Smalling, la Roma spinge per l’intervento chirurgico. E punta Solet e Theate per gennaio

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – I problemi di Chris Smalling sono tutt’altro che risolti, tanto che adesso la Roma sta cominciando a prendere in considerazione la strada dell’intervento chirurgico per provare a risolvere una volta per tutte i guai dell’ex United.

E’ quanto trapela in questi giorni da Trigoria, visto che del “paziente inglese” non c’è ancora traccia sui campi di allenamento del Fulvio Bernardini. Il problema è che Smalling, di operarsi, non ne ha proprio intenzione. Da qui lo stallo, con la strada della terapia conservativa come unica soluzione.

Ma a questo punto il rientro in campo del centrale non sarà possibile prima di febbraio, considerando la sua lunga inattività: oltre al ritorno in gruppo, ancora lontano, Chris dovrà per forza spendere parecchio tempo per riatletizzarsi. Ecco che i tempi di recupero si dilatano a dismisura.

Tiago Pinto ha capito la complessità della situazione, che si aggraverà a gennaio con la partenza di Ndicka: serve almeno un difensore centrale. E subito, non a fine mercato. La Roma ha incassato le chiare aperture di Oumar Solet, difensore del Salisburgo che piace molto al gm: il Salisburgo però chiede soldi per una cessione a titolo definitivo.

L’altro nome sul taccuino del general manager portoghese è quello di Arthur Theate del Rennes, che però è tornato a giocare con più continuità nel centro della difesa del club francese. Discorso diverso per Eric Dier, già tornato tra gli indisponibili al Tottenham per un nuovo guaio fisico: la Roma preferirebbe puntare su un giocatore fisicamente integro. Per ovvi motivi.

Fonti: Corriere della Sera / Gazzetta dello Sport / Corriere dello Sport / Tuttosport

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37 Commenti

    • Qualcuno faceva notare che Solet è reduce da un lungo stop causa pesante infortunio. E poi anche il nome non aiuta, a meno che non vogliamo farci prendere per il….
      Qui serve uno che scende in campo immediatamente e piaccia al Mister. In Italia non si può pescare?

    • dacce li sordi tu Asterix! Possibile che non si capisce che non possono comprare con soldi freschi ma solo “compensare” entrate e uscite del bilancio ????? E basta! come caspita si deve spiegare ????

    • condivido la necessità ormai chiara di un nuovo innesto, un giocatore pronto, a cui non bisogna spiegare movimenti difensivi o altro.
      a questo punto però la società dovrebbe valutare anche eventuali, se ce ne sono, strade giuridiche.
      Smalling, con tutto l’affetto che posso per lui, è un dipendente Roma e la società non può pagare uno stipendio, più bonus magari, perché Cris non vuole prendere farmaci, non vuole operarsi, vuole gestire la situazione secondo i suoi dettami. A me sembra davvero troppo.

  1. ce ne servono tre di rinforzi di fallati oltre a smolling c è il reparto terzini sinistri tutte e due e il duo pellegrini Renato anche loro in pessime condizioni se vogliamo migliorare il centrale e il terzino sinistro io comprerei anche il destro sono le priorità il regista si può sopperire poi a giugno si fa tavola rasa .

  2. Dier è una pippa clamorosa, oltre ad essere fracico, se dobbiamo buttare i soldi su una sega simile meglio mettere Keramitsis o trasformare in centrale uno tra Karsdorp e Celik (se lo può fare Calafiori, lo può fare chiunque).

  3. pinto ha una rete di scout eccezionale.

    ha relazioni strette con tutte le migliori cliniche sportive d’Europa.

    stare sicuri che se c’è qualcuno fracico non ce lo faremo sfuggire

  4. piccola precisazione: Nessuno,in qualsiasi campo lavorativo può obbligare un dipendente ,sia pure a contratto ,a sottoporsi ad un trattamento farmacologico o,
    tantomeno, chirurgico

    • Assolutamente vero, ma al dunque, se la terapia conservativa non desse frutti e restasse come opzione solo l’intervento, come si risolverebbe lo stallo se il giocatore continuasse a rifiutare una procedura chirurgica?

