Stadio della Roma, dalla firma allo stop: otto anni di Tor di Valle

35
2789

AS ROMA NEWSOggi, scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) saranno passati ben 8 anni da quel 30 dicembre 2012, quando, in Florida, davanti ai giornalisti schierati l’ex presidente Pallotta e il costruttore Parnasi concludevano un accordo che faceva ipotizzare l’apertura del nuovo impianto nel 2016.

Morale: da quel giorno sono passati tre sindaci (Alemanno, Marino e Raggi) e, nonostante il progetto sia stato rivisto (con meno cubature, ma anche con meno opere pubbliche a carico dei proponenti), il traguardo parrebbe a un passo, visto che il Pubblico Interesse era stato incassato nel 2015 e il sì da parte della Conferenza dei Servizi nel 2017.

Non basta, anche la Convenzione Urbanistica è di fatto conclusa, eppure l’ok finale del Comune sembra una chimera. Nel mondo post-Covid, la famiglia Friedkin ritiene superfluo quel “business park” per uffici che correrebbero il rischio di restare vuoti, costringendola però a investire da subito circa 300 milioni per oneri di urbanizzazione, sui 900 complessivi. Se si aggiunge che sull’area pesano pignoramenti e ipoteche e Parnasi (indagato) sia uscito di scena, si capisce come il nuovo presidente non ami il progetto ereditato.

La Raggi, in campagna elettorale, ha provato a cavalcarlo ancora in due modi: prima assicurando un sì in tempi rapidi, poi aprendo alla possibilità di uno spostamento. Ma dove? Il fascino di avere in concessione dal Comune per 99 anni l’area del Flaminio è quella che stuzzica di più, tanto che è stato contattato Renzo Piano allo scopo. Il no dell’architetto non ha sgonfiato il sogno (ieri sponsorizzato anche dal candidato sindaco Carlo Calenda), anche se i problemi pratici sarebbero tanti, sopratutto sul fronte dell’ordine pubblico.

In alternativa, da tempo il comune di Fiumicino offre corsie preferenziali per averlo, mentre resta in piedi l’ipotesi Tor Vergata. Comunque vada, l’Olimpico resterà ancora per un bel po’ casa Roma.

Fonte: Gazzetta dello Sport

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie della Roma sul tuo cellulare? Iscriviti subito al canale Whatsapp di Giallorossi.net!
Articolo precedenteIntrigo Reynolds. ESPN: “Firme in corso con la Juventus”. Ma arrivano le smentite: Roma e Bruges ancora in corsa
Articolo successivoRoma-Juve, il duello sul mercato continua: un altro giovane è conteso dalle due rivali

35 Commenti

    • Vedo oggi un attacco cross da più giornali sullo stadio.

      E’ evidente che il palazzinaro ha allargato le maglie, ha uomini in ogni dove, altro che solo il menzognero.

      poi ci chiediamo come mai siamo sempre impantanati, e come mai invece al nord anche stando molto peggio di noi hanno una resa maggiore.

      Chi è contro lo stadio a tor di valle deve sapere che è contro lo stadio, punto.

      Perché significherebbe ricominciare da capo ed avere il via libera fra altri 10 anni, non 1 anno come a tdv quando si leverà la pentaincompetente.

      E chi vuole il nuovo stadio fra 15 anni, beh, romanista non può essere.

      lo dico a chi proverà a spiegarci quanto è bello il flaminio (che non si può toccare) o fiumicino o tor vergata, perché…. tana per il caltagirino.

    • Anche se è antico l’articolo, la realtà vede i Friedkin abbandonare TdV…. ❤️🧡💛

  1. Otto anni sono la cifra della inettitudine dei Dirigenti della Roma, persone che fanno il disegnino dello stadio, sicure della loro iattanza, che poi troverà terreno fertile nella controparte delle Istituzioni. Queste ultime, poi, più incapaci che mai di andare avanti o indietro. Ignavi entrambi. Una dirigenza seria avrebbe costruito altrove e oggi farebbe già cassa. Morale: a volte i soliti traffichini restando con il cerino in mano, godo.

