulire Trigoria. Da anni che le gole profonde alimentano le polemiche. Una società seria deve avere al suo interno solo ed esclusivamente persone fidate dal comportamento serio ed esemplare.

  10. Io spero anche che il club stia valutando con attenzione se possano esserci gli estremi di una querela per diffamazione nei confronti degli autori dei pezzi, con ricostruzioni dei fatti molto farraginose se non addirittura fantasiose.
    Sarebbe molto bello se tutta questa vicenda terminasse come quella che a suo tempo vide coinvolto Daniele De Rossi nei confronti di Repubblica.
    Li colpisci una volta, li colpisci due, prima o poi si toglieranno il vizio.

  11. l’AS Roma ha subito una serie atti lesivi nei suoi confronti : il primo è quello compiuto dai suoi due dipendenti che hanno girato un video in cui sono stati riscontrati elementi contrari all’etica della societa’ e ha preso il provvedimento di licenziarli.
    il secondo atto lesivo è che qualcuno ha fatto circolare un video privato senza il consenso degli interessati nell’ambito del settore giovanile e dirigenti.il video è arrivato ai vertici della societa’ che quindi sanno chi è l’autore della diffusione. di fronte a questo atto non si conoscono i provvedimenti presi dalla societa’.

  12. Tutto sta a capire se quel coyote di pischello che ha fatto girare il filmetto può incorrere in un comportamento che viola ANCHE le regole il cui rispetto è demandato alla giustizia sportiva. In ogni caso resta un emerito coyote.

  13. “per noi non sono emersi elementi di accusa nei confronti di calciatori delle giovanili“..bho..mi sa che ci manca qualche pezzo per capire e giudicare

  14. beh.. faccio fatica a comprendere come un revenge porn contro un semplice dipendente possa nascondere un complotto…

    Altro è dire che qualcuno possa e voglia strumentalizzare la cosa.

    Al momento per quello che si sa credo che la società avrebbe dovuto sanzionare chiunque, e sottolineo “chiunque”, abbia volontariamente diffuso il video.
    In presenza di regole non rispettate, prendere provvedimenti verso i due dipendenti.

    Ma sembra che questa storia sia brutta tutta, da qualsiasi parte la si voglia vedere.

  15. se 2 dipendenti fanno i meno sesso e si filmano nel farlo,non è un problema,se lo fanno in una mia struttura, cambia tutto,se anche fosse avvenuto al di fuori ( probabilmente)se un loro video privato viene divulgato in qual si voglia maniera,e le persone coinvolte vanno ad essere identificate come miei dipendenti,che sia ad uso privato o meno,se filma scene di sesso, è per definizione un video pornografico,ed io società posso non volere che 2 miei dipendenti,che di fatto mi rappresentano come immagine,abbiano a che fare con il “porno” ,il dipendente può si chiedere danni,ma a chi ha divulgato il video,per violazione della privacy ecc ecc,ma non può rivalersi su chi l’ha licenziata per giusta causa. se un’azienda con un dipendente che vi rappresenta,e quel dipendente fosse implicato suo malgrado in stessa questione,voi siete liberi di licenziarlo poiché non intendete associare la vostra immagine o azienda a determinate cose.sapete che in base alle aziende,e soprattutto nell’ ambito pubblico,dovete chiedere un autorizzazione,anche solo per fare uno streaming se include la vostra faccia ,poiché la vostra faccia o il vostro nome mi rappresenta pubblicamente?

  16. “Video rubato”, “cellulare prestato”…
    mai sentite tante stupidaggini tutte insieme pur di colpire la Roma con l’ennesimo fendente assestato dalla giustizia sportiva.
    Nel caso di furto, da quando in qua si accede ai cellulari altrui senza conoscerne il codice di sblocco?! Tra l’altro, il presunto ladruncolo di video come faceva a sapere che avrebbe trovato un video hard senza essere stato informato in anticipo?
    Nell’altrettanto assurdo caso di prestito del cellulare (il che richiederebbe pur sempre la rivelazione del codice di sblocco schermo da parte della proprietaria al ragazzo della Primavera… sennò che cazz@ glielo presta a fare?) non è già di per sé un comportamento molto equivoco da parte della proprietaria stessa, consapevole di custodire nell’applicazione “foto e video”, sprovvista di ogni codice di sicurezza, un filmino porno in cui compare come “attrice protagonista” o ne è addirittura la potenziale autrice?!
    Per non parlare poi del fatto di come la donna abbia trasformato insieme al suo boss il luogo di lavoro in un set pornografico durante le ore di lavoro per ragioni facilmente intuibili (sennò non avrebbe mai accettato di “lasciarsi andare” in ufficio rischiando di farsi prima filmare, poi scoprire e infine licenziare… esistono le proprie case o gli alberghi per dar sfogo a questo genere di “autentiche” passioni sorte sul lavoro). Dal punto di vista giuslavoristico, cos’altro avrebbe dovuto fare un datore di lavoro se non licenziarli?
    Ignorare e modificare la ragione sociale dell’azienda in una casa di appuntamenti?
    Che il ragazzo della Primavera abbia sbagliato a divulgare il video non ci piove… ma se si appurasse che al tempo in cui gli era stato prestato il cellulare dalla donna (naturalmente più che cosciente della presenza di quel video porno nel proprio cellulare) fosse ancora minorenne… sarebbe a questo punto la dipendente a dover rischiare di essere penalmente perseguita per non aver specificato a chiare lettere il divieto di accesso nell’applicazione “foto e video”. Sarebbe come fare entrare in casa propria un minorenne e lasciare incustodito in un cassetto non chiuso a chiave del materiale pornografico.

  17. Secondo me, la giustizia ordinaria, e non quella fantoccio sportiva, appurerà come prima cosa se il video è stato registrato dalla dipendente col proprio cellulare o le è stato inoltrato dal suo boss. In entrambi i casi è una forma di ricatto nei confronti dell’altro o dell’altra. Potrebbe trattarsi di persone entrambe sposate e in tal caso non c’è alcun dubbio che la storia hard sia unicamente legata ad una promessa di carriera a favore della donna… sennò certe cose si farebbero discretamente in albergo e “off record”.

  18. Io non difendo mai i giornalisti, ma questa volta si giudica se hanno fatto bene a scrivere una notizia dopo che qualcuno gliela fatta sapere ora si puo’ presumere che sia stata una persona vicina alla coppia del video, ma comunque chiunque sia stato, il giornalista verifica la notizia prima di pubblicarla e’ un codice deontologico. Comunque questo e’ sicuro che e’ vera !!

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