SOULOUKOU: “L’abolizione del Decreto Crescita minerebbe la competitività del calcio italiano. Stadio Roma? Lavoriamo al progetto definitivo”

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NOTIZIE AS ROMA – Il Ceo della Roma Lina Souloukou ha rilasciato un’intervista in esclusiva sull’edizione odierna del quotidiano Il Sole 24 Ore, parlando tra le altre cose del decreto Crescita, degli effetti della sua abolizione dal 2024, della situazione del calcio italiano e del progetto stadio della Roma. Queste le sue parole:

Perché ritiene essenziale mantenere le agevolazioni fiscali del Decreto Crescita?
“Perché abolirle significherebbe mettere in discussione le basi della competitività a livello internazionale del nostro calcio e penalizzerebbe fortemente la crescita economica dell’intero movimento, con conseguenze sull’economia del paese. Il “sistema calcio” è un volano fondamentale per il Pil nazionale, in grado di generare effetti diretti su turismo, ristorazione e settore alberghiero. Un dato è emblematico: dall’entrata in vigore del Decreto Crescita l’impatto sul Pil è aumentato da 10 a 11,1 miliardi. Oltretutto per lo Stato ci sarebbe un danno dalle modifiche alle agevolazioni per gli sportivi professionisti, che determinano l’ingresso in Italia di maggiori redditi imponibili e, quindi, di maggiori imposte.

Sommando questi effetti positivi si può affermare che i benefici fiscali non determinano perciò una riduzione del gettito erariale, bensì un aumento. Oltretutto il calcio italiano attrae sempre di più investitori stranieri, che hanno acquistato la proprietà di molti club oltre al nostro e che investono in infrastrutture. Investimenti che sarebbero molto più difficili qualora le squadre italiane venissero private della possibilità di competere ai più alti livello. Come sa io vengo dalla Grecia, dove la tassazione per tutti i calciatori, dal 2020, è pari al 22%, con un impressionante impatto sulla crescita del calcio greco negli ultimi anni, ben evidenziata dalla presenza di quattro squadre nei gironi delle competizioni europee”.

Come giudica lo stato di salute del calcio italiano?
“Dal punto di vista sportivo la maggiore competitività è un dato di fatto. La Roma ha permesso all’Italia di tornare a vincere una competizione europea dopo 13 anni e un anno dopo è arrivata in finale di Europa League. Ma se allarghiamo lo sguardo a livello nazionale, non possiamo dimenticare da quanti anni l’Italia non portava due squadre in una semifinale di Champions e tre club nelle finali europee nella stessa stagione. Il nostro primo compito sia quello di lavorare per porre basi solide, dal punto di vista regolamentare e infrastrutturale”.

A che punto è il progetto stadio?
“Stiamo lavorando alla consegna del progetto definitivo del futuro stadio di proprietà, che ha già ricevuto l’attestazione del pubblico interesse dalle istituzioni di Roma Capitale. L’amministrazione capitolina ha promosso un passaggio importante, quello del dibattito pubblico per coinvolgere le diverse espressioni della società locale: lo spirito che ha animato questo progetto, sin dall’inizio, è stato quello di lavorare accanto al Campidoglio. Lo abbiamo fatto dalla scelta dell’area in poi e, adesso, attendiamo di capire quali indicazioni emerse dal dibattito pubblico possano essere utili per la stesura del progetto definitivo”.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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35 Commenti

  1. Lo stadio di proprietà è un elemento di vitale importanza economica non solo per le squadre ma anche per le città.
    Il concetto di stadio a se stante è sorpassato, ora deve essere un centro di aggregazione multi mediale e il progetto della ASRoma lo è.
    Sarebbe da provinciali, visto senso negativo del termine e cioè con vedute ristrette, che le giunte comunali bloccassero la loro costruzione.