    • Il disegnino lo hai fatto Tu con questo post. Traffichini sono i tuoi connazionali italiani, non certo gli americani. Credi che siano tutti traffichini perché conosci solo quelli. Il terreno di TdV è stato scelto in un elenco di siti proposti dal Comune di Roma. Se addirittura godi per questa situazione o sei laziale o hai una visione porchettara del futuro del club.

    • Carlo, fai il bravo.
      Nella presentazione di un progetto sono previsti determinati passaggi corrispondenti a stati crescenti di approssimazione. Si parte da uno studio di fattibilità e poi si va avanti fino al progetto definitivo, cui si arriva evidentemente quando tutte le problematiche – che vi sono, nessuno lo nega – sono state affrontate ma si sono proposte soluzioni per superarle.
      Se c’è un architetto su questo forum alzi una mano o uno pseudopodo e potrà essere più puntuale di me.
      D’altra parte, al di là della giusta puntualizzazione del Becker, i privati proponenti si fanno due conti in termini di rapporto costi/benefici. Nessun sito è perfetto, tutti presentano degli inconvenienti. Si vede che questo di Tordivalle è stato ritenuto preferibile fra quelli proposti. Ma è fuor di dubbio che Raggi Capitale non ha mai, mai, mai offerto un minimo di collaborazione per arrivare all’approvazione.

    • inettitudine della dirigenza romanista? mi piacerebbe chiederti in che cosa sono stati inadeguati o inefficienti, non fa nulla, però vedi mi piace sottolineare il tifoso ignavo che ha lasciato correre otto anni senza MAI manifestare nessun disappunto per quanto accadeva. Una presa per il culo (prego la direzione di passarmi il termine) cosi lampante, verso il cittadino e il tifoso romanista, da parte di quattro politicanti da strapazzo non si era mai vista prima ad ora, nella storia di ROMA. OTTO anni, cinque dei quali trascorsi nel nulla piu completo e nel modo piu vergognoso all’insegna del non far nulla! E questo sotto gli occhi di tutti, tifosi o no, tutti inermi, con le braccia conserte a vedere “come và a fini” !

    • Altro che inettitudine del dirigenti della A.S.ROMA. Qui l’inettitudine è esclusiva della classe politica che pensa solo alle PROPRIE POLTRONE, senza interessarsi degli interessi comuni a tutti gli italiani. Specialmente a Roma si evita, sempre, di dare il via ad INVESTIMENTI MILIONARI quali Olimpiadi e Stadio nascondendosi dietro ragionamenti ottusi PER EVITARE CHE SI CREINO NUOVI POSTI DI LAVORO e cercando con tutte le proprie forze di far permanere LO STATUS QUO. Addirittura, come ha fatto ultimamente la sindaca, aprendo bocca e dandogli fiato (per Natale ci sarà un regalo per i tifosi della Roma) ed evitare che venga sistemata una fetta di Città eliminando una cloaca a cielo aperto che si trova a TOR DI VALLE.
      Grazie Sindaca e tutto il M5S

    • non mi stancherò mai di ricordare a tutti che con Marino il progetto era bello che avviato con tutti i sì necessari.
      a questo punto, RENZI, chiamato a voce dalle mafie romane (vaticane e finanziarie-immobiliarie) hanno chiesto a RENZI la testa di Marino facendogli credere che avrebbero fatto di lui il grande leader d’Italia.
      RENZI ha così cominciato a bullizzare, fare mobbing contro Marino (del suo stesso partito!!!) per farlo dimettere. non ci è riuscito.
      La mala stampa romana ha poi rincarato la dose con un linciaggio mediatico a uno dei sindaci più onesti che roma abbia mai visto per una polo rossa, mal parcheggiata e 2 mila euro di spesa con la carta di credito del comune per altro per spese di rapprensentanza, e non ci è riucita.
      RENZI ha dovuto mandare i suoi dal notaio, senza neache un dibattito pubblico, come se Marino fosse un pazzo che stava abusando di un potere non suo.
      A quel punto ha consegnato ROma ai 5 stelle sapendo che la RAGGI non avrebbe mai fatto passare il progetto….
      Tutti contenti: la corporazione dei vigili urbani, la corporazione dell’AMA, quella delle discariche private, degli immobiliaristi, quella dell’Atac e chi più ne ha più ne metta…
      tutto il mondo irriformabile di quest italietta che campa con i soldi pubblici, i nostri..
      grazie Renzi, grazie Raggi, grazie al Vaticano che campa senza pagare l’imu, etc…
      ma tanto vi voteranno lo stesso