    • Però documentarsi non è che faccia proprio male …
      “L’accordo collettivo dei calciatori prevede che durante il periodo di infortunio o malattia spettano all’atleta i compensi stabiliti dal contratto fino alla scadenza dello stesso, e che ove il periodo di inabilità si protragga oltre sei mesi, è data facoltà alla società di chiedere la risoluzione del contratto con ricorso al collegio arbitrale, oppure di ridurre a metà i compensi contrattuali fino alla cessazione dell’inabilità e non oltre il termine di scadenza del contratto”.
      Questa è la norma.

    • Non lo so se sei un giocatore de pallone che guadagna milioni. Puoi pure non operatte, è un tuo diritto. Ma te paga un eventuale assicurazione, non ASRoma. Penso, ma nun conosco la materia.

  5. Se la Roma avesse una Under 23 il problema non si porrebbe.
    Per quanto riguarda la situazione Smalling basterebbe portare in prima squadra uno dei centrali della seconda squadra e in questa maniera si potrebbe trovare una soluzione adeguata a questa “emergenza“ ma più in generale ad ogni “emergenza” in ogni settore del campo.
    Niente più Cristante in difesa, Elsha terzino sinistro o ragazzini della Primavera senza esperienza buttati nella mischia.
    Sarebbero, quelle dell’Under 23, soluzioni più logiche, graduali e con un certo grado di affidabilità.
    Oltre al vantaggio enorme di mantenere il controllo sui giovani più bravi che verrebbero ceduti solo per offerte importanti.

  6. Scusate una domanda : Ma quanti anni devono passare per rescindere il contratto di Smalling che praticamente non gioca a inizio campionato? Quanti stipendi deve ancora pagargli la Roma?

  7. Ma perché dobbiamo prendere calciatori sempre stranieri ? Che lo poche volte sono migliori di quelli che giocano in Italia. Basterebbe guardare in maniera oggettiva anche un po’ le partite delle altre squadre in seria a per accorgersi che giocatori interessanti ci sono, ma vanno saputi valorizzare. Ci serve un difensore centrale, tra i migliori in questa stagione c’è calafiori !! Che con una decina di milioni lo porti a casa, e considerando che da lui abbiamo incassato circa 5 milioni significa che la Roma paga 5 milioni per avere un giocatore finalmente maturo che ha trovato il suo ruolo. Inoltre se si riuscisse a vendere smalling e kumbulla ( che per caratteristiche non rientra nel gioco di mou) potremmo arrivare pure a scalvini, miglior difensore italiano di piede destro . Celik e karsdrop li darei vià per prendere Zanoli ( che non trova spazio a Napoli ) e bellanova. A sinistra vendendo spinazzola ( che ormai è cotto) e vina poi provare a prendere udogie. Così facendo ti ritroveresti con una difesa quasi tutta italiana, con ampi margini di miglioramento e integra fisicamente .

  8. I soldi che ti garantisce la Champions sono tanti e dal prossimo anno ancora di più. Sono talmente tanti quei soldi che non c’è rispetto per il fair play che tenga. Inter, Milan, Juve sono anni che se ne sbattono i cosiddetti e rinforzano la squadra SPENDENDO SOLDI che poi con l’ingresso in Champions gli rientrano.

  9. L’acquisto del centrale, vista la posizione di Smalling rispetto alla sua salute e la partenza di Ndicka per l’Africa, ormai è diventata una necessità. Io sono per l’acquisto di un centrale esperto, rodato, i giovani possono aspettare giugno. Per esagerare 😂 ne prenderei due con la vendita di altri due catenacci.
    Mi auguro che Pinto sappia, finalmente, scegliere e riscatti parte della sua credibilità. Una volta tanto può pure capitare.
    Forza Roma

  10. anche se in giro non è che c’è ne siano tanti di sani,appunto per quello che apprezziamo giocatori come cristante o mancini ci sono sempre e questo fa la differenza

  11. se guardo gli organici in difesa delle squadre di alta classifica mi vengono i brividi….si salvano ma giusto perché la serie A è in netta debacle Bremer e Scalvini che ritengo inferiori a quasi tutti i nostri…..pescare forse azzarderei Bongiorno sennò chiunque provenga da squadre medie di Champions sia il benvenuto…..

  12. Smalling in questo modo è diventato purtroppo controproducente, quindi nonostante l’affetto e la stima nei suoi confronti va in qualche modo ceduto a gennaio oppure bisogna trovare il cavillo per la rescissione contrattuale.

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