    • L’idea del decreto crescita era di convincere lavoratori italiani professionisti (medici, ingegneri, ecc.) a tornare a lavorare in Italia, non quella di sostenere un baraccone insostenibile di giocatori strapagati che altrimenti le squadre italiane non si potrebbero mai permettere. CR7 è stato il più grande esempio di uso scorretto del decreto crescita, oltre a togliere milioni di euro dalle casse del fisco italiano ha trascinato una squadra che vinceva scudetti a raffica a non vincere più niente, altro che mettere in discussione la competitività.

    • Sop
      la logica per cui avrebbe tolto introiti dalle casse del fisco è stupida.

      Cristiano Ronaldo (uno per tutti) semplicemente non sarebbe stato preso, quindi l’incasso per il fisco sarebbe stato ZERO.

    • Sop sai quanto muove il calcio in termini di soldi? Quanto una finanziaria italiana ,pensa uno stato che leva 2 miliardi alla sanità domani invece di incassare 10 miliardi di tasse dal calcio ne incassa 5 ,pensa quanti.medici tornano stanno tutti davanti casa tua visto quanto.li pagano già ora .
      Quando leggo sti commenti.me.vie da piange …….. Per voi se siete giovani sai quanti volatili per diabetici ….

    • Wtf vero quello che dici, non sarebbe mai venuto, la Juve avrebbe investito quei soldi per 4-5 giocatori pagando le tasse al 100% sugli stipendi, contribuendo a sanare la situazione insostenibile del sistema calcio, e magari continuando a vincere invece di ritrovarsi con le pezze al cu. e senza vittorie per anni a venire. CR7 è la dimostrazione evidente di come il decreto crescita usato nel calcio serva solo a rendere ancora più insostenibile un sistema già al collasso. O almeno questa è la mia opinione, non sono economista, ci sta che mi sbagli.

    • wtf vedrai che fine fa il sistema caldo che si basa sulla mercificazione e sull’elemosina araba dei diritti TV (dalla quale si fa dettare il calendario) se passa e viene applicato il divieto di geo blocking. Questo calcio ha i giorni contati e tenerlo in vita artificialmente rimanda solo l’ inevitabile fine di un sistema che rifiuta ostinatamente di auto riformarsi.

    • @romano (alias Zio DinDonDan)…la Roma deve ancora presentare il progetto dello stadio,come affermato dalla stessa Ceo Souloukou, ma tu già sai “che è un centro di aggregazione…e bla bla bla”
      Uuuaaahhhh 🤪🤪

    • Io non discuto tutto il resto. A me il sistema calcio internazionale fa schifo.
      Che per la Juve la scommessa C.Ronaldo fosse un suicidio ero fra i pochi a pensarlo al momento in cui lo presero.

      Ho solo e esclusivamente ribadito che senza decreto crescita che dimezza gli introiti fiscali, semplicemente quegli stipendi non sarebbero stati pagati, quindi l’incasso per il fisco fra metà e zero è meglio metà.

      Senza contare l’indotto.

      Il fatto che al posto di Cristiano avrebbero pagato 3 stipendi “normali” è opinabile. Sappiamo bene che per lo spettacolo e quindi per gli incassi derivanti, non è la quantità che conta ma la qualità.

      Il calcio sarebbe da riformare partendo dalla base.

      Ma dico di più: è il sistema fiscale italiano che è orribile e andrebbe riformato.
      Paghiamo le tasse su quello che guadagnamo, le paghiamo quando compriamo qualcosa, quando la vendiamo, quando la manteniamo, e pure quando la regaliamo. Paghiamo le tasse sulle tasse.

      per quali servizi?
      Hai presente come è messa la sanità? si è gratis. Ma la qualità? è un terno al lotto.
      Sei mai andato in un pronto soccorso?

      Va beh, lasciamo perdere, atteniamoci al calcio.

      E’ un fatto che senza decreto crescita la possibilità di attrarre certo tipo di giocatori è zero.
      E i giocatori bravi che ti cresci non li mantieni.

      Quindi sei condannato a fare da serbatoio per i campionati ricchi.

      Con il FPF non fatturerai mai abbastanza. E nemmeno puoi sperare che per il tuo bel nome qualcuno con tanti soldi compri la tua squadra perché i soldi non potrà comunque metterceli.