  2. Come cittadino (il cittadino deve venire prima del tifoso di una squadra di football) avrei accettato di buon grado un progetto alternativo allo stadio (e alle opere pubbliche necessarie per giustificarne la costruzione) che portasse alla bonifica e riqualificazione di Tdv. Il dramma di questa amministrazione è che non ha nulla da proporre, perché non ci sono soldi pubblici da investire nell’area. Il loro obiettivo, di fatto, è mantenere in vita una delle più grandi fogne a cielo aperto d’Europa. Alle prossime comunali non voterò per nessuno. O forse per il candidato Pd, se riuscirò a tapparmi il naso.

  3. E aggiungo: a suo tempo, Disney-land doveva sorgere in Italia, zona Caserta: vicino all’aeroporto, con un clima mite, poche piogge e sorprese meteorologiche, insomma, il luogo ideale per lavorare almeno undici mesi veri l’anno (al contrario di Parigi, dove lavorano molto meno di undici mesi e i costi di gestione francesi sono maggiore di quelli italiani). Lo so perché appartengo a quelli che oggi lavorano a nero a causa della crisi e che se fosse andato in porto questa operazione, andrei tranquillamente a lavorare. Dicevo: il Gruppo, dopo qualche mese, mese non anni, di confronto con la burocrazia italiana e con quell’altra cosa che non si può nominare (con la quale peraltro non avrebbe avuto difficoltà, anzi, gli avrebbe spianato la strada – paradosso nel paradosso: vedi Ikea di Napoli, va alla grande!), sono fuggiti in Francia: tecnicamente guadagnano meno, ma come si dice: poco, maledetto e subito (poco, si fa per dire!).

    • Disneyland più redditizia a Caserta rispetto a Parigi?
      Preferire una delle città più ricche e popolose d’Europa con uno dei territori più poveri e problematici (criminalità) mi pare una saggia decisione.
      Carlo senza offesa posa il fiasco.

    • Per ragioni tecniche di pubblicazione, rispondo a Full Albarache mi ha scritto sotto: se avesse il senso delle distanze, saprebbe che dall’aeroporto di Parigi a Disneyland occorrono più di due ore. Potremmo dire che Fiumicino è l’areoporto di Napoli! Ci arrivi, che il turista dopo Disneyland , ha Roma , Napoli, e cento altre città a tre ore! Poi a Parigi ci sei stato! Per carità, il fascino dell’estero, ma mezza strada di Roma Ha tutto quello che ha la Francia intera (a parte tre castelli della Loira). Poi a tutti coloro che mi hanno risposto: certo, fa sempre comodo avere l’alibi provato di una classe politica inetta. E secondo voi la Rubentus o l’Altalena di Bergamo sono i soliti che sono favoriti? Basta a piangerci, basta intrallazzatori che hanno acquistato terreni cento anni fa e aspettano solo di speculare. Buon anno a tutti, ricordando prima a me che queste sono chacchiere da caffè.

    • Ciao Carlo,
      Disneyland si trova a 30 km da Parigi possiede una stazione ferroviaria ed è raggiungibile con il TGV il metro e anche con l’Eurostar (da Londra) se non ti piacciono i treni puoi usare l’autostrada (con fermata dedicata) è se vieni in aereo sia da Orly che dal Charles De Gaulle vi sono navette 24h.
      In Italia (non solo a Caserta) non esiste nulla di simile anche nelle zone meglio servite.
      Siamo un paese rimasto indietro e se vogliamo recuperare è meglio dirsi sempre la verità.
      Buon 2021 a tutti.

  4. A cercare altrove in passato hanno pensato sia Viola ,che Sensi poi la fiflia poi Pallotta ora Friedkinaltri siti in passato nei progetti erano indicati poi la “politica”per un.motivo o per un altro ha impedito che i progetti si realizzassero in suestobRoma come società è sempre stata avversata dai mestieranti della politica ,che in occasione prossime allle elezioni sembravano (nella società quanto conta ancora l’apparenza))almeno aperti poi finito il periodo delle elezioni tutto tornato come prima ,se non peggio

  5. Come no, LucioBecker, se non sei italiano, nessuno ti trattiene qui, che già cenavemo troppi di stranieri irregolari. Ribadisco, sono traffichini, che sono sbattuti con il muso contro il muro dell’intrallazzo da loro stesso creato. Riqualificazione, sviluppo: tutte palle da titoli di giornale. Se fossero stati seri i pallottiani, quel disegnino lo avrebbero proposto a chi lo faceva realizzare seriamente. Poi, e chiudo, i disegnino li sviluppano, quando poi si deve realizzare, tecnici con i controcoglioni,(italiani) e il plastico presentato è uno dei tanti che ogni studente di architettura in Italia è in grado di comporre. In America lo fanno i laureati!

    • “Poi, e chiudo…” le uniche parole che ci danno sollievo dei tre commenti che hai scritto! Eurodisney t’aspetta!

    • Infatti Libeskind è ancora al terzo anno di architettura….
      Dan Meis invece ha solo progettato il Los Angeles MFL Stadium, il Miller Park di Milwaukee, il Safeco Field, il Manchester Evening News Arena, il Saitama Super Arena, il Lincoln Financial Field e il Paul Brown Stadium. Praticamente un cazzaro alle prime armi…
      P.S. Libeskind è polacco ma naturalizzato U.S.A.

    • “Se fossero stati seri i pallottiani, quel disegnino lo avrebbero proposto a chi lo faceva realizzare seriamente”.
      Cioè? Vogliamo fare nomi e cognomi? O sbaglio a interpretare questo passaggio come un invito all’intrallazzo? Per vedere realizzate delle opere dobbiamo rivolgerci a chi ha gli agganci giusti?

    • potresti dire anche a noi POVERI INETTI chi sono quelli che avrebbero fatto costruire lo stadio in 2 anni perché io non riesco a capire la colpa dei privati rispetto alla NON VOLONTA’ dei politici che ci governano. Beato tè che sei molto addentro a PALAZZO SENATORIO e PALAZZO MADAMA.

  6. Il progetto stadio della Roma è il simbolo chiaro di un paese che sta andando a rotoli da anni, grazie ad una classe politica infame (da destra a sinistra) che negli ultimi 20 anni ha solo pensato a prendere… La Roma è l unica cosa che ci resta teniamola stretta!!!

  7. Al di là di questa inetta che abbiamo come sindaco di Roma, lo stadio resta l’emblema della situazione, oramai è chiaro che c’è una precisa volontà politica nazionale, trasversale che riguarda TUTTE le forze politiche la quale punta a impoverire la capitale e tutti i suoi abitanti, è sotto gli occhi di tutti come viene trascurata sotto tutti i punti di vista, investimenti, istituti di ricerca portati o creati in altre città, nessun progetto o investimento , e dopo che è crollato anche il turismo nessuna idea per il fututro, sembra che questa gentaglia politica usi Roma solo per mangiare e defecare e fare i loro impicci, non preveda nulla per rilanciare la capitale d’Italia, la situazione per Roma città odierna e futura è molto triste.

    • Roma serve anche per venirci a manifestare per qualunque motivo (dai pescatori di Trapani ai caseifici della Val Cortilia) con conseguente chiusura di strade, piazze e deviazione di decine di linee bus

    • @Zac,
      i primi a dover agire per il bene di Roma dovrebbero essere i Romani stessi. Sai bene, purtroppo, che non è esattamente così… Quanto ai rapporti con la “politica” e col resto d’Italia, per quanto mi riguarda, rilancerei il progetto della Repubblica Romana. E non è una battuta, piuttosto una provocazione.