      Quindi di che parliamo?

    • Parliamo che invece di “impatriare” i lavoratori dall’estero possiamo formare i nostri, magari facessimo da serbatoio per i campionati ricchi: visto che si parla di calcio, quanti italiani giocano all’estero, o ci hanno mai giocato?
      A prescindere da ogni discorso è, in ogni caso, uno sgravio fiscale, cioè una sperequazione tra il regime fiscale cui è sottoposto un lavoratore italico rispetto ad uno che proviene dall’estero: se quest’ultimo non apporta beneficio al nostro paese (e non a caso si parla sempre di Cristiano Ronaldo e non della massa di seghe importate a basso regime) è uno scandalo che sia adottato per i calciatori. Basta.

  2. Il decreto crescita va applicato alle categorie produttive ma con risvolti sociali, il calcio è intrattenimento e l’unico aspetto sociale che riveste per gli individui è quello ludico ricreativo (e con un po’ di sospetto dissimulativo delle schifezze varie che ci vengono propinate con gli altri provvedimenti); inoltre i costi dei calciatori “professionisti” ma con le garanzie dei salariati sono lievitati alle stelle: io sono per l’abolizione del decreto crescita in questo ambito in modo immediato, anzi, siamo già in ritardo.

    • Ma no… E’ uno di quelli che vorrebbe lasciare tutto cosi’ com’è. Il classico paesaggio naturale pieno d’erbacce e preda di tossici, rifiuti, prostitute e pantegane. Evviva la mondezza!

    • La Roma non ha a disposizione i ricavi delle strisciate. Per crescere ha bisogno dello stadio, per incrementare il fatturato e soprattutto per attirare investitori. Senza stadio resteremo sempre una compagine di secondo piano. Bisogna inventarsi qualcosa per rompere lo status quo che ha sempre dominato il sistema calcio nostrano. Bisogna fare saltare il banco.

    • Non so se tifi Roma.. Ma se così fosse…Perdonami ma rappresenti il classico tifoso che ancora non ha minimamente capito il calcio attuale..

      Io spero che tutte le società italiane siano pronte a costruire nuovi stadi.. Gli stadi attuali rappresentano una generazione antica..

      La premier è stata riformata.. Ed oggi è il campionato più ricco di d’Europa.. Da dove sono partiti?.. Dagli stadi.. Tutti stadi nuovi.. Tutti.. Un immagine nuova, più fresca e bella da vedere..

      Ovviamente poi ci sono anche altri motivi.. Ma sono partiti da lì.. Noi invece non stiamo solamente dietro alla Premier.. Ma anche dietro a Spagna, Germania, Francia.. Dove hanno capito come funziona.. E quasi tutti hanno costruito stadi nuovi.. E specialmente di proprietà..

      Uno stadio di proprietà porta sponsor.. Quindi soldi alla società..

      Una visuale migliore, più bella da vedere e da trasmettere.. Per le tv..

      Questi sono altri aspetti legati allo staio.. Magari secondari ma cmq importanti..

      Poi possiamo considerare gli investimenti nella città.. I posti di lavoro.. E per ultimo ma non ultimo..

      Uno spettacolo allo stadio di gran lunga migliore.. Senza la pista.. Con tifosi più vicini al campo..

      E potrei continuare ad elencare aspetti positivi.. Come ad esempio la Roma che acquisirebbe un valore ancora più alto.. Ora ti prego.. Elenca quali sono gli aspetti negativi.. Il motivo per il quale tu non lo vuoi..

      Sarei veramente curioso di conoscere le negatività dello stadio.. Anche se in realtà.. Non c’è ne sono..

      E per finire.. Grazie a ragionamenti come il tuo.. Il calcio italiano si appresta a diventare il meno pagato dei primi 5 campionati.. Il che sarebbe un dramma per le casse di tutte le squadre e quindi per gli acquisti dei calciatori..

      Forza Roma..

  3. chiaramente è un discorso ” politico” pro domo sua (quello del decreto crescita) diverso è il discorso stadio per cui oltre al giusto habitat calcistico si generano ricadute positive sull’economia e sulla logistica della città.

  4. chi prega che la As Roma non faccia mai lo stadio nuovo è un parente der sor Claudio lotirchio….
    chi prega che la As Roma non venga mai acquistata dai veri arabi impaccati di petroldollari anche…..

    • Arabi nel campionato piu ‘ taroccato del mondo non ci verranno mai ad investire i loro dollari.
      Hanno preso squadre in Spagna, in Inghilterra, in Francia…ovunque tranne che in Italia chissà perché eh??

    • gaetà tifa per la Roma e non per le proprietà….
      se gli arabi acquistano l’Inter (cit. Fabio bergomi) poi ne riparliamo eh? informati meglio che i tarocchi stanno anche altrove….. sei tu che non li vuoi vedere…..

    • @Cucs il primo taroccato è proprio il campionato arabo, in cui praticamente tutte le squadre sono in mano alla famiglia reale.
      Per conoscerlo però bisognerebbe almeno sapere che esistono l’ Asia e la penisola araba.

  5. il decreto crescita sugli stipendi del calcio influisce su una manciata di giocatori, il problema è che influisce anche su alcuni dirigenti strapagati che altrimenti si dovrebbero accontentare di cifre più basse, incide circa l’1% sul monte ingaggi della serie A, è una baggianata quella di dire che mira la competitività della serie A ed è chiaro perché tutti i dirigenti parlano di questo.

    • 1% o 0,5% io con le mie imposte non voglio pagare né dirigenti né calciatori.
      Comunque i dirigenti, quantomeno, rientrano nell’ambito di applicazione della relativa disciplina, quindi possono essere “licenziati” con maggiore flessibilità; i giocatori di pallone, invece, ti restano al collo come se fossero semplici dipendenti (e ci siamo accorti tutti di alcuni tristi esempi di gente che il campo lo vede col binocolo ma continua per mesi/anni a percepire il ricco salario).

  6. Io lo stadio della Roma lo vorrei vedere, perché l’Olimpico dal punto di vista della visibilità fa schifo, escludendo le due zone centrali delle tribune.

    e poi mi piace il concetto di “stadio della Roma”

    ma non ho mai creduto alla balla che sia fondamentale per i ricavi

    non è che gli incassi dell’Olimpico vadano al Coni. (si paga un costo di affitto certo, ma non è che fra manutenzione e ammortamenti non avresti costi)

    • se non lo fosse nessuno si darebbe pena per averlo, qui come altrove dove gli stadi di proprietà son una realtà di vecchissima data.
      Oltre i ricavi della partita gli stadi di nuova generazione sono aree di intrattenimento (quindi di introiti) 7 gg su 7.
      A questo devi aggiungere la patrimonializzazione dell’impianto, sia essa totale o per quote che ti apre nuove strade verso il credito. Il valore del club raddoppierebbe come minimo di punto in bianco.
      Ovvio che lo stadio da solo non è garanzia di successi, altrimenti il campionato potrebbero vincerlo anche Udinese e Sassuolo.

  7. Lo guadagni in prestigio, Sponsor, senza contare che potrai fare ulteriore lavoro , con annessi museo, parco giochi per bambini, un ristorante , io la penso così…

  8. A prescindere dalla fede lo stadio sarebbe un opera di rinnovamento urbanistico di questa città ferma all epoca degli anni novanta e sarebbe una boccata d ossigeno per la società ma come si sa in comune di zebrati e piccioni è pieno e semplicemente vogliono la Rometta. Io non mi fido del sindaco che ride sempre e che non ha fatto finora una mazza per questa città .CR7 la Juve non se lo poteva permettere e ha falsificato i bilanci per averlo quindi quei scudetti in un paese serio verrebbero tolti per lesa maestà sportiva invece si è difeso il brend mortacci loro.

  9. Sarebbe tutto molto bello e darebbe introiti alla società. Ma con questa burocrazia e questa politica e’ fattibile? Molto molto scettico. Speriamo di essere smentiti

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