  8. Otto anni… Se non ricordo male qualcuno scrisse in questo Forum che il Colosseo fu edificato appunto in otto anni. Certo, erano altri tempi e le decisioni spettavano quasi solo all’imperatore… tutto quello che volete, ma otto anni sono proprio tanti, troppi. A questo punto io lascerei perdere Tor di Valle – che personalmente non mi ha mai convinto come possibile sede dello stadio della Roma – e cercherei un’altra località dove costruirlo. Parere personalissimo, s’intende.

  9. Non ho la competenza e la conoscenza dei fatti per individuare colpe specifiche nell’operato della società, che quasi sicuramente ci saranno anche state, ma che sembrano minoritarie di fronte al numero di ostacoli che poteri vari hanno posto al progetto lungo il suo iter, per rallentarlo o bloccarlo definitivamente.
    Solo questo avrebbe dovuto unire tutti i tifosi in un fronte comune ed invece siamo riusciti a dividerci anche sulla nostra casa.

  10. Una cosa sola ormai è chiara, qualsiasi sito sarà proposto per fare uno stadio 🏟 di proprietà, sorgeranno sempre mille problemi duemila complicazioni.
    È chiaro che una città fermata al medioevo, pensa che il futuro siano solo biciclette e monopattini e non 🏟 stadi di proprietà

  11. Lucio & c. ancora queste panzane su TdV.
    Le carte e le norme dicono:
    1. la selezione delle aree è stata fatta da Cushmann su incarico e a spese dei proponenti. TdV è stata classificata terza ed è stata scelta dai proponenti perché è di 100 ettari contro i 20 delle due aree che la precedevano e poteva quindi contenere il famoso milione di mc ad uffici che era per Luca l’unico scopo dell’iniziativa. Le norme prevedono che una proposta di trasformazione urbanistica privata deve essere obbligatoriamente esaminata dal Comune che può approvarla o bocciarla.
    2. ad oggi è stato deliberato solo l’interesse pubblico che amministrativamente non conta nulla e Vitek è fermo da giugno 2018
    3. in questi giorni è stata presentata una mozione per bloccare la procedura già ferma per conto suo che il consiglio comunale dovrà votare e stranamente non ho letto nessun commento da parte vostra nel merito.
    4. l’area di TdV è una proprietà privata di Eurnova che ha l’obbligo di salvaguardarla recintandola e che se viene utilizzata a discarica ne risponde penalmente. Perché nessuno provvede?
    5. per legge le opere pubbliche relative alla proposta di trasformazione urbanistica privata sono a carico del proponente e il Comune e la Regione con il governo ne sono estranei economicamente ma devono solo approvare o bocciare i progetti presentati dal privato.

    • Scusa ma sono io che non riesco a capire cosa c’entra VITEK che ancora non è subentrato (non ha ancora acquistato i terreni), nel 2018 c’era Parnasi che si stava occupando della costruzione e di Vitek non se parlava neanche.

  12. KAWA 62 ricorda che la democrazia è solo apparente visto che siamo in AUTARCHIA costretti a fare solo quello che vogliono i SIGNORI POLITICI e se fai caso quando andiamo a votare troviamo SEMPRE I STESSI NOMI SULLE LISTE fatte dai soliti COMANDANTI DI PARTITO

  13. Caro Roberto + Gallo l’accordo Unicredit / Vitek / Parnasi prevedeva:
    1. acquisto delle quote di Capital Dev in proprietà di Unicredit con conseguente acquisto del centro commerciale Maximo
    2. acquisto di Parsitalia per salvarla dal fallimento
    3. acquisto di Eurnova da Luca Parnasi
    Per ora è andato n porto solo il primo punto con molte polemiche sull’apertura per molti illegittima di Maximo.
    Le altre due sono ferme e l’accordo era stato definito proprio nel 2018 dopo che Luca era uscito di galera per uscire di scena con un bonus per la vendita di Eurnova di circa 100 milioni. È cronaca.

  14. Se i tuoi messaggi non vengono pubblicati, assicurati di rispettare il REGOLAMENTO.